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    Sostenibilità: Mundys abbatte di oltre un terzo le sue emissioni globali

    (Teleborsa) – Dal 2019 Mundys ha ridotto del 35% le proprie emissioni dirette di CO2, avvicinandosi all’obiettivo Net Zero fissato per il 2040. Tra le direttrici strategiche del business condotto dalla società, leader globale nel settore della mobilità, l’ESG è stata infatti codificata in un framework che stabilisce obiettivi chiari, trasparenti e misurabili. Tra le iniziative più tangibili – sottolinea la società in una nota – l’ampliamento della rete di ricarica per veicoli elettrici, che oggi conta già oltre 1.350 punti attivi e che raggiungerà quota 6mila entro il 2031. Il piano di Gruppo prevede oltre 5mila installazioni nelle aree di parcheggio aeroportuali e oltre 900 punti di ricarica in ambito autostradale. L’impegno si estende all’economia circolare con il 75% dei rifiuti prodotti già recuperato, percentuale che sale all’82% per le pavimentazioni aeroportuali e stradali. In ambito energetico, entro il 2030, il 90% dell’elettricità acquistata dovrà provenire da fonti rinnovabili. A conferma della centralità della sostenibilità del proprio modello di sviluppo a giugno AdR ha siglato un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per avviare campagne di sensibilizzazione ambientale rivolte a passeggeri e operatori aeroportuali.Un impegno che si affianca a soluzioni già operative nello scalo romano, come l’impianto idrico duale, che permette il riutilizzo dell’acqua in aeroporto riducendo a solo il 25% il consumo reale di acqua potabile. Il Gruppo ha già ridotto di circa il 21% le emissioni da acquisto di beni e servizi per km percorso sulle autostrade e in ambito aeroportuale è stato fissato un target di riduzione per passeggero del 19% al 2030 e del 29% al 2035 delle emissioni degli aerei in atterraggio e decollo dallo scalo di Fiumicino per passeggero. Un obiettivo da raggiungere con azioni concrete quale l’adozione di SAF – Sustainable Aviation FuelSul piano sociale, la parità di genere è un pilastro fondamentale: nel 2024, le donne rappresentano il 36% della forza lavoro e circa il 33% dei ruoli manageriali. L’obiettivo è raggiungere almeno il 35% entro il 2030.Il percorso di Mundys è stato riconosciuto da tutti i principali indici ESG: “A list” da CDP, “negligible ESG Risk” da Sustainalytics, 95/100 da GRESB e rating A da MSCI. Nel 2023, la SBTi ha certificato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni del Gruppo sono coerenti con una traiettoria di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C.La sostenibilità – prosegue la nota – è diventata anche un pilastro strategico in ambito finanziario: Mundys ha integrato criteri ESG nella propria strategia finanziaria, attivando strumenti per un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro, tra cui green bond, sustainability-linked bond e loan legati alle performance di sostenibilità. “Mundys prosegue il suo percorso di crescita sostenibile contribuendo concretamente a un impatto positivo sull’ambiente, la società e l’economia dei territori in cui opera mentre continua la focalizzazione sulla crescita e sugli investimenti. I progressi compiuti lungo la roadmap ESG al 2030 testimoniano un impegno solido per uno sviluppo sostenibile del settore infrastrutturale nel quale opera a livello globale” ha dichiarato Katia Riva, Chief Sustainability & Transformation Officer di Mundys.L’impegno di Mundys per la sostenibilitàTra i progetti più innovativi, spiccano quelli di Aeroporti di Roma. Nel gennaio 2025, AdR ha inaugurato presso l’aeroporto di Fiumicino la Solar Farm, un impianto fotovoltaico da 22 MWp. L’infrastruttura – la più grande in Europa per autoconsumo in ambito aeroportuale e la seconda a livello mondiale – si estende per quasi 2,5 km lungo la pista 3 ed è composta da circa 55mila pannelli solari. L’impianto, che contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 dello scalo di oltre 11mila tonnellate all’anno, è parte di un progetto più ampio che prevede il raggiungimento di una potenza complessiva di circa 60 MWp, sufficiente a coprire il fabbisogno energetico annuo di 30mila famiglie italiane. Con queste soluzioni, Fiumicino si conferma oggi come un modello unico in Europa per l’adozione di tecnologie sostenibili e l’integrazione di sistemi avanzati di efficienza energetica.Un’altra iniziativa innovativa è il progetto Pioneer, un sistema di storage energetico basato su batterie ibride second life. Il progetto, sviluppato con Enel e l’Istituto Fraunhofer e cofinanziato dall’Innovation Fund UE, riutilizza 762 pacchi batteria da Nissan, Mercedes e Stellantis, trasformati in un sistema BESS da 10 MWh e 2,5 MW di potenza. Integrato con la Solar Farm, consente di immagazzinare l’energia solare prodotta in eccesso e di renderla disponibile nelle ore serali, con un risparmio ulteriore di 1.500 tonnellate di CO2all’anno.Osservatorio Telepass, con il telepedaggio oltre 71mila tonnellate di CO2risparmiateUn contributo concreto alla riduzione delle emissioni climalteranti arriva dai sistemi di pagamento automatico del pedaggio. Secondo lo studio “Il fattore Telepass”, condotto dall’omonimo Osservatorio in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, nel 2024 l’utilizzo dell’obu sulla rete autostradale italiana ha permesso di evitare l’emissione di oltre 71mila tonnellate di CO2, equivalenti a più di 10mila viaggi intorno alla Terra o oltre 1.100 viaggi Terra-Luna. I benefici non si fermano all’ambiente: grazie all’eliminazione delle soste ai caselli, sono stati risparmiati oltre 59mila giorni complessivi di attesa e un consumo di carburante pari a più di 8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    EGM, l’M&A prende slancio nel primo semestre. Aumenta la dimensione dei deal

