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    Tenax International, fatturato primo trimestre scende a 4 milioni di euro

    (Teleborsa) – Tenax International, società quotata su Euronext Growth Milan e uno dei principali produttori in Europa di macchine 100% elettriche per la pulizia stradale ed igiene urbana, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con un fatturato pari a 4 milioni di euro (vs 5,3 milioni di euro nel primo trimestre 2024), pari al 18,4% rispetto al fatturato dell’intero 2024 (21,7 milioni). La società ha comunicato inoltre che il portafoglio ordini 2025 alla data odierna, che include anche il fatturato al 07-05-2024, si assesta a 13,3 milioni, pari al 61,3% di quanto registrato in tutto il 2024 (21,7 milioni, come sopra riportato). LEGGI TUTTO

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    Fed, tassi fermi. Incertezza su prospettive è “ulteriormente aumentata”

    (Teleborsa) – La Federal Reserve ha deciso di mantenere l’intervallo obiettivo per il tasso di riferimento tra il 4,25 e il 4,5%, come ampiamente atteso dal mercato.”Sebbene le oscillazioni delle esportazioni nette abbiano influenzato i dati, gli indicatori recenti suggeriscono che l’attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto – si legge nello statement pubblicato al termine della riunione – Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide. L’inflazione rimane piuttosto elevata”.La banca centrale statunitense sottolinea che “l’incertezza sulle prospettive economiche è ulteriormente aumentata” e il Comitato è “attento ai rischi per entrambe le parti del suo duplice mandato e ritiene che i rischi di una maggiore disoccupazione e di una maggiore inflazione siano aumentati”.La Fed continuerà a ridurre le sue partecipazioni in titoli del Tesoro, obbligazioni e titoli garantiti da ipoteca delle agenzie.Nel valutare l’orientamento appropriato della politica monetaria, la Fed continuerà a monitorare le implicazioni delle informazioni in arrivo sulle prospettive economiche e sarà pronta ad adeguare l’orientamento della politica monetaria, se necessario, qualora emergessero rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi. Le valutazioni terranno conto di un’ampia gamma di informazioni, tra cui dati sulle condizioni del mercato del lavoro, sulle pressioni inflazionistiche e sulle aspettative di inflazione, nonché sugli sviluppi finanziari e internazionali. LEGGI TUTTO

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    UE, surplus commerciale con Ucraina aumenta a 18,3 miliardi di euro nel 2024

    (Teleborsa) – L’Unione europea nel 2024 ha esportato 42,8 miliardi di euro di merci in Ucraina e ne ha importate 24,5 miliardi di euro, con un conseguente surplus commerciale di 18,3 miliardi di euro. Lo rende noto l’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea. Rispetto al 2023, si è registrato un aumento delle esportazioni e delle importazioni, rispettivamente, del 9,4% e del 7,0%.I principali prodotti esportati sono stati i combustibili minerali (6,8 miliardi di euro), i macchinari elettrici (4,3 miliardi di euro) e i macchinari (4,2 miliardi di euro). Rispetto al 2021, le esportazioni hanno registrato la crescita maggiore per i combustibili minerali (+4,1 miliardi di euro), poiché le precedenti importazioni di questi combustibili da Russia e Bielorussia sono diminuite e sono state in parte sostituite da importazioni dall’UE.I principali prodotti importati dall’Ucraina nel 2024 includevano prodotti agricoli come cereali, per un valore di 4,4 miliardi di euro, grassi e oli animali o vegetali (3,1 miliardi di euro) e semi oleosi e prodotti correlati (2,5 miliardi di euro). Rispetto al 2021, le importazioni di cereali sono aumentate di 2,7 miliardi di euro, quelle di grassi e oli animali o vegetali di 1,0 miliardi di euro e quelle di semi oleosi e prodotti correlati di 1,1 miliardi di euro.(Foto: Yehor Milohrodskyi su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Cairo, azioni proprie al 10,6% del capitale con risultati provvisori OPA

    (Teleborsa) – Sulla base dei risultati provvisori comunicati da Equita SIM, alla chiusura del periodo di adesione dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria parziale promossa da Cairo Communication risultano portate in adesione 14.258.391 azioni, rappresentative del 10,61% del capitale sociale e pari al 58,93% delle azioni oggetto dell’offerta.Pertanto, se i risultati provvisori dell’offerta saranno confermati, tenuto conto delle 779 azioni proprie già detenute, alla data di pagamentol’offerente risulterà titolare complessivamente di 14.259.170 azioni, pari al 10,61% del capitale sociale.Nel caso i risultati provvisori siano confermati, poiché il numero di azioni complessivamente portate in adesione è inferiore al numero di azioni oggetto dell’offerta, l’fferente acquisterà tutte le azioni portate in adesione e non si darà luogo al riparto. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, Castagna: ci sarà spazio per esplorare altre potenziali opportunità su M&A

