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    OPS BPER su Pop Sondrio, ok da Antitrust con cessione di 6 filiali

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria promossa da BPER sulla totalità delle azioni di Banca Popolare di Sondrio, l’offerente ha reso noto che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha autorizzato l’operazione di acquisizione del controllo di BP Sondrio subordinatamente all’esecuzione della cessione di 6 filiali (di cui 5 di BPER e 1 di BP Sondrio) a operatori bancari entro dieci mesi dalla data di autorizzazione dell’operazione.L’efficacia dell’offerta è soggetta al verificarsi di talune condizioni, tra cui la “condizione autorizzazioni” che include, tra l’altro, l’autorizzazione antitrust. BPER ritiene che la condizione posta dall’AGCM sia del tutto compatibile con gli obiettivi dell’offerta e, pertanto, la “condizione autorizzazioni” deve ritenersi verificata. LEGGI TUTTO

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    ELES, flottante scende al 32,5% dopo che Mare Group arriva al 20%

    (Teleborsa) – ELES, società quotata su Euronext Growth Milan e fornitore di soluzioni per il test dei dispositivi a semiconduttore, ha ricevuto da Mare Engineering Group la comunicazione di superamento della soglia di rilevanza del 20% del capitale sociale.Ora i maggiori azionisti sono Antonio Zaffarami (23,75% del capitale sociale), Carla Franceschin (6,10%), Francesca Zaffarami (3,87%), NextStage AM (9,93%), Mare Engineering Group (20,17%).Le azioni proprie in portafoglio valgono il 3,70% del capitale, mentre il mercato ha in mano il 32,49%. LEGGI TUTTO

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    UE, approvvigionamento di energia rinnovabile cresciuto del 3,4% nel 2024

    (Teleborsa) – L’approvvigionamento di energia rinnovabile nell’UE è aumentato del 3,4% nel 2024, rispetto al 2023, attestandosi a circa 11,3 milioni di terajoule (TJ). Lo comunica l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).Al contrario, l’approvvigionamento di carbone ha continuato a diminuire. L’approvvigionamento di lignite è diminuito del 10%, attestandosi a 199.302.000 tonnellate, mentre l’approvvigionamento di carbon fossile è diminuito del 13,8%, attestandosi a 110.924.000 tonnellate. Entrambi i valori rappresentano i più bassi registrati dall’inizio della serie di dati.Dopo un forte calo dell’approvvigionamento di gas naturale nell’UE nel 2023, il 2024 ha registrato un aumento molto modesto dello 0,3% rispetto al 2023, raggiungendo un valore di 12,8 milioni di TJ.Per quanto riguarda petrolio e prodotti petroliferi, l’offerta è stata pari a 454.038 mila tonnellate, con un calo dell’1,2% rispetto al 2023.Nel 2024, le energie rinnovabili sono state la principale fonte di elettricità nell’UE, rappresentando il 47,3% della produzione totale di elettricità. Le energie rinnovabili hanno generato 1,31 milioni di gigawattora (GWh), con un aumento del 7,7% rispetto al 2023.Al contrario, l’elettricità generata da combustibili fossili è diminuita del 7,2% rispetto all’anno precedente, contribuendo per 0,81 milioni di GWh, pari al 29,2% della produzione totale di elettricità. Le centrali nucleari hanno prodotto 0,65 milioni di GWh, pari al 23,4% della produzione di elettricità dell’UE, con un aumento della produzione del 4,8% rispetto al 2023. LEGGI TUTTO

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    FUM, Alberto e Bernarda Franchi condannati in primo grado. CdA esprime fiducia

    (Teleborsa) – Franchi Umberto Marmi (FUM), azienda attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara e quotata su Euronext Growth Milan, ha reso nota la sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale di Massa nel procedimento per frode fiscale contro Alberto Franchi e Bernarda Franchi, rispettivamente presidente e vice-presidente. È arrivata una condanna a Alberto Franchi di anni 4 di reclusione e a Bernarda Franchi di anni 2 di reclusione con pena sospesa, con deposito delle motivazioni in 90 giorni.Il CdA ha espresso “piena e incondizionata fiducia nei confronti di entrambi gli amministratori confermando convintamente la stima nelle capacità professionali, nel rigore gestionale e nella dedizione alla società da sempre dimostrata”. Inoltre, intende “continuare a supportarli attivamente in vista delle fasi successive del procedimento – sia in sede di Appello sia ogni ulteriore grado di giudizio – auspicando la conferma di una piena estraneità alle contestazioni sollevate”.”Il dispositivo della sentenza di primo grado ci coglie di sorpresa ma dobbiamo attendere le motivazioni per poter prendere contezza della logica giuridica riposta dal giudice alla base delle così severe pene, che mal si conciliano, quanto meno in astratto, con l’intervenuto integrale pagamento del debito tributario di cui all’atto di adesione intervenuto con l’Agenzia delle Entrate – ha detto Alberto Franchi – In attesa, comunque, di leggere le motivazioni, non posso che affermare che ricorreremo senza dubbio in appello, certi di una sentenza che riaffermi il nostro buon operato”. LEGGI TUTTO