    (Teleborsa) – Dopo un avvio lento nel 2024, le operazioni di M&A delle PMI italiane quotate su Euronext Growth Milan (EGM) hanno ripreso slancio nel secondo semestre del 2024 (60 operazioni) e hanno mantenuto tale ritmo nella prima metà del 2025 (50 transazioni contro le 42 del primo semestre del 2024), in un contesto di più ampia ripresa del mercato azionario italiano, sostenuto dall’allentamento delle pressioni inflazionistiche e da una posizione più accomodante della BCE. È quanto emerge dal consueto report sul tema di KT&Partners, boutique finanziaria indipendente attiva nell’advisory per operazioni di Investment Banking e di Capital Markets.Le operazioni con target nazionali hanno continuato a prevalere, rappresentando l’80% delle operazioni totali, riflettendo l’elevata frammentazione del panorama delle PMI italiane e il forte potenziale di consolidamento locale. Tuttavia, la presenza stabile di operazioni outbound (9 operazioni transfrontaliere) evidenzia che le società quotate all’EGM continuano a perseguire opportunità internazionali selettive per accedere a mercati più ampi e migliorare la diversificazione dei ricavi.Il valore totale delle 50 operazioni è stato in significativo aumento a 312 milioni di euro, rispetto a 140 milioni di euro del 1H24. Sebbene questo forte incremento sia stato in parte determinato da operazioni di grandi dimensioni, in particolare con l’acquisizione transfrontaliera da 121 milioni di euro di Atlantic GeoConstruction (USA) realizzata da ICOP, il trend sottostante evidenzia un cambiamento strutturale verso un mercato più consolidato. La dimensione mediana delle operazioni è salita a 3 milioni di euro rispetto a 1,7 milioni di euro nel FY2024 e a 1,4 milioni di euro nel FY23, invertendo la tendenza al ribasso osservata dal picco del 2021 e riflettendo un rinnovato interesse del mercato per il consolidamento da parte degli acquirenti quotati su EGM.L’incremento del valore delle operazioni è avvenuto parallelamente a uno sviluppo strategico delle aziende EGM verso una maggiore diversificazione e controllo. Le acquisizioni di partecipazioni iniziali sono aumentate in modo significativo, rappresentando l’88% delle operazioni (vs 71% nel 1H24), mentre le operazioni finalizzate al controllo (acquisizioni di maggioranza o totalitarie) hanno assorbito oltre il 90% della spesa complessiva in M&A (rispetto a poco più del 50% nel 1H24). L’attività cross-border ha mantenuto un’importanza strategica, rappresentando circa il 20% delle operazioni, e risultando centrale nelle transazioni di maggiore entità.Anche le dinamiche settoriali hanno subito notevoli cambiamenti, con il settore Tecnologia che ha superato l’Industria posizionandosi come leader in termini di volume delle operazioni, grazie soprattutto all’intensa attività di operatori come Mare Group, che ha completato sette operazioni, di cui quattro rivolte ad altre società quotate su EGM. L’emergere di una tendenza di consolidamento all’interno dell’EGM, facilitata dalle modifiche regolamentari che consentono offerte pubbliche basate su azioni (OPS – Offerte pubbliche di scambio), segna uno sviluppo cruciale, riducendo le barriere finanziarie e favorendo un consolidamento scalabile all’interno dell’ecosistema. Da un punto di vista valutativo, i multipli mediani delle operazioni sono rimasti stabili, con un EV/Sales a 0,8x e un EV/EBITDA intorno a 5,8x. Tuttavia, i multipli medi sono aumentati per effetto della presenza di transazioni con valutazioni più elevate, facendo emergere un premio crescente associato a operazioni di maggiore scala.Guardando al futuro, secondo la ricerca l’effetto combinato del continuo allentamento monetario, del miglioramento delle valutazioni di mercato e di iniziative favorevoli a livello regolamentare pone “il mercato EGM in una posizione ideale per un consolidamento sostenuto”. L’emergere di entità societarie più consolidate e liquide è stimato favorire l’aumento dei volumi di scambio e accrescere l’attrattività delle small-cap italiane nei confronti degli investitori istituzionali.”Nel primo semestre del 2025 l’M&A sul mercato EGM ha mostrato segnali di maturazione, con un aumento delle operazioni finalizzate al controllo, una maggiore propensione alla crescita dimensionale e l’emergere del consolidamento tra società quotate – ha commentato Kevin Tempestini, Founder e CEO di KT&Partners – L’aumento delle operazioni di controllo e la crescita delle transazioni cross-border testimoniano una maggiore maturità del mercato e strategie più strutturate. In particolare, la possibilità di ricorrere a strumenti azionari (OPS) ha ridotto le barriere finanziarie e reso più scalabili le operazioni, favorendo un’evoluzione strutturale dell’ecosistema. In un contesto ancora incerto a livello macro, le aziende più lungimiranti stanno cogliendo queste condizioni per rafforzarsi e migliorare la propria competitività”.(Foto: © Federico Rostagno | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Ariston migliora guidance su ricavi dopo ritorno all’utile nel primo semestre