    (Teleborsa) – Quello del primo trimestre del 2025 è stato “il miglior risultato della nostra storia” e “siamo in anticipo sulla traiettoria del piano al 2027”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna, durante la presentazione agli analisti dei conti del primo trimestre, chiuso con un utile netto di 511 milioni di euro (+38%).Castagna ha sottolineato che “i ricavi non da interessi proforma, inclusa Anima, rappresentano già il 49% dei ricavi totali, rispetto all’obiettivo del 50% per il 2027”. Inoltre, “l’utile netto proforma del primo trimestre 2025, inclusa Anima, è il 2% in più rispetto alla media trimestrale del 2027”.”I risultati ci hanno permesso di alzare la guidance per la fine del 2025 da 1,7 miliardi a 1,95 miliardi di utile netto, che è il risultato che ci aspettiamo per il 2026″, ha detto, spiegando in un altro passaggio che “i risultati del primo trimestre sono già in linea con l’obiettivo di utile netto del piano 2027 di 2,15 miliardi di euro e sono da considerare un punto di riferimento per qualsiasi valutazione stand-alone della banca”.A una domanda sull’M&A, ha replicato: “Il percorso stand-alone è molto soddisfacente. Sicuramente ci consideriamo una parte importante del consolidamento e penso che il completamento delle product factories ci rende unici, con il 50% dei ricavi da commissioni e factories. Ci sarà spazio per esplorare altre potenziali opportunità. Ora siamo concertati sul precorso stand-alone, vedremo cosa accade con l’offerta di UniCredit, che ribadiamo non essere attraente e a sconto. Ci aspettiamo qualcosa da UniCredit e poi prenderemo una decisione”.L’AD di Banco BPM ha parlato della differenza di avere product factories o distribuire i prodotti di altri: “Quando le hai, puoi scegliere il prodotto più conveniente nel tuo range. Ora abbiamo un grande range di prodotti, inclusa Anima, e possiamo dare ai clienti il miglior prodotto, abbiamo sempre un’offerta per loro, quindi abbiamo un rendimento più alto. Non sono sicuro che possiamo tenere questo passo nella crescita dei volumi, ma i rendimenti cresceranno, perché abbiamo tutte le munizioni per fornire i migliori prodotti, e il primo trimestre ha mostrato chiaramente questo”. LEGGI TUTTO

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    OEM automobilistici europei, Fitch: profitti in calo con turbolenze su dazi

    (Teleborsa) – La generazione di free cash flow (FCF) e la redditività degli original equipment manufacturer (OEM) di automobili europeidiminuiranno nel 2025 a causa delle turbolenze di mercato causate dai dazi dell’amministrazione Trump. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo rapporto sul tema, spiegando che questo fa seguito a un calo di pari entità nel 2024, causato da oneri di ristrutturazione, minore produzione e difficili condizioni di mercato in Cina.I dazi del 25% su tutte le automobili importate e su alcuni ricambi auto, imposti il ??26 marzo, rimangono in vigore, nonostante altri dazi annunciati siano stati rinviati di 90 giorni. Quest’ultima misura rappresenta un rischio significativo al ribasso per le case automobilistiche che esportano veicoli prodotti in Giappone, Corea e Germania negli Stati Uniti. Fitch prevede che i bilanci rimarranno solidi, come riflesso dalle posizioni di cassa nette, in particolare tra gli emittenti investment grade. Tuttavia, le pressioni negative sui rating sono aumentate per gli emittenti i cui profili di credito sono già compromessi da oneri di ristrutturazione, riduzione dei livelli di produzione e difficili condizioni di mercato in Cina, riducendo il margine di valutazione.Fitch prevede che sia i fornitori che le case automobilistiche condivideranno l’onere dei dazi più elevati. Molti fornitori cercheranno di trasferire i costi dei dazi alle case automobilistiche, che dovranno assorbirne la maggior parte attraverso aumenti di prezzo. LEGGI TUTTO

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    Edilizia e qualità del costruito: avviare una ‘rivoluzione’ che metta insieme sostenibilità ed economia

