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    Reti 5G e AI: la mancanza di competenze è il principale rischio per la sicurezza

    (Teleborsa) – La mancanza di competenze in materia di tecnologia delle comunicazioni (CT) e security espone le reti private 5G a compromissioni, nonostante l’adozione diffusa di strumenti di sicurezza basati sull’intelligenza artificiale. Il dato emerge da “Securing 5G Private Networks: The Opportunities and Risks of AI”, l’ultima ricerca Trend Micro, leader globale di cybersecurity, in collaborazione con CTOne, leader globale di cybersecurity per le tecnologie di comunicazione. Lo studio ha coinvolto anche un campione di aziende italiane.”Non tutta la sicurezza basata sull’intelligenza artificiale è uguale e alcune organizzazioni sono in pericolo a causa della mancanza di competenze. La gestione proattiva – afferma Rachel Jin, chief enterprise platform officer di Trend – della superficie di attacco è fondamentale per le reti 5G private, messe a rischio da ogni eventuale svista o azione superficiale. Per proteggere questi ambienti critici, i responsabili della sicurezza devono avvalersi di una protezione basata sull’intelligenza artificiale in combinazione con una profonda conoscenza della tecnologia e del rischio informatico”.Le reti 5G private sono in forte espansione, grazie al loro utilizzo in settori critici come energy, utilities, militare, logistica, sanità e smart manufacturing. L’86% del campione intervistato le sta attualmente utilizzando, mentre il 14% ne sta valutando l’implementazione. I professionisti IT e di cybersecurity sembrano comprendere i potenziali vantaggi della sicurezza basata sull’intelligenza artificiale in questi ambienti: il 62% afferma di utilizzare già soluzioni di sicurezza AI per le reti 5G privante e il 35% lo ha pianificato.Queste le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale considerate essenziali: informazioni predittive sulle minacce (58%)Autenticazione continua e adattiva (52%); criteri Zero Trust (47%); reti che si autorigenerano grazie all’automazione basata sull’intelligenza artificiale (41%).Oltre nove responsabili su dieci, che utilizzano già una sicurezza basata sull’intelligenza artificiale, ammettono di dover affrontare sfide importanti quando implementano questa tecnologia sulle reti 5G private. Tra le criticità citate i costi più elevati (47%), le preoccupazioni sui falsi positivi/negativi (44%) e la mancanza di competenze interne (37%). La mancanza di know-how in materia di tecnologie della comunicazione è sottolineata dal fatto che solo un quinto (20%) delle organizzazioni, in tutto il mondo, dispone di un team dedicato per la protezione delle reti di comunicazione. In molti casi, la sicurezza è responsabilità del CTO (43%) o del CIO (32%).”L’accelerazione dell’utilizzo enterprise delle reti mobile pubbliche e private – dichiara Jason Huang, ceo di CTOne – ha determinato la nascita di nuove sfide, che richiedono capacità di sicurezza specifiche. Le organizzazioni devono garantire un’ampia visibilità end-to-end che si adatti alle esigenze SecOps e che permetta di gestire il rischio della superficie di attacco, nel momento in cui si espande per supportare le ultime applicazioni wireless”. In media, le organizzazioni assegnano meno di un quinto (18%) del budget per la sicurezza alle reti 5G private, nonostante queste supportino servizi critici e veicolino dati altamente sensibili. La ricerca rivela che le organizzazioni che non riescono a utilizzare correttamente l’intelligenza artificiale per il monitoraggio e l’analisi del traffico possono esporsi, anche involontariamente, a rischi informatici e di conformità.Nel dettaglio, solo la metà o meno del campione dichiara di: garantire la conformità alle normative sulla privacy dei dati come il GDPR (54%); crittografare i dati inattivi e in transito (51%); implementare severi controlli di accesso per i modelli AI (50%); utilizzare tecniche di anonimizzazione dei dati (44%).Metodologia e campione della ricerca – La ricerca, commissionata da Trend Micro & CTOne, è stata condotta da Sapio Research e ha coinvolto 800 responsabili IT e di cybersecurity in Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. Tutti gli intervistati lavorano in aziende con più di 250 dipendenti che utilizzano una rete 5G privata o ne stanno valutando l’implementazione. LEGGI TUTTO