    (Teleborsa) – Ariston, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nelle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, ha comunicato che i ricavi netti ammontano a 1.292 milioni di euro nel primo semestre del 2025, con un aumento dell’1,4% rispetto al primo semestre 2024 (+3% su base organica annua), di cui 644 milioni di euro nel secondo trimestre (+3,6% su base organica annua) grazie al miglioramento del business del riscaldamento.L’EBIT rettificato è pari a 66 milioni di euro, in crescita del 15,5% rispetto al primo semestre 2024, di cui 31 milioni di euro nel secondo trimestre, in aumento del 13,9% YoY. L’utile netto di Gruppo è stato di 58,7 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto a una perdita netta di -31,9 milioni di euro nel 2024, mentre l’utile netto rettificato di Gruppo ha raggiunto 38,6 milioni di euro, rispetto a 29,2 milioni di euro nel 2024.Il free cash flow è di -14 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -24 milioni di euro del primo semestre 2024. Sono stati generati +3 milioni di euro nel secondo trimestre. L’indebitamento netto è pari a 680 milioni di euro, rispetto ai 603 milioni di euro di fine 2024, principalmente per effetto della stagionalità del free cash flow, della distribuzione agli azionisti e delle acquisizioni completate.”In linea con le nostre previsioni, il mercato si è progressivamente normalizzato nel primo semestre dell’anno – ha commentato l’AD Maurizio Brusadelli – Il Gruppo Ariston ha continuato il percorso di crescita organica positiva, facendo leva sul nostro ampio portafoglio prodotti, la nostra tecnologia e le solide capacità industriali. Continuiamo a semplificare il nostro modello operativo, investendo al contempo in iniziative commerciali, digitalizzazione e ricerca e sviluppo per sostenere la crescita futura”.La guidance per il 2025 è stata confermata, con un range di crescita organica dei ricavi netti ristretto: crescita organica dei ricavi netti compresa tra +1% e +3% su base annua, like-forlike (precedentemente tra 0% e +3%), sostenuti dalla ripresa della domanda di riscaldamento in Europa, dalla solida performance del segmento acqua calda e da un mix di prodotto più favorevole; margine EBIT rettificato 2025: superiore al 7%, trainato dall’attuazione del programma di efficientamento. La guidance non incorpora potenziali impatti sulla domanda legati alle attuali discussioni sui dazi o ad eventuali future modifiche tariffarie nei principali mercati di riferimento. LEGGI TUTTO

