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    Almawave, Almaviva sale al 78,37% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Almaviva ha acquistato, in data odierna, 15.357 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative dello 0,05% del relativo capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto la controllante ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, finalizzata al delisting da Piazza Affari.Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM. A seguito delle operazioni di acquisto, Almaviva risulta complessivamente titolare di 23.496.813 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative del 78,37% del capitale.Le operazioni di acquisto sono state effettuate ad un prezzo unitario non superiore a 4,30 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione ordinaria Almawave nel contesto dell’OPA LEGGI TUTTO

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    Recordati acquista oltre 130 mila azioni proprie e conclude il programma

    (Teleborsa) – Recordati, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 30 aprile, ha reso noto di aver acquistato, dal 20 al 24 ottobre 2025, un totale di 130.584 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 51,1173 euro ciascuna. Il Gruppo farmaceutico ha quindi informato che il 24 ottobre 2025 si è ufficialmente concluso il programma di acquisto di azioni proprie.Nel periodo compreso tra il 30 aprile e il 24 ottobre 2025, Recordati ha fatto sapere di aver complessivamente acquistato 2.000.000 di azioni proprie, pari allo 0,956% del capitale sociale, per un controvalore totale di 104.731.126,75 euro, con un prezzo medio di 52,3656 euro per azione.Al 24 ottobre 2025, la Società deteneva complessivamente 4.728.240 azioni proprie, corrispondenti al 2,261% del capitale sociale.In Borsa, discesa moderata per il Gruppo farmaceutico, che chiude la giornata del 27 ottobre con una variazione percentuale negativa dello 0,77% rispetto alla seduta precedente. LEGGI TUTTO

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    Sogefi, utile attività in continuità quasi raddoppia a 29,9 milioni di euro nei 9 mesi

    (Teleborsa) – Sogefi, società quotata su Euronext STAR Milan e operante nel settore della componentistica per auto (fa parte del gruppo CIR), ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con ricavi pari a 744,9 milioni di euro, in calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 a cambi correnti; a cambi costanti e al netto dell’inflazione dell’Argentina i ricavi sono stati stabili (-0,1%) rispetto al 2024.L’EBITDA è ammontato a 103,1 milioni di euro, rispetto a 96,7 milioni nei primi nove mesi del 2024. L’EBITDA margin è stato pari al 13,8% rispetto al 12,6% dei primi nove mesi del 2024. L’EBIT è stato pari a 48,5 milioni di euro, rispetto a 38 milioni nei primi nove mesi del 2024, e l’EBIT margin è passato dal 5,0% del 2024 al 6,5% dello stesso periodo del 2025. L’incremento dell’EBIT riflette l’aumento dell’EBITDA e la riduzione di ammortamenti e svalutazioni. Gli oneri finanziari sono ammontati a 7,4 milioni di euro, in calo rispetto al 2024 (11,7 milioni) grazie alla riduzione dell’indebitamento.Le attività operative hanno registrato un utile netto di 29,9 milioni di euro, rispetto a 15,1 milioni dell’esercizio precedente. L’utile netto complessivo, tenuto conto del risultato di pertinenza di terzi e del risultato netto delle attività operative cessate, ammonta a 28,1 milioni di euro (149,5 milioni nei primi nove mesi 2024, includendo l’utile netto della Filtrazione nei primi cinque mesi dell’anno e la significativa plusvalenza realizzata con la cessione, al netto dei costi della transazione).L’indebitamento netto a fine settembre 2025, dopo il pagamento di dividendi per 17,9 milioni di euro, era pari a 52,8 milioni, rispetto ad un indebitamento netto di 55 milioni a fine dicembre 2024 e di 62 milioni al 30 settembre 2024.Sogefi, per il 2025, conferma la previsione di un calo dei propri ricavi low-single digit a tassi di cambio costanti e di un EBIT margin in leggera crescita rispetto a quello registrato nell’esercizio 2024, escludendo eventuali oneri non ricorrenti ed eventi/circostanze nuove che impattino negativamente il mercato automotive. LEGGI TUTTO

