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    NATO, via libera ad aumento spese difesa al 5% del PIL

    (Teleborsa) – I 32 Paesi membri della NATO hanno dato il via libera all’impegno di spendere per la difesa il 5% del PILentro il 2035. Un risultato atteso, ma non scontato, dal vertice in corso a L’Aja, che ha discusso anche dei conflitti in corso, dall’Ucraina al Medioriente. Dal vertice alla fine è uscita una dichiarazione unanime sulla necessità di aumentare le spese militari ed un clima disteso a dispetto dei pareri contrastanti espressi alla vigilia dai membri dell’Alleanza. Il segretario Mark Rutte ha da principio ha smentito tensioni con la Casa Bianca, mentre Trump ha sin da subito assicurato l’adesione degli Stati Uniti all’articolo 5 sulla difesa reciproca dei membri dell’Alleanza.Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito il vertice “fantastico” ed ha affermato che “è stato un grande successo”, avendo accolto in pieno la sua richiesta di aumentare le spese per la difesa. Anche il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha parlato di un “summit storico”, aggiungendo “tutti insieme abbiamo deciso di alzare nei prossimi anni la quota destinata alla difesa al 5%. E questo è un segnale di forza di fronte a tutti i nostri possibili avversari. E un segnale di determinazione”. “Gli alleati si impegnano a investire il 5% del PIL per le esigenze fondamentali di difesa e per le spese relative alla difesa e alla sicurezza entro il 2035 – si legge nella dichiarazione finale – al fine di garantire gli obblighi individuali e collettivi, in conformità con l’articolo 3 del Trattato di Washington”. In particolare gli alleati si sono impegnati ad investire ” almeno il 3,5% del PIL” per le spesa della difesa entro il 2035, “per finanziare i requisiti fondamentali della difesa e per soddisfare gli obiettivi di capacità della Nato”, e l’1,5% del PIL per le spese più generali di sicurezza. I Paesi membri della NATO hanno accettato di “presentare piani annuali che mostrino un percorso credibile e incrementale per raggiungere questo obiettivo” ed è prevista una “revisione dei piani nel 2029”.Gli alleati hanno poi ribadito il loro “impegno sovrano a fornire sostegno all’Ucraina”, ma nel documento non si fa cenno ad impegni di carattere finanziario, né al futuro ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza, contrariamente a quando avvenne lo scorso anno, quando si sancì il principio del “percorso irreversibile”. I Paesi membri della NATO si sono detti anche “uniti di fronte a profonde minacce e sfide alla sicurezza, in particolare la minaccia di lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza Euro-Atlantica e la persistente minaccia del terrorismo”. Parlando in un punto stampa a margine del vertice NATO, la Premier Giorgia Meloni ha parlato di “un vertice importante per gli impegni che vengono assunti, impegni significativi e sostenibili”. Ricordando che le spese militari “sono necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza”, Meloni ha assicurato “non toglieremo nemmeno un euro dalle priorità del governo e dei cittadini italiani” ed ha ribadito che “i costi sono sostenibili”. L’Italia – ha aggiunto – non userà la clausola di salvaguardia prevista dal Patto di stabilità nel 2026. (Foto: NATO) LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali scendono di 5,8 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 20 giugno 2025, sono diminuiti di circa 5,8 milioni di barili a 415,1 MBG, contro attese per un decremento di 1,2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 4,1 MBG, arrivando a 105,3 MBG, contro attese per una crescita di 0,7 MBG, mentre le scorte di benzine hanno registrato una diminuzione di 2,1 milioni a quota 227,9 MBG (era atteso un decremento di 0,5 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,2 milioni a 402,5 MBG. LEGGI TUTTO

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    Lottomatica, Fidelity ha il 9,99% dopo cessione quota Gamma Intermediate

    (Teleborsa) – FMR LLC (Fidelity) ha una partecipazione pari al 9,990% in Lottomatica, gruppo quotato su Euronext Milan e il maggiore operatore del mercato italiano dei giochi. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 17 giugno 2025.La quota è classificata come “indiretta gestione non discrezionale del risparmio”.La comunicazione è stata effettuata a seguito del perfezionamento dell’offerta di 53,5 milioni di azioni ordinarie Lottomatica, tramite un accelerated bookbuilding rivolto ad investitori istituzionali, promossa da Gamma Intermediate (società da ultimo controllata da David Benjamin Sambur in qualità di senior partner di Apollo Global Management). LEGGI TUTTO