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    Ferrari estende contratto con Fred Vasseur come Team Principal della Scuderia

    (Teleborsa) – Ferrari ha esteso, con un contratto pluriennale, l’accordo con Fred Vasseur, che continuerà a ricoprire il ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari HP per le prossime stagioni di Formula 1. Fred è entrato a far parte della Scuderia all’inizio del 2023, portando con sé una vasta esperienza nel mondo dei motori e una comprovata capacità di sviluppare talenti e costruire team competitivi a tutti i livelli del racing.”Oggi vogliamo riconoscere ciò che è stato costruito e impegnarci per ciò che ancora deve essere realizzato – ha detto il CEO Benedetto Vigna – Questo riflette la nostra fiducia nella leadership di Fred, una fiducia radicata in ambizioni condivise, aspettative reciproche e chiare responsabilità. Andiamo avanti con determinazione e concentrazione, uniti nel perseguire il livello di performance a cui la Ferrari deve mirare”.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Euronext lancia OPS da 413 milioni di euro sulla Borsa di Atene

    (Teleborsa) – Euronext, la principale infrastruttura europea del mercato dei capitali, ha annunciato la presentazione di un’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria su tutte le azioni di HELLENIC EXCHANGES-ATHENS STOCK EXCHANGE (ATHEX), la società madre del gruppo greco di infrastrutture finanziarie ATHEX Group, che gestisce la Borsa di Atene. Il Consiglio di Amministrazione di ATHEX sostiene all’unanimità l’offerta e ha stipulato un accordo di cooperazione con Euronext.L’offerta sarà strutturata come uno scambio azionario a un tasso di conversione fisso di 20.000 azioni ordinarie ATHEX per ogni nuova azione Euronext. Sulla base del prezzo di chiusura di Euronext di 142,7 euro al 30 luglio 2025, l’offerta valuta ATHEX a 7,14 euro per azione e l’intero capitale sociale a circa 412,8 milioni di euro su base completamente diluita.Una potenziale combinazione con ATHEX apporterebbe significativi vantaggi al mercato greco, migliorandone la visibilità internazionale, attraendo investimenti e fornendo accesso ai servizi integrati e all’avanguardia di trading, clearing e post-trade di Euronext, si legge in una nota. Euronext è il più grande pool di liquidità in Europa, gestisce circa il 25% dell’attività di trading azionario europeo e opera nei principali centri finanziari come Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Milano, Oslo e Parigi. “Negli ultimi anni, grazie alle nostre esclusive capacità di integrazione, abbiamo creato la principale infrastruttura europea del mercato dei capitali – ha commentato il CEO Stéphane Boujnah – Euronext punta a espandere ulteriormente la sua presenza geografica in Grecia e a creare un hub finanziario nella regione dell’Europa sud-orientale attraverso ATHEX. La Grecia ha registrato una forte crescita economica negli ultimi anni, sostenuta da crescenti investimenti, da una crescente fiducia internazionale e da solidi indicatori economici. Questo è il momento giusto, il momento giusto per investire in Grecia”.ATHEX è l’operatore del mercato dei capitali greco, con attività diversificate tra custodia e regolamento, compensazione, negoziazione di azioni e derivati, servizi IT e digitali, quotazione e servizi dati. Nel primo semestre del 2025, il 49% dei ricavi di ATHEX è stato generato dalle sue attività di CSD e clearing. ATHEXCLEAR, la controparte centrale del gruppo, gestisce le attività di clearing del gruppo in Grecia, nonché la compensazione di derivati nei paesi limitrofi. Nel primo semestre del 2025, quasi 150 società erano quotate su ATHEX, con una capitalizzazione di mercato totale media di 127 miliardi di euro. Nel primo semestre del 2025, ATHEX ha registrato volumi medi giornalieri di circa 198 milioni di euro in azioni e 51.600 contratti derivati negoziati in media al giorno. ATHEX detiene il 21% della borsa elettrica greca EnEx. LEGGI TUTTO

