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    A Milano si scatenano gli acquisti: vola Buzzi, bene anche automotive e banche

    (Teleborsa) – Giornata entusiasmante a Piazza Affari, dove gli investitori hanno fatto incetta di titoli. Non si può dire altrettanto dell’Europa, dove la seduta è in ribasso a causa delle perdite consistenti che si sono abbattute sugli euro listini. Si muove in modesto ribasso l’S&P-500 a Wall Street, evidenziando un decremento dello 0,59%.L’annuncio di Cdu e Spd della creazione di un fondo speciale per le infrastrutture da 500 miliardi di euro per rafforzare difesa ed economia del Paese ha spinto i mercati europei che hanno chiuso la giornata tutti con solidi guadagni. Ottimismo determinato anche dalla volontà dei due partiti che stanno trattando per la formazione del nuovo governo di Berlino di chiedere alla Camera dei Deputati di superare le norme costituzionali nazionali che limitano il deficit del bilancio pubblico.Sul fronte dazi, il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha dichiarato che in giornata potrebbe essere annunciate alcune esenzioni per le importazioni di beni da Canada e Messico. In un’intervista a Fox Business, Lutnick ha comunque escluso che ci sarà una revoca totale dei dazi, ipotizzando più una soluzione intermedia dato lo spirito di collaborazione mostrato dai due Paesi.Giornata positiva per l’industria automobilistica europea anche grazie alla conferma da parte della Commissione europea che nel 2025 le case automobilistiche non dovranno pagare sanzioni in caso di sforamento dei limiti imposti da Bruxelles: la proposta dell’esecutivo europeo è quella di consentire ai costruttori di automobili di conseguire i loro obiettivi di conformità calcolando la media delle loro prestazioni su un periodo di tre anni (2025-2027).Seduta positiva per l’Euro / Dollaro USA, che sta portando a casa un guadagno dell’1,33%. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,34%. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 65,37 dollari per barile, con un ribasso del 4,23%. LEGGI TUTTO

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    Usa, Bombardieri: “Con i dazi rischiamo di perdere 50mila posti”

    (Teleborsa) – “La scelta di mettere i dazi da parte degli Usa, se confermata, sarà un problema per l’Europa e per l’Italia. Alcuni calcoli parlano di un danno di svariati miliardi e rischiamo di perdere oltre 50mila posti di lavoro”. È quanto ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in occasione dei 75 anni del sindacato di via Lucullo. Diversi i temi affrontati nel suo discorso da Bombardieri, in primis la sicurezza sul lavoro. “Le persone continuano a morire sul lavoro, abbiamo chiesto di intervenire sulla sicurezza ma il governo fa finta di niente. Raccontateci quante patenti a crediti avete dato, diteci se ne avete tolta qualcuna. Se ne avete tolta una sola” ha detto il segretario generale della Uil. Sul fronte dei contratti della Pa Bombardieri rilancia la proposta sulle risorse: “Mettete subito le risorse previste per il 2027 e noi il contratto lo firmiamo domani», afferma ricoirdando che nel complesso sono sei milioni i lavoratori con il contratto scaduto”. La semplificazione dei contratti, per combattere il dumping; la revisione del modello contrattuale, perché il sistema basato sull’inflazione Ipca al netto degli energetici “va superato”; e la rappresentanza, perché “è arrivato il momento di pesare i sindacati” prevedendo “un election day nel settore privato per eleggere i propri rappresentanti sindacali”. Questi i tre temi su cui il segretario generale della Uil ha lanciato le proposte a Cgil e Cisl, a Confindustria e al governo. “In questo periodo – ha detto Bombardieri – assistiamo purtroppo ad uno scontro globale, la sensazione che abbiamo è che non si parli più di lavoro. Oggi noi proponiamo tre grandi temi per affrontare quelli che sono i problemi principali del lavoro”. La Uil, sottolinea Bombardieri, è “un’organizzazione sindacale riformista, laica, che oggi ripropone tre grandi temi. Intanto la necessità di semplificare i contratti: il Cnel certifica che abbiamo più di mille contratti depositati e molti di questi sono contratti in dumping che riducono le condizioni economiche e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Quindi c’è la necessità di affrontare questo problema: soltanto nel settore della multiservizi esistono oggi 36 contratti e il nostro, che è più alto, è distanziato da quello che viene dietro da 6mila euro annui per i lavoratori. Quando si parla di record sull’occupazione bisognerebbe tener conto anche di questo”. Il secondo tema, prosegue il leader della Uil, è quello di “una necessaria revisione del modello contrattuale. In questi anni abbiamo parlato del rinnovo dei contratti e abbiamo utilizzato come valore l’Ipca, che considera l’inflazione al netto degli aumenti energetici: è uno strumento che va ridiscusso e superato. Va ridiscusso con le parti sociali: abbiamo chiesto a Confindustria di aprire un confronto, chiediamo al governo di avere un ruolo positivo in questa discussione”. E poi c’è il tema della rappresentanza, “ogni volta che ci presentiamo al tavolo con il governo ci sono 16 sindacati. Ovviamente noi siamo a favore della presenza di tanti sindacati. Crediamo però che sia arrivato il momento di pesare i sindacati: ognuno deve chiarire chi rappresenta e che cosa. Ecco perché chiediamo che nel settore privato ci sia un election day, cioè che i lavoratori e le lavoratrici possano eleggere liberamente e democraticamente i propri rappresentanti sindacali. È un metodo che già esiste nel settore pubblico – ricorda Bombardieri –. C’è un accordo interconfederale che stabilisce anche i criteri firmato da tutte le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, chiediamo al governo di fare una legislazione di sostegno con due articoli: il primo che costringa le aziende a comunicare gli iscritti al sindacato; il secondo è che ci sia una data uguale per tutti, in tutto il Paese, per eleggere i rappresentanti sindacali”.Infine il tema delle pensioni. “n questo periodo abbiamo assistito a pannicelli caldi e a propaganda fatta sulla pelle delle persone. Chiediamo da due anni a questo governo di aprire un tavolo serio che sia in grado di affrontare una riforma strutturale delle pensioni” ha detto il segretario generale della Uil. Bombardieri rilancia anche l’idea “di parlare di una previdenza complementare obbligatoria, di superare quelle discussioni spesso ipocrite sul silenzio assenso. Se valutiamo che dobbiamo costruire un sistema pensionistico per chi lavora oggi e andrà in pensione fra 30-35 anni, forse – ha concluso – è il caso di parlare anche di questo”. LEGGI TUTTO

