More stories

  • in

    Snam, Farina: per Innovation Plan importanti investimenti su tech e persone

    (Teleborsa) – “Innovazione e tecnologia sono elementi strategici per permettere al settore e alla filiera dell’energia di decarbonizzarsi e di farlo garantendo efficacia, efficienza, economicità e sicurezza delle forniture”. Lo ha detto Claudio Farina, Chief Strategy & Technology Officer di Snam, nel corso della presentazione del primo Innovation Plan del gruppo a Milano.”Le tecnologie su cui puntiamo sono sostanzialmente di due tipi: da una parte quelle legate alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale e al cloud computing, e dall’altra quelle più direttamente legate alla decarbonizzazione, ambito nel quale far rientrare le clean tech e le soluzioni per gestire la CO2 catturata e le molecole verdi come l’idrogeno”, ha sottolineato Farina.”Ciò che ci condurrà nella direzione in cui andremo, gestendo le incertezze di ogni giorno e reagendo ai cambiamenti, sono le persone, ovvero quel patrimonio di competenze tecniche e di ecosistema che Snam ha costruito nei decenni e su cui ci appoggiamo – ha detto il Chief Strategy & Technology Officer di Snam – Non è quindi importante solo l’investimento in tecnologie, ma soprattutto l’investimento nelle persone, per la costruzione e la valorizzazione di nuove competenze”. LEGGI TUTTO

  • in

    EdiliziAcrobatica, ricavi primo trimestre salgono a 39,2 milioni di euro

    (Teleborsa) – EdiliziAcrobatica, società specializzata in lavori di edilizia in doppia fune di sicurezza e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con ricavi consolidati pari 39,2 milioni di euro, in crescita del 17,7% rispetto all’analogo periodo del 2024, quando si attestarono a 33,3 milioni di euro. Nello specifico, in Italia, i ricavi del primo trimestre sono aumentati dell’10,8%, passando da 28,6 milioni di euro del 2024 agli attuali 31,7 milioni di euro.Relativamente alle società straniere, EdiliziAcrobatica segnala in particolare le ottime performance raggiunte in Francia e Middle East, rispettivamente Acrobatica France che passa da 1,2 milioni di euro a 1,7 milioni di euro, che corrispondono a un +41,7%, mentre Enigma Capital Investments, società emiratina di cui EdiliziAcrobatica detiene la maggioranza del pacchetto azionario, passa da 2,7 milioni di euro a 4,3 milioni di euro pari al +59,3% Soddisfacente anche l’andamento di Acrobatica Monaco, che passa da 190 mila euro del primo quarter 2024 agli attuali 263 mila euro (+38,4%). Una lieve flessione si è invece registrata in Spagna, dove Acrobatica Iberica ha segnato un -4,7%, passando da 450 mila euro del 2024 agli attuali 429 mila euro.Smart Living, start-up partecipata di EdiliziAcrobatica, raggiunge nei primi tre mesi dell’anno 235 mila euro, Verticaline Srl, nuova controllata di EdiliziAcrobatica per l’anno 2025, registra al 31 marzo 2025 ricavi per 472 mila euro. Energy, come start up nel mercato delle installazioni fotovoltaiche, ha fatto registrare 58 mila euro.”Siamo assolutamente soddisfatti di questi risultati – ha commentato la CEO Anna Marras – che mostrano come il core business del Gruppo non conosca crisi, tornando di fatto a crescere in doppia cifra. L’impatto degli incentivi statali, che ha condizionato il settore edilizio per gran parte del 2023 e solo in parte nel 2024, ha cessato di influenzare i nostri risultati. I numeri tornano così a riflettere, come da oltre trent’anni a questa parte, un percorso di crescita solido e costante. Ora lavoriamo affinché questo trend inaugurato nel primo trimestre dell’anno non solo si mantenga positivo, ma lo diventi ancor di più nei prossimi mesi”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Bessent: agenda Trump sta già dando i suoi frutti