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    Anima, a febbraio raccolta positiva per 186 milioni

    (Teleborsa) – Anima Holding registra a febbraio una raccolta di risparmio gestito (ex deleghe assicurative ramo I) positiva per 186 milioni di euro. Le masse in gestione totali sono a 205,6 miliardi di euro (206,6 miliardi includendo le masse amministrate).”Registriamo a febbraio un’ulteriore accelerazione della già forte raccolta retail”, afferma Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding. “Un risultato – aggiunge – reso possibile dall’impegno delle reti bancarie partner e di Kairos”. LEGGI TUTTO

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    Starlink, Musk, Codice della Strada: cosa ha detto Salvini

    (Teleborsa) – “Ieri c’era l’approvazione in Parlamento del Ddl Spazio e c’erano le opposizioni che tiravano su dei cartelli perché ormai parlare di Musk è come sproloquiare in strada, è una sciocchezza, è anti-italiano, è contro l’interesse nazionale”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini. “Le offerte vanno valutate in base alla sostenibilità tecnologica ed economica, non in base ad altri ragionamenti”, ha spiegato nel corso di un incontro sulla sicurezza stradale nella sede di Garmin Italia a Milano. “Un amministratore pubblico ha il dovere di scegliere le tecnologie migliori, le più moderne, le più avanzate, le più sicure”, ha detto Salvini riferendosi anche al dibattito sulla sicurezza delle telecomunicazioni.”Leggevo di un’azienda che in una settimana ha fatto in Borsa più 578% in base ad articoli di giornale”, ha sottolineato Salvini, riferendosi a Eutelsat. “Un’azienda francese con partnership extra-europee, si legge anche dell’Estremo Oriente, che diceva di essere in contatto con il governo italiano per i sistemi di sicurezza di telecomunicazioni. Poi immagino che qualcuno andrà a verificare se questo più 578% in una settimana sia figlio della normalità e della regolarità”.”Mi domando cosa stiamo aspettando a fare quello che stanno facendo tanti Paesi al mondo con un’altra grande azienda americana, nata per la genialità di alcuni ingegneri, penso a Starlink, che ha 7.000 satelliti in orbita, con tecnologia molto più avanzata di quanto qualche competitor francese possa proporre”, ha detto Salvini. “Purtroppo in Italia si fa un dibattito politico anche su quello”, ha proseguito nel corso di un incontro nella sede di Garmin Italia. “Quando devi scegliere una tecnologia non scegli in base a simpatie, antipatie, colori politici”.”Nei primi due mesi 55 vite salvate, 55 morti in meno registrati dalla Polizia Stradale dei Carabinieri rispetto all’anno scorso, 700 incidenti in meno, 750 feriti in meno, vuol dire che la gente sta capendo e quindi ringrazio i cittadini”, ha detto Salvini, parlando del nuovo codice della strada a margine di un evento sulla sicurezza stradale presso Garmin Italia. “Ringrazio i ragazzi, perché salvare vite è l’obiettivo di questo codice, non punire nessuno ma educare alla sicurezza stradale – ha proseguito -, quindi sono contento, spero che questi bei risultati, perché ogni vita salvata è un successo, per me è un’emozione, vadano avanti anche nei prossimi mesi”. LEGGI TUTTO

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    L’America crea meno posti lavoro del previsto. Tasso disoccupazione in aumento

