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    Powersoft, utile 2024 in leggera crescita a 12,3 milioni. Dividendo di 0,82 euro

    (Teleborsa) – Powersoft, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nei sistemi di amplificazione audio, trattamento del segnale e sistemi di trasduzione per il settore pro-Audio, ha comunicato che i ricavi consolidati complessivi realizzati nel corso del 2024 ammontano a 72,4 milioni di euro, con una crescita del 2,9% rispetto a 70,3 milioni del 2023, trainata dal mercato americano che ha registrato un’ottima performance in entrambi i settori di riferimento, Live Touring e Install.L’EBITDA consolidato ammonta a complessivi 20,0 milioni di euro, in crescita rispetto a 19,7 milioni del 2023 e con un’incidenza sul fatturato pari al 28,0%. L’EBITDA Adj, rettificato per tenere conto dei costi straordinari relativi all’operazione di acquisizione K-Array, è pari a 20,2 milioni di euro (EBITDA Adj margin pari al 28,3%). Il Risultato Netto consolidato risulta positivo e pari a 12,3 milioni di euro, in crescita del 2,4%.La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2024 risulta positiva (cassa netta) per 10,2 milioni di euro rispetto a 5,4 milioni al 30 giugno 2024 e 17,8 milioni al 31 dicembre 2023.”I risultati raggiunti confermano la solidità e la capacità di crescita del nostro Gruppo, che continua a distinguersi per visione strategica e capacità di innovare, anche in uno scenario complesso e competitivo – ha detto l’AD Luca Lastrucci – Il 2024 non è stato solo un anno di consolidamento della redditività e della solidità finanziaria, ma anche di importanti traguardi che raccontano il nostro impegno verso il futuro. Tra questi, spicca la prestigiosa collaborazione tecnologica con Ferrari, che unisce due eccellenze italiane nell’obiettivo comune di ridefinire l’esperienza audio nel settore automotive, con una forte attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità, valori che da sempre contraddistinguono il nostro percorso”.”Il mese di febbraio ha visto l’annuncio di due operazioni strategiche che confermano il ruolo di Powersoft come protagonista globale nel settore – ha aggiunto – Abbiamo infatti comunicato di aver sottoscritto un accordo per l’acquisizione di K-Array, azienda specializzata nella progettazione e produzione di sistemi audio ad alte prestazioni e dal design compatto. Acquisizione che rappresenta un passo strategico veramente importante per la nostra azienda e per il mercato dell’audio professionale. Powersoft ha inoltre annunciato una nuova partnership con Cohesion, azienda del Clair Global Group e punto di riferimento nella produzione di sistemi audio professionali: una collaborazione destinata a ridefinire il futuro della produzione di eventi live e oltre. Guardiamo avanti con entusiasmo e determinazione, forti di risultati concreti e di progetti che rafforzano la nostra identità e il nostro ruolo nel settore audio”.Il Consiglio di Amministrazione ha approvato di proporre all’Assemblea degli Azionisti, convocata per il 16 aprile 2025, di destinare 0,82 euro per azione (payout ratio dell’85%, in linea con lo scorso esercizio e dividend yield di 5%), al lordo delle ritenute di legge, alla distribuzione di un dividendo agli azionisti per ciascuna delle azioni che risulteranno in circolazione alla data di stacco della cedola al 28 luglio 2025, con messa in pagamento il 30 luglio 2025 e con data di legittimazione al pagamento del dividendo il 29 luglio 2025. Il valore complessivo dell’ammontare dei dividendi, tenuto conto delle azioni in circolazione alla data odierna (12.535.062), è stimato in 10.278.751 euro. LEGGI TUTTO

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    Istat: passaggio da Rdc ad Adi peggiora reddito per 850mila famiglie