    (Teleborsa) – “I componenti principali del programma economico di Trump sono il commercio, i tagli fiscali e la deregolamentazione. Non si tratta di politiche a sé stanti. Sono parti interconnesse di un motore progettato per stimolare la crescita economica e la produzione nazionale”. Lo ha affermato il Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, davanti alla Sottocommissione per gli Stanziamenti della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sui Servizi Finanziari e la Pubblica Amministrazione.”I tagli fiscali e i risparmi sui costi derivanti dalla deregolamentazione aumentano i redditi reali di famiglie e imprese – ha spiegato – i dazi creano un incentivo alla rilocalizzazione dei posti di lavoro e al commercio equo e solidale; e la deregolamentazione integra i dazi facilitando gli investimenti in progetti energetici e manifatturieri”.”Questa agenda sta già dando i suoi frutti”, ha sottolineato.”Nei primi 100 giorni della nuova amministrazione, abbiamo gettato le basi per un’economia solida che consenta a Main Street di crescere – ha detto Bessent – Con il Congresso e la Casa Bianca che lavorano a stretto contatto, ci aspettiamo di vedere risultati ancora più positivi nei prossimi mesi. La chiave per ampliare le opportunità economiche per tutti gli americani è rendere permanenti i tagli fiscali di Trump. Non vediamo l’ora di collaborare a stretto contatto con i membri di questa Commissione per approvare questo disegno di legge. Insieme possiamo costruire un’America più forte, più sicura e più prospera”. LEGGI TUTTO

  • in

    Commissione UE punta ad azzerare restanti importazioni di gas russo entro fine 2027

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha presentato Roadmap REPowerEU, un programma che intende portare alla piena indipendenza energetica dell’UE dalla Russia. Nonostante i significativi progressi compiuti attraverso le sanzioni imposte dopo l’invasione russa dell’Ucraina, nel 2024 l’UE ha registrato infatti una ripresa delle importazioni di gas russo.La roadmap prevede una graduale eliminazione del petrolio, del gas e dell’energia nucleare russi dai mercati dell’UE, che avverrà “in modo coordinato e sicuro, man mano che avanziamo nella nostra transizione energetica”, si legge in una nota. Le misure sono state concepite per “preservare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’UE, limitando al contempo qualsiasi impatto su prezzi e mercati”. La tabella di marcia odierna sarà seguita da proposte legislative della Commissione il mese prossimo.A partire dal 2025, si prevede che le forniture globali di GNL cresceranno rapidamente, mentre la domanda di gas diminuirà. Con la piena attuazione del quadro di transizione energetica e del Piano d’azione per un’energia accessibile, si prevede che l’UE sostituirà fino a 100 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030, il che si tradurrà in una riduzione della domanda di 40-50 miliardi di metri cubi entro il 2027. Allo stesso tempo, si prevede che la capacità di GNL aumenterà di circa 200 miliardi di metri cubi entro il 2028, ovvero cinque volte di più rispetto alle attuali importazioni di gas russo dall’UE.”Con REPowerEU, abbiamo diversificato il nostro approvvigionamento energetico e ridotto drasticamente la precedente dipendenza dell’Europa dai combustibili fossili russi – ha commentato la presidente Ursula von der Leyen – È giunto il momento che l’Europa interrompa completamente i suoi legami energetici con un fornitore inaffidabile. E l’energia che arriva nel nostro continente non dovrebbe pagare per una guerra di aggressione contro l’Ucraina. Lo dobbiamo ai nostri cittadini, alle nostre aziende e ai nostri coraggiosi amici ucraini”.Per quanto riguarda il gas, le prossime proposte miglioreranno la trasparenza, il monitoraggio e la tracciabilità del gas russo nei mercati dell’UE. Fondamentalmente, saranno impediti nuovi contratti con i fornitori di gas russo (gasdotti e GNL) e i contratti spot esistenti saranno sospesi entro la fine del 2025. Questa misura garantirà che, già entro la fine di quest’anno, l’UE ridurrà di un terzo le rimanenti forniture di gas russo. La Commissione proporrà inoltre di bloccare tutte le restanti importazioni di gas russo entro la fine del 2027.Nell’ambito della Roadmap, la Commissione presenterà anche nuove azioni per affrontare il problema della flotta ombra russa che trasporta petrolio. Per quanto riguarda il nucleare, le proposte che arriveranno il mese prossimo includeranno misure sulle importazioni russe di uranio arricchito, nonché restrizioni sui nuovi contratti di fornitura cofirmati dall’Agenzia di approvvigionamento dell’Euratom (ESA) per uranio, uranio arricchito e altri materiali nucleari provenienti dalla Russia. È inoltre prevista un’iniziativa europea per la “Valle dei radioisotopi” (Radioisotopes Valley) per garantire l’approvvigionamento dell’UE di radioisotopi medicali attraverso un aumento della produzione propria.”Oggi l’UE mostra forza e determinazione – ha commentato Dan Jorgensen, Commissario per l’Energia e l’Edilizia Abitativa – Il messaggio alla Russia è chiaro: “Non ricatterete più i nostri Stati membri. Non verserete più euro nelle vostre casse. Il vostro gas sarà vietato. La vostra flotta ombra sarà fermata”. Lo facciamo per preservare la nostra sicurezza. Ma è anche un passo importante verso l’indipendenza energetica. Produrre la nostra energia pulita e a prezzi accessibili invece di importare costosi combustibili fossili”.La Commissione europea ha spiegato che le importazioni di gas (sia GNL che tramite gasdotto) dalla Russia sono diminuite significativamente, dal 45% nel 2021 al 19% nel 2024. Le proiezioni indicano un ulteriore calo al 13% nel 2025, con la fine del transito del gas russo attraverso l’Ucraina. Grazie alle sanzioni dell’UE, anche le importazioni di petrolio russo si sono ridotte, dal 27% all’inizio del 2022 al 3% attuale.Nonostante questi significativi progressi compiuti nell’ambito del piano REPowerEU e delle sanzioni, le forniture russe di gas, petrolio e nucleare continuano a far parte del mix energetico dell’UE. Nel 2024, l’UE ha importato 52 miliardi di metri cubi di gas russo (32 miliardi di metri cubi via gasdotto e 20 miliardi di metri cubi via GNL), oltre a 13 milioni di tonnellate di petrolio greggio e oltre 2800 tonnellate di uranio equivalente in forma arricchita o combustibile. Lo scorso anno, dieci Stati membri hanno importato gas naturale russo, tre Stati membri hanno importato petrolio russo e sei Stati membri hanno importato uranio arricchito o servizi di uranio dalla Russia. LEGGI TUTTO

