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    Pharmanutra, Intermonte conferma “buy” e tp a 84 euro

    (Teleborsa) – Intermonte conferma il giudizio “buy” sul titolo Pharmanutra e ribadicse l’obiettivo di prezzo a 84 euro. In base alle nostre nuove stime, “ribadiamo il nostro rating “Buy”, confermando il nostro TP basato sul DCF a 84 euro”, che offre un rialzo di oltre l’80% rispetto ai prezzi attuali. L’azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli integratori di minerali e dei dispositivi medici per muscoli e articolazioni ha annunciato ieri sera i risultati semestrali. Il fatturato si è attestato a 61,9 milioni di euro e l’EBITDA a 16,5 milioni.I risultati del primo semestre del 2025, spiegano da Intermonte, sono stati supportati dal contributo iniziale di Sidevit B12 e da una migliore visibilità sulla traiettoria di consenso per l’anno fiscale 2025, nonostante i continui investimenti in nuove iniziative, che dovrebbero pesare leggermente sui margini nel breve termine. “Riteniamo che il mercato sia pronto a rivalutare una solida crescita a lungo termine, soprattutto perché i prossimi trimestri offrono maggiore visibilità sulle nuove iniziative strategiche, in particolare negli Stati Uniti e in Cina, dove il management intravede il potenziale per un massiccio aumento delle vendite nell’arco di 3 anni (Stati Uniti: 15-18 milioni di euro nell’anno fiscale 2027 contro 2 milioni di euro nell’anno fiscale 2025; Cina: 12-15 milioni di euro nell’anno fiscale 2027 contro 5-7 milioni di euro)”. Se questi ambiziosi obiettivi saranno raggiunti, spiegano gli esperti, “prevediamo che il valore delle azioni potrebbe più che raddoppiare, superando ampiamente i 100 euro/azione nel corso dell’orizzonte temporale del piano”. LEGGI TUTTO

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    VDP apre nuovi orizzonti a Riyad e nei Paesi Arabi

    (Teleborsa) – Nel corso di un incontro privato tenutosi nella sede romana di MsDesk tra Luigi Di Maio e i vertici di VDP, società italiana attiva nel settore ingegneristico a livello internazionale, è emersa con forza la necessità di rafforzare la presenza italiana nei mercati di Riyad e dell’area dei Paesi Arabi, in rapida trasformazione e ricchi di opportunità. Durante il confronto, è stato sottolineato come VDP, grazie a competenze consolidate e una visione strategica di lungo termine, rappresenti un partner solido e affidabile per lo sviluppo di progetti ad alta complessità, capaci di rispondere alle nuove sfide infrastrutturali ed energetiche di questi mercati. Lo rende noto VDP in una nota.”L’azienda – si legge nella nota – intende investire significativamente nei Paesi Arabi, promuovendo sinergie e collaborazioni con realtà locali per accompagnare i processi di crescita e innovazione, in linea con le strategie di diversificazione economica e sostenibilità della regione. L’esperienza pluriennale di VDP nel settore ingegneristico, unita a una costante attenzione all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale, fa dell’azienda un interlocutore privilegiato per investimenti di alto profilo e progetti con elevati standard qualitativi e impatto sul territorio”.Il management di VDP ha evidenziato come questo dialogo con le istituzioni sia “fondamentale per consolidare la presenza italiana in un’area strategica per il commercio globale, aprendo nuove opportunità di sviluppo per le imprese italiane e rafforzando la competitività del Made in Italy”.”L’incontro con Di Maio ha rappresentato un momento importante per condividere la nostra visione strategica e il forte interesse di VDP nel consolidare la nostra presenza nei mercati di Riyad e dei Paesi Arabi. Siamo pronti – ha dichiarato l’amministratore delegato, consigliere OICE, Francesco Ventura – a investire in progetti innovativi e sostenibili, che riflettano l’eccellenza italiana nel settore ingegneristico e rispondano alle sfide di una regione in rapido sviluppo. Crediamo fermamente che solo attraverso una collaborazione stretta tra imprese e istituzioni sia possibile costruire un futuro di crescita condivisa e opportunità concrete”. LEGGI TUTTO