    (Teleborsa) – Il passaggio dal reddito di cittadinanza, già depotenziato nel corso del 2023, all’assegno di inclusione ha comportato un peggioramento dei redditi disponibili per circa 850mila famiglie (3,2% delle famiglie residenti). La perdita media annua è di circa 2mila 600 euro e interessa quasi esclusivamente le famiglie che appartengono al gruppo delle famiglie più povere. In tre quarti dei casi si tratta di nuclei che perdono il diritto al beneficio e nel restante quarto di nuclei svantaggiati dal nuovo metodo di calcolo. È quanto rileva l’Istat nel report sulla redistribuzione del reddito in Italia.Per circa 400mila famiglie il passaggio tra Rdc e Adi non comporta una variazione del reddito disponibile perché continuano a ricevere lo stesso importo. Infine, un gruppo esiguo di famiglie (circa 100mila) trae un beneficio dal passaggio all’Adi di circa 1.200 euro. Il vantaggio deriva dal diverso trattamento dei componenti con disabilità insito nel metodo di calcolo della scala di equivalenza Adi rispetto a quella Rdc. L’indennità una tantum di 100 euro per i lavoratori dipendenti si stima abbia raggiunto circa 3 milioni di famiglie (11,6% delle famiglie residenti), generando una variazione del reddito disponibile pari in media allo 0,2%. Sono circa 750mila le lavoratrici madri che, grazie all’esonero totale dei contributi, si stima registrino un guadagno, rispetto al 2023, pari a poco più di mille euro. Un quarto di queste, avendo una retribuzione annua lorda superiore ai 35mila euro, non erano destinatarie dell’esonero parziale previsto per i lavoratori dipendenti nel 2023. Queste ultime, quindi, registrano il guadagno medio maggiore, pari a oltre 1.800 euro.Nel complesso, tuttavia, le modifiche al sistema di tasse e benefici introdotte nel corso del 2024 “diminuiscono in lieve misura l’equità della distribuzione dei redditi disponibili delle famiglie”. La diseguaglianza, valutata attraverso l’indice di Gini, passa dal 30,25% al 30,40%. Lo ha reso noto l’Istat. Secondo l’Istat, infatti, il passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno d’inclusione, “impattando negativamente sulle famiglie con reddito disponibile più basso, aumenta di oltre 2 decimi di punto l’indice di Gini e questo effetto è solo parzialmente compensato dal lieve effetto positivo connesso alla riforma dell’Irpef, valutata congiuntamente agli esoneri contributivi e all’indennità per i lavoratori dipendenti”. L’effetto negativo sui redditi più bassi del passaggio all’Adi emerge più chiaramente osservando come i redditi delle famiglie alle code della distribuzione si rapportano a quelli delle famiglie mediane. La variazione nella distribuzione è attribuibile quasi esclusivamente al peggioramento dei redditi più bassi. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari positiva insieme all’Europa. Spiccano MPS e Saipem

    (Teleborsa) – Acquisti sui listini azionari europei, con il FTSE MIB che mette a segno la stessa performance positiva del Vecchio Continente. Oggi non sono stati pubblicati dati macro rilevanti in Eurozona; l’Istat ha rivisto la crescita dell’indice dei prezzi al consumo di febbraio al +1,6% su base annua (da +1,5% del mese precedente), con la la stima preliminare che era +1,7%.La settimana sarà ricca di riunioni delle banche centrali, tra cui la Federal Reserve (l’attenzione sarà rivolta alla comunicazione di Jerome Powell sui futuri tagli dei tassi e sulle proiezioni economiche), la Banca del Giappone e la Banca d’Inghilterra, che dovrebbero lasciare invariati i loro tassi di riferimento. Tra le altre, sono attesi invece interventi in Svizzera e Svezia.Sul fronte geopolitico, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che martedì parlerà con il presidente russo Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina. Sempre dall’America, pesano i commenti del segretario del Tesoro Scott Bessent che hanno alimentato i timori di un rallentamento dell’economia.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,089. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,13%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell’1,23%, a 68,01 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,88%.Nello scenario borsistico europeo piccolo passo in avanti per Francoforte, che mostra un progresso dello 0,33%, composta Londra, che cresce di un modesto +0,25%, e performance modesta per Parigi, che mostra un moderato rialzo dello 0,46%.Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dello 0,70%; sulla stessa linea, performance positiva per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata in aumento dello 0,70% rispetto alla chiusura precedente.Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,6%); sulla stessa linea, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,26%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, incandescente Banca MPS, che vanta un incisivo incremento del 4,80%. Saipem avanza del 3,24%. Si muove in territorio positivo Mediobanca, mostrando un incremento del 3,14%. Denaro su Stellantis, che registra un rialzo dell’1,77%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Alerion Clean Power (+7,61%), Zignago Vetro (+5,86%), Moltiply Group (+3,90%) e Tinexta (+3,13%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Pharmanutra, che ottiene -8,12%. Si concentrano le vendite su The Italian Sea Group, che soffre un calo del 5,11%. Vendite su MARR, che registra un ribasso del 3,39%. Seduta negativa per Philogen, che mostra una perdita del 3,17%. LEGGI TUTTO

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    Pharmanutra non prevede impatti significativi da dazi su prodotti destinati a USA

    (Teleborsa) – PharmaNutra, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel settore degli integratori di minerali e dei dispositivi medici per muscoli e articolazioni, non prevede “impatti significativi” dall’eventuale introduzione di dazi doganali sui prodotti del Gruppo destinati al mercato americano.La società ha fornito alcune precisazioni al comunicato di venerdì sui conti 2024, spiegando oggi che “non sussiste alcuna criticità specifica che possa derivare dagli imprevedibili sviluppi degli scenari legati alla situazione geopolitica attuale che generano una incertezza macroeconomica generalizzata che possa condizionare il raggiungimento degli obiettivi aziendali”.Venerdì aveva scritto che “le attuali tensioni internazionali e gli imprevedibili sviluppi degli scenari legati alla situazione geopolitica attuale generano una incertezza macroeconomica generalizzata che potrebbe condizionare il raggiungimento degli obiettivi aziendali”. LEGGI TUTTO

