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    Cy4Gate conferma la guidance con ricavi semestrali in crescita del 30%

    (Teleborsa) – Cy4Gate, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, ha chiuso il primo semestre del 2025 con un valore della produzione pari a 40,6 milioni di euro, in incremento del 30% circa rispetto al 30 giugno 2024 (31,1 milioni). Tale incremento è trainato principalmente dalle performance dei segmenti della Forensic Intelligence e della Decision Intelligence.L’EBITDA è pari a 3,5 milioni, in miglioramento rispetto al primo semestre 2024 (2,4 milioni). Tale risultato sconta, rispetto al primo semestre 2024, maggiori costi di ricerca e sviluppo spesati nell’esercizio oltre ad alcune partite non ricorrenti. L’EBITDA Margin è pari al 8,6%, +1,0 punto percentuale rispetto all’incidenza sul fatturato registrata nello stesso periodo del precedente esercizio. L’EBIT è negativo per 7,3 milioni (negativo per 7,8 milioni), in miglioramento del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tale risultato sconta rispetto al primo semestre 2024, oltre alle partite sopra citate, anche maggiori ammortamenti. La perdita è pari a 8,7 milioni, in diminuzione rispetto alla perdita del primo semestre 2024 (perdita per 9,3 milioni).La Posizione finanziaria netta è negativa per 28,4 milioni, in miglioramento di 2,5 milioni rispetto all’indebitamento finanziario netto registrato al 31 dicembre 2024 (30,9 milioni).”Cy4Gate accelera il percorso di crescita – ha commentato l’AD Emanuele Galtieri – i risultati raggiunti dimostrano la solidità delle nostre strategie e la capacità di intercettare con successo le esigenze di un mercato in rapida evoluzione. Questa traiettoria positiva, con un valore della produzione del +30% year on year e significativi ordini acquisiti da inizio anno, ci permette di guardare con rinnovata fiducia al futuro, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la nostra presenza nei segmenti di riferimento e cogliere nuove opportunità di sviluppo. L’attuale situazione geopolitica conferma come l’azienda abbia creato una value proposition su cyber intelligence e cyber security che intercetta mercati che continueranno a crescere a doppia cifra”.Confermata la guidance 2025 con ricavi totali attesi in un range compreso tra 84 milioni e 87 milioni. Gli ordini up-to-date sono pari a 68 milioni, mentre il backlog up-to-date è pari a circa 76,6 milioni.Il gruppo “sta lavorando per definire possibili partnership finalizzate a complementare il suo portafoglio prodotti/tecnologie, oltre a potergli garantire l’accesso a nuovi mercati”, si legge nella nota sui conti, dove si sottolinea che “sono in corso importanti iniziative commerciali ad oggi non comprese nell’ambito della guidance confermata”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit stima tasso BCE al 2% per tutto 2026 con rischio di taglio finale nei prossimi 6 mesi

    (Teleborsa) – UniCredit prevede che il tasso sui depositi della Banca centrale europea rimarrà al 2% per tutto il 2026, poiché la BCE ha fissato un’asticella elevata per un ulteriore allentamento. Tuttavia, i rischi per i prossimi tre-sei mesi rimangono orientati verso un taglio finale dei tassi di 25 punti base, si legge in una nota firmata da Marco Valli, Head of Macroeconomic Analysis, Chief European Economist della banca.Viene ricordato che lo staff della BCE ha aumentato le previsioni sul PIL per quest’anno dallo 0,9% all’1,2%, ha abbassato quelle per il 2026 dall’1,1% all’1,0% e ha confermato il dato per il 2027 all’1,3%. La proiezione dell’inflazione è stata aumentata di 0,1 punti percentuali sia per quest’anno (al 2,1%) che per il 2026 (all’1,7%), mentre la previsione per il 2027 è stata ridotta dal 2,0% all’1,9%, a fronte di una traiettoria leggermente più debole dei prezzi core, in gran parte attribuibile a una valuta più forte. UniCredit ricorda che le previsioni di inflazione per il 2027 includono un temporaneo incremento dovuto all’introduzione del nuovo sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS2), che secondo la banca potrebbe aggiungere 0,2 punti percentuali al tasso medio di inflazione per quell’anno. Pertanto, escludendo questo effetto, l’inflazione del 2027 si attesterà ulteriormente al di sotto dell’obiettivo di prezzo della BCE.Ciò nonostante, Lagarde si è mostrata sprezzante nei confronti del previsto undershooting dell’inflazione. “Sospettiamo che diversi membri del Consiglio direttivo, più accomodanti, potrebbero non esserne particolarmente entusiasti”, si legge nella nota.Sebbene le previsioni di UniCredit di crescita e inflazione siano simili a quelle della BCE, tende a intravedere maggiori rischi al ribasso rispetto al Consiglio direttivo. “La maggior parte del freno alla crescita derivante dall’aumento dei dazi statunitensi ha appena iniziato a materializzarsi, a seguito dei forti effetti di anticipazione registrati nei primi mesi dell’anno – viene sottolineato – In questo contesto, l’occupazione nel settore privato ha subito una battuta d’arresto e la resilienza del mercato del lavoro in futuro non può essere data per scontata. La crescita più lenta dei salari, l’apprezzamento dell’euro e la deviazione dei flussi commerciali della Cina dagli Stati Uniti rendono improbabile un’intensificazione dei rischi di inflazione nel prossimo futuro”. LEGGI TUTTO