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    Lottomatica conferma guidance dopo crescita a doppia cifra nel primo semestre

    (Teleborsa) – Lottomatica, gruppo quotato su Euronext Milan e il maggiore operatore del mercato italiano dei giochi, ha chiuso il primo semestre del 2025 con raccolta pari a 21,8 miliardi di euro, +21% rispetto all’H1 2024 (Raccolta Online in crescita del 34% rispetto all’H1 2024).I ricavi pari a 1.128,9 milioni di euro, +21% rispetto all’H1 2024, +15% a payout normalizzato (543,1 milioni nel Q2 2025, +10% rispetto al Q2 2024), l’Adjusted EBITDA pari a 422,4 milioni di euro, +33% rispetto all’H1 2024, +17% a payout normalizzato (201,9 milioni nel Q2 2025, +20% rispetto al Q2 2024). L’Adjusted Net Profit è stato pari a 179,3 milioni di euro.”Nel secondo trimestre del 2025 abbiamo proseguito il nostro solido percorso di crescita organica a doppia cifra in termini di Ricavi ed EBITDA, sostenuti da dinamiche di mercato favorevoli – ha commentato l’AD Guglielmo Angelozzi – Abbiamo completato la migrazione di PWO sulla nostra piattaforma tecnologica proprietaria, posizionando Planetwin in modo da riuscire a sfruttare appieno le nostre capacità di catturare le opportunità di crescita del mercato. Infine, a giugno è stato avviato il programma di acquisto di azioni proprie, che continuerà a competere per l’allocazione di capitale con altre opportunità`, incluso l’M&A, con l’obiettivo di massimizzare i rendimenti per gli azionisti”.L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2025 è stato pari a 1.809 milioni di euro, che equivale a una leva finanziaria calcolata su base LTM run-rate Adjusted EBITDA10 pari al 2,1x.Confermata la guidance per l’esercizio 2025: ricavi pari a 2.320-2.3706 milioni di euro e Adjusted EBITDA pari a 840-8706 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Nexi conferma guidance 2025 dopo primo semestre in crescita

