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    Le auto ibride inquinano cinque volte di più di quanto dichiarato, l’analisti di T&E

    (Teleborsa) – Secondo i nuovi dati pubblicati dall’UE le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle auto ibride plug-in (PHEV) sono in media quasi cinque volte superiori a quelle indicate dai test ufficiali di immatricolazione. Il divario tra l’inquinamento reale delle PHEV, in termini di CO2, e i risultati dei test continua ad aumentare, nonostante le affermazioni delle case automobilistiche secondo cui la tecnologia è diventata più pulita. All’inizio di questo mese, la lobby delle case automobilistiche europee ha chiesto all’UE di azzerare le sue attività volte a rilevare con maggiore precisione le emissioni delle auto ibride, nel quadro del calcolo dei progressi compiuti verso gli obiettivi climatici. Le PHEV – che alternano un motore elettrico alimentato da una batteria, ricaricata tramite collegamento alla rete elettrica, e un motore a benzina o diesel – quest’anno rappresentano l’8,6% delle vendite di auto nell’UE, e le case automobilistiche vogliono continuare a venderle anche dopo la scadenza del 2035, anno a partire dal quale è prevista la commercializzazione di soli veicoli a zero emissioni. Tuttavia, l’analisi effettuata da T&E sui dati dell’Agenzia europea dell’ambiente rivela che le PHEV emettono in media 139 g di CO2 per km, rispetto ai 28 g per km rilevati nei test ufficiali.In virtù di queste discrepanze, l’UE ha fissato dei fattori di correzione (utility factor) per rettificare la scala emissiva di queste auto. Gli utility factor fissati per il 2025 e il 2027 riducono gradualmente il divario tra emissioni ufficiali e reali, il che significa che le case automobilistiche, per rispettare gli obiettivi dell’UE in materia di CO2, dovrebbero ridurre le vendite di veicoli ibridi plug-in, o aumentare ulteriormente, a compensazione, le vendite di auto elettriche a batteria.Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha dichiarato: “Le reali emissioni delle ibride plug-in sono un mistero alla luce del sole. Chiunque sia minimamente addentro al settore automotive sa benissimo, e non da oggi, che i valori sui libretti di immatricolazione differiscono radicalmente dalla CO2 emessa in condizioni reali di guida. Oggi abbiamo solo la certezza che il divario tra emissioni ufficiali e reali è ancora peggiore di quanto sin qui stimato. L’industria automobilistica chiede all’UE di chiudere un occhio, in modo da poter ritardare gli investimenti nella vera transizione. La Commissione deve mantenere la propria posizione e attenersi ai fattori di utilità già concordati per il 2025 e il 2027”.(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Commissione raccoglie 11 miliardi in emissione EU-Bond. Domanda per 199 miliardi

    (Teleborsa) – La Commissione europea, che emette EU-Bond per conto dell’UE, ha collocato 11 miliardi di euro nella sua ottava operazione sindacata del 2025.L’operazione a doppia tranche ha riguardato una nuova obbligazione UE da 5 miliardi di euro con scadenza il 14 ottobre 2030 e una nuova obbligazione UE da 6 miliardi di euro con scadenza il 12 ottobre 2055. Le offerte ricevute hanno superato i 92 miliardi di euro per l’obbligazione a 5 anni e i 107 miliardi di euro per quella a 30 anni. Ciò equivale a tassi di sottoscrizione in eccesso rispettivamente di circa 18,4 e 18 volte.Il ricavato dell’operazione sarà utilizzato per finanziare i programmi politici dell’UE, in particolare nel contesto di NextGenerationEU e del sostegno all’Ucraina.La Commissione ha ora emesso 30,04 miliardi di euro del suo obiettivo di finanziamento di 70 miliardi di euro per la seconda metà del 2025.La prossima operazione nel calendario indicativo di emissione dell’UE è un’asta di titoli di Stato UE il 17 settembre 2025.Con l’operazione odierna, l’UE ha ora in circolazione 528,23 miliardi di euro in EU-Bond nell’ambito dell’approccio di finanziamento unificato. Dei proventi raccolti, oltre 348,58 miliardi di euro sono stati erogati agli Stati membri nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza NextGenerationEU. Ulteriori 74,45 miliardi di euro sono stati stanziati per altri programmi dell’UE che beneficiano dei finanziamenti di NextGenerationEU. Inoltre, quasi 19,25 miliardi di euro sono stati erogati all’Ucraina nell’ambito dell’Ukraine Facility, che finanzierà fino a 33 miliardi di euro di prestiti all’Ucraina tra il 2024 e il 2027. Inoltre, 9 miliardi di euro sono stati recentemente erogati nell’ambito del nuovo prestito di assistenza macrofinanziaria eccezionale dell’UE da 18 miliardi di euro, che sarà rimborsato con i proventi derivanti da attività statali russe immobilizzate.Il debito totale in essere dell’UE ammonta attualmente a circa 705,22 miliardi di euro, di cui 31,63 miliardi di euro sotto forma di EU-Bill. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, consiglieri e dirigenti del gruppo vendono azioni per 5,5 milioni di euro