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    AMCO, primo semestre in linea col piano. Incassi in crescita a 784 milioni di euro

    (Teleborsa) – AMCO, società partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e primario operatore nella gestione dei crediti deteriorati, ha comunicato che al 30 giugno 2025 gli Asset under Management (AuM) relativi al business NPE raggiungono 30,9 miliardi di euro, in diminuzione dell’8% a/a in assenza di nuove acquisizioni. La dinamica, in linea con la strategia definita nel Piano Strategico, riflette la naturale evoluzione del portafoglio e la vendita del portafoglio di mutui residenziali re-performing di circa 400 milioni conclusa a febbraio 2025. Gli AuM sono composti per il 74% da sofferenze (NPL) e per il 26% da inadempienze probabili (UTP). A livello di mix operativo il 71% dei volumi è gestito in-house e il 29% in outsourcing. Le controparti in gestione ad AMCO, a fine giugno, sono circa 160 mila, di cui 85 mila sono aziendeGli incassi relativi al business NPE nel primo semestre dell’anno raggiungono 783,6 milioni in crescita del 9% a/a, supportati dalla vendita del primo portafoglio omogeneo di mutui re-performing in Italia. Collection rate totale al 5,0% (4,2% nel 1H24).I ricavi ammontano a 196,6 milioni, in riduzione del 10% a/a per i minori interessi da clientela (-15% a/a) per la diminuzione dei crediti on-balance, in linea con la Strategia del Piano. Le commissioni da servicing sono di 28,8 milioni, in aumento a/a (+24%) beneficiando della diversificazione verso nuovi segmenti di mercato: le commissioni relative a Exacta sono pari a 5,3 milioni nei primi due mesi di consolidamento.L’EBITDA è pari a 91,8 milioni (-24% a/a). Il contributo di Exacta è di 2,1 milioni. La dinamica riflette il calo dei ricavi per la riduzione dei crediti on-balance e maggiori costi del personale per nuove assunzioni, il rinnovo del contratto collettivo e il consolidamento di Exacta. L’EBITDA margin è al 46,7% (vs 55,3%). L’utile netto è di 9,1 milioni (-61%), con il contributo di Exacta di circa 1,4 milioni relativamente ai mesi di maggio e giugno.”I risultati del primo semestre sono in linea con il Piano Strategico 2024-2028: la società è fortemente capitalizzata e produce valore dal portafoglio esistente sia con la gestione ordinaria sia attraverso azioni strategiche mirate, come la vendita di portafogli specificamente selezionati, composti da asset omogenei – commenta l’AD Andrea Munari – La generazione di cassa prodotta dal business ci ha permesso di finanziare l’acquisizione di Exacta, una piattaforma complementare a quella di AMCO che dota il Gruppo della struttura e del know-how per supportare la Pubblica Amministrazione nel recupero dei tributi non riscossi, rafforzando il nostro ruolo pubblico nella gestione dei crediti deteriorati”. LEGGI TUTTO

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    Esprinet, Intesa Sanpaolo conferma il buy e alza TP a 6,7 euro