    (Teleborsa) – Serve una ‘rivoluzione’ che coniughi sostenibilità ed economia per vincere la sfida legata alla crescita del tessuto urbano e alla qualità del ‘costruito’. E’ questa la prima indicazione emersa a Milano da ‘ITC Construction Days 2025’, la prima conferenza nazionale dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con AssimpredilAnce, cominciata oggi e che si concluderà il 9 maggio con la partecipazione di esperti e rappresentanti di categoria. Al centro delle assise il rapporto ricerca-produzione e i temi del cambiamento climatico, della digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale, della transizione ecologica. “La ricerca – ha detto Massimo Clemente, direttore dell’ITC-CNR – deve dare risposte concrete a problemi oggettivi. Il problema della casa è molto sentito dai cittadini e dalle imprese che cercano nuovi campi di sviluppo. Dopo la stagione dei ‘superbonus’, la ricerca deve fare in modo che queste aspettative si traducano in miglioramento della qualità della vita; occorre rispondere ai grandi temi della casa e della qualità urbana” ha ancora affermato lo studioso che ha suggerito l’utilizzazione delle tecnologie ma, nello stesso tempo, l’attivazione “di processi di ascolto con le comunità” oltre che con “il sistema della produzione, delle istituzioni, della politica”.Emilio Fortunato Campana, direttore CNR-DIITET, ha evidenziato che “il 2% della superficie del mondo è occupato da città, il 50% della popolazione mondiale vive già nelle città e questo dato tende ad aumentare” aggiungendo che “le città consumano il 75% dell’energia e producono l’80% della CO2 nel mondo”. Quindi affrontare il tema della casa, delle città, del come la comunità umana si organizza per vivere insieme “rappresenta il cuore del futuro della sostenibilità del mondo”. Ma gli agglomerati urbani non sono uguali; quindi, occorre affrontare una questione complessa: “Le risposte possono venire dalle nuove tecnologie digitali, con l’intelligenza artificiale ma anche con la comprensione che la città è un sistema complesso che ha tanti sistemi e bisogna studiare questi sistemi separatamente, ma anche nelle loro interazioni”. Il riferimento è ai sistemi, al traffico, alla distribuzione delle risorse, al ciclo dei rifiuti, alla fruizione dei beni culturali, all’ambiente costruito, alla qualità dell’aria.Secondo Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, “è fondamentale ripensare il nostro modo di vivere e ragionare per dare risposte concrete ai nuovi bisogni della popolazione”. “Le case devono essere tecnologicamente efficienti e flessibili – ha ancora detto – Noi abbiamo varato un ‘codice’ di condotta che si chiama ‘Cantiere Impatto Sostenibile’ che mette al centro la sostenibilità come linea-guida per l’attività delle nostre realtà che riguarda la fase di cantiere, fase fondamentale della nostra attività. Il tutto per giungere un prodotto edilizio che possa rispondere alle esigenze della popolazione. Ma il tutto deve avvenire in una logica di sostenibilità economica”.Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, ha sottolineato che “oggi c’è enorme difficoltà all’accesso al bene casa in quanto ci sono costi che non risultano congrui con le disponibilità economiche”. “Stiamo lavorando – ha sostenuto – perché si mettano in campo misure di natura fiscale, urbanistica – attraverso un nuovo testo unico delle costruzioni – per far sì, anche con l’utilizzazione del capitale privato, che il bene casa diventi accessibile non solo in Italia ma in tutta Europa”. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, OPAS su illimity al via il 19 maggio dopo ok Consob

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria su illimity Bank annunciata da parte di Banca Ifis, l’offerente ha reso noto che CONSOB ha approvato il documento di offerta.Il periodo di adesione, concordato con Borsa Italiana, avrà inizio il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025 (salvo proroghe) e, pertanto, sarà pari a 30 giorni di Borsa aperta. L’eventuale riapertura del periodo di adesione sarà per 5 giorni di Borsa aperta e precisamente, salvo eventuali proroghe del periodo di adesione, per le sedute del 7, 8, 9, 10 e 11 luglio 2025.Banca Ifis riconoscerà a ciascun azionista di illimity che aderirà un corrispettivo complessivo unitario, composto da: una componente rappresentata da azioni ordinarie di Banca Ifis di nuova emissione, pari a n. 0,10 azioni ordinarie aventi godimento regolare e le stesse caratteristiche delle azioni Banca Ifis già in circolazione alla data di emissione; e una componente in denaro, pari a 1,414 euro, che sarà aggiustata a 1,506 euro a seguito dello stacco, in data 19 maggio 2025, della cedola relativa al saldo del dividendo per l’esercizio 2024 che sarà distribuito da Banca Ifis e deliberato dall’Assemblea degli Azionisti in data 17 aprile 2025. LEGGI TUTTO