  • in

    Intesa Sanpaolo, il CdA ha costituito i comitati interni

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo, con delibera unanime (a parte l’astensione degli interessati) ha costituito i comitati interni. Del Comitato Nomine fanno parte Maria Alessandra Stefanelli (presidente), Gian Maria Gros-Pietro, Paolo Maria Vittorio Grandi, Anna Gatti e Maria Angela Zappia, del Comitato Remunerazioni Anna Gatti (presidente), Franco Ceruti, Mariarosaria Taddeo, Liana Logiurato e Luciano Nebbia, del Comitato Rischi e Sostenibilità Paola Tagliavini (presidente), Franco Ceruti, Pietro Previtali, Bruno Maria Parigi e Guido Celona, del Comitato per le operazioni con parti correlate Guido Celona (presidente), Liana Logiurato, Paola Tagliavini, Pietro Previtali e Maria Alessandra Stefanelli, del Comitato Governance Paolo Maria Vittorio Grandi (presidente), Gian Maria Gros-Pietro, Paola Tagliavini, Bruno Maria Parigi e Maria Angela Zappia. LEGGI TUTTO

  • in

    BdM Banca, l’utile sale a 15 milioni di euro nel primo trimestre

    (Teleborsa) – BdM Banca (ex Banca Popolare di Bari, oggi nel Gruppo Mediocredito Centrale) ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto pari a 15 milioni di euro, in crescita rispetto agli 8,7 milioni di euro registrati al 31 marzo 2024. In particolare: +8,3% il Margine di interesse, pari a 59,1 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 54,5 milioni di euro al 31 marzo 2024; +21,5% le Commissioni nette pari a 31,6 milioni di euro in confronto ai 26 milioni di euro al 31 marzo 2024; +26,5% il Margine di intermediazione pari a 98,1 milioni di euro rispetto ai 77,5 milioni di euro al 31 marzo 2024.In forte riduzione il cost/income che scende dall’ 81,3% del 31 marzo 2024 al 62,7% del 31 marzo 2025. +3,9% gli Impieghi netti a clientela, con 5.875,4 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 5.657,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024. In lieve crescita la Raccolta totale da clientela, pari a 11.172,1 milioni di euro al 31 marzo 2025 rispetto a 11.159,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024. In calo l’NPE ratio lordo e netto, rispettivamente, al 6,8% e al 3,5% (6,9% e 3,8% al 31 dicembre 2024 e al 9% e 4,6% al 31 marzo 2024). LEGGI TUTTO

  • in

    Snam, presentato primo Innovation Plan: investimenti per 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Snam, società di infrastrutture energetiche quotata su Euronext Milan, ha presentato il suo primo Innovation Plan, una roadmap che illustra in dettaglio l’orientamento e i progetti del Gruppo in materia di innovazione trasformativa, che al pari della sostenibilità rappresenta una leva strategica trasversale identificata per il business del Gruppo. Con il Transition Plan e il Piano Strategico 2025-2029, presentati rispettivamente a ottobre 2024 e gennaio 2025, l’Innovation Plan completa il framework nel quale il Gruppo inquadra i propri investimenti nel medio-lungo periodo in sicurezza e transizione energetica, garantendo una coerenza complessiva tra le diverse prospettive e i diversi programmi di azione.”L’innovazione è da sempre nel DNA di Snam, sin dai suoi primi anni, ma le complessità crescenti della fase attuale, caratterizzata dalla fragilità degli equilibri complessivi e da un percorso di transizione energetica sempre meno lineare, hanno ulteriormente accresciuto l’importanza di un costante upgrade tecnologico di asset, processi e sistemi, sviluppando un innovativo modello di gestione e visione della prospettiva – ha dichiarato l’AD Stefano Venier – Nasce sotto questi presupposti anche il nostro Innovation