    (Teleborsa) – Massicce vendite di azioniMediobanca da parte di manager della banca e consiglieri delle società del gruppo all’indomani del successo dell’OPAS su piazzetta Cuccia che ha portato Banca Monte dei Paschi di Siena a detenere, per ora, il 62,3% del capitale. È quanto emerge da una serie di internal dealing diffusi dalla banca. Nel dettaglio, nella giornata del 9 settembre: Massimo Bertolini, consigliere di Compass Banca, ha venduto 119.234 azioni per un controvalore di circa 2,4 milioni di euro; Francesco Carloni, consigliere di CMB e CMB RED, ha venduto 14 mila azioni per un controvalore di circa 286 mila euro; Stefano Vincenzi, consigliere di Mediobanca Premier e Group Legal & General Counsel del gruppo, ha venduto 4.600 azioni per un controvalore di circa 93 mila euro; Angelo Giovanni Campanini, consigliere di Mediobanca Innovation Services, ha venduto 1.850 azioni per un controvalore di circa 38 mila euro; Fabrizio Hugony, sindaco effettivo di SelmaBipiemme Leasing, Spafid, MBCredit Solutions, Mediobanca Innovation Services ha venduto 70 mila azioni per un controvalore di circa 1,4 milioni di euro; Marco Pozzi, consigliere di Mediobanca Innovation Services, Compass, CMB RED e MB Speedup ha venduto 5.201 azioni per un controvalore di circa 105 mila euro.Per quanto riguarda i dirigenti strategici, Alexandra Virginia Young, Group Chief Human Capital del gruppo, ha venduto 56.965 azioni per un controvalore di circa 1,15 milioni di euro, mentre Giorgio Paleari, responsabile dell’Internal Audit, ha venduto 2.848 azioni per un controvalore di circa 57 mila euro. LEGGI TUTTO

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    AATech completa l’acquisizione di BIL con possibile emissione di warrant e azioni

    (Teleborsa) – AATech, venture tech builder italiano quotato su Euronext Growth Milan, ha completato l’acquisizione iniziata a marzo 2025 del capitale sociale di Business Innovation Lab (BIL), società fintech a capo dell’omonimo gruppo, tra i principali operatori italiani nei servizi di lending-as-a-service, buy-nowpay-later e credit AI e proprietaria della piattaforma Opyn.Tramite l’operazione AATech apre la strada alla nascita di un polo d’eccellenza nei servizi digitali e AI-driven per il mondo finanziario, in linea con la missione di AATech: sviluppare tecnologie capaci di rendere più semplice, veloce e sostenibile l’accesso al credito. “Siamo entusiasti di annunciare il completamento di questa acquisizione – dichiara l’AD Alessandro Andreozzi – Questo importante passo ci consente di accelerare la nostra strategia industriale, puntando con decisione sui servizi AI-driven per l’industria finanziaria. L’integrazione con Opyn ci permette di spingere ancora di più sull’innovazione a supporto dei Financial Services, di corporate italiane ed europee, e rafforzando al contempo il nostro impegno verso soluzioni Green ed ESG”.L’operazione è efficace dal 9 settembre 2025 e il consolidamento contabile è a partire dal bilancio annuale 2025. Tenuto conto della presenza di più categorie di azioni di BIL, la compravendita prevede modalità diverse di pagamento del corrispettivo a seconda della categoria di appartenenza delle azioni compravendute. È stata deliberata dal CdA una possibile emissione di ulteriori “Warrant AATECH SB 2023-2026” e aumenti di capitale, con esclusione del diritto di opzione, finalizzati al completamento dell’acquisizione. LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, quotazione Jet Fuel in calo ad agosto

    (Teleborsa) – Quotazioni del jet fuel al ribasso nel mese di agosto, secondo i dati pubblicati da IATA, è di nuovo sotto la soglia dei 700 dollari. La media mensile per tonnellata metrica è stata di 698,10 dollari, -30,10 dollari rispetto al mese di luglio che corrisponde a un calo del 4,13%. Rispetto ad agosto 2024 la quotazione è stata inferiore di 43,81 dollari, pari al -5,91%.(Foto: Herry Sutanto su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Deutsche Telekom, Standard Ethics alza il rating ESG