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    Termotecnica, ENEA: dal 10 al 12 settembre a Benevento il Congresso nazionale ATI

    (Teleborsa) – L’80esimo “Congresso nazionale ATI” si terrà dal 10 al 12 settembre 2025 al Complesso Sant’Agostino dell’Università degli Studi del Sannio, a Benevento. L’evento, intitolato “Il futuro dell’energia: il difficile equilibrio tra nazioni e generazioni”, – fa sapere l’Enea in una nota – rappresenta un appuntamento centrale per la comunità scientifica e tecnica italiana che opera nel campo dell’energia, dei sistemi energetici e della termotecnica.Il Congresso, giunto a un traguardo storico, si conferma momento di confronto e condivisione tra accademici, ricercatori, professionisti, aziende, enti pubblici e studenti, provenienti da tutto il Paese e dall’estero. L’obiettivo – prosegue la nota – è duplice: da un lato favorire lo scambio di conoscenze tecnicoscientifiche tra mondo universitario, industria e istituzioni; dall’altro promuovere un dibattito aperto sulle sfide cruciali poste dalla transizione energetica, in un contesto in cui sostenibilità ambientale, sicurezza energetica e giustizia sociale sono sempre più interdipendenti.L’edizione 2025 si apre mercoledì 10 settembre con la sessione inaugurale presso la Chiesa Sant’Agostino, all’interno del Complesso universitario. A dare avvio ai lavori saranno figure di primo piano del mondo scientifico e industriale, con interventi dedicati al tema della decarbonizzazione, della cooperazione energetica internazionale e dell’innovazione tecnologica.Seguiranno due intense giornate, l’11 e il 12 settembre, dedicate alle sessioni parallele e ai workshop tematici, che copriranno l’intero spettro delle discipline collegate all’energia: dalle macchine a fluido alla fisica tecnica, dalla climatizzazione alle fonti rinnovabili, dai sistemi di accumulo ai temi emergenti dell’idrogeno, dell’efficienza energetica e della digitalizzazione.Il Congresso è inoltre occasione di incontro tra i docenti e ricercatori afferenti ai settori delle macchine a fluido e sistemi per l’energia e l’ambiente e della fisica tecnica industriale e ambientale che da decenni costituiscono l’ossatura tecnico-scientifica della comunità termotecnica italiana. Ma è anche uno spazio aperto alla nuova generazione di studiosi, progettisti e tecnici, grazie al coinvolgimento di numerosi dottorandi, assegnisti e giovani ricercatori.L’Università degli Studi del Sannio, che ospita l’evento, si conferma polo di eccellenza nella formazione e nella ricerca, con un crescente impegno verso le sfide ambientali ed energetiche del territorio.Benevento, città dalla profonda identità culturale e scientifica, offrirà ai partecipanti anche l’opportunità di scoprire un contesto storico-artistico unico, contribuendo a rendere l’evento non solo un appuntamento tecnico, ma anche un’esperienza di valore umano e culturale.L’Enea parteciperà con il suo direttore generale Giorgio Graditi. LEGGI TUTTO

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    Bundesbank, Nagel: AI generativa è ora ampiamente disponibile per nostro personale

