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    BCE, Lane: garantire che shock attuali e futuri non comportino deviazioni dal target

    (Teleborsa) – “La sfida di riportare l’inflazione all’obiettivo dopo le impennate inflazionistiche del 2021-2022 può essere considerata sostanzialmente completata. L’orientamento attuale della politica monetaria è quello di garantire che gli shock attuali e quelli futuri che colpiscono l’economia non comportino deviazioni di inflazione a medio termine dal nostro obiettivo del 2%”. Lo ha affermato Philip Lane, membro del comitato esecutivo e capo economista della Banca centrale europea (BCE), in un evento a Bruxelles.Per quanto riguarda gli sviluppi significativi dei dati negli ultimi mesi, “si è registrato un netto calo dei prezzi dell’energia e un sostanziale apprezzamento dell’euro – ha spiegato – Queste forze hanno svolto un ruolo importante nelle proiezioni macroeconomiche degli esperti dell’Eurosistema di giugno 2025. Inoltre, le prospettive di bilancio sono cambiate in modo sostanziale per i prossimi anni, con il disavanzo di bilancio complessivo destinato a rimanere al di sopra del 3% nell’orizzonte di proiezione”.”La tutela contro il rischio che le deviazioni temporanee dall’obiettivo si trasformino in deviazioni a lungo termine è stata un fattore importante nella nostra decisione di giugno di tagliare i tassi di 25 punti base – ha detto Lane – Sostenendo la pressione sui prezzi necessaria a generare un’inflazione coerente con l’obiettivo nel medio termine, questo taglio contribuisce a garantire che la deviazione negativa dell’inflazione prevista nei prossimi diciotto mesi rimanga temporanea e non si trasformi in una deviazione a lungo termine dell’inflazione dall’obiettivo”.Secondo l’economista, “attualmente vi è un’elevata incertezza sul futuro del sistema commerciale internazionale. Questa incertezza si estende oltre la calibrazione dei nuovi regimi tariffari e include la possibilità di un insieme più ampio di barriere non tariffarie, una più profonda interazione tra politiche economiche e politiche di sicurezza e possibili revisioni del trattamento degli investitori di portafoglio esteri e degli investitori diretti esteri”.”Soprattutto nelle attuali condizioni di elevata incertezza, è essenziale rimanere dipendenti dai dati e adottare un approccio riunione per riunione nelle decisioni di politica monetaria, senza alcun impegno preventivo su un particolare percorso futuro dei tassi – ha evidenziato – Oltre a osservare l’effettivo comportamento dell’attività economica e dell’inflazione, la dipendenza dai dati si estende anche ai dati in entrata sulle impostazioni di politica monetaria al di fuori del dominio monetario, poiché i cambiamenti nei regimi di politica monetaria internazionali e nazionali sono altamente rilevanti per le future dinamiche dell’inflazione”. LEGGI TUTTO

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    TLC: “In UE troppe norme, Big Tech creano squilibrio”

    (Teleborsa) – La crescente complessità del quadro normativo europeo nel settore delle telecomunicazioni ostacola la competitività, rallenta l’innovazione e frammenta il mercato unico digitale. A evidenziarlo è uno studio realizzato dalla società di consulenza Arthur D. Little per Connect Europe, l’associazione che riunisce gli operatori europei di telecomunicazioni. Secondo il rapporto sono 34 gli obblighi normativi, spesso sovrapposti e incoerenti tra loro, che le tlc del continente devono affrontare, con impatti negativi sulla chiarezza per i consumatori e sulla sostenibilità economica del settore. Al tempo stesso, invece, le Big Tech restano in gran parte escluse da obblighi equivalenti, generando uno squilibrio competitivo.Lo studio propone una strategia di riforma in tre fasi: semplificazione delle norme, eliminando obblighi obsoleti e ridondanti; garanzia di condizioni eque tra operatori tradizionali e piattaforme digitali; armonizzazione delle regole in tutta l’UE per offrire ai consumatori un’esperienza coerente e tutelata.L’obiettivo è chiaro: stimolare gli investimenti, accelerare l’adozione del 5G, migliorare la connettività transfrontaliera e assicurare diritti digitali equi per tutti i cittadini europei.”Le aziende europee non possono più competere con una mano legata dietro la schiena. Una semplificazione radicale è essenziale per favorire innovazione e qualità dei servizi” ha dichiarato Alessandro Gropelli, direttore generale di Connect Europe. “È il momento di passare a una regolamentazione orizzontale, armonizzata e basata sui servizi, nell’interesse dei consumatori e della competitività dell’UE”, ha aggiunto Elisabetta Cafforio, partner di Arthur D. Little.(Foto: Christophe Maout – © Unione Europea) LEGGI TUTTO

