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    Unieuro, investimenti per 250 milioni di euro al 2030. Vuole triplicare l’EBIT

    (Teleborsa) – Unieuro, recentemente acquisita dal Gruppo Fnac Darty e revocata da Piazza Affari, ha presentato il nuovo Piano Strategico al 2030. Gli obiettivi strategici sono: crescere attraverso nuove aperture e M&A, ampliare significativamente l’offerta attraverso nuove categorie ad alto potenziale, accelerare la trasformazione digitale per una vera omnicanalità integrata, consolidare il ruolo dei servizi nella relazione con il cliente e diversificare le fonti di crescita attraverso iniziative B2B/2C e Retail Media.Il piano si inserisce nel percorso tracciato dal Gruppo Fnac Darty, di cui Unieuro fa parte rappresentando il 25% del fatturato complessivo, con la strategia “Beyond Everyday”, si legge in una nota.Sul fronte del consolidamento del mercato, l’azienda ha definito una chiara roadmap di crescita per linee esterne, a conferma del suo ruolo di unico consolidatore del mercato in Italia. Unieuro svilupperà il proprio network retail fisico attraverso oltre 30 nuove aperture, un rinnovamento di 45 punti vendita e un piano mirato di acquisizioni.Sul fronte dell’innovazione nel retai, l’azienda lancerà il formato “Service Solution Hub”, creando punti vendita progettati per offrire soluzioni complete con una forte focalizzazione sui servizi, anche di riparazione, una consulenza di alto livello e un’esperienza personalizzata, arricchendo l’interazione cliente-consulente abilitata da tecnologie innovative.Il piano prevede di triplicare entro il 2030 l’EBIT rispetto al 2024, di portare i servizi ad un’incidenza sul fatturato pari al 9% e le private label all’8% sul totale dei ricavi. Previsti, inoltre, investimenti cumulati nell’orizzonte del piano per oltre 250 milioni di euro, dedicati principalmente alla trasformazione tecnologica, allo sviluppo della rete fisica e omnicanale e a progetti strategici. LEGGI TUTTO

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    DeA Capital Real Estate, vendita di asset nel settore della logistica in Polonia

    (Teleborsa) – DeA Capital Real Estate ha avviato la vendita in Polonia di un asset a sviluppo nel settore della logistica di 14 ettari a Nadarzyn, alle porte di Varsavia. L’operazione, perfezionata con il principale sviluppatore logistico 7R, consiste nella cessione di un portafoglio multi-settoriale di proprietà che DeA Capital Real Estate ha acquisito, sviluppato e valorizzato sull’intero territorio polacco. Non sono stati resi noti i dettagli finanziari.”La nostra strategia in Polonia conferma l’impegno ad offrire competenze specialistiche ai clienti dei settori industrial e living – afferma Emanuele Caniggia, Head of DeA Capital Real Estate e Chief Executive Officer DeA Capital Real Estate SGR – Adottiamo un approccio paneuropeo, basato su marchi affidabili nei segmenti PBSA (Purpose Built Student Accommodation) living e industrial, per sviluppare opportunità di investimento mirate e di qualità”L’operazione di Nadarzyn comprende un progetto logistico con tutte le autorizzazioni e pronto per lo sviluppo, con una superficie lorda affittabile (GLA) prevista di oltre 60.000 mq.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in rialzo con rally di UniCredit e BPM: UE pronta a bocciare Golden power

