More stories

  • in

    Newlat Food, verso emissione di prestito obbligazionario fino a 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il CdA di Newlat Food, gruppo italiano multi-brand del settore agro-alimentare e quotato su Euronext STAR Milan, ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario senior unrated, non garantito, non convertibile e non subordinato per un importo in linea capitale fisso iniziale pari a 300 milioni di euro con possibilità di incremento di ulteriori massimi 100 milioni, destinato sia al pubblico indistinto in Italia sia a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali all’estero.La durata del prestito è stabilita in sei anni a decorrere dalla data di emissione, con tasso di interesse fisso non inferiore al 4,25% lordo su base annua. Le obbligazioni verranno emesse per il 100% del valore nominale di sottoscrizione, con un taglio pari a 1.000 euro e verranno offerte per la sottoscrizione attraverso la piattaforma del Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana.Si prevede che, subordinatamente all’ottenimento delle prescritte autorizzazioni e compatibilmente con le condizioni di mercato, l’offerta del prestito obbligazionario sarà avviata entro gli inizi del mese di febbraio 2025. Le obbligazioni saranno ammesse alla quotazione presso il MOT, con la previsione di un dual listing anche sul mercato regolamentato dell’official list dell’Irish Stock Exchange – Euronext Dublin.Il presidente Angelo Mastrolia spiega che l’emissione del prestito obbligazionario tiene conto, da un lato, dell’opportunità di rimodulare l’indebitamento finanziario, diversificando le fonti di finanziamento anche tenuto conto della recente acquisizione di Princes, e, dall’altro lato, di beneficiare del supporto di importanti investitori istituzionali che hanno già più volte manifestato grande interesse a sostenere i progetti del gruppo attraverso l’investimento in titoli obbligazionari. Allo stesso tempo, le risorse finanziarie rivenienti dall’emissione del prestito obbligazionario potranno essere altresì utilizzate per supportare la prosecuzione della strategia di M&A nel settore “food & beverage”, sia in Italia sia all’estero.(Foto: Newlat) LEGGI TUTTO

  • in

    ESPE acquista il 30% di Soland per crescere nel fotovoltaico

    (Teleborsa) – ESPE, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha acquisito una partecipazione pari al 30% del capitale sociale di Soland, società piemontese operante nella progettazione e realizzazione di impianti fotovoltaici e sistemi di efficienza energetica, con un’opzione sul restante 40% dello stesso socio venditore.L’operazione rafforza la strategia di crescita per linee esterne, coerentemente a quanto comunicato in sede di IPO, ampliando la presenza territoriale e potenziando l’offerta di soluzioni integrate per la transizione energetica.”Questa operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra strategia di crescita e diversificazione, segnando la quarta acquisizione realizzata da ESPE dalla quotazione su Euronext Growth Milan – ha detto l’AD Enrico Meneghetti – Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo rafforzato la nostra struttura con l’acquisizione di Permatech, leader nello sviluppo di grandi impianti fotovoltaici, e con l’ingresso in Rigoni Lab, specializzata nell’ingegneria applicata e nel supporto alle attività autorizzative. Abbiamo inoltre conferito l’attività di Operation & Maintenance alla nostra controllata Reflow per ottimizzare i servizi post-vendita e garantire una gestione efficiente degli impianti. L’ingresso in Soland completa la nostra filiera, integrando un partner con un forte know-how nella realizzazione e manutenzione di impianti fotovoltaici industriali, consolidando così la nostra presenza nel Nord-Ovest italiano e ampliando la nostra offerta”.Al 31 dicembre 2023, Soland ha realizzato un fatturato pari a circa 7,1 milioni di euro e un EBITDA di circa 1,7 milioni di euro, pari a un EBITDA Margin del 24% circa a fronte di un indebitamento finanziario netto (cash positive) per 0,2 milioni di euro. La struttura organizzativa composta da persone altamente specializzate contava al 31 dicembre 2023 un organico pari a 22 unità.L’operazione ha ad oggetto l’acquisto da parte di ESPE del 30% del capitale sociale di Soland, con opzione sull’ulteriore 40%, dall’azionista venditore Enermill Energie Rinnovabili, per un corrispettivo complessivo pari a 1,41 milioni di euro. In particolare, il prezzo verrà corrisposto tramite risorse proprie in più tranche entro il 30 settembre 2025.È previsto che l’ulteriore 40% del capitale sociale di Soland, ancora detenuto da Enermill Energie Rinnovabili, che si è impegnato a non trasferire la propria quota residuale per un periodo di 18 mesi dalla data odierna, sia soggetto a un contratto di opzione call a favore di ESPE, esercitabile in un’unica tranche a partire dal diciannovesimo mese successivo al closing e per un periodo di 30 giorni, per un valore complessivo fisso e invariabile pari a 1,88 milioni di euro. Il rimanente 30% è in mano a un altro socio. LEGGI TUTTO