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    Mediocredito Centrale, Morningstar DBRS conferma rating BBB e trend Positivo

    (Teleborsa) – Morningstar DBRS ha confermato tutti i rating creditizi di Mediocredito Centrale, incluso il Long-Term Issuer Rating a “BBB” e il Short-Term Issuer Rating a “R-2 (high)”. L’agenzia di rating ha inoltre confermato il trend “Positivo”.Viene evidenziato che, MCC, una piccola banca pubblica con circa 14,5 miliardi di euro di attività totali a fine marzo 2025, è responsabile del supporto alle piccole e medie imprese (PMI) e alle famiglie, in particolare nel Sud Italia, principalmente attraverso finanziamenti e partnership strategiche, gestendo e fornendo incentivi pubblici e sussidi. Morningstar DBRS si aspetta che lo Stato italiano fornisca supporto a MCC in caso di necessità, grazie alla proprietà della banca e alla sua missione pubblica, che Morningstar DBRS ritiene siano i pilastri fondamentali alla base del rating creditizio di MCC. Dal 2017, MCC è interamente di proprietà dello Stato italiano tramite proprietà indiretta tramite Invitalia, a sua volta interamente di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze. In collaborazione con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (IFTD), MCC ha partecipato al salvataggio di BdM Banca (BdM; precedentemente Banca Popolare di Bari) nel 2020 ed è diventata la capogruppo del Gruppo Mediocredito Centrale, un gruppo bancario composto da MCC, BdM e Cassa di Risparmio di Orvieto (CRO), ex controllata di BdM e successivamente scorporata. Tuttavia, MCC sta cedendo l’intera partecipazione detenuta in CRO a Banca del Fucino.La redditività di MCC è migliorata dall’acquisizione di BdM, sostenuta da tassi di interesse più elevati, dalla crescita dei prestiti e dalla diversificazione dei ricavi, nonché da una maggiore disciplina dei costi, da minori accantonamenti per perdite su crediti e da minori rischi legali. Secondo Morningstar DBRS, la diversificazione dei ricavi, unita ai risparmi sui costi e alle sinergie derivanti dalla progressiva integrazione di BdM, dovrebbe aiutare MCC a compensare l’impatto negativo sulla redditività derivante dal calo dei tassi di interesse, dai maggiori investimenti digitali, dai potenziali maggiori costi del credito dovuti all’ulteriore ristrutturazione dei prestiti di BdM e alle tensioni commerciali, nonché dallo scorporo di CRO. MCC ha registrato un utile netto attribuibile di 29 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, in crescita del 14% su base annua, principalmente grazie al miglioramento della redditività di BdM e ad alcuni effetti positivi di consolidamento. I ricavi totali sono aumentati del 26% su base annua nel primo trimestre del 2025, sostenuti da tutte le fonti di ricavo. Il margine di interesse netto è aumentato del 5% su base annua nel primo trimestre del 2025, poiché i bassi tassi di interesse sono stati più che compensati dai maggiori volumi di prestiti, dal maggiore contributo dei titoli a reddito fisso e dall’ottimizzazione dei costi di finanziamento. Le commissioni nette, che rappresentano il 34% del mix di ricavi di MCC, sono aumentate del 21% su base annua nel primo trimestre del 2025, mentre l’attività di trading e la rivalutazione positiva di alcuni investimenti