    (Teleborsa) – Seduta poco mossa per le Borse europee, che sembrano per lo più indifferenti ai dazi sulle importazioni annunciati ieri da Donald Trump su 14 paesi, in maggioranza asiatici, destinati ad entrare in vigore a partire dal 1° agosto a meno di accordi. Inoltre, alla domanda se la scadenza del 1° agosto sia improrogabile, Trump ha risposto che è “ferma, ma non al 100%”.Sul fronte macroeconomico, in Germania il surplus della bilancia commerciale è salito a 18,4 miliardi a maggio, mentre in Francia il disavanzo della bilancia commerciale si è ridotto meno delle attese a maggio a 7,8 miliardi di euro.Milano fa meglio degli altri listini, grazie ai rialzi di UniCredit e Banco BPM, dopo che Bloomberg ha scritto che l’UE ordinerà al governo italiano di revocare le condizioni imposte all’operazione. La decisione dell’UE potrebbe arrivare già oggi. In caso contrario, l’UE potrebbe avviare una procedura di infrazione contro l’Italia per violazione del diritto dell’UE. Il governo italiano ha l’opportunità di rispondere alla Commissione prima che venga presa una decisione definitiva.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,171. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,45%. Sessione debole per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia con un calo dello 0,41%.Migliora lo spread (differenziale tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco), scendendo a +85 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,46%.Tra gli indici di Eurolandia piccoli passi in avanti per Francoforte, che segna un incremento marginale dello 0,35%, giornata moderatamente positiva per Londra, che sale di un frazionale +0,27%, e andamento cauto per Parigi, che mostra una performance pari a +0,16%.Aumento per la Borsa di Milano, che mostra sul FTSE MIB un rialzo dello 0,64%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 42.663 punti. Guadagni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,6%); sulla stessa linea, in moderato rialzo il FTSE Italia Star (+0,55%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, decolla Banco BPM, con un importante progresso del 4,59%. Tonica Unicredit che evidenzia un bel vantaggio del 2,72%. In luce Saipem, con un ampio progresso dell’1,99%. Andamento positivo per Buzzi, che avanza di un discreto +1,99%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Unipol, che prosegue le contrattazioni a -1,47%. Giornata fiacca per DiaSorin, che segna un calo dell’1,23%. Piccola perdita per A2A, che scambia con un -1,08%. Tentenna Hera, che cede lo 0,97%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Reply (+2,33%), Credem (+2,08%), Lottomatica (+1,81%) e Webuild (+1,57%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Rai Way, che continua la seduta con -2,13%. Soffre IREN, che evidenzia una perdita del 2,06%. Preda dei venditori Acea, con un decremento dell’1,57%. Sostanzialmente debole ERG, che registra una flessione dell’1,35%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street poco mossa, investitori valutano il bluff di Trump sui dazi

    (Teleborsa) – Seduta debole per Wall Street, dopo i cali generalizzati di ieri, quando i dazi sono tornati al centro dell’attenzione dopo la decisione del presidente statunitense Donald Trump di inviare lettere a 14 nazioni diverse per avvertirle di un imminente aumento dei dazi. Trump ha fissato una nuova scadenza per i dazi al 1° agosto per i paesi – inclusi importanti partner commerciali come Giappone e Corea del Sud – e ha avvertito queste nazioni di non attuare misure di ritorsione. L’annuncio estende una precedente proroga all’aumento dei dazi, la cui scadenza era prevista per il 9 luglio, e apparentemente aumenta la pressione su questi paesi affinché raggiungano rapidamente un accordo con la Casa Bianca, anche se l’impressione è che ancora una volta Trump abbia prolungato le scadenze dopo non aver ottenuto sostanzialmente nulla.Inoltre, alla domanda se la scadenza del 1° agosto sia improrogabile, Trump ha risposto che è “ferma, ma non al 100%”. “Se ci chiamano e dicono che vorremmo fare qualcosa di diverso, saremo aperti”, ha dichiarato il presidente.Niente da segnalare sul calendario macroeconomico, con l’attenzione rivolta alle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione in uscita giovedì. Sale l’attesa per il verbale della riunione di giugno della Fed, che sarà pubblicato mercoledì, il che offrirà agli investitori maggiore chiarezza su quando la banca centrale potrebbe riprendere il suo ciclo di allentamento monetario.Inizia oggi il Prime Day di Amazon, con stime che prevedono un picco negli acquisti digitali durante l’evento di quattro giorni, più lungo del solito. Secondo una previsione di Adobe Analytics, la spesa online dei rivenditori statunitensi salirà a 23,8 miliardi di dollari durante il Prime Day.Guardando ai principali indici, Wall Street, scambia con un calo dello 0,23% sul Dow Jones, mentre, al contrario, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 6.229 punti. Senza direzione il Nasdaq 100 (+0,13%); con analoga direzione, pressoché invariato l’S&P 100 (-0,04%). LEGGI TUTTO

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    La Bulgaria entrerà nell’area euro il 1° gennaio 2026: sarà il 21° membro