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    S&P 500 e Nasdaq in rialzo con il tech. Ottima Tesla nonostante calo consegne

    (Teleborsa) – Seduta positiva a New York per S&P 500 e Nasdaq, mentre il Dow Jones resta indietro, grazie alla performance positiva del comparto tech. Spicca il rialzo di Tesla, nonostante abbia registrato consegne in calo per il secondo trimestre consecutivo. Bene anche Nvidia ed Apple, mentre è poco mossa Microsoft, che ha avviato un nuovo round di licenziamenti che impatterà 9.000 posti di lavoro.A sostenere il sentiment è anche l’accordo commerciale raggiunto da Donald Trump con il Vietnam. Verrà applicata una tariffa del 20% sulle esportazioni vietnamite verso gli Stati Uniti, con un’imposta del 40% su qualsiasi merce che si consideri transitata attraverso il paese, mentre il Vietnam ha accettato di eliminare tutte le tariffe sulle importazioni statunitensi.Prima dell’apertura del mercato, il report ADP ha mostrato che i posti di lavoro nel settore privato statunitense sono inaspettatamente diminuiti a giugno per la prima volta in più di due anni. Ora sale l’attenzione per il report sulle buste paga non agricole del Dipartimento del Lavoro americano (che sarà eccezionalmente diffuso domani perché venerdì i mercati sono chiusi per l’Independence Day), mentre gli investitori cercano di valutare quando la Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi di interesse.Il presidente Jerome Powell, sotto pressione da parte di Trump per un taglio immediato, ha ribadito ieri che la banca centrale statunitense intende “aspettare e saperne di più” sull’impatto dei dazi sull’inflazione prima di abbassare il costo del denaro.Sul fronte politico, ieri il Senato ha approvato a stretta maggioranza il disegno di legge fiscale e di bilancio di Trump. Il pacchetto include tagli fiscali, riduzioni dei programmi sociali e un aumento della spesa militare, il tutto aggiungendo 3,3 trilioni di dollari al debito. Il disegno di legge passa ora alla Camera dei Rappresentanti per l’eventuale approvazione finale.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si attesta a 44.471 punti, mentre, al contrario, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 6.218 punti (+0,32%). In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,66%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,54%).Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori informatica (+1,09%), materiali (+0,79%) e beni di consumo secondari (+0,69%). Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori utilities (-0,82%) e sanitario (-0,78%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Nike (+3,96%), Boeing (+1,91%), Dow (+1,78%) e Goldman Sachs (+1,62%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su United Health, che prosegue le contrattazioni a -3,93%. In rosso Travelers Company, che evidenzia un deciso ribasso del 3,69%. Spicca la prestazione negativa di Intel, che scende del 2,87%. Salesforce scende dell’1,60%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Moderna (+5,09%), Tesla Motors (+4,38%), NXP Semiconductors (+4,31%) e ON Semiconductor (+3,21%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Adobe Systems, che ottiene -4,42%. Calo deciso per Cintas Corporation, che segna un -3,7%. Sotto pressione Intel, con un forte ribasso del 2,87%. Soffre Verisk Analytics, che evidenzia una perdita del 2,74%. LEGGI TUTTO

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    Ue, anche l’Italia firma il non paper per chiedere un budget robusto per le Politiche di Coesione

    (Teleborsa) – C’è anche l’Italia tra i firmatari del nonpaper in cui 14 Stati membri chiedono alla Commissione europea, in vista della proposta sul nuovo bilancio Ue, un “budget robusto e distinto, basato su allocazioni regionali, che riflette i diversi livelli di sviluppo e che sia accompagnato da una legislazione dedicata alle politiche di Coesione” per “assicurare che il prossimo bilancio pluriennale porti a unità, competitività e convergenze di lungo termine tra le Regioni Ue”.Oltre al governo italiano, il testo è firmato da Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Spagna, Croazia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia e Slovacchia.Maggiori indicazioni sulla richieste sono state espresse da Varsavia che ha sottolineato che “la portata delle sfide che l’Ue deve affrontare è più grande che mai. Pertanto, l’Ue ha bisogno di un bilancio adeguato alle sfide e alle esigenze di investimento. Ciò significa che il livello delle nostre ambizioni finanziarie dovrebbe essere notevolmente più elevato rispetto al passato”. La Polonia ha quindi sostenuto che “la quota destinata alla politica di coesione e alla politica agricola comune nel bilancio comunitario non debba essere inferiore a quella attuale”.”Ho la brutta sensazione che da dietro il fumo della semplificazione e dell’efficienza emergerà un “Big Ugly Bill” sotto forma di un disegno di legge più piccolo e più debole per il budget Ue dopo il 2027. Quando 14 governi nazionali, 149 regioni e centinaia di leader locali e attori chiave condividono profonde preoccupazioni circa la logica stessa alla base della formulazione della proposta per il nuovo bilancio dell’Ue, è giunto il momento di avviare un dialogo costruttivo”, ha commentato su X la presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tütto, entrando nel dibattito sul prossimo bilancio Ue a lungo termine su cui una proposta è attesa il 16 luglio.Sul dossier si sono espressi anche i socialisti europei che in una lettera alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, hanno fatto sapere che “si opporranno fermamente all’approccio a un piano nazionale – fondo unico – per Stato membro, previsto dalla Commissione per la spesa in gestione concorrente dopo il 2027”. Nella lettera inviata martedì sera la leadership del gruppo dei socialisti e democratici ha sottolineato che “una politica di coesione solida ed efficiente è fondamentale per il futuro Qfp e deve essere dotata di un solido mandato finanziario nel prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue”. LEGGI TUTTO