  • in

    Mondadori, acquistate oltre 52 mila azioni proprie

    (Teleborsa) – Arnoldo Mondadori Editore, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 13 e il 17 gennaio 2025, complessivamente 52.247 azioni ordinarie (pari allo 0,0199% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 2,08535954 euro per un controvalore pari a 108.953,78 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, il gruppo editoriale detiene 921.284 azioni proprie pari allo 0,352% del capitale sociale.In Borsa, performance infelice per Mondadori, che chiude la giornata del 20 gennaio con una variazione percentuale negativa dello 0,47% rispetto alla seduta precedente. LEGGI TUTTO

  • in

    Schema Ponzi nell’oro da investimento, 5 arresti e sequestro da 23 milioni di euro

    (Teleborsa) – La Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale nei confronti di 5 soggetti (rispetto ai 7 nei cui confronti il provvedimento era stato emesso) e contestuale sequestro preventivo per un importo di circa 23 milioni di euro, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano, nonché oltre 30 perquisizioni su tutto il territorio nazionale.Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di un cosiddetto “schema Ponzi”, mascherato da un sofisticato sistema societario, imperniato su una capillare rete di promotori dediti al procacciamento di numerosi clienti su tutto il territorio nazionale.I soggetti coinvolti, infatti, in assenza delle prescritte autorizzazioni per lo svolgimento di attività di offerta fuori sede di prodotti finanziari, hanno promosso l’acquisto di oro da investimento (da una società formalmente terza, ma di fatto riconducibile agli indagati) e il contestuale deposito del metallo prezioso presso un’altra delle società coinvolte, in cambio di un tasso di remunerazione fisso del 4% mensile (48% annuo), derivante da presunti investimenti nel settore farmaceutico, in realtà mai effettuati.In particolare, per attrarre nuovi potenziali investitori gli indagati, oltre che del passaparola, utile per alimentare la fiducia tra conoscenti o clienti soddisfatti, si sono avvalsi di un’intensa attività promozionale attraverso profili social che ha garantito una maggiore visibilità dell’offerta finanziaria raggiungendo, in tal modo, una più ampia e diversificata platea, con cui instaurare un dialogo diretto.Inoltre, l’organizzazione di esclusivi eventi promozionali volti a presentare l’opportunità di investimento, ha facilitato la creazione di un network relazionale e consolidato la credibilità e la fiducia verso i consulenti. Dal 2019 a oggi, le somme raccolte ammontano a oltre 60 milioni di euro, ma solo una minima parte (circa il 15%) è stata destinata all’effettivo acquisto di oro fisico, mentre la restante parte è stata utilizzata per remunerare i primi clienti aderenti al sistema nonché per finalità diverse rispetto al mandato ricevuto, come ad esempio il pagamento di compensi agli ideatori della frode.Nell’ambito della medesima indagine sono stati peraltro sottoposti a sequestro amministrativo a seguito di controllo in strada 131 lingotti d’oro per il valore di 800.000 euro che venivano trovati in possesso di uno dei membri dell’associazione raggiunto da misura degli arresti domiciliari.Per disincentivare le richieste di restituzione del capitale e di ritiro delle rendite maturate, ai clienti veniva anche proposta l’iscrizione un’associazione culturale, a seguito della quale i tesserati avrebbero avuto accesso a vantaggi riservati, pagando con una valuta convenzionale, spendibile presso una rete di esercizi convenzionati della filiera del lusso.Le ipotesi di reato contestate riguardano l’associazione per delinquere, l’abusiva attività finanziaria e la truffa. LEGGI TUTTO

  • in

    Credem e Worldline finalizzano accordo sul merchant acquiring

    (Teleborsa) – Credem e Worldline hanno concluso l’operazione che prevede il trasferimento delle attività di merchant acquiring di Credem in Worldline Merchant Services Italia per un controvalore di 95 milioni di euro (con un meccanismo di aggiustamento prezzo nei prossimi anni e basato su obiettivi specifici), perfezionando l’accordo comunicato al mercato il 13 novembre 2024.In dettaglio, l’operazione prevede il trasferimento a Worldline Italia delle attività di merchant acquiring di Credem, a cui fanno riferimento circa 25.000 esercenti con circa 32.000 Pos, che nel 2024 hanno generato transazioni per oltre 3 miliardi di euro. Credem e Worldline Italia hanno inoltre firmato un accordo commerciale di lungo periodo, fino a 15 anni, per la distribuzione tramite la rete Credem dei prodotti e servizi di Worldline.L’operazione “si inserisce nel contesto della strategia del Gruppo Credem di sviluppo dell’offerta ai propri clienti esercenti di servizi transazionali e digitali, dai pagamenti nei punti vendita, all’e-commerce e ai pagamenti in mobilità, e permetterà a Credem di mantenere elevati standard di servizio partecipando insieme a Worldline alla definizione della strategia commerciale verso la clientela per tutta la durata dell’accordo”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