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha innalzato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Deutsche Telekom, colosso tedesco delle telecomunicazioni, a “EE” dal precedente “EE-“. Si tratta del sesto notch su nove (nella fascia “Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.L’agenzia di rating spiega che la società prosegue il percorso di avvicinamento alle indicazioni internazionali di Onu, Ocse e Ue sulla Sostenibilità. Le strutture di corporate governance e governance della Sostenibilità aderiscono ai principi e alle linee guida definite dalle organizzazioni sovranazionali; è implementato il sistema di ESG risk management; la rendicontazione ESG appare ben strutturata; sono pubblicati target e policy di Sostenibilità.Secondo gli analisti, residuano margini di miglioramento nell’utilizzo di una nomenclatura più appropriata nella distinzione tra il concetto di CSR (Responsabilità Sociale di Impresa) e la nozione di Sostenibilità a beneficio del mercato e degli stakeholder. LEGGI TUTTO

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    Inditex, vendite semestrali in leggero aumento a 18,4 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Inditex, holding spagnola proprietaria delle catene Zara, Pull&Bear, Bershka, ha chiuso il primo semestre dell’anno fiscale 2025 con vendite in aumento dell’1,6%, raggiungendo i 18,4 miliardi di euro, con uno sviluppo soddisfacente sia nei negozi fisici che online. Le vendite a valuta costante sono cresciute del 5,1%. Nel primo semestre sono state effettuate aperture in 35 mercati. Alla fine del periodo, Inditex gestiva 5.528 negozi. Le vendite nette per il secondo trimestre (terminato il 31 luglio) sono state di 10,08 miliardi di euro, inferiori ai 10,26 miliardi di euro attesi dagli analisti (secondo una stima LSEG).L’utile lordo è aumentato dell’1,5%, raggiungendo i 10,7 miliardi di euro. Il margine lordo ha raggiunto il 58,3% (-5 punti base rispetto al primo semestre del 2024). L’EBITDA è aumentato dell’1,5%, raggiungendo i 5,1 miliardi di euro. L’utile netto è aumentato dello 0,8% a 2,8 miliardi di euro.I fondi dalle operazioni hanno raggiunto i 3,7 miliardi di euro nel primo semestre del 2025, in crescita del 5%. La posizione di cassa netta era di 10 miliardi di euro alla fine del primo semestre del 2025.”Abbiamo nuovamente ottenuto una solida performance in questa prima metà del 2025, con vendite soddisfacenti in un contesto di mercato complesso e mantenendo elevati livelli di redditività – ha commentato il CEO Oscar Garcia Maceiras – L’efficiente esecuzione dei nostri team dimostra la forza del modello di business di Inditex”.La società spiega che le collezioni autunno/inverno “sono state molto apprezzate” dai clienti. Le vendite in negozio e online, a valuta costante, tra il 1° agosto e il 7 settembre 2025 sono aumentate del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024.Ai tassi di cambio attuali, Inditex prevede un impatto valutario sulle vendite di circa il -4% nel 2025. Per il 2025, Inditex prevede un margine lordo stabile (+/-50 punti base). Per l’anno in corso, sta pianificando investimenti che amplieranno le capacità, genereranno efficienze e aumenteranno ulteriormente la differenziazione competitiva. Stima spese in conto capitale ordinarie di circa 1,8 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Mercati azionari asiatici positivi trainati da Hong Kong e Seul

    (Teleborsa) – Seduta positiva per i mercati azionari asiatici, guidati da Corea del Sud e Hong Kong, che hanno seguito la chiusura record di Wall Street. Inoltre, la Borsa giapponese è vicino ai massimi storici, in un contesto di instabilità politica seguita alle dimissioni del Primo Ministro Shigeru Ishiba. Gli investitori si sono trovati anche a valutare dati sull’inflazione provenienti dalla Cina, inferiori alle attese, che evidenziano le persistenti pressioni deflazionistiche sulla seconda economia mondiale.Tokyo mostra un buon guadagno, con il Nikkei 225 che sta mettendo a segno un +0,75%; bene anche Shenzhen, che sale dello 0,49%, e Shangai, che mostra un +0,31%.Buona la prestazione di Hong Kong (+1,29%); sulla stessa linea, ottima la prestazione di Seul (+1,72%). In frazionale progresso Mumbai (+0,44%); sui livelli della vigilia Sydney (+0,19%).Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un moderato +0,06%. Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che scambia sui valori della vigilia. La giornata del 9 settembre si presenta piatta per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un esiguo +0,03%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese tratta 1,57%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese è pari 1,8%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati asiatici:Giovedì 11/09/202501:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,1%; preced. 0,2%)Venerdì 12/09/202506:30 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -1,6%; preced. 2,1%). LEGGI TUTTO