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    MPS, Freni (MEF): Governo non è stato regista nell’OPS, ABB non collegato a Generali

    (Teleborsa) – “Il Governo non ha mai esercitato un ruolo di regista nell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria promossa da Monte dei Paschi di Siena sule azioni Mediobanca. Al contrario l’OPS si configura come un’operazione di mercato ed è pertanto soggetta a dinamiche e valutazioni che esulano dalla sfera di competenza del governo”. Lo ha detto il sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), Federico Freni, rispondendo ad un’interrogazione in Commissione Finanze della Camera.Freni ha evidenziato che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari e il Capo di Gabinetto del Presidente del Consiglio Gaetano Caputi “non hanno partecipato ad alcuna riunione organizzativa riguardante l’alienazione di azioni MPS né la successiva possibile acquisizione di Mediobanca da parte della banca senese”.L’accelerated book building (ABB) del novembre 2024 sul 15% di Banca Monte dei Paschi di Siena “è stato condotto secondo le usuali prassi di mercato e in totale conformità con la procedura già seguite dal MEF in precedenti analoghe operazioni”.”Al fine di assicurare trasparenza e partecipazione degli investitori all’operazione, sono state invitate quattro banche intermediarie, tra le quali una sola italiana – ha spiegato il sottosegretario – Il MEF avrebbe potuto optare per dismissione attraverso trattiva diretta rivolta ai singoli investitori, ma ha preferito optare per una procedura trasparente.”Tra queste banche c’era Banca Akros, perché l’invito corrisponde alle modalità di composizione del consorzio che prevede la presenza di almeno una banca italiana, nel rispetto di rotazione degli incarichi – ha continuato – Banca Akros ha proposto il migliore backstop price, ossia il prezzo garantito più elevato e quindi il minore sconto rispetto al prezzo di mercato, assicurando così il maggior introito per il MEF dalla vendita delle azioni. Conseguentemente il MEF ha scelto Banca Akros”.”Al momento della formazione del book, quando cioè la banca ha rappresentato al MEF le proposte di acquisto dei singoli investitori, vi sono state offerte da parte di quattro investitori che hanno richiesto quantitativi superiori rispetto a quello inizialmente messo in vendita, riconoscendo un premio del 5% rispetto al prezzo di mercato – ha detto Freni – Il MEF ha valutato queste richieste e ha deciso di incrementare la quota offerta in vendita dal 7% al 15% così rispettando tutti gli obblighi assunti nei confronti della Commissione europea – altrimenti sarebbe stato necessario un altro ABB entro la fine dell’anno – e massimizzando l’introito della vendita, valorizzando appieno l’operazione e chiudendo tutti gli obblighi assunti sin dal 2017 con la Commissione”.”È la stessa procedura seguita dal 2020 ad oggi per tutte le collocazioni di titoli, tutte – ha sottolineato – Le motivazioni dell’operazione si riconducono esclusivamente al rispetto cogente – anche in termini di data – degli impegni assunti nei confronti della Commissione europea di cessione del controllo della banca e non hanno alcun collegamento con il controllo di Assicurazioni Generali”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case nuove maggio -13,7% su mese

    (Teleborsa) – Si indebolisce la vendita di case nuove negli Stati Uniti nel mese di maggio 2025. Il dato ha evidenziato un decremento del 13,7% a 623 mila unità rispetto alle 722 mila unità di aprile, quando si era registrato un aumento del 9,6%. Lo ha comunicato il Census Bureau degli Stati Uniti. Le attese degli analisti erano per un calo meno robusto, ovvero fino a 694 mila unità.Rispetto alle 665 mila unità di maggio 2024 si registra una discesa del 6,3%.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Open Fiber arriva a Sant’Arcangelo Trimonte: si naviga sul web a 1 giga