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    Avio, portafoglio ordini record a 1,86 miliardi di euro. Ricavi ed EBITDA 9 mesi a +26%

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un portafoglio ordini pari a 1.860 milioni di euro, in crescita di circa l’8% rispetto al 31 dicembre 2024. Gli ordini dei primi nove mesi sono pari a circa 480 milioni di euro, e fanno riferimento prevalentemente a contratti per servizio di lancio di Vega acquisiti nell’ambito del trasferimento della responsabilità da Arianespace ad Avio, nonché, per circa 200 milioni di euro, a ordini siglati in ambito propulsione solida per la difesa con controparti sia europee che statunitensi.I Ricavi Netti risultano pari a 351 milioni di euro, in crescita del 26,3% rispetto al 30 settembre 2024 grazie principalmente alle attività di produzione di Vega C e dei motori P120 per Ariane 6, nonché per le attività di propulsione in ambito difesa.L’EBITDA Reported, pari a 15,2 milioni di euro e in crescita del 25,9% rispetto al 30 settembre 2024, riflette il miglioramento dei ricavi, parzialmente compensato dall’incremento dei costi energetici registrato nel periodo. L’EBIT Reported, pari a 0,2 milioni di euro, risulta in crescita di 0,8 milioni rispetto al dato al 30 settembre 2024, sebbene tale crescita sia parzialmente compensata dall’incremento degli ammortamenti dovuti principalmente all’aumento di cadenza di Vega C e progetti di miglioramento in ambito IT.L’EBITDA Adjusted e l’EBIT Adjusted dei primi nove mesi del 2025 risultano altresì in crescita rispetto ai corrispondenti dati dello scorso esercizio, e risentono dell’effetto dei costi relativi al perseguimento di potenziali business in USA, riportati tra i costi ricorrenti a partire dal 2025.La Posizione Finanziaria Netta ammonta a 47,2 milioni di euro, in diminuzione di 42,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2024, e risente del trend stagionale tipico del business, ivi incluso il trasferimento degli anticipi di cassa a fornitori e subappaltatori. La posizione finanziaria netta include altresì 10,4 milioni di euro relativi all’incasso del prezzo di esercizio relativo all’operazione di conversione degli sponsor warrant in azioni Avio da parte di Space Holding S.r.l. nel secondo trimestre dell’annoLa Guidance per l’anno 2025 annunciata nel mese di marzo 2025 risulta confermata.”I primi nove mesi dell’anno testimoniano la crescita del nostro business, come confermato dagli importanti contratti siglati sia nel settore spazio che in quello della difesa, nonché dai risultati conseguiti in termini di ricavi e profitti – ha commentato l’AD Giulio Ranzo – Ci aspettiamo che l’operazione di aumento di capitale recentemente approvata dai nostri azionisti sarà destinata ad avere un grande impatto sul futuro della Società, funzionale al rafforzamento del ruolo di Avio negli Stati Uniti LEGGI TUTTO

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    UniCredit sale all’1,91% del capitale sociale con l’acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – UniCredit, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie avviato lo scorso 23 ottobre, ha reso noto di aver acquistato dal 23 al 24 ottobre 2025, complessivamente 2.309.322 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 61,9888 euro.Al 24 ottobre, a partire dall’avvio della Seconda Tranche del Residuo SBB 2024, UniCredit ha acquistato un totale di 2.309.322 azioni, pari allo 0,15% del capitale sociale per un controvalore complessivo di 143.152.195,95 euro. Considerando anche gli acquisti realizzati in esecuzione della Prima Tranche del Residuo SBB 2024, UniCredit detiene complessivamente 29.814.487 azioni proprie pari all’1,91% del capitale sociale.A Milano, oggi, apprezzabile rialzo per l’Istituto di Credito, in guadagno del 2,30% sui valori precedenti. LEGGI TUTTO

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    Testa (Borsa Italiana): Italia indietro su REIT, ma infrastruttura pronta ad ospitarne di più