hanno ulteriormente sostenuto i ricavi. L’efficienza operativa di MCC è notevolmente migliorata, con un rapporto costi/ricavi sceso a circa il 62% nel primo trimestre del 2025 dal 77% del primo trimestre del 2024. Il costo del rischio annualizzato (COR) di MCC si è attestato a ben 95 punti base (bps) nel primo trimestre del 2025, in aumento rispetto agli 80 bps del 2024; Tuttavia, il COR sottostante, esclusi gli accantonamenti per il derisking, è rimasto pressoché invariato a circa 52 punti base nel primo trimestre del 2025.Morningstar DBRS ritiene che il profilo di rischio di MCC sia debole, seppur in miglioramento, considerando il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde (NPE) e crediti deteriorati (NPE) del 6,4%, come riportato dalla banca a fine marzo 2025, inclusi i titoli deteriorati garantiti dal Fondo di Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze, in calo rispetto al 9,2% registrato a fine 2021. Su base netta, il rapporto NPE era del 4% a fine marzo 2025, in calo rispetto al 5,6% registrato a fine 2021. La copertura totale degli NPE è aumentata al 48% a fine marzo 2025, rispetto al 46% circa registrato a fine 2024. I prestiti lordi stage 2 (prestiti il ??cui rischio di credito è aumentato dall’origination) rappresentavano circa l’11% dei prestiti lordi di MCC alla fine del 2024, in aumento rispetto al 9% alla fine del 2023. La maggior parte del portafoglio prestiti di MCC è concentrata in PMI e famiglie, il che implica una bassa concentrazione single-name. Inoltre, una parte significativa del portafoglio prestiti di MCC beneficia di garanzie statali. Morningstar DBRS prevede un aumento dei rischi per la qualità degli attivi in ??futuro a causa delle tensioni commerciali globali e della stagnazione dell’attività economica. La concentrazione delle esposizioni di MCC nelle PMI, in particolare nel Sud Italia più vulnerabile, aggiunge ulteriore rischio alla qualità degli attivi. Tuttavia, i criteri di erogazione del credito di MCC si sono recentemente inaspriti, portando a nuove origination di migliore qualità. Questo, unito a un ulteriore derisking e a un certo supporto all’espansione del credito, con l’allentamento dei tassi di interesse e il progresso della ristrutturazione commerciale di BdM, dovrebbe contribuire a mitigare l’impatto negativo sulla qualità degli attivi della Banca. MCC continua ad avere rischi legali significativi, seppur ridotti, principalmente attribuibili alle attività di BdM prima della sua acquisizione da parte di MCC.MCC è esposta al rischio sovrano attraverso i suoi titoli di Stato italiani, che ammontavano a circa 2,2 miliardi di euro a fine marzo 2025, in calo del 28% rispetto alla fine del 2023 e pari a circa il 15% del suo totale attivo. Alla fine del 2024, il portafoglio di titoli di Stato di MCC rappresentava circa 2,1 volte il suo capitale CET1, significativamente inferiore rispetto al passato, a causa di una riduzione dell’esposizione e dell’accumulo di capitale. Il portafoglio è stato interamente classificato come “hold to collect and sell”, con un conseguente impatto diretto sul patrimonio netto della banca dovuto alla volatilità degli spread creditizi. LEGGI TUTTO

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    H2InComune: arriva a Bari la terza tappa