    (Teleborsa) – Dalla telemedicina allo smart working, la fibra ottica FTTH abilita numerosi servizi digitali e applicativi a Sant’Arcangelo Trimonte, tra i più piccoli Comuni della provincia di Benevento, dove Open Fiber ha concluso i lavori della nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultra larga che raggiunge 78 unità immobiliari: i principali operatori partner e gli Internet Service Provider locali – fa sapere Open Fiber in una nota – stanno già commercializzando i servizi sulla rete ultraveloce per consentire a cittadini, imprese e professionisti di accedere ad Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia.Il progetto di cablaggio è stato presentato alla comunità locale nel corso di un incontro pubblico svoltosi al Municipio al quale hanno partecipato il sindaco Felice Iammarino, e per, Open Fiber, Roberto Confalone, Affari Istituzionali Territoriali, e Gennaro Schisano, Delivery & Assurance. Nel corso dell’incontro, sono state illustrate ai cittadini le modalità per verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito openfiber.it, dal quale contattare uno degli operatori disponibili per scegliere il piano tariffario preferito e iniziare a navigare ad altissima velocità. La rete ultraveloce oggi disponibile a Sant’Arcangelo Trimonte è realizzata con la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici). Si tratta – spiega la nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione dei territori che non grava sul bilancio del Comune. L’infrastruttura tecnologica è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione Campania.I rappresentanti di Open Fiber, inoltre, hanno presentato il progetto previsto dal Piano Italia a 1 Giga, cofinanziato dal PNRR, che porterà la fibra ottica FTTH a oltre 200 civici situati in contrade e zone finora sprovviste di connettività ultraveloce.”L’arrivo della banda ultra larga e la possibilità di attivare i servizi di connettività segnano un passo fondamentale per la nostra comunità e le aree interne che soffrono lo spopolamento – ha affermato Iammarino –. Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto questo traguardo che, grazie ai progetti di Open Fiber, offre a cittadini e imprese i benefici della fibra ottica in ambiti cruciali come il lavoro, l’istruzione, la telemedicina e l’interazione con i servizi digitali della Pubblica amministrazione”. “La piena sinergia istituzionale tra Open Fiber, la Regione e l’Amministrazione comunale oggi ci permette di mettere a disposizione di tutti un’infrastruttura di telecomunicazioni innovativa – ha detto Confalone –. Siamo impegnati con forza a colmare il digital divide in Campania e in altre aree del Paese, consapevoli che la connettività è un diritto primario indispensabile per lo sviluppo delle persone e per la crescita dell’economia locale”.”Questo investimento conferma l’impegno di Open Fiber per la digitalizzazione della Campania e l’inclusione digitale delle persone – ha aggiunto Schisano –. La rete FTTH è una conquista concreta che migliora la qualità della vita grazie a una connessione web veloce e stabile per ogni esigenza”. LEGGI TUTTO

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    S&P 500 e Nasdaq sui massimi, Trump soddisfatto di vertice NATO