Plan, una roadmap flessibile che include e mobilita risorse sia interne che esterne, che condividono con noi l’idea di non subire il cambiamento, ma di avere l’ambizione di guidarlo”.Relativamente al solo piano strategico 2025-2029, sono già stati pianificati investimenti in innovazione per 400 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto a quelli previsti dal piano precedente. Di questi, grazie all’approccio dual-track adottato da Snam, 338 milioni sostengono iniziative di proven innovation mentre 62 milioni alimentano progetti di explorative innovation, il tutto nel segno di un modello “people-centric”, che persegue il costante aggiornamento delle competenze di tutte le persone Snam e il conseguente livellamento dei gap generazionali.Con la proven innovation, in particolare, Snam si concentra su soluzioni tecnologiche scalabili, affidabili e già pronte per il mercato, che rispondono alle esigenze operative – sicurezza, affidabilità, ottimizzazione dei costi e riduzione delle emissioni – degli asset e dei processi industriali. Il suo cuore pulsante è SnamTEC, il programma di innovazione applicato alle operation attivo dal 2018, articolato in circa 50 progetti e dal quale è già nata l’Asset Control Room, una piattaforma digitale che grazie anche all’AI supporta oltre 2.000 persone nel monitoraggio e nella gestione data driven, da remoto e su device mobili, di asset fisici e di 47 processi end-to-end. L’Intelligenza Artificiale (IA) già oggi è incorporata nel 15% degli applicativi aziendali e che salirà al 40% entro 5 anni.Con l’explorative innovation Snam presidia invece una vasta gamma di idee nuove e tecnologie emergenti, da nuove applicazioni basate sull’AI alle clean tech per la produzione, l’uso finale e la trasformazione di molecole decarbonizzate. L’attenzione – attraverso iniziative come Centrale delle Idee, HyAccelerator, Innova.Lab e Decarbonisation Research Program, è rivolta ai programmi di R&S, scouting e testing condotti con startup, acceleratori, università e risorse interne. Le tematiche affrontate dall’innovazione esplorativa, oggi articolata in oltre 35 progetti, variano dalle cleantech /energy-tech – idrogeno, carbon capture utilization and storage (CCUS) e tecnologie di Long Duration Energy Storage (LDES) – alle tecnologie digitali di frontiera quali l’AI tradizionale e generativa, la robotica e il computing. L’obiettivo è testare e accelerare l’implementazione di soluzioni innovative ad alto potenziale ma non ancora mature o non ancora industrializzate nel contesto energetico, per disporre di opzioni di diversificazione, integrandole – ove possibile – al business stesso di Snam. Il T.LAB – strumento di Snam per collegare explorative e proven innovation – si occupa di questo, scalando e implementando le operational technologies più mature e promettenti fra quelle prese in esame. Fra i progetti attualmente al vaglio del T.LAB, Snam segnala il methane detector, una telecamera iperspettrale per rilevare e quantificare con precisione le perdite di gas su scala industriale, la sensoristica avanzata per il monitoraggio metereologico marino già implementata con successo presso i rigassificatori di Panigaglia e Ravenna, le tecnologie laser-scanner per il monitoraggio della biodiversità successivo ai ripristini vegetazionali effettuati a valle dei cantieri, ma anche valvole a zero emissioni regolate a distanza che non necessitano di sostituzioni, nonché progetti per il miglioramento dei sistemi elettrolitici tesi ad abbattere i costi della produzione di idrogeno verde e, così facendo, a favorire lo sviluppo del suo mercato. LEGGI TUTTO