    (Teleborsa) – Il Consiglio dell’Unione europea ha formalmente approvato l’adesione della Bulgaria all’area euro il 1° gennaio 2026 e ha fissato il tasso di conversione della moneta bulgara a 1,95583 lev per un euro, ossia alla sua parità centrale nell’ambito dei nuovi Accordi europei di cambio (AEC II) ai quali il paese ha aderito il 10 luglio 2020. La Banca centrale europea (BCE) e la Banca nazionale di Bulgaria hanno concordato di seguire l’andamento del lev nei confronti dell’euro sul mercato valutario fino al 1° gennaio 2026.Con l’entrata in vigore del quadro di cooperazione stretta tra la BCE e la Banca nazionale di Bulgaria, dal 1° ottobre 2020 la BCE è responsabile della vigilanza diretta su quattro enti significativi e della supervisione su tredici enti meno significativi in Bulgaria. La Bulgaria diventerà il 21° membro dell’area euro. La moneta unica è stata introdotta nel 1999 come valuta di conto e ha iniziato a circolare in forma di banconote e monete il 1º gennaio 2002. L’euro è la valuta ufficiale di Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. La Croazia è stata l’ultimo paese ad aderire alla zona euro, con l’introduzione della moneta comune il 1º gennaio 2023.Ora la Bulgaria entrerà in un periodo di transizione a seguito dell’odierna decisione del Consiglio. Durante questo periodo, la Bulgaria proseguirà i preparativi pratici per garantire che il settore pubblico e quello privato siano pronti per il passaggio all’euro. I preparativi includono vari aspetti, tra cui: doppia esposizione dei prezzi in lev e in euro a partire da un mese dopo la decisione del Consiglio e fino a 12 mesi dopo l’introduzione dell’euro; organizzazione della prealimentazione e della sub-prealimentazione di banconote e monete; adeguamento degli sportelli bancomat; monitoraggio dei prezzi; vigilanza su commercianti e fornitori di servizi.L’economia e la politica monetaria della Bulgaria sono già strettamente legate all’area euro. Questo legame è in essere fin dall’introduzione del currency board nel 1997 ed è stato ulteriormente rafforzato dalla partecipazione della Bulgaria al Meccanismo di Cambio II e all’Unione Bancaria dal 2020.Secondo dati della Commissione UE, i precedenti passaggi all’euro hanno portato a un aumento dei prezzi molto limitato e una tantum, compreso tra lo 0,1% e lo 0,3%. Nel tempo, tuttavia, l’euro ha un effetto stabilizzante sui prezzi. Questo perché migliora la trasparenza dei prezzi, aumenta la concorrenza e riduce i costi di transazione per le importazioni e le esportazioni, che rappresentano una parte sostanziale del PIL.Tutti gli Stati membri, ad eccezione della Danimarca, che ha negoziato un accordo di opt-out nel Trattato di Maastricht, sono giuridicamente vincolati ad aderire all’area euro. Tuttavia, spetta ai singoli paesi determinare il proprio percorso verso l’adozione dell’euro e non è previsto alcun calendario specifico. Gli Stati membri che hanno aderito all’UE nel 2004, 2007 e 2013, dopo l’introduzione dell’euro, non soddisfacevano le condizioni per l’ingresso nell’area euro al momento della loro adesione. Pertanto, i trattati di adesione concedono loro il tempo necessario per apportare i necessari adeguamenti. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, Urso: “48 ore per decidere o sentenza già scritta”

    (Teleborsa) – “Ho liberato la mia agenda per i prossimi due giorni perché abbiamo 48 ore di tempo per decidere”. Lo ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, alla riunione a oltranza con gli enti locali sull’accordo di programma per l’ex Ilva di Taranto, secondo quanto si apprende.Urso ricorda che “giovedì 10 è stata convocata la Conferenza dei servizi tecnica” per la nuova autorizzazione Aia. “Senza un’Aia come quella che deve essere deliberata dalla Conferenza dei servizi sulla sostenibilità anche sul piano sanitario, non soltanto ambientale, la sentenza è già scritta”, osserva il ministro. “Quando si parla di nazionalizzazione – ha proseguito Urso – quindi di esproprio di un’attività produttiva, io vorrei riportare l’attenzione sulla nostra Costituzione: è su quella che ho giurato. Lo Stato può intervenire, sì, ma solo nei limiti previsti dalla nostra Carta”. “L’articolo 43 è molto chiaro: ‘A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali, o a fonti di energia, o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale’. L’Ilva, non rientra tra le categorie previste: non è un servizio pubblico essenziale, non riguarda le fonti di energia né configura una situazione di monopolio”, ha spiegato. LEGGI TUTTO