    (Teleborsa) – Nexi, società PayTech italiana che fa parte del FTSE MIB, ha comunicato che nel primo semestre del 2025 i ricavi di Gruppo si sono attestati a 1.715,5 milioni di uro, in crescita del 3,4% rispetto al 1sem24, e l’EBITDA è stato pari a € 869,2 milioni, in crescita del 5,2% a/a. L’EBITDA margin si è attestato al 51%, con un incremento di 88 punti base rispetto al 1sem24, grazie al continuo controllo della leva operativa e dei costi. Nel 2trim25 i ricavi si sono attestati a € 905,3 milioni, in crescita del 3,0% rispetto al 2trim24. L’EBITDA nel trimestre è stato pari a € 482,3 milioni, in aumento del 3,7% rispetto al 2trim24, e l’EBITDA margin ha raggiunto il 53%, con un incremento di 34 punti base rispetto al 2trim24. L’utile di pertinenza di Gruppo Normalizzato nel 1sem25 è pari a € 328,5, +8,5% a/a.Al 30 giugno 2025, la Posizione Finanziaria Netta gestionale si è attestata a € 5.097 milioni mentre il rapporto Posizione Finanziaria Netta/EBITDA si è attestato a 2,7x (2,2x escludendo il ritorno di capitale agli azionisti nel periodo 2024-2025).”Nel primo semestre del 2025 abbiamo continuato a generare una crescita resiliente, un costante aumento dei margini e un’accelerazione nella generazione di cassa, mantenendo al contempo un efficace controllo dei costi – ha commentato l’AD Paolo Bertoluzzo – Abbiamo inoltre rafforzato la nostra strategia di partnership nell’integrazione tra software e pagamenti, ampliando parallelamente la nostra rete di vendita diretta nei mercati chiave, con un focus particolare sull’Italia. Nello stesso periodo, abbiamo continuato a consolidare le nostre relazioni con le banche italiane, rinnovando con successo tutti i contratti in scadenza negli ultimi 12 mesi e i principali potenzialmente in scadenza entro la fine dell’anno”. “Nel nostro percorso di crescita e di forte generazione di cassa, stiamo restituendo ai nostri azionisti 1,1 miliardi nel biennio 2024-2025, incluso il primo dividendo distribuito lo scorso maggio, e ottenuto al contempo il rating Investment Grade – ha aggiunto – Guardando al futuro, continueremo a investire con grande fiducia nel mercato europeo dei pagamenti, che continua a offrirci importanti opportunità di crescita, grazie alla solidità delle nostre relazioni con i clienti, alle nostre tecnologie e ai nostri talenti”.Per il 2025, Nexi conferma i seguenti target: ricavi: crescita low-to-mid-single digit a/a, influenzata da impatti eccezionalmente elevati relativi alla vendita dei business di acquiring da parte di alcune banche e a rinegoziazioni di contratti rilevanti in termini di size. Al netto di tali impatti, la crescita underlying dei ricavi è prevista in accelerazione a/a; EBITDA margin expansion: almeno 50 punti base a/a; Excess cash generation: almeno € 800 milioni. LEGGI TUTTO

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    Tokyo positiva dopo BOJ, male la Cina su dati macro negativi

    (Teleborsa) – Seduta in calo per la maggior parte dei mercati azionari asiatici, ad eccezione di Tokyo che mostra un buon rialzo dopo che la Bank of Japan ha deciso di mantenere i tassi di interesse allo 0,5% per la quarta volta consecutiva, in linea con le aspettative.Sul fronte macro, i dati pubblicati questa mattina hanno mostrato che il settore manifatturiero cinese si è contratto più del previsto a luglio, nonostante il miglioramento dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti, a causa delle perturbazioni legate al maltempo. Anche la domanda locale in Cina è rimasta debole, poiché le recenti misure di stimolo di Pechino hanno fornito un sollievo temporaneo. Si continua a monitorare la scadenza del 1° agosto, data in cui Washington potrebbe imporre nuovi dazi se gli accordi commerciali non saranno finalizzati. Ieri Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti imporranno un dazio del 15% sulle importazioni dalla Corea del Sud. Ha affermato che la Corea del Sud ha accettato di investire 350 miliardi di dollari negli Stati Uniti e di acquistare 100 miliardi di dollari di prodotti energetici. Ha anche annunciato dazi del 25% più sanzioni per l’India a partire dal 1° agosto, citando gli acquisti da parte del Paese di equipaggiamento militare ed energia russi.Seduta positiva per il listino di Tokyo, che mostra un guadagno dell’1,10% sul Nikkei 225, invertendo la tendenza rispetto alla serie di quattro ribassi consecutivi, cominciata venerdì scorso, mentre, al contrario, si abbattono le vendite sul mercato di Shenzhen, che continua la giornata in calo dell’1,08%.In rosso Hong Kong (-1,4%); sulla stessa tendenza, sotto la parità Seul, che mostra un calo dello 0,57%. Leggermente negativo Mumbai (-0,28%); pressoché invariato Sydney (-0,17%).Andamento piatto per l’Euro contro la valuta nipponica, che mostra una variazione percentuale pari a -0,01%. Appiattita la performance dell’Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un modesto -0,02%. Sostanziale invarianza per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che passa di mano con un trascurabile 0%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,56%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,74%. LEGGI TUTTO