    (Teleborsa) – “Alla Bundesbank, l’intelligenza artificiale generativa è ora ampiamente disponibile per il nostro personale. Questa tecnologia sta già potenziando i processi esistenti in quasi tutte le aree aziendali e integrando il lavoro precedente (che si basava esclusivamente sul machine learning). Dalla redazione di documenti all’analisi avanzata dei dati, le applicazioni di intelligenza artificiale non solo ci supportano in settori come la vigilanza bancaria o l’economia, ma anche in un’ampia gamma di servizi interni e amministrativi”. Lo ha affermato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), a un evento della Banca dei Regolamenti Internazionali.”Il potenziale dell’intelligenza artificiale è enorme e sta migliorando il nostro modo di lavorare, in una simbiosi tra efficienza e responsabilità – ha aggiunto – Ma il potenziale dell’intelligenza artificiale va ben oltre i miglioramenti operativi. Apre possibilità completamente nuove per il nostro approccio ai nostri mandati principali. Si consideri la politica monetaria: i modelli basati sull’intelligenza artificiale possono aiutarci a comprendere meglio le complesse interazioni tra le variabili economiche, consentendoci di perfezionare le nostre risposte politiche. Nella vigilanza finanziaria, l’intelligenza artificiale può aiutarci a identificare i rischi emergenti in tempo reale, consentendoci di agire in modo proattivo anziché reattivo”.”Oggi, l’intelligenza artificiale funge da assistente, supportando i nostri esperti, ma non sostituendoli – ha spiegato Nagel – Allo stesso tempo, stiamo passando da sistemi relativamente semplici a un agentic AI più sofisticata, in grado di gestire compiti sempre più complessi. Tuttavia, gli esperti umani e le loro responsabilità rimangono saldamente al centro dell’attenzione. L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, non un decisore. Questa distinzione è cruciale, soprattutto nel contesto delle banche centrali, dove fiducia, responsabilità e buon senso sono fondamentali”.”Credo che trasparenza, responsabilità ed equità debbano essere al centro delle nostre strategie di intelligenza artificiale, non solo per rispettare le normative, ma anche per mantenere la fiducia del pubblico nelle nostre istituzioni”, ha sottolineato il presidente della Bundesbank. LEGGI TUTTO

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    Per S&P Global Ratings mercato del lavoro europeo continua a mostrare notevole resilienza

    (Teleborsa) – In un recentissimo studio, S&P Global Ratings analizza il mercato del lavoro europeo, che continua a mostrare una notevole resilienza.Oltre 169 milioni di persone erano occupate nell’eurozona nel primo trimestre, un nuovo record, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 6,3% a giugno, il minimo da oltre un decennio.Gli esperti prevedono ancora un atterraggio morbido per il mercato del lavoro della regione, sostenuto da solidi bilanci aziendali e da tendenze strutturali come la maggiore partecipazione di lavoratori senior e donne.”Le riforme del mercato del lavoro stanno migliorando i tassi di partecipazione e la qualità dei contratti di lavoro in alcuni paesi”, ha affermato Sylvain Broyer, Chief Economist EMEA.Le riforme, evidenzia il report, vengono attuate in previsione di un invecchiamento demografico più diffuso in Europa nel prossimo decennio. Gli incentivi finanziari previsti dal piano NEXTGEN UE, in particolare il Recovery and Resilience Facility (RRF), hanno incoraggiato le riforme.Nel complesso, queste riforme hanno aumentato la partecipazione della popolazione in età lavorativa. Il tasso di attività (la quota di persone di età compresa tra 20 e 64 anni occupate e disoccupate sul totale della popolazione in questa fascia d’età) nell’eurozona ha raggiunto il record dell’80,6% nel primo trimestre del 2025.Tra il quarto trimestre del 2019 e il primo trimestre del 2025, il tasso di occupazione femminile è aumentato più di quello maschile. Il tasso di occupazione per la fascia di età 60-64 anni (donne e uomini) è aumentato notevolmente.La quota di occupati con contratti a tempo determinato è diminuita. Anche la quota di lavori part-time involontari sul totale dell’occupazione part-time è in calo e la disoccupazione di lunga durata come quota della disoccupazione totale è diminuita nell’eurozona.”L’avvento dell’intelligenza artificiale sta rimodellando il mercato del lavoro, contribuendo a compensare la perdita di posti di lavoro nei settori manifatturieri tradizionali”, ha proseguito Broyer, causata dalla “crescente concorrenza cinese, soprattutto nel settore automobilistico, e dallo shock dei prezzi dell’energia innescato dalla guerra in Ucraina, che ha spinto alcuni produttori a delocalizzare parte della produzione fuori dall’Europa”.In un contesto che vede un tasso di occupazione elevato rispetto all’attività economica, “prevediamo che il costo del lavoro continuerà ad alimentare l’inflazione più che nei decenni precedenti, rendendo improbabile, in assenza di uno shock grave per il sistema, un ritorno a tassi di interesse pari a zero o negativi nell’eurozona”, ha concluso Broyer. LEGGI TUTTO