  • in

    Azimut, ad aprile raccolta netta a 1,2 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Il Gruppo Azimut ha registrato una raccolta netta totale di 1,2 miliardi di euro ad aprile 2025, di cui 1 miliardo di euro (82%) destinati alle soluzionigestite. Questo porta la raccolta netta da inizio anno a 5,7 miliardi di euro. Il patrimonio gestito totale si è attestato a 73,3 miliardi di euro (+4,4% da inizio anno) e, incluse le masse amministrate, ha raggiunto i 106,9 miliardi di euro a fine aprile. Azimut ha inoltre annunciato di aver ottenuto l’autorizzazione regolamentare dalla Capital Markets Authority (CMA) per avviare attività di gestione patrimoniale completamente onshore in Arabia Saudita, segnando l’ingresso del Gruppo nel suo 20° paese e rappresentando un’altra pietra miliare nella sua più ampia strategia internazionale. L’avvio delle attività è previsto per il terzo trimestre del 2025, aprendo la strada alla prossima fase di crescita in un mercato con oltre 1.000 miliardi di dollari di asset istituzionali e oltre 260 miliardi di dollari di opportunità per il mercato retail. Dal 2020, il Gruppo ha costruito una solida presenza istituzionale nel Regno, gestendo oltre 400 milioni di dollari in mandati locali. Con oltre 1,2 miliardi di dollari già investiti nei Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo e in Egitto, Azimut si colloca tra i maggiori gestori patrimoniali domiciliati in Egitto.”Continuiamo a dettare il passo nel settore, con una raccolta netta di aprile di 1,2 miliardi di euro, principalmente in prodotti gestiti. Le nostre soluzioni di fondi hanno suscitato un notevole interesse su tutta la piattaforma, con un notevole slancio in Italia e Turchia. Abbiamo continuato a espandere la nostra piattaforma statunitense e abbiamo ulteriormente ampliato la nostra presenza istituzionale grazie a un’importante acquisizione di mandati in Medio Oriente – ha dichiarato Alessandro Zambotti, CEO e CFO del Gruppo –. L’ottenimento dell’approvazione normativa in Arabia Saudita segna un traguardo fondamentale – il 20° mercato di Azimut – e rafforza ulteriormente la nostra presenza globale, aprendo al contempo le porte a una delle opportunità a lungo termine più interessanti della regione. Con una solida pipeline di strategie pubbliche e private, stiamo entrando nella prossima fase di crescita con fiducia e una chiara visibilità”. LEGGI TUTTO