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    Elezioni amministrative 2025, Ravenna e Genova al centrosinistra al primo turno

    (Teleborsa) – Si sono chiusi alle 15.30 i seggi delle Elezioni amministrative 2025, che hanno interessato 117 comuni appartenenti a regioni a statuto ordinario, di cui quattro capoluoghi di Regione (Genova, Ravenna, Matera e Taranto) e 9 comuni della Sicilia. L’affluenza finale si attesta al 56,29% più o meno in linea con il 56,32% della tornata precedente, mentre alla chiusura delle urne ieri alle 23 risultava ancora in calo.Dagli exit poll realizzati dal Consorzio Opinio per la Rai emerge che Ravenna si conferma roccaforte del centrosinistra, senza neanche bisogno del ballottaggio, con preferenze comprese in un intervallo del 61%-65% per il candidato Alessandro Barattoni. Anche Genova resta alla candidata sindaca Silvia Salis, che conta di passare al primo turno con una percentuale compresa fra il 53% ed il 57%, mentre l’avversario del centrodestra Pietro Piciocchi avrebbe preso tra il 38% e il 42%. Ballottaggio per Matera, dove è in vantaggio la coalizione riformista che fa capo a Roberto Cifarelli, con preferenze fra il 44,5% ed il 48,5%, mentre il candidato sindaco di centrodestra Antonio Nicoletti si ferma al 31,5-35,5%.A Taranto passano al secondo turno il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti, con adesioni fra il 37% ed il 41%, ed il candidato del centrodestra Luca Lazzaro, che prende fra il 20% ed il 24%.I ballottaggi per i Comuni in bilico si terranno l’8-9 giugno, data in cui cade anche la tornata referendaria sul lavoro e l’immigrazione, promossa dalla Cgil di Maurizio Landini. E proprio per questo motivo i risultati di queste elezioni sono molto seguiti, per testare il polso dell’affluenza e dell’interesse alla partecipazione attiva. LEGGI TUTTO

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    Dexelance prosegue l’acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – Dexelance, gruppo industriale diversificato tra i leader italiani nel design, luce e arredamento, ha comunicato di aver acquistato tra il 19 e il 23 maggio 2025, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, complessivamente 4.347 azioni ordinarie (pari allo 0,016% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 7,684 euro per un controvalore pari a 33.402,13 euro.A seguito delle operazioni finora effettuate, al 23 maggio Dexelance deteneva 268.466 azioni proprie, pari allo 0,997% del capitale sociale.Intanto, in Borsa, il Gruppo dell’arredamento di alta gamma allunga il passo rispetto alla seduta precedente, portandosi a 7,8 euro. LEGGI TUTTO

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    OVS, aggiornamento sul buyback

    (Teleborsa) – OVS, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 19 e il 23 maggio 2025, complessivamente 74.189 azioni ordinarie (pari allo 0,0291% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 3,5010 euro, per un controvalore pari a 259.738,09 euro.Al 23 maggio, il leader dell’abbigliamento in Italia ha in portafoglio un totale di 9.637.497 azioni proprie pari al 3,7789% del capitale sociale.Nel frattempo, sul listino milanese, buona la performance di OVS, che si attesta a 3,646 euro, con un aumento dell’1,84%. LEGGI TUTTO

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    Unipol, Intesa Sanpaolo conferma “buy” e alza prezzo obiettivo

    (Teleborsa) – Gli esperti di Intesa Sanpaolo hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo sul titolo Unipol, portandolo a 18,2 euro dai 16,4 indicati in precedenza. Il giudizio viene confermato a “buy”.Il titolo a Piazza Affari passa di mano con un trascurabile +0,15%.Il movimento del Gruppo finanziario a assicurativo italiano, nella settimana, segue nel bene e nel male l’andamento del FTSE MIB, rendendo il titolo fortemente influenzato dal mercato di riferimento e meno da notizie inerenti alla società stessa.L’andamento di breve periodo di Unipol mostra una tendenza moderatamente positiva con prima area di resistenza stimata a quota 17,15 Euro e supporto a 16,92. In tale contesto ci si attende un miglioramento della curva verso i nuovi top visti a 17,37. LEGGI TUTTO

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    Generali, nuovo target price da Equita

    (Teleborsa) – Gli analisti di Equita hanno alzato il target price sul titolo Generali. Il prezzo obiettivo è stato rivisto a 32 euro e si confronta con i 33 euro delle attuali quotazioni. Il giudizio è stato confermato a “hold”.Nel frattempo a Piazza Affari, le azioni Generali mostrano un timido rialzo (+0,18%).L’analisi settimanale del titolo rispetto al FTSE MIB mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del Leone di Trieste, che fa peggio del mercato di riferimento.Lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento, letto dai relativi indicatori, per l’opposizione della resistenza stimata a quota 33,34 Euro. Funzionale il controllo della situazione di breve offerta dai supporti a 32,87. E’ concreta la possibilità di una continuazione della fase correttiva verso quota 32,65. LEGGI TUTTO

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    Poste Italiane, Deutsche Bank conferma “buy” e alza il target price

    (Teleborsa) – Gli analisti di Deutsche Bank hanno incrementato il target price sul titolo Poste Italiane e confermato il giudizio “buy”. Il prezzo obiettivo è stato alzato a 20 euro dai 17 indicati in precedenza.Nel frattempo a Piazza Affari il titolo Poste Italiane passa di mano in progresso dell’1,50%.A livello comparativo su base settimanale, il trend della più grande infrastruttura di servizi in Italia evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Poste Italiane rispetto all’indice.Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l’evidente difficoltà a procedere oltre quota 19,05 Euro. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 18,86. Le attese più coerenti propendono per un’estensione del movimento correttivo verso quota 18,75 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO

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    Commercialisti, Rosa Petitto alla guida di XBRL Italia

    (Teleborsa) – La commercialista Rosa Petitto, presidente dell’Ordine di Catanzaro della categoria, è stata eletta oggi alla guida di XBRL Italia. Il Consiglio direttivo dell’Associazione ha votato per lei all’unanimità.XBRL Italia è l’associazione che si occupa di sviluppare e diffondere standard di reporting finanziario e di altri flussi informativi, utilizzando il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language). Questa attività mira a standardizzare la comunicazione finanziaria, facilitando lo scambio di informazioni tra diversi attori del sistema economico e finanziario. L’Associazione sviluppa la tassonomia per i bilanci delle aziende. Suoi soci fondatori sono, oltre al Consiglio nazionale dei Commercialisti, ABI (Associazione Bancaria Italiana), AIAF (Associazione Italiana Analisti Finanziari), ANIA (Associazione Italiana Imprese Assicuratrici), ASSONIME (Associazione Società Italiane per Azioni), BANCA D’ITALIA, IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), FONDAZIONE OIC (Organismo Italiano di Contabilità) e UNIONCAMERE (Unione Italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura).”Sono felice di poter dare, in rappresentanza del Consiglio nazionale dei commercialisti, un contributo allo sviluppo delle attività dell’Associazione al fine di poter garantire lo svolgimento di nuove iniziative sia di formazione che di aggiornamento per le aziende. Confido nel contributo fattivo da parte di tutti i soci, per il tramite dei loro rappresentanti in seno al Consiglio direttivo, per la crescita ulteriore dell’Associazione”, afferma Petitto.Per il presidente del Consiglio nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio, “la nomina di Rosa Petitto, a cui vanno le nostre congratulazioni, alla guida di un’Associazione che riunisce tanti soggetti importanti e qualificati è un altro risultato che premia la sinergia istituzionale da noi promossa in questi anni. A XBRL Italia il Consiglio nazionale fornirà un concreto supporto, anche in termini logistici e organizzativi”. LEGGI TUTTO

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    Mercato autovetture usate, UNRAE: “Prosegue la crescita, +3,8% a marzo”

    (Teleborsa) – Nuovo segno positivo a marzo per il mercato dell’auto usata. Con 497.573 trasferimenti di proprietà (dati in attesa di consolidamento), nel mese si registra la settima crescita consecutiva, con un +3,8% rispetto ai 479.439 di marzo 2024 (-0,6% sul 2019). I trasferimenti netti crescono del 2,4%, mentre le minivolture segnano un +5,6%. Nel I trimestre l’incremento è del 3,4% con 1.450.742 trasferimenti (-0,7% sul 2019). Questi i dati diffusi dall’UNRAE. Trasferimenti netti: AlimentazioniA marzo il diesel si conferma al primo posto fra le motorizzazioni, ma continua a ridurre il suo peso e si assottiglia progressivamente la distanza con il motore a benzina. Il diesel, infatti, scende al 42,5% di quota (-2,7 p.p. e al 42,8% nel cumulato), il motore a benzina cede un decimale al 38,6% nel mese (38,7% nel trimestre). Le ibride occupano una terza posizione molto distanziata, con il 9,6% nel mese (9,3% in gennaio-marzo); seguono Gpl al 5,0% nel mese (al 5,1% nel cumulato) e metano al 2,0% nel mese e nel trimestre; BEV e plug-in salgono all’1,0% e 1,2% in marzo (0,9% e 1,2% nei primi 3 mesi). Trasferimenti netti: ContraentiIn marzo i trasferimenti per contraente confermano l’andamento del mese precedente: gli scambi tra privati/aziende, che rimangono largamente predominanti, guadagnano 1,6 punti e rappresentano il 57,5% di tutti i passaggi di proprietà (57,5% nel trimestre). Parallelamente, cedono 1,6 punti quelli da operatore a cliente finale, al 38,3% nel mese e nei primi 3 mesi. Cedono un decimale gli scambi provenienti da auto-immatricolazioni (3,3% in marzo e 3,4% nel cumulato), mentre lo guadagnano quelli provenienti dal noleggio (0,9% complessivo e 0,8% nei 3 mesi). Trasferimenti netti: Regioni (quota % Marzo 2025)Anche a marzo l’analisi per regione conferma inalterato il podio. Lombardia al primo posto, al 16,1% nel mese (+0,1 p.p.), Lazio al secondo, al 9,7% (-0,1 p.p.). Campania in terza posizione con il 9,2% (+0,1 p.p.). Al quarto posto la Sicilia con l’8,2% (+0,1 p.p.), seguita dal Veneto all’8,1%.Trasferimenti netti: AnzianitàA marzo la quota dei trasferimenti netti di vetture con oltre 10 anni di anzianità scende al 47,5%, 0,3 punti in meno rispetto a marzo 2024. Quella di auto da 4 a 6 anni vale l’11,4%, in calo di 1,9 punti sullo stesso mese 2024. Le auto da 6 a 10 anni rappresentano il 17,6% (+0,8 p.p. rispetto al 2024); 12,3% la quota di auto da 2 a 4 anni, 1,2 punti più alta di marzo 2024, e 4,6% quella delle auto da 1 a 2 anni (+0,2 p.p.). Le vetture fino a 1 anno confermano il 6,6% nel mese e nel cumulato. Nel complesso, i trasferimenti di vetture fino a 4 anni di anzianità coprono il 23,5% a marzo, +1,4 p.p. sullo stesso mese 2024.Minivolture: ContraentiSul fronte delle minivolture, perde 0,6 punti la quota di privati o altre società che permutano la propria vettura, in calo al 57,5%, e recupera 1,5 punti la quota dei ritiri di autovetture da parte degli operatori, al 28,6%. Cedono 0,6 punti anche le auto provenienti dal Noleggio a Lungo Termine (al 9,7%) e mezzo punto quelle provenienti da auto-immatricolazioni (all’1,6%). Guadagnano 3 decimali, al 2,7%, quelle provenienti dal Noleggio a Breve Termine.Minivolture: AlimentazioniAnche fra le minivolture le auto diesel confermano la leadership nel mese, ma calano di 5,6 punti al 44,1%. Il motore a benzina guadagna 0,7 p.p. al 31,9%. Il Gpl recupera 1 decimale al 5,6%, il metano cala al 2,0%. In sostenuta crescita le minivolture di auto ibride, al 13,0%. Le ibride plug-in e le elettriche pure si posizionano rispettivamente all’1,8% e all’1,6% di quota, recuperando entrambe mezzo punto.Minivolture: AnzianitàAnche fra le minivolture si contrae la quota delle autovetture con più di 10 anni, al 35,4% del totale: 1,6 punti in meno di marzo 2024. Cede 0,9 punti la fascia da 6 a 10 anni (al 19,2%) e perde 2,5 punti quella da 4 a 6 anni, al 13,0%. Registra una crescita sostenuta la fascia da 2 a 4 anni (17,3%); in aumento anche la fascia da 1 a 2 anni, al 6,4% (+1,3 p.p.) e quella fino a 1 anno, all’8,7% (+1,5 p.p.). Nel complesso, le minivolture di vetture fino a 4 anni di anzianità coprono il 32,4% a marzo, +5,0 p.p. sullo stesso mese 2024. LEGGI TUTTO