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    Azimut, raccolta netta di 1,5 miliardi di euro ad agosto

    (Teleborsa) – Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha registrato ad agosto 2025 una raccolta netta totale di 1,5 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi (77%) destinati alle soluzioni gestite. Questo porta la raccolta netta da inizio anno a 13,4 miliardi, a conferma dell’obiettivo per il 2025, recentemente rivisto al rialzo fra 28 e 31 miliardi. Le masse totali hanno raggiunto un nuovo massimo storico di 119,5 miliardi di euro a fine agosto (+11,2% da inizio anno), grazie al forte slancio globale di Azimut e al suo modello di business diversificato.”La raccolta netta di 1,5 miliardi registrata ad agosto, mese tradizionalmente caratterizzato da una forte stagionalità, dimostra la straordinaria solidità della nostra piattaforma e della nostra presenza commerciale attiva in 20 paesi, che continua a distinguerci sul mercato – ha commentato Alessandro Zambotti, CEO e CFO del Gruppo – In particolare, lo scorso mese in Italia la nostra rete di consulenti finanziari ha raccolto oltre 200 milioni su due fondi alternativi dedicati ai mercati privati, riaffermando la nostra leadership in questo segmento”. “In Brasile sono stati perfezionati ulteriori closing di fondi nel settore delle infrastrutture private e immobiliari per oltre 100 milioni – ha aggiunto – In Turchia abbiamo registrato un’elevata raccolta nei fondi comuni di investimento e nel segmento discretionary. La nostra offerta di wealth management a Singapore e Dubai continua a evolversi per soddisfare le esigenze dei clienti e, infine, la nostra piattaforma statunitense prosegue nel suo percorso di crescita. Con 13,4 miliardi raccolti da inizio anno, guardiamo con fiducia al raggiungimento del nostro obiettivo per il 2025, recentemente rivisto al rialzo, e a mantenere la nostra posizione di leadership nel settore del risparmio gestito in Italia”. LEGGI TUTTO

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    LU-VE ritorna a crescere nel secondo trimestre. Record di EBITDA nel semestre