    (Teleborsa) – “Se guardiamo ai mercati Euronext, i REIT nel 2025 hanno performato particolarmente bene ad Amsterdam e Milano, partendo però da valori completamente diversi di dimensione: il mercato olandese ammonta a circa 17-18 miliardi, contro il nostro scarso miliardo di euro”. Lo ha detto Fabrizio Testa, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, alla presentazione della ricerca “L’esigenza di un ampliamento dell’immobiliare quotato a vantaggio dell’economia, della società e dei mercati finanziari”, realizzata da SDA Bocconi con CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.”La market cap totale dal 2021 ad oggi è scesa leggermente, di circa il 7% – ha aggiunto – Se lasciamo la Francia da parte, che pesa per circa 75 miliardi di euro, il Belgio e recentemente la Spagna hanno raggiunto i 23-25 miliardi di euro”. “Dal 2021 gli emittenti hanno fatto una raccolta di circa 13 miliardi di euro, l’Italia rimane indietro perchè continua ad avere solo 2 REIT e a limitarsi nella raccolta e con una liquidità bassa – ha spiegato Testa – Sia la capitalizzazione che il numero di prodotti è limitato, e gli investitori sono poco attratti”.”Il mercato è pronto, come dimostra il fatto che si è creato in Spagna un segmento dedicato che ha attirato investimenti – ha detto l’AD di Borsa Italiana – Noi ce l’abbiamo già pronto, ma non abbiamo la materia prima”.Testa ha citato anche la possibilità della distribuzione diretta fornita dal gruppo Euronext, “partita con l’emissione del BTP Italia e adesso è una funzionalità per varie asset class: siamo capaci di aprire le emissioni al retail e si potrà usare anche per i REIT”.”Lato infrastruttura di mercato, noi siamo pronti ad ospitare più REIT possibili e a continuare a contribuire e promuovere il passaggio di prodotti finanziari sui mercati regolamentati – ha concluso – A Roma siamo lavorando molto bene su questo fronte, con progetti per promuovere trasparenza e liquidità di mercati elettronici rispetto all’OTC”. LEGGI TUTTO

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    Generali prosegue il buyback e acquista azioni per oltre 51,8 milioni di euro

    (Teleborsa) – Assicurazioni Generali ha comunicato di avere acquistato, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, dal 20 al 24 ottobre 2025, complessivamente 1.599.904 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 32,41 euro, per un controvalore pari a 51.850.850,79 euro.A seguito degli acquisti effettuati, al 24 ottobre la Società e le sue controllate detengono 44.608.532 azioni proprie, pari al 2,88% del capitale sociale.Sul listino milanese, oggi, piccolo passo in avanti per la Compagnia assicurativa, che porta a casa un timido +0,76%. LEGGI TUTTO

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    Affitti brevi, Leo: utilizzo assimilabile ad investimento finanziario con accelerazione dei flussi

    (Teleborsa) – “L’affitto breve è qualcosa di diverso dall’affitto a cui si è pensato originariamente, meritevole della cedolare secca, che premia il locatore che mette a disposizione dell’utenza un immobile su un orizzonte temporale ampio. Quando si passa a un affitto breve, con un vantaggio economico superiore, con piattaforme che consentono di guadagnare di più, mi sembra che quel tipo di investimento sia diverso”. Lo ha detto Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, alla presentazione della ricerca “L’esigenza di un ampliamento dell’immobiliare quotato a vantaggio dell’economia, della società e dei mercati finanziari”, realizzata da SDA con CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali.”Ho un’accelerazione dei flussi rispetto a quello che posso avere quando metto immobili a disposizione con un orizzonte fisiologico, ma su questo ci sono diverse sensibilità – ha aggiunto – La ratio era salvaguardare l’unità immobiliare messa disposizione in uno spettro temporale fisiologico, rispetto a un utilizzo assimilabile a un investimento finanziario, con maggiore flusso di denari. Probabilmente il dibattito parlamentare porterà al superamento di questa impostazione”. LEGGI TUTTO