    (Teleborsa) – Seduta in leggero rialzo per Wall Street, dopo che ieri il Nasdaq 100 ha raggiunto il massimo storico in chiusura e l’S&P 500 ha terminato a un passo dal record del 19 febbraio. Gli investitori monitorano l’audizione del presidente della Fed Jerome Powell al Senato, dopo la sua apparizione di ieri alla Camera, dove ha espresso resistenza a riduzioni immediate dei tassi, citando una solida economia e l’incerto impatto delle politiche commerciali della nuova amministrazione. Nonostante le richieste di riduzione dei tassi da parte di due membri del board, Powell rimane cauto sui rischi di inflazione, con l’intervallo obiettivo di riferimento che rimane in territorio restrittivo, tra il 4,25% e il 4,5%.Sempre sul fronte della politica monetaria, in Giappone il resoconto della riunione politica di giugno della BoJ ha evidenziato una divisione tra i responsabili politici, con il membro del board Tamura che ha sostenuto decisi aumenti dei tassi di interesse per affrontare i crescenti rischi di inflazione, in contrasto con la richiesta del governatore Ueda di una pausa a causa delle persistenti incertezze commerciali statunitensi.Con riguardo al conflitto in Medio Oriente, è entrato in vigore un fragile cessate il fuoco tra Israele e Iran, mediato dagli Stati Uniti, con le prime accuse di violazioni da entrambe le parti. Nonostante le tensioni, il cessate il fuoco sembra reggere per ora, con Israele che ha revocato le misure di emergenza e il presidente iraniano che ha dichiarato la fine della guerra di 12 giorni.Sempre sul fronte geopolitico, i leader dei paesi NATO hanno sostenuto un piano per aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL durante il loro incontro all’Aia, una vittoria per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il presidente statunitense ha definito il vertice “fantastico” e un “grande successo”. Il Segretario generale della NATO Mark Rutte è riuscito a portare a termine l’obiettivo e a garantire che il vertice porti a Trump ciò che desidera. In cambio, gli Stati membri hanno ottenuto la garanzia che il presidente USA si atterrà all’articolo 5 sulla difesa collettiva. “Lo sostengo”, ha dichiarato Trump. “Ecco perché sono qui”.Sul fronte macroeconomico, sono tornate ad aumentare le domande di mutuo settimanali negli Stati Uniti, nonostante i tassi sui mutui trentennali siano saliti al 6,88% dal 6,84% precedente.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta sui valori della vigilia a 43.088 punti; in leggero rialzo l’S&P-500, che si posiziona a 6.104 punti (+0,23%). Sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,5%); con analoga direzione, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,39%). LEGGI TUTTO

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    Ungdcec, Cataldi: “Pdl Giorgianni recepisce richiesta di valorizzare i commercialisti quali Temporary Manager”

    (Teleborsa) – “La proposta di legge depositata dall’Onorevole Letizia Giorgianni, volta ad introdurre un credito d’imposta a favore delle imprese che sostengano costi professionali legati all’attività di un dottore commercialista, è un passo avanti importante e il frutto della virtuosa collaborazione tra le istituzioni e le associazioni di categoria. Viene perseguito infatti un duplice obiettivo: da un lato, rafforzare la struttura organizzativa delle Pmi nei momenti di trasformazione o difficoltà; dall’altro, promuovere la diffusione della figura del temporary manager, un ruolo per il quale i dottori commercialisti possiedono tutte le competenze necessarie. Un’opportunità strategica per le imprese, ma anche una grande occasione per la nostra categoria professionale, che potrà contribuire in modo concreto allo sviluppo del sistema produttivo assumendo incarichi di temporary management”. È quanto ha affermato Francesco Cataldi, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.”Questa proposta nasce da due esigenze: sostenere le imprese nei momenti delicati come crisi e passaggi generazionali, e valorizzare le competenze dei commercialisti, alleati naturali del nostro tessuto produttivo”, afferma Letizia Giorgianni, componente della Commissione Bilancio, tesoro e programmazione.”L’agevolazione consiste in un credito d’imposta – riconosciuto per massimo tre periodi d’imposta consecutivi – pari al 30 per cento della Retribuzione Totale Annua (RTA) per micro e piccole imprese e al 20 per cento per le medie imprese, a condizione che l’incarico abbia durata non inferiore alla metà dell’esercizio sociale più un giorno. La fruizione del beneficio è altresì subordinata al raggiungimento di incrementi minimi di EBITDA, misurati annualmente: +5 per cento al primo esercizio, +10 per cento al secondo, +15 per cento al terzo e asseverati da un dottore commercialista, il cui compenso è incluso ulteriormente in quelli agevolabili”, spiega Roberto Bonomo, consigliere di giunta dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti e delegato ai rapporti con le imprese.”L’Unione da anni – sottolinea Cataldi – valorizza la figura del dottore commercialista nella funzione di temporary manager quale fattore strategico che può portare il contributo tecnico e di esperienza necessario a supportare l’organizzazione aziendale esistente nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo pertanto grati all’onorevole Giorgianni e auspichiamo che tutte le forze politiche possano condividere ed appoggiare tale proposta, tanto più strategica se pensiamo al contesto nazionale di PMI e a quanto siano critiche certe fasi (quali il passaggio generazionale, ma non solo) per la vita di una piccola o media azienda ove manchi il know how necessario”. LEGGI TUTTO