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    USA, Empire State index marzo crolla a -20 punti

    (Teleborsa) – Peggiora, portandosi anche in territorio negativo, a marzo 2025 l’indice manifatturiero Empire State di New York. L’indicatore si è portato a -20 punti dai 5,7 punti di febbraio. Il dato è anche peggiore delle stime degli analisti, che erano per un calo fino a -1,9 punti. L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Si ricorda che un livello del dato superiore/inferiore allo 0 indica che la maggior parte delle compagnie riportano miglioramenti/peggioramenti delle condizioni. Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini è passata a -14,9 punti da 11,4, mentre quella sulle consegne scende a -8,5 punti (da 14,2). Quella sulle scorte si porta a +13,3 punti (da +8,7). LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio febbraio sotto le attese: +0,2% su mese

    (Teleborsa) – Tornano a crescere, anche se meno delle attese, le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di febbraio 2025, si è registrata una variazione positiva dello 0,2% su base mensile a 722,7 miliardi di dollari, dopo il -1,2% del mese precedente. Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti che avevano stimato un incremento dello 0,6%. Su base annua si è registrato un aumento del 3,1% dopo il +3,9% di gennaio. Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,3% su base mensile, sopra il -0,6% del mese precedente, uguale al +0,3% del consensus.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Energean, accordo con Carlyle rischia di saltare: mancano autorizzazioni in Italia e Egitto

    (Teleborsa) – L’accordo per l’acquisto di asset di Energean in Egitto, Italia e Croazia da parte del colosso del private equity Carlyle – per un valore massimo di 945 milioni di dollari – rischia di saltare perché alcune approvazioni normative in Italia ed Egitto non sono ancora state ottenute da Carlyle e non c’è alcuna garanzia che saranno soddisfatte entro e non oltre il 20 marzo 2025 (data massima concordata ad agosto 2024 per il soddisfacimento delle condizioni).Inoltre, Energean – società quotata sulla Borsa di Londra che è focalizzata sullo sviluppo di nel Mediterraneo – non è stata in grado di raggiungere un accordo con Carlyle per estendere la data oltre il 20 marzo 2025. Di conseguenza, “vi è un rischio significativo che le condizioni sospensive non saranno soddisfatte (o rinunciate) entro la data di long stop pertinente e che, pertanto, (in assenza di un’estensione concordata) la transazione potrebbe essere terminata”, si legge in una nota.Energean rimane impegnata a chiudere la transazione secondo i termini concordati e a massimizzare il rendimento per gli azionisti, anche tramite il suo programma di dividendi in corso, con o senza la cessione.”Sebbene Carlyle non abbia ancora ottenuto le necessarie approvazioni normative, rimaniamo impegnati a concludere la transazione – ha commentato il CEO Mathios Rigas – Si tratta di asset diversificati e di alta qualità con un potenziale di crescita significativo e, se la transazione non si conclude, valuteremo tutte le opzioni strategiche, concentrandoci, come sempre, sui migliori interessi dei nostri azionisti tenendo presente la necessità di diversificazione, scala, accrescimento dei dividendi e crescita”. LEGGI TUTTO

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    Cina, vendite al dettaglio e produzione industriale migliori delle attese a febbraio

    (Teleborsa) – Segnali positivi giungono da alcuni importanti dati macro cinesi pubblicati stamattina, che indicano – in particolare – una crescita superiore alle attese delle vendite al dettaglio e della produzione industriale.Secondo i dati del Bureau of Statistics cinese, la produzione industriale è cresciuta del 5,9% su base annua a febbraio, meno del mese precedente (+6,2%) ma sopra il consensus (+5,3%). La crescita da inizio anno si assesta così al 5,9%, sopra il 5,8% del mese precedente. Crescono più delle attese anche gli investimenti delle imprese, che segnano un +4,1% a febbraio, contro il +3,2% atteso e rispetto al +3,2% del mese precedente.Fanno meglio delle aspettative pure le vendite al dettaglio. I consumi, infatti, registrano a febbraio un incremento del 4% su base annua dopo il +3,7% rilevato a gennaio, mentre le stime del mercato erano per una crescita del 3,8%. Dall’inizio dell’anno, le vendite sono salite del 3%, contro il +3,5% del periodo precedente.Il tasso di disoccupazione infine è salito al 5,4%, contro il 5,1% del mese precedente e atteso. LEGGI TUTTO