    (Teleborsa) – Aumentano, ma meno delle attese, i non-farm payrolls, a febbraio, un indicatore molto osservato per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro statunitense. Secondo i dati forniti dal Bureau of Labour Statistics, il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%, rispetto al 4% del mese precedente e atteso dal consensus. Sono stati aggiunti 151 mila posti di lavoro nei settori non agricoli (non-farm payrolls), dopo che a gennaio erano state create 125 mila buste paga (dato rivisto da 143 mila). Il dato sugli occupati, più osservato del tasso di disoccupazione, è peggiore delle attese del mercato che indicavano un aumento di 159 mila di posti di lavoro.Il dato è inferiore alle aspettative anche nel settore privato: sono stati creati 140 mila posti di lavoro, contro gli 81 mila rivisti di gennaio e i 111 mila attesi dal mercato.Gli occupati del settore manifatturiero sono aumentati di 10 mila unità, contro una salita di 5 mila unità stimate dal consensus e si confrontano con i -5 mila rivisti del mese precedente.Le retribuzioni medie orarie si sono attestate a 34,1 dollari, registrando un aumento dello 0,3% su mese e del 4% su anno (contro attese per un +0,3 m/m e +4,1% a/a) dopo il +0,4% mensile e il +3,9% tendenziale registrato a gennaio. Le retribuzioni medie orarie sono monitorate con attenzione dalla Federal Reserve in quanto buon indicatore sia dello stato di salute del mercato del lavoro che delle pressioni inflazionistiche. LEGGI TUTTO

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    Nasdaq prevede di offrire contrattazioni 24 ore su 24 sul mercato azionario

    (Teleborsa) – Nasdaq, multinazionale americana di servizi finanziari che gestisce l’omonimo listino, intende consentireil trading 24 ore su 24 sul Nasdaq Stock Market per cinque giorni a settimana. Lo ha annunciato il presidente della società, Tal Cohen, in un post su LinkedIn. In attesa dell’approvazione normativa e dell’allineamento con i fornitori di infrastrutture critiche del settore, la società prevede di introdurre la novità nella seconda metà del 2026.”La crescita globale della domanda degli investitori per le azioni statunitensi significa che ci troviamo in un altro momento cruciale per i nostri mercati: ampliare l’accesso degli investitori, espandere le opportunità di creazione di ricchezza e ridefinire il funzionamento dei mercati”, ha detto Cohen, il quale comunque ha riconosciuto che serve una pianificazione attenta e deliberata, perché “liquidità, trasparenza e integrità rimangono la linfa vitale di mercati dinamici e qualsiasi cambiamento strutturale deve rispettare questi principi”.Cohen ha spiegato che le partecipazioni estere totali di azioni statunitensi hanno raggiunto i 17 trilioni di dollari a giugno 2024, con un aumento del 97% rispetto al 2019. Nella regione APAC, gli investitori “stanno sempre più rivolgendo la loro attenzione ai mercati statunitensi, attratti dalla profondità delle opportunità, dal solido quadro normativo e dall’accesso a settori ad alta crescita come la tecnologia e l’assistenza sanitaria”, ha sottolineato.Inoltre, con la crescente alfabetizzazione finanziaria e la proliferazione di piattaforme di trading digitali, questi investitori sono diventati più sofisticati sfruttando una vasta gamma di strategie, come l’investimento in opzioni ed ETF. Ad esempio, negli ultimi cinque anni sono stati lanciati oltre 56 prodotti negoziati in borsa che tracciano l’indice Nasdaq-100 e il 98% di questi prodotti è stato introdotto al di fuori degli Stati Uniti.Il presidente del Nasdaq ha riconosciuto che, sebbene le attività di trading oltre gli orari tradizionali siano aumentate negli ultimi anni tramite sedi fuori borsa, come Alternative Trading Systems (ATS) e piattaforme broker-dealer, “la liquidità rimane significativamente più bassa durante queste ore”. Pertanto, l’ambiente di trading e investimento durante le ore di trading notturne include una maggiore volatilità e costi di transazione.Inoltre, ha fatto notare che gli emittenti rimangono cauti sull’idea di trading 24 ore su 24. Un recente sondaggio Nasdaq sulle società quotate sul suo listino ha indicato che circa la metà degli intervistati ha delle riserve sull’espansione degli orari di trading in Borsa, in particolare per quanto riguarda la liquidità e le corporate action. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, dai commercialisti un documento sulle zone terremotate

    (Teleborsa) – Il Consiglio Nazionale e la Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti hanno pubblicato, nell’ambito dell’area di delega Fiscalità affidata al consigliere tesoriere Salvatore Regalbuto, il documento “Lo speciale superbonus eventi sismici al 110% (con opzioni di sconto o cessione) sulle spese sostenute sino a fine 2025”. Il documento esamina il complesso intreccio normativo che disciplina l’applicazione del c.d. Superbonus di cui all’art. 119 del d.