  • in

    Unipol, scomparso prematuramente il consigliere Paolo Fumagalli

    (Teleborsa) – Unipol ha comunicato la prematura scomparsa del consigliere Paolo Fumagalli, non esecutivo e indipendente. Fumagalli era stato nominato dall’assemblea ordinaria degli azionisti del 28 aprile 2022, nell’ambito della lista di maggioranza presentata dal Patto di Sindacato avente ad oggetto azioni Unipol.Fumagalli ricopriva anche la carica di Presidente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ed era membro del Comitato Controllo e Rischi e dell’Organismo di Vigilanza.Il Consiglio di Amministrazione assumerà le opportune deliberazioni in merito in occasione della prossima riunione, prevista per il 13 febbraio 2025, fermo restando che, a seguito della scomparsa di Fumagalli, l’organo amministrativo rispetta comunque criteri di corretta composizione in conformità alle disposizioni normative, di autodisciplina e statutarie applicabili. LEGGI TUTTO

  • in

    Chiusura positiva per i listini europei. In rosso Milano con le utilities

    (Teleborsa) – La maggior parte delle Borse europee, con l’eccezione di Piazza Affari su cui pesa la brutta giornata del comparto energetico, chiude la seduta in rialzo, con l’euro che balza di oltre l’1,2% sul dollaro dopo che il Wall Street Journal ha scritto che il presidente eletto Donald Trump sta pianificando di pubblicare un ampio memorandum che ordina alle agenzie federali di studiare le politiche commerciali e valutare le relazioni commerciali degli Stati Uniti con la Cina e i vicini continentali dell’America, ma non imporrà dazi ai partner commerciali statunitensi subito dopo il suo giuramento come presidente, come molti temevano.Segno più per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un aumento dell’1,23%. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,23%. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-1,57%), che ha toccato 76,65 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +110 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,61%.Tra gli indici di Eurolandia giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,42%, resta vicino alla parità Londra (+0,18%), e seduta senza slancio per Parigi, che riflette un moderato aumento dello 0,31%.A Milano, si è mosso sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 36.144 punti, con uno scarto percentuale dello 0,34%, troncando così la scia rialzista sostenuta da quattro guadagni consecutivi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, depressa nel finale il FTSE Italia All-Share, che chiude sotto i livelli della vigilia a 38.338 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,26%); consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,09%).Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta del 20/01/2025 risulta essere stato pari a 2,89 miliardi di euro, in deciso ribasso (-18,21%), rispetto alla seduta precedente che aveva visto la negoziazione di 3,54 miliardi di euro; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,58 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,76 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, in luce Iveco, con un ampio progresso del 2,73%. Andamento positivo per Stellantis, che avanza di un discreto +2,37%. Ben comprata Unicredit, che segna un forte rialzo dell’1,54%. Piccolo passo in avanti per Banca MPS, che mostra un progresso dell’1,11%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Enel, che ha archiviato la seduta a -2,16%. Soffre Hera, che evidenzia una perdita dell’1,62%. Giornata fiacca per ENI, che segna un calo dell’1,42%. Piccola perdita per Terna, che scambia con un -1,4%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Sesa (+3,72%), Zignago Vetro (+2,63%), Caltagirone SpA (+2,39%) e Juventus (+1,77%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su OVS, che ha chiuso a -4,17%. Preda dei venditori D’Amico, con un decremento del 3,61%. Si concentrano le vendite su Intercos, che soffre un calo del 3,07%. Vendite su Ferragamo, che registra un ribasso del 2,69%. LEGGI TUTTO

  • in

    Deutsche Bank positiva su utility europee. Buy per Snam

    (Teleborsa) – Gli analisti di Deutsche Bank tornano ad avere una view positiva sulle utility europee, le quali sono “scambiate a uno sconto eccezionale, con rischi tematici sovrastimati”.La convinzione è che gli investitori stiano sopravvalutando il rischio più ampio del settore dopo le elezioni negli Stati Uniti. Anche eliminando l’intero contributo agli utili delle nuove energie rinnovabili statunitensi, DB è ancora a proprio agio con il consensus aggregato. Inoltre, il broker vede rischi del mercato del gas più bilanciati dopo un’analisi invernale 2025/26 aggiornata, a causa di un mercato del gas in restrizione.Le utility regolamentate sembrano più allettanti in aggregato, afferma Deutsche Bank, sebbene con una variazione significativa all’interno del settore. Rimane il Buy su National Grid (forte crescita e rendimenti RAB, con finanziamenti ordinati), Snam (potenziale di rendimento a due cifre, con basso rischio), United Utilities (che negozia a RAB con un forte posizionamento per la nuova revisione normativa) ed Elia (vicino a RAB, con rapida crescita RAB).Per le utility integrate rimane il Buy su SSE (P/E più basso nel settore su 20x 2026) e Pennon (possibile grande aumento di capitale), mentre viene declassata Fortum a Sell con una crescente disconnessione tra la curva dei prezzi dell’energia elettrica futura e i prezzi delle previsioni nel prezzo delle azioni.Tra i titoli rinnovabili sotto copertura, continuano a non esserci Buy nonostante i continui cali dei prezzi delle azioni. “Non vediamo ancora le valutazioni come particolarmente interessanti su P/E, in particolare alla luce delle incertezze statunitensi”, si legge nella ricerca.Guardando alle società italiane, il target price su Enel viene ridotto a 6,8 euro per azione (-3%, con Hold confermato), quello su Snam mantenuto a 5,5 euro (rating Buy), quello su Terna ridotto a 8,2 euro (-5%, Hold confermato). LEGGI TUTTO