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha alzato il target price sul titolo Esprinet a 6,7 euro dal precedente 6,0 euro, confermando la raccomandazione Buy.L’aggiornamento giunge a valle della diffusione dei risultati dei primi sei mesi del 2025. In particolare, ad avviso degli analisti, “la solida performance del 2° trimestre 2025 conferma che il focus strategico sui business ad alta marginalità (V-Valley, Zeliatech) sta dando i suoi frutti”.In dettaglio, nel periodo aprile-giugno 2025, Esprinet ha registrato ricavi in ??crescita del 5% a/a a 969 milioni di euro e un EBITDA rettificato in crescita del 38% a/a a 14,3 milioni, trainato dal miglioramento del margine lordo (5,83% vs 5,59% del 2Q24) e da un rigoroso controllo dei costi (opex +2% a/a). L’utile netto ha raggiunto i 2,9 milioni (rispetto agli 0,1 milioni del 2Q24).”Luglio e agosto hanno confermato un forte slancio, con la penisola Iberica che ha registrato una crescita a due cifre, l’Italia in una media a una cifra, la continua espansione di Soluzioni e Servizi e una marcata accelerazione nel segmento Schermi, supportata dal ciclo di rinnovo dei PC”, aggiunge Intesa SP. Nel complesso, “il management ha ribadito il suo adeguamento per l’esercizio 2025. La guidance sull’EBITDA è di 63-71 milioni di euro e, cosa importante, prevede ora di raggiungere il limite superiore dell’intervallo”. Questo rappresenta una “sorpresa positiva” rispetto alle precedenti previsioni di Intesa, che si posizionavano al “limite inferiore”, e ci hanno portato gli analisti a “rivedere al rialzo le stime, in particolare per Soluzioni e Servizi, dove l’esecuzione si sta dimostrando più efficace del previsto”.In dettaglio, il fatturato è stimato ora a 4.340 milioni (4.250 milioni in precedenza) nel 2025 per poi raggiungere 4.490 milioni nel 2026. L’EBITDA rettificato è atteso a fine anno a 70,7 milioni (vs 63,2 milioni) e a 74,3 milioni nel 2026. L’utile netto rettificato è visto a 23,4 milioni nel 2025 (vs 18,3 milioni) per salire poi a 27,4 milioni l’anno prossimo. Migliorano anche le previsione sul fronte patrimoniale, con un indebitamento finanziario netto stimato a 65,7 milioni (72,2 milioni in precedenza) per il 31 dicembre 2025, per ridursi ulteriormente a fine 2026 a 48,6 milioni (vs 50,1 milioni). LEGGI TUTTO

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    Roche Bobois, fatturato semestrale in leggero aumento. Redditività stabile

    (Teleborsa) – Roche Bobois, azienda francese specializzata in arredamento di alta gamma, ha registrato una performance resiliente nel primo semestre del 2025, con risultati in linea con quelli del primo semestre del 2024. In quello che definisce un “contesto ancora meno favorevole per il settore dell’arredamento”, ha registrato un fatturato di 206,2 milioni di euro, in leggero aumento dello 0,9% a tassi di cambio correnti e dell’1,2% a tassi di cambio costanti. L’EBITDA è rimasto stabile rispetto al primo semestre del 2024, attestandosi a 36,7 milioni di euro, con un margine EBITDA del 17,8%. L’utile netto è stato pari a 5,8 milioni di euro, in calo dai 8,1 milioni di euro di un anno fa.La struttura finanziaria del Gruppo rimane solida, supportata da una generazione di cassa costantemente elevata e da un free cash flow di 25,3 milioni di euro (rispetto ai 13,7 milioni di euro del primo semestre del 2024). La liquidità disponibile è aumentata a 57 milioni di euro al 30 giugno 2025 (rispetto ai 54,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024).Per quanto riguarda le vendite al dettaglio dei negozi a gestione diretta, dopo un forte calo a giugno 2025, il Gruppo è tornato a crescere già a partire da luglio 2025. A fine agosto 2025, le vendite al dettaglio dei negozi a gestione diretta si attestavano a 239 milioni di euro (+1,0%). Le vendite al dettaglio totali (inclusi i franchising e tutti i marchi) hanno raggiunto i 378,2 milioni di euro a fine agosto 2025, rispetto ai 385,2 milioni di euro di fine agosto 2024 (-1,8% a tassi di cambio correnti e -0,8% a tassi di cambio costanti).(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Immobiliare: crescono gli scambi di abitazioni, +8,1% rispetto allo scorso anno