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    Metalmeccanici, sciopero nazionale per contratto il 28 marzo

    (Teleborsa) – Otto ore di sciopero nazionale il 28 marzo, con manifestazioni provinciali e regionali nella stessa data. È quanto hanno proclamato le segreterie nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per chiedere la ripresa della trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, interrotta a novembre.Il contratto, scaduto a fine giugno 2024, riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori. La nuova mobilitazione, che fa seguito alle 16 ore di sciopero proclamate tra dicembre e febbraio, sarà preceduta il 21 marzo – è stato annunciato nel corso di una conferenza stampa unitaria – da tre assemblee in cui è attesa la presenza di migliaia di delegati, che si svolgeranno in contemporanea al nord, al centro e al sud Italia. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali salgono di 3,6 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 28 febbraio 2025, sono saliti di circa 3,6 milioni di barili a 433,8 MBG, contro attese per un incremento di 600mila barili.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 1,3 MBG, arrivando a 119,2 MBG, contro attese per un aumento di 0,87 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 1,4 milioni a quota 246,8 MBG (era atteso un incremento di 0,13 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste stabili a 395,3 MBG.Scambi in ribasso per il petrolio, con il Light Crude statunitense che scambia a 65,7 dollari al barile, in calo del 3,6%, mentre il Brent registra un calo vicino al 2% a 48 dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industria gennaio +1,7% su mese

    (Teleborsa) – Crescono come previsto gli ordinativi all’industria statunitensi. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di gennaio gli ordini hanno evidenziato una crescita dell’1,7% dopo il -0,6% di dicembre (rivisto da -0,9%), in linea con quanto stimato dal consensus.Al netto del settore dei trasporti, gli ordini hanno registrato una crescita nulla rispetto al +0,3% di dicembre, mentre al netto del settore difesa sono aumentati del 3,5% (rispetto al calo del 2,4% di dicembre). LEGGI TUTTO

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    USA, ISM non manifatturiero febbraio sale a 53,5 punti

    (Teleborsa) – L’andamento del settore terziario americano risulta superiore alle attese a febbraio, confermandosi in fase di espansione. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero a febbraio si è portato a 53,5 punti, dai 52,8 punti del mese precedente, risultando superiore alle attese del mercato (52,5 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale cala a 54,4 punti da 54,5, mentre quella sugli ordini sale a 52,2 punti da 51,3. Quella dell’occupazione sale a 53,9 punti da 52,3. Aumenta anche la componente sui prezzi a 62,6 punti da 60,4. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI servizi febbraio rivisto al rialzo a 51 punti

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo il settore dei servizi negli StatiUniti. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global, si è portato a 51 punti nel mese di febbraio in frenata dai 52,9 del mese precedente, ma risulta superiore alla stima preliminare (49,7).L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, resta al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione. Migliora anche l’indice composito, che tiene conto della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 51,6 punti, contro i 52,7 punti di dicembre, ma al di sopra dei 50,4 punti della prima lettura.(Foto: by Rabih Shasha on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre in leggero rialzo, focus su ipotesi revisione dazi

    (Teleborsa) – WallStreet continua la seduta con un guadagno frazionale sul Dow Jones dello 0,46%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 5.795 punti.Sulla parità il Nasdaq 100 (+0,15%); guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,32%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti materiali (+1,96%), beni industriali (+0,90%) e sanitario (+0,68%). Il settore energia, con il suo -1,60%, si attesta come peggiore del mercato.Il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha dichiarato che in giornata potrebbe essere annunciate alcune esenzioni sui nuovi dazi imposti dall’amministrazione Trump per le importazioni di beni da Canada e Messico. In un’intervista a Fox Business, Lutnick ha comunque escluso che ci sarà una revoca totale dei dazi, ipotizzando più una soluzione intermedia dato lo spirito di collaborazione mostrato dai due Paesi.La possibilità di una revisione dei dazi è stata accolta con favore dai costruttori automobilistici americani. Nel premarker le azioni Ford e Tesla sono salite dell’1,5% mentre General Motors ha guadagnato il 3,9%.Sul fronte macroeconomico, sotto le attese l’andamento dei nuovi posti di lavoro nel settore privato statunitense a febbraio 2025. Gli occupati del settore privato hanno registrato infatti un aumento di 77 mila posti di lavoro, dopo i 186 mila del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di 183 mila). Le attese dagli analisti indicavano un aumento di 141 mila unità. “L’incertezza politica e un rallentamento della spesa dei consumatori potrebbero aver portato a licenziamenti o a un rallentamento delle assunzioni il mese scorso – ha affermato Nela Richardson, chief economist di ADP – I nostri dati, combinati con altri indicatori recenti, suggeriscono un’esitazione nelle assunzioni tra i datori di lavoro mentre valutano il clima economico futuro”.In forte aumento invece le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 28 febbraio 2025, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento del 20,4%, dopo il decremento dell’1,2% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è aumentato del 37%, mentre quello relativo alle nuove domande è salito dello 0,1%. LEGGI TUTTO