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    Eurocommercial Properties completa due operazioni di rifinanziamento in Svezia e Italia

    (Teleborsa) – Eurocommercial Properties, società di investimenti immobiliari quotata su Euronext Milan con un dual listing, ha completato due nuove operazioni di rifinanziamento in Svezia e in Italia, rafforzando la sua strategia di gestione proattiva del debito. Queste operazioni fanno parte di un programma più ampio di rinnovo ed ampliamento del portafoglio prestiti.La società ha firmato un accordo di modifica e rideterminazione con Nordea Bank su un portafoglio di attività svedesi, aumentando l’importo del prestito da 1,8 miliardi di corone svedesi (circa 160 milioni di euro) a 2,4 miliardi di corone svedesi (circa 215 milioni di euro) e prolungandone la scadenza di tre anni, dal 2027 al 2030. Il prestito si qualifica come un prestito green.Inoltre, ha stipulato un nuovo contratto di finanziamento quinquennale da 200 milioni di euro (100 milioni di euro di quota di gruppo) con ING, BNP Paribas (in qualità di finanziatori, joint bookrunner, Mandated Lead Arranger e Sustainability Coordinator) e Banco BPM (in qualità di finanziatore) per il centro commerciale Fiordaliso di Milano (il precedente finanziamento scadeva nel primo semestre del 2026), detenuto in joint venture con il Gruppo Finiper. Questo nuovo finanziamento si qualifica sia come finanziamento green che come finanziamento legato alla sostenibilità.Tutti i finanziamenti in scadenza nel 2025 sono stati rifinanziati. Le trattative per il rifinanziamento dei prestiti rimanenti in scadenza nel secondo semestre del 2026, relativi agli altri due principali immobili italiani, Carosello e I Gigli, nonché al centro commerciale C4 in Svezia, “procedono a buon ritmo”, si legge in una nota. La società prevede di finalizzare questi accordi di rifinanziamento entro la fine dell’anno. LEGGI TUTTO

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    USA, Trump raggiunge accordo con il Vietnam: dazi al 20% sulle importazioni

    (Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha raggiunto un accordo commerciale con il Vietnam. Verrà applicata una tariffa del 20% sulle esportazioni vietnamite verso gli Stati Uniti, con un’imposta del 40% su qualsiasi merce che si consideri transitata attraverso il paese, mentre il Vietnam ha accettato di eliminare tutte le tariffe sulle importazioni statunitensi.”È per me un grande onore annunciare di aver appena concluso un accordo commerciale con il Vietnam, dopo aver parlato con To Lam, il Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam – ha scritto suo social network Truth Social – Si tratterà di un’importante collaborazione tra i nostri due Paesi. I termini prevedono che il Vietnam pagherà agli Stati Uniti una tariffa del 20% su tutte le merci spedite nel nostro territorio e una tariffa del 40% su qualsiasi trasbordo. In cambio, il Vietnam farà qualcosa che non ha mai fatto prima: concederà agli Stati Uniti d’America ACCESSO TOTALE ai loro mercati commerciali”. “In altre parole, “APRIRANNO IL LORO MERCATO AGLI STATI UNITI”, il che significa che potremo vendere i nostri prodotti in Vietnam a ZERO dazi doganali – ha aggiunto (parti in maiuscole comprese – Ritengo che il SUV, o, come a volte viene chiamato, veicolo di grossa cilindrata, che ha così tanto successo negli Stati Uniti, sarà una splendida aggiunta alle varie linee di prodotti in Vietnam. Trattare con il Segretario Generale To Lam, cosa che ho fatto personalmente, è stato un vero piacere”.L’accordo con il Vietnam è solo il terzo annunciato da Trump dopo quelli con Regno Unito e Cina, mentre i partner commerciali si affrettano a raggiungere accordi con gli Stati Uniti prima della scadenza del 9 luglio. Trump aveva imposto un dazio del 46% al Vietnam all’inizio di aprile, nell’ambito dei cosiddetti “dazi reciproci”, poi ridotto al 10% per consentire i negoziati.Il Vietnam è stato il sesto maggiore fornitore di importazioni statunitensi nel 2024, con merci per un valore di quasi 137 miliardi di dollari, secondo i dati del dipartimento del commercio. Il suo surplus commerciale con gli Stati Uniti è stato il terzo più grande a livello globale per paese, dietro solo a Cina e Messico. LEGGI TUTTO