    (Teleborsa) – Venerdì 11 luglio, alle ore 10.30, presso la Sala Ambrosi della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in Corso Cavour 2, a Bari, proseguirà il viaggio di H2InComune, l’iniziativa itinerante promossa da H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e RENAEL – Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali, nata con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’idrogeno e promuovere una nuova consapevolezza tra i decisori pubblici. Dopo le prime due tappe a Udine e Milano, che hanno registrato un’ampia partecipazione e suscitato l’interesse di istituzioni e imprese del territorio, il tour prosegue con la terza tappa nel capoluogo pugliese, organizzata in collaborazione con Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari e con il supporto organizzativo di AESS – Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile. L’evento vedrà il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ANCI Puglia e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari.La strategia regionale dell’Idrogeno in Puglia “H2Puglia2030″ punta alla decarbonizzazione, integrando la catena del valore dell’idrogeno, attraverso politiche di transizione energetica, innovazione e sostenibilità. Grazie a un percorso condiviso con stakeholder regionali e nazionali, la Regione sta attraendo diversi finanziamenti nazionali ed europei, a partire dai fondi PNRR per le aree dismesse (Hydrogen Valleys), fino ai fondi legati agli IPCEI (Important Projects of Common European Interest) per lo sviluppo di infrastrutture di produzione e trasporto di idrogeno. Programma dei lavori La giornata si aprirà alle?ore 10.30, con i?saluti istituzionali?di: Elda Perlino, assessora all’Ambiente Comune di Bari; Antonio Decaro, presidente Commissione ENVI del Parlamento Europeo; Luca Ventorino, Segreteria Tecnica Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Giovanna Pozzi, vicepresidente H2IT; Luciana Di Bisceglie, presidente Unioncamere Puglia e Camera di Commercio di Bari; Fiorenza Pascazio, presidente ANCI Puglia; Piergabriele Andreoli, presidente di RENAEL. Alle ore?11.00, Samuele Giacometti, coordinatore Tavolo Idrogeno RENAEL e Cristina Maggi, direttrice H2IT, offriranno un?”ABC sull’Idrogeno”, per introdurre i temi principali legati a questo vettore energetico.A seguire, alle?ore 11.10, sarà presentata la?Strategia Regionale Puglia?con gli interventi di: Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento di Sviluppo Economico – Regione Puglia; Paolo Francesco Garofoli, direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana – Regione Puglia; Carmela Iadaresta, dirigente Sezione Trasporto Pubblico Locale e Intermodalità – Regione Puglia. Dalle ore?11.30?prenderanno la parola i rappresentanti delle realtà imprenditoriali e industriali impegnate nello sviluppo di progetti legati all’idrogeno: Leonardo Mazza, Puglia Green Hydrogen Valley; Orazio Manni, RINA; Matteo Simoncini, Metlen Energy & Metals; Marco Mottola, Acquedotto Pugliese; Vito Lazazzera, Masmec. Alle ore 12.10, Marco Manchisi, presidente Comitato di Indirizzo Di.T.N.E. – Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia, modererà il confronto sulle Hydrogen Valleys con Michele Montinaro, ACCA; Pio Cianci, Cerichem Biopharm; Domenico Giraudo, PANITA; Marcello Salvatori, Sistemi Energetici SpA; Francesca Martella, SOLARIND GREEN.I lavori si concluderanno con l’intervento di Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, che tirerà le somme di una mattinata di confronto e proposte concrete. LEGGI TUTTO

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    Officina Stellare, contratto da 2,5 milioni di euro in Germania per stazione ottica

    (Teleborsa) – Officina Stellare, società vicentina quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in strumentazioni ottiche per aerospazio e astronomia, ha siglato un nuovo contratto con il Centro di Ricerca Aerospaziale Tedesco (Deutsches Zentrum fur Luft- und Raumfahrt – DLR) per la fornitura di una stazione ottica di terra completa, per applicazioni di time distribution destinate alla futura costellazione di navigazione satellitare (GPS) europea GALILEO di seconda generazione parte del progetto OpSTAR (Optical Synchronized Time And Ranging).Il contratto avrà una durata di 18 mesi e un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, di cui il 60% sarà erogato entro il 2025, mentre il restante 40% verrà corrisposto nel corso del 2026.”L’utilizzo di laser modulati nell’ambito delle telecomunicazioni sta evolvendo – afferma Gino Bucciol, Co-fondatore e VP of Business Development di Officina Stellare – Grazie all’esperienza maturata nella laser comunication, Officina Stellare ottiene oggi un importante riconoscimento a livello europeo che avvalora le competenze che abbiamo sviluppato e che metteremo in campo con questo progetto. Le prestazioni della rete di posizionamento e navigazione globale devono crescere per sostenere le nuove applicazioni e i nuovi servizi di mobilità, come la guida automatica. E le tecnologie laser sviluppate per le telecomunicazioni sono nativamente abilitanti e garantiscono un deciso passo in avanti in questo ambito”. LEGGI TUTTO