    (Teleborsa) – Gli scambi di immobili residenziali fanno segnare un aumento dell’8,1% rispetto allo stesso trimestre del 2024: l’incremento riguarda tutte le aree territoriali, sia nei capoluoghi sia nei Comuni più piccoli. Le grandi città non si sottraggono a questa tendenza, con Torino e Palermo che presentano tassi di crescita a due cifre (+11,3% e +10% rispettivamente). In salita anche il mercato delle locazioni: a livello nazionale il numero di abitazioni per le quali è stato registrato un nuovo contratto è aumentato dell’1,5% rispetto al 2024. È quanto emerge dal report dell’Osservatorio del mercato immobiliare (Omi) con i dati sulle compravendite nel settore residenziale, non residenziale e dei terreni nel secondo trimestre del 2025 pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.Gli immobili a destinazione terziaria e commerciali trainano il non residenziale – Incrementi anche per il mercato non residenziale, cresciuto del 5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. In particolare, gli immobili del settore terziario-commerciale (+6,2%) fanno registrare gli aumenti più vistosi. All’interno di questo comparto, crescono le transazioni di negozi (+6,1%), depositi commerciali (+5,1%) e uffici (+4,2%). Deciso rialzo anche per gli immobili a destinazione agricola (+9,5%).Tornano a salire le compravendite dei terreni – Nel secondo trimestre del 2025 è tornato a crescere il mercato dei terreni, che fa registrare un +3,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie soprattutto al traino del Sud e delle Isole: sono stati compravenduti oltre 37mila ettari di terreni, circa 1.100 ettari in più rispetto allo stesso periodo del 2024.(Foto: Gino Crescoli / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Rebirth, Health Italia scende sotto la soglia di rilevanza del 5%

    (Teleborsa) – Rebirth, società quotata su Euronext Growth Paris e specializzata nello sviluppo e nella gestione di patrimoni immobiliari, ha comunicato che l’azionista Health Italia detiene ora 654.422 azioni, pari al 2,84% del capitale, e pertanto è scesa al di sotto della soglia di rilevanza del 5%.L’azionista Sorgiva Holding, per effetto dell’esecuzione dei contratti di compravendita per l’acquisto di 109.105 azioni ordinarie e 220.609 azioni speciali di Rebirth, sottoscritti nell’ambito della più ampia operazione di cessione della loro partecipazione in Health Italia a un club deal guidato da Giovanni Giuliani e Stefano Pellegrino, ha annunciato di detenere un ammontare totale di azioni pari a 8.301.846, pari al36,04% del capitale sociale di Rebirth.L’azionista PFH, per effetto dell’esecuzione dei contratti di compravendita per l’acquisto di 679.101 azioni ordinarie e 69.958 azioni speciali di Rebirth, sottoscritti nell’ambito della stessa operazione, ha annunciato di detenere un ammontare totale di azioni pari a 2.137.866, pari al 9,28% del capitale sociale di Rebirth.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    USA, calo settimanale più ampio dell’ultimo anno per tasso fisso per mutui a 30 anni

    (Teleborsa) – I tassi dei mutui negli Stati Uniti continuano a scendere. Lo ha comunicato la Freddie Mac, impresa privata con sostegno governativo che è specializzata nell’emissione di mutui ipotecari e nella loro rivendita sul mercato secondario.Il tasso fisso a 30 anni era in media del 6,35% all’11 settembre 2025, in calo rispetto alla settimana scorsa, quando era in media del 6,50%. Un anno fa, nello stesso periodo, il tasso fisso a 30 anni era in media del 6,20%.Il tasso fisso a 15 anni era in media del 5,50%, in calo rispetto alla settimana scorsa, quando era in media del 5,60%. Un anno fa, nello stesso periodo, il tasso fisso a 15 anni era in media del 5,27%.”Il tasso fisso dei mutui a 30 anni è sceso di 15 punti base rispetto alla scorsa settimana, il calo settimanale più significativo dell’ultimo anno – ha affermato Sam Khater, capo economista di Freddie Mac – I tassi dei mutui stanno andando nella giusta direzione e gli acquirenti di case se ne sono accorti, poiché le domande di acquisto hanno raggiunto il tasso di crescita annuo più alto in oltre quattro anni”. LEGGI TUTTO