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    AIBE, rinnovato consiglio direttivo per triennio al 2027. Guido Rosa ancora presidente

    (Teleborsa) – L’assemblea annuale dell’Associazione Italiana Banche Estere (AIBE) ha rinnovato il Consiglio Direttivo per il triennio 2025/2027. Riconfermato alla guida dell’Associazione Guido Rosa. Il nuovo Consiglio Direttivo risulta così composto: Guido Rosa – Presidente; Adriana Pierelli (BNY) – Vicepresidente; Enrico Chiapparoli (Societe Generale); Giovanni Ronca (UBS); Guido Pescione (Natixis); Loreta Papaleo (Bank of America); Martina Mühlhofer (Bayerische Landesbank); Matteo Perfetti (Citi); Paolo De Luca (Barclays); Roberto Parazzini (Deutsche Bank); Romolo Rossi (SMBC) – Consiglieri. Oltre al Consiglio Direttivo, nominati anche i componenti del Collegio Revisori: Cristina Scalzone (Bayerische Landesbank), Marco Sturaro (BNY) e Stefano Volante (Bank of China).Secondo i dati diffusi dall’associazione, alla fine del 2024 il panorama bancario italiano contava 420 istituti attivi, di cui 76 a capitale estero, pari al 18,5% del totale. Nonostante il calo del numero di sportelli – in linea con la tendenza generale del sistema bancario – le banche estere confermano un profilo operativo solido e dinamico, con un’attenzione crescente alle opportunità offerte dai processi di aggregazione in atto, che potrebbero aprire nuovi spazi nel mercato.Gli operatori internazionali puntano su modelli di business specializzati, con una forte presenza nel Corporate & Investment Banking, seguiti da advisory, credito, gestione patrimoniale e investimenti.Sul fronte dei volumi, la quota di mercato nei prestiti alle imprese è salita al 7%, mentre è rimasta stabile al 5% quella relativa ai prestiti alle famiglie, a cui si aggiunge un significativo 13,6% nel credito al consumo. Le filiazioni, per lo più controllate di grandi gruppi bancari europei, detengono circa l’8,2% degli asset del sistema, con una penetrazione di mercato dell’11% nei prestiti alle imprese e del 17,7% alle famiglie.Nel 2024 le imprese italiane hanno emesso debito per circa 189 miliardi di euro, segnando il livello più alto dell’ultimo decennio e superando ampiamente i 167 miliardi del 2023. A trainare il mercato è stato anche il crescente coinvolgimento degli operatori internazionali: le emissioni gestite esclusivamente da bookrunner esteri sono più che raddoppiate in valore, raggiungendo i 21 miliardi di euro, pari all’11% del totale. A queste si aggiungono operazioni per 133 miliardi di euro (70%) condotte da consorzi misti con forte presenza di banche straniere, a conferma di una leadership consolidata dei player esteri nei collocamenti obbligazionari italiani.La presenza internazionale si rafforza anche nel comparto del capitale di rischio. I collocamenti azionari assistiti da intermediari esteri hanno toccato i 6,3 miliardi di euro, pari al 93% delle operazioni effettuate nel 2024, su un totale di 6,8 miliardi. LEGGI TUTTO

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    Pop Sondrio: rilancio BPER è miglioramento dei termini, ma restano elementi di incertezza

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Sondrio ha preso atto del comunicato con cui BPER ha aumentato il corrispettivo dell’offerta con una componente in denaro pari a 1,00 euro per ciascuna azione di BP Sondrio portata in adesione. In particolare, prende atto che l’incremento del corrispettivo “costituisce un miglioramento dei termini e delle condizioni finanziarie” e “auspica che, in caso di perfezionamento, le dichiarazioni programmatiche di BPER riguardanti la valorizzazione delle persone che lavorano in BP Sondrio, il mantenimento dei livelli occupazionali, la salvaguardia del legame con i territori di riferimento, il sostegno allo sviluppo dell’economia valtellinese trovino piena e concreta attuazione”.Quanto alla combinazione tra BPER e BP Sondrio e alla realizzazione degli obiettivi strategici, il Consiglio di Amministrazione della banca “ribadisce le osservazioni e gli elementi di incertezza” riportati nel Comunicato dell’Emittente. LEGGI TUTTO