    (Teleborsa) – LU-VE, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, ha comunicato che, grazie a un secondo trimestre in significativo recupero rispetto al 2024 (+3,7%), il primo semestre del 2025 si è chiuso con un leggero calo (-0,7%) del fatturato prodotti che si è attestato 290,6 milioni di euro e con una redditività in miglioramento sia in valore assoluto (EBITDA adjusted 43,1 milioni di euro, +0,3% rispetto a H1-24) sia in incidenza percentuale sul fatturato (14,6%) rispetto al primo semestre del 2024 (14,5%).Il risultato netto è stato di 17 milioni di euro (5,8% dei ricavi), rispetto a 20,1 milioni del primo semestre 2024 (6,8% dei ricavi). Applicando l’effetto fiscale ai costi e ricavi non rientranti nella gestione ordinaria, il risultato netto adjusted è stato pari a 19 milioni di euro, 6,5% dei ricavi (nel primo semestre 2024, 19,6 milioni, 6,6% dei ricavi).La posizione finanziaria netta è negativa per 96,4 milioni di euro (97,5 milioni al 31 dicembre 2024), con un miglioramento per 1,1 milioni. Ciò è principalmente dovuto per 30,3 milioni al flusso positivo della gestione operativa, al netto di 16,7 milioni legati agli investimenti, di 9,8 milioni di distribuzione di dividendi, di 6,7 milioni legati all’incremento del capitale circolante operativo, e grazie a 3 milioni legati alla variazione degli altri debiti e crediti e 1 milioni legati al decremento delle altre passività finanziarie (IFRS16).”A livello internazionale, i mesi passati sono stati caratterizzati da uno scenario di incertezza diffusa. Nonostante questo, nel secondo trimestre siamo tornati a crescere e chiudiamo la prima metà dell’anno con un nuovo record dell’EBITDA – ha dichiarato il CEO Matteo Liberali – Nei prossimi mesi, ci attendiamo una crescita del volume delle vendite, grazie al robusto portafoglio ordini, al miglioramento della domanda in alcuni segmenti di mercato, all’impatto dei recenti investimenti strategici in USA e in Cina e a un potenziale allentamento dell’instabilità globale”.Alla fine di giugno il portafoglio ordini ha segnato un nuovo record nella storia del gruppo con un valore pari a 225 milioni di euro, in aumento del 31,7% rispetto al primo semestre del 2024 e del 6,9% rispetto al primo trimestre 2025. Una crescita molto rilevante riguarda gli ordini della SBU Cooling Systems, che vede la maggior parte dei progetti collocati nel secondo semestre dell’anno e alcuni già scadenzati nel 2026, in particolare nel campo dei prodotti di grande potenza destinati alla power gen. LEGGI TUTTO

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    Unicredit stanzia 8 milioni per il nuovo hub Ladisa a Colorno

    (Teleborsa) – UniCredit ha finalizzato un finanziamento da 8 milioni di euro a favore di Ladisa, storica azienda italiana della ristorazione collettiva e del catering, per la realizzazione di un nuovo hub logistico a Colorno (PR). L’operazione è stata formalizzata sotto forma di mutuo ipotecario a Stato Avanzamento Lavori della durata di otto anni, con un periodo di preammortamento di diciotto mesi. Il polo sorgerà su un’area di 30 mila metri quadrati nel cuore della Food Valley emiliana e sarà costruito secondo i più avanzati criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Grazie alla nuova infrastruttura, Ladisa potrà ottimizzare gli approvvigionamenti valorizzando le produzioni agroalimentari locali, migliorare i flussi logistici e rafforzare la distribuzione su scala nazionale, servendo in modo ancora più capillare le oltre mille strutture raggiunte ogni anno.Con sede principale a Bari, 24 impianti produttivi, 7 piattaforme operative e oltre 5.400 dipendenti, Ladisa è oggi uno dei maggiori operatori nazionali del settore, con una capacità di circa 35 milioni di pasti l’anno destinati a scuole, ospedali, strutture socio-sanitarie, forze armate, istituzioni e aziende private.”Questa iniziativa – sottolinea Ferdinando Natali, regional manager Sud UniCredit – conferma l’importanza di affiancare imprese che investono su logistica e sostenibilità, due asset decisivi per il futuro della filiera agroalimentare italiana. UniCredit, attraverso soluzioni finanziarie mirate e partnership istituzionali, contribuisce a rafforzare la competitività di un settore strategico per l’economia nazionale, sostenendo al tempo stesso la coesione tra territori diversi del Paese”.”Il polo logistico di Colorno rappresenta un investimento strategico e un passaggio fondamentale nel nostro percorso di crescita e innovazione – dichiarano Sebastiano e Vito Ladisa, titolari dell’omonima azienda –. Questa nuova struttura ci permetterà di modernizzare l’intera filiera, migliorando l’efficienza di approvvigionamenti e distribuzione, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione delle specificità produttive locali. La collaborazione con UniCredit è stata determinante per realizzare un progetto ambizioso, orientato al futuro e capace di coniugare competitività, responsabilità e visione a lungo termine”. LEGGI TUTTO