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    SECO lancia Application Hub per accelerare adozione dell’AI at the Edge

    (Teleborsa) – Seco, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’Internet of Things, ha lanciato il SECO Application Hub, un nuovo marketplace di applicazioni progettato per semplificare radicalmente lo sviluppo e l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale sui dispositivi edge. Con oltre 150 applicazioni di AI/ML già disponibili al lancio, l’Hub permette alle aziende di accelerare l’adozione di applicazioni avanzate per la visione artificiale, l’analisi audio e l’interazione vocale e per ogni altro tipo mdi servizio basato sui dati attraverso un’ampia gamma di settori, tra cui automazione industriale, medicale, mobilità intelligente e retail.Nello scenario competitivo odierno, le aziende affrontano ostacoli significativi nell’implementare l’AI sull’edge, dalla gestione di architetture hardware frammentate, alla complessa integrazione del software. Il SECO Application Hub affronta queste sfide direttamente, fornendo un percorso semplificato dal concept al deployment e consentendo alle aziende di concentrarsi su innovazione e creazione di valore.”I nostri clienti sono desiderosi di innovare con l’IA e, attraverso le nostre soluzioni, possiedono già nelle loro mani soluzioni hardware potenti e pronte per l’IA. La sfida è sempre stata colmare il divario tra l’hardware e l’implementazione di modelli di IA efficaci – ha dichiarato Fausto Di Segni, Head of IoT and AI di SECO – Con il SECO Application Hub, rendiamo questo processo radicalmente più semplice. Consentiamo alle aziende di andare oltre l’hardware e di distribuire facilmente l’intelligenza che trasformerà i loro prodotti e le loro operation”. LEGGI TUTTO

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    Sui livelli della vigilia la Borsa di Tokyo, misto il resto dell’Asia

    (Teleborsa) – Seduta mista per i mercati azionari asiatici, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha escluso una proroga dei dazi su 14 paesi annunciati lunedì, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° agosto. Inoltre, ha minacciato un’imposta del 50% sulle importazioni di rame e ha indicato che presto arriveranno ulteriori dazi specifici per settore (tra cui quelli fino al 200% sui prodotti farmaceutici, ma ha affermato che “darà alla popolazione circa un anno, un anno e mezzo” prima che i dazi entrino in vigore).I dati macroeconomici cinesi pubblicati questa mattina hanno mostrato che l’inflazione è migliorata marginalmente a giugno, superando le aspettative ma rimanendo comunque relativamente contenuta. L’indice dei prezzi alla produzione si è ridotto più del previsto e ha segnato il 33° mese consecutivo di contrazione.Tokyo continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,18% sul Nikkei 225, così come è piatta Shenzhen.In rosso Hong Kong (-1,08%); sale Seul (+0,6%). Sulla parità Mumbai (+0,03%); in lieve ribasso Sydney (-0,54%).Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell’Euro contro la valuta nipponica, che sta facendo un moderato +0,02%. Seduta trascurata per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che mostra un timido +0,02%. Andamento piatto per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra una variazione percentuale pari a +0,01%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,5%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,65%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 9 luglio 2025

    (Teleborsa) – Mercoledì 09/07/202503:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso -3,2%; preced. -3,3%)03:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso -0,1%; preced. -0,1%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 2,7%)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso -0,3%; preced. 0,2%)16:00 USA: Vendite ingrosso, mensile (preced. 0,1%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. 3,85 Mln barili)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO