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    Morningstar DBRS alza rating ad “A (low)” su Intesa, BPM, BPER e Sondrio

    (Teleborsa) – Sfilza di upgrade al rating delle banche italiane da parte di Morningstar DBRS, riflettendo il miglioramento del rating creditizio dell’Italia. Il 17 ottobre 2025, Morningstar DBRS ha infatti alzato il rating dell’Italia ad A (low) da BBB (high), modificandone il trend da Positivo a Stabile.Morningstar DBRS ha alzato il rating creditizio sui depositi a lungo termine di BPER Banca da BBB (high) ad A (low) . Il trend sui depositi a lungo termine è passato da Positivo a Stabile. Inoltre, ha alzato il rating creditizio sui depositi a lungo termine di Banca Popolare di Sondrio da BBB (high) ad A (low) e ha confermato i depositi a breve termine a R-1 (basso). Il trend sui depositi a lungo termine è passato da Positivo a Stabile. BPS è una controllata di BPER Banca a seguito del completamento della sua acquisizione nell’agosto 2025.Morningstar DBRS ha alzato il rating creditizio sui depositi a lungo termine di Banco BPM ad A (low) da BBB (high), confermando il rating sui depositi a breve termine a R-1 (basso). Contestualmente, il trend sui depositi a lungo termine è stato modificato da Positivo a Stabile.Inoltre, ha alzato i rating creditizi a lungo termine di Intesa Sanpaolo, incluso il Long-Term Issuer Rating, ad A (low) da BBB (high). Contestualmente, i rating a breve termine della banca, incluso il Short-Term Issuer Rating, sono stati confermati a R-1 (basso). Il trend di tutti i rating creditizi è ora Stabile.Infine, ha migliorato i rating creditizi di Mediocredito Centrale – Banca del Mezzogiorno a BBB (high) da BBB. Allo stesso tempo, ha migliorato i depositi a lungo termine della banca da BBB (alto) ad A (basso), un livello superiore al suo rating a lungo termine, riflettendo il quadro giuridico in vigore nella Repubblica Italiana, che prevede la piena preferenza dei depositanti nelle procedure di insolvenza e risoluzione bancaria. Morningstar DBRS ha inoltre modificato il trend dei rating creditizi a lungo termine da Positivo a Stabile. LEGGI TUTTO

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    Ferragamo, ricavi in leggera crescita nel terzo trimestre nonostante difficoltà in Asia

    (Teleborsa) – Salvatore Ferragamo, maison del lusso italiana quotata su Euronext Milan, ha realizzato Ricavi Consolidati pari a 221 milioni di euro nel terzo trimestre 2025, in linea a tassi di cambio correnti e in aumento del 1,7% a tassi di cambio costanti rispetto al terzo trimestre 2024, grazie all’andamento positivo a tassi di cambio costanti1 del canale DTC. Al 30 settembre 2025, i Ricavi Consolidati sono stati pari a 695 milioni di euro, in calo del 6,6% a tassi di cambio correnti e del 4,5% a tassi di cambio costanti rispetto ai primi nove mesi del 2024.Il canale distributivo DTC, nel terzo trimestre 2025, ha registrato Vendite Nette in aumento del 4,4% a tassi di cambio costanti, rispetto allo stesso periodo del 2024. L’accelerazione rispetto al secondo trimestre 2025 (-5,4% a tassi di cambio costanti) è stata guidata dalla crescita a doppia cifra del Nord America e dell’America Latina e dai risultati positivi in Europa, che hanno più che controbilanciato l’andamento negativo del marcato asiatico. Al 30 settembre 2025, il canale DTC2 ha riportato Vendite Nette in calo del 2,0% a tassi di cambio costanti (-4,7% a tassi di cambio correnti), rispetto ai primi nove mesi del 2024.Il canale Wholesale, che continua a rimanere debole, ha riportato, nel terzo trimestre 2025, Vendite Nette in calo del 6,7% a tassi di cambio costanti, rispetto allo stesso periodo del 2024, con i risultati positivi in Nord America controbilanciati dagli andamenti negativi nelle altre aree geografiche. Al 30 settembre 2025, il canale Wholesale ha riportato Vendite Nette in calo del 12,2% a tassi di cambio costanti (-15,4% a tassi di cambio correnti), rispetto ai primi nove mesi del 2024.Il mercato dell’Asia Pacifico, nel terzo trimestre 2025, ha riportato Vendite Nette in calo del 10,5% a tassi di cambio costanti, rispetto al terzo trimestre 2024, con il miglioramento rispetto al secondo trimestre dovuto al canale DTC, che ha riportato un calo low-single digit. Al 30 settembre 2025 le Vendite Nette a tassi di cambio costanti sono scese del 14,7% (-17,9% a tassi di cambio correnti), rispetto ai primi nove mesi del 2024, a causa del perdurare di un contesto di consumi particolarmente debole che ha significativamente impattato il traffico.”A partire dal secondo trimestre di quest’anno, il Gruppo ha condotto e completato un’analisi approfondita del business per assicurare un pieno allineamento tra design, prodotto, comunicazione e canali distributivi”, commenta la società.Diverse azioni “hanno contribuito alla crescita del canale diretto (DTC) nel trimestre, sostenuta da uno scontrino medio più elevato e da un miglioramento del cross-selling, grazie anche a processi tecnologici innovativi per la segmentazione della clientela e a una strategia di clienteling più efficace. I risultati positivi sono stati trainati dai mercati nordamericano, europeo e latino-americano, che hanno più che compensato il contesto sfidante del lusso in Asia che, pur restando complesso, ha tuttavia mostrato segnali di miglioramento rispetto al secondo trimestre”. LEGGI TUTTO

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    Osservatorio Credem – Università Cattolica: “La salute degli italiani tra tradizione e innovazione digitale”

    (Teleborsa) – La ricerca di informazioni relative al benessere personale, con un focus particolare sulla salute, è una priorità crescente per gli italiani. È quanto emerge dalla sesta indagine del 2025 dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, il progetto nato nel 2023 dalla collaborazione tra il Gruppo Credem e ALMED (Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della cultura informativa. L’iniziativa, che prosegue il lavoro realizzato nel triennio 2020-2022 da Opinion Leader 4 Future è giunta quindi al quinto anno di attività, ha conseguito importanti risultati di divulgazione attraverso le attività di comunicazione e al lavoro di ricerca svolto dal team dell’Università Cattolica: 29 ricerche, oltre 30 workshop, quasi 20 mila persone intervistate e oltre 1200 articoli su temi che riguardano la consapevolezza informativa su salute, sicurezza, sostenibilità, educazione e finanza personale. Nello specifico, l’analisi, condotta in collaborazione con l’istituto di ricerca Bilendi, evidenzia come circa l’81% degli intervistati si informi attivamente su questioni di cura e salute, dimostrando un bisogno trasversale senza alcuna differenza di genere.Le fonti per i temi sulla salute: medico di base, internet e intelligenza artificiale.Il medico di base rimane il principale punto di riferimento per la raccolta di informazioni, citato dal 64% del campione. Al contempo, il 58% degli intervistati dichiara di rivolgersi a diversi canali online: il 25% utilizza motori di ricerca, il 15% consulta i siti del sistema sanitario nazionale, l’11% si affida a forum specializzati e il 7% segue esperti sui social media. Inoltre, dall’analisi emerge che anche l’Intelligenza Artificiale (IA) sta diventando una fonte di informazione: il 4% del campione (e l’8% degli under 45) si rivolge a strumenti di IA per approfondimenti sui temi della cura e della salute.Come ci informiamo sulla salute: le differenze anagrafiche.Se il medico di base è il principale punto di riferimento per il 64% del campione totale, per la fascia d’età 18-44 anni la sua rilevanza è leggermente inferiore (54%) mentre cresce nella fascia d’età Over 65 (73%). Un andamento analogo si riscontra relativamente alle ricerche sui motori di ricerca, con una preferenza per i giovani tra i 18 e i 44 anni (27%) rispetto a quanto indicato dagli Over 65 (20%). Interessante il dato relativo all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per la ricerca di informazioni sanitarie nella fascia d’età 18-44 anni (8%). “La generazione più giovane, under 45, sta cambiando il proprio rapporto con le cure mediche, dando meno importanza al contatto diretto con il medico di famiglia. Tuttavia, è lecito interrogarsi su quanto questo possa portare a sminuire la dimensione umana degli iter di cura, oltre all’impossibilità di appoggiarsi a un professionista in grado di sedare dubbi, approfondire questioni e verificare le informazioni provenienti da altre fonti”, ha dichiarato Sara Sampietro, coordinatrice dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future.Come ci informiamo sulla salute: le differenze per genereLe modalità con cui uomini e donne si informano sulla salute presentano alcune interessanti sfumature. Il medico di base rimane la fonte primaria per entrambi i generi, citato dal 66% degli uomini e dal 61% delle donne. Per quanto riguarda le fonti online, le donne (29%) mostrano una maggiore tendenza a utilizzare sia i motori di ricerca, a differenza degli uomini (21%), sia i siti del sistema sanitario nazionale (17% contro il 14%). Le donne, inoltre, dimostrano una maggiore propensione a consultare forum specializzati (12% rispetto al 9% degli uomini). D’altro canto, gli uomini preferiscono seguire esperti sui social media per il 7% contro il 6% delle donne (grafico 3)”I risultati della nuova ricerca dell’Osservatorio Opinion Leader 4 Future confermano il ruolo cruciale dell’informazione nella vita di ogni persona, anche quando si tratta di scelte fondamentali come quelle per la propria salute – ha dichiarato Maurizio Giglioli, direttore marketing Credem –. Seppur i canali tradizionali godano di un’importante considerazione, è innegabile come il digitale, e gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale, stiano ridefinendo le modalità con cui gli italiani cercano ed accedono a informazioni su tematiche mediche. Tale scenario ci spinge a sottolineare l’importanza della cultura dell’informazione e della verifica di qualità e autorevolezza delle fonti consultate, ma al contempo a rimarcare la insostituibilità delle competenze attive nel servizio sanitario nazionale, per sostenere il benessere delle persone e della società”. LEGGI TUTTO

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    Il calendario 2026 degli eventi societari di AbitareIn

    (Teleborsa) – La Società immobiliare italiana, quale riferimento per l’attività degli operatori del mercato finanziario, ha reso note le date previste nel corso del 2026 per l’esame dei dati economico – finanziari da parte del Consiglio di Amministrazione.Il management di AbitareIn ha inoltre specificato che le presentazioni dei dati contabili ad investitori e analisti si svolgeranno, salvo modifiche, entro 5 giorni lavorativi successivi all’approvazione degli stessi da parte dell’organo competente.Mercoledì 21/01/2026Assemblea: Approvazione del bilancio di esercizio al 30 settembre 2025 – unica convocazioneGiovedì 12/02/2026CDA: Approvazione del resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 dicembre 2025Giovedì 11/06/2026CDA: Approvazione della relazione semestrale consolidata al 31 marzo 2026Giovedì 06/08/2026CDA: Approvazione del resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 giugno 2026Venerdì 11/12/2026CDA: Approvazione del bilancio consolidato e del progetto di bilancio di esercizio al 30 settembre 2026Mercoledì 20/01/2027Assemblea: Approvazione del bilancio di esercizio al 30 settembre 2026 – unica convocazione LEGGI TUTTO

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    BTP Valore, ordini a 15,3 miliardi di euro al termine della quarta giornata

    (Teleborsa) – Gli ordini per la nuova emissione del BTP Valore, il Titolo di Stato riservato esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (cosiddetti retail), hanno raggiunto i 15,3 miliardi di euro dall’inizio dell’offerta, grazie ai 2,3 miliardi di euro registrati nella giornata odierna. Nelle prime tre giornate il titolo con scadenza a ottobre 2032 ha ricevuto richieste per oltre 13 miliardi di euro.Il nuovo BTP Valore ha durata di 7 anni, cedole trimestrali crescenti nel tempo, secondo un meccanismo step-up (3+2+2 anni), e un premio finale extra dello 0,8%. Il collocamento si tiene da lunedì 20 a venerdì 24 ottobre 2025 (fino alle ore 13).La serie dei tassi cedolari minimi per questa emissione è stata comunicata venerdì 17 ottobre ed è la seguente: 2,60% per il 1°, 2° e 3° anno; 3,10% per il 4° e 5° anno; 4,00% per il 6° e 7° anno. Al termine del collocamento, verranno annunciati i tassi definitivi, che potranno solo essere confermati o rivisti al rialzo, in base alle condizioni di mercato nel giorno di chiusura dell’emissione.Il BTP Valore si può sottoscrivere in banca o presso gli uffici postali, presso i quali si detiene un conto deposito titoli; o anche direttamente online attraverso il proprio home-banking, se abilitato alla funzione di trading online. Non sono previsti limiti o tetti all’emissione. È possibile sottoscrivere titoli a partire da 1.000 euro. Il Titolo potrà essere acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante i giorni di collocamento. LEGGI TUTTO

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    Le Borse europee chiudono in rialzo. Tonfo di STM a Milano dopo i conti

    (Teleborsa) – Chiusura positiva per le Borse europee, Piazza Affari compresa, con l’attenzione degli investitori soprattutto sulle trimestrali, la cui stagione sta entrando nel vivo anche in Europa. Gli analisti di Intesa Sanpaolo fanno notare che il consenso stima una crescita media degli utili leggermente positiva nell’intero 3° trimestre per quanto riguarda le società appartenenti all’indice Euro Stoxx (+0,5%, fonte FactSet), comunque ben al di sotto di quanto stimato per i gruppi statunitensi (+8%, fonte Bloomberg).A Milano spicca il tonfo di STMicroelectronics, che ha stimato vendite per il quarto trimestre inferiori alle attese degli analisti, segnalando una ripresa più lenta del previsto nei mercati principali. “Le indicazioni sulle vendite confermano che, sebbene il settore sia in fase di ripresa, il ciclo di crescita è molto rallentato”, hanno osservato gli analisti di JPMorgan.Sostanzialmente stabile l’euro / dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,161. L’Oro, in aumento (+1,08%), raggiunge 4.141,2 dollari l’oncia. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 5,74%.Aumenta di poco lo spread, che si porta a +88 punti base, con un lieve rialzo di 1 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,37%.Tra i mercati del Vecchio Continente composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,23%, performance modesta per Londra, che mostra un moderato rialzo dello 0,67%, e resistente Parigi, che segna un piccolo aumento dello 0,23%.Piazza Affari archivia la giornata con un guadagno sul FTSE MIB dello 0,41%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 45.019 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,35%); sulla stessa linea, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,23%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, sostenuta A2A, con un discreto guadagno del 3,04%. Buoni spunti su ENI, che mostra un ampio vantaggio del 3,04%. Ben impostata Prysmian, che mostra un incremento del 2,90%. Tonica Moncler che evidenzia un bel vantaggio del 2,85%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su STMicroelectronics, che ha terminato le contrattazioni a -14,12%. Scivola Telecom Italia, con un netto svantaggio del 2,93%. In rosso BPER, che evidenzia un deciso ribasso del 2,03%. Spicca la prestazione negativa di Campari, che scende dell’1,69%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Cembre (+6,57%), D’Amico (+3,31%), Safilo (+2,54%) e NewPrinces (+2,36%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Intercos, che ha chiuso a -3,45%. Pharmanutra scende del 2,01%. Calo deciso per Comer Industries, che segna un -1,93%. Tentenna doValue, con un modesto ribasso dell’1,43%. LEGGI TUTTO

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    Estrima, Matteo Maestri scende sotto il 15% del capitale

    (Teleborsa) – Estrima, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel settore della micro-mobilità elettrica con il veicolo Birò, ha comunicato che il fondatore ed ex CEO Matteo Maestri ha diminuito la propria partecipazione al di sotto della soglia del 15% del capitale sociale.I maggiori azionisti sono ora Zetronic con il 52%, Matteo Maestri con il 14,98%, SDP Finanziaria (società riferibile a Ermes Fornasier) con il 7,74%. Il flottante è al 25,28%. LEGGI TUTTO

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    Stangata sui dividendi, Strocchi: autolesionistico, c’è bisogno di capitale paziente

    (Teleborsa) – Tra le misure ipotizzate nella prossima legge di bilancio c’è “un intervento che, se confermato, rischia di colpire proprio il cuore del sistema di investimento italiano: il vincolo del 10% di partecipazione minima per accedere alla partecipation exemption (PEX) sui dividendi da partecipazioni iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie(dividendi che sono distribuiti al netto delle tasse corrisposte dalla società che li paga)”. Lo dice Simone Strocchi, Presidente e Managing Partner di Electa Ventures, in merito all’aumento previsto dell’imposta dall’1,2% al 24% per tutte le imprese che incassano dividendi da società di cui detengono quote inferiori al 10%.Un limite del genere sarebbe “autolesionistico”, afferma Strocchi, secondo cui la PEX “non è un privilegio: è uno strumento che evita la doppia tassazione degli utili già colpiti dall’imposta societaria al momento della distribuzione” e quindi “introdurre una soglia rigida di partecipazione minima significherebbe rendere meno conveniente detenere partecipazioni in società italiane, proprio nel momento in cui dovremmo incentivare il contrario”.Il Managing Partner di Electa Ventures fa notare che nei principali Paesi europei, dove la disciplina è consolidata, la logica è esattamente opposta. In Lussemburgo, per esempio, la piena esenzione (al 100%, non al 95% come in Italia) si ottiene alternativamente se si detiene almeno il 10% del capitale oppure se l’investimento supera 1,2 milioni di euro. Due criteri alternativi, non cumulativi. Inserire in Italia solo la soglia del 10% “porterebbe inevitabilmente molte holding e veicoli d’investimento a cercare soluzioni all’estero, con il risultato di favorire l’esterovestizione e indebolire il presidio nazionale sui capitali produttivi”, sostiene l’esperto di mercati finanziari. Inoltre, “se si intendesse introdurre anche un holding period minimo sui dividendi, occorre ricordare che in Lussemburgo i 12 mesi possono essere successivi alla percezione del dividendo, non precedenti: un’impostazione flessibile, pensata per non scoraggiare gli investimenti di lungo termine”.”L’Italia non può permettersi di penalizzare la crescita di un capitale paziente e abilitante, proprio mentre ha urgente bisogno di favorire il ritorno delle holding familiari e industriali al sostegno delle imprese nazionali – afferma Strocchi – Nelle holding di famiglia italiane si concentrano centinaia di miliardi di euro: capitali che, se orientati verso partecipazioni stabili in aziende italiane, potrebbero rappresentare la più potente leva di sviluppo e di consolidamento della governance domestica. Al contrario, misure come quella prospettata vanno in direzione opposta. Mentre i listini italiani faticano a trattenere le società eccellenti e diventano spesso terreno di takeover stranieri, continuiamo a introdurre norme che scoraggiano la capitalizzazione interna e la redditività condivisa nel tempo. Sopratutto se vogliamo promuovere aggregazioni industriali, per creare campioni d’impresa, non possiamo penalizzare le diluizioni partecipative che ne derivano fisiologicamente”.”Ogni barriera fiscale che allontana i capitali italiani da investimenti costruttivi e durevoli è un passo verso la deindustrializzazione e la perdita di sovranità economica e finanziaria, che è purtroppo un trend innegabilmente avviato nel nostro paese – sottolinea – L’integrazione di filiere e la costruzione di poli industriali richiedono cooperazione, non ostacoli fiscali. Serve un cambio di paradigma: smettere di leggere la fiscalità come uno strumento di breve cassa e iniziare a considerarla come politica industriale e patrimoniale di sistema. La PEX va difesa, non limitata”.Secondo Strocchi, “solo così potremo attrarre capitali nazionali verso le imprese italiane, rafforzare la nostra base industriale e riportare sul mercato interno la capacità di creare valore nel tempo. Abbiamo bisogno di finanza abilitante, non di interventi punitivi che colpiscono chi ancora crede nell’Italia come luogo possibile per investire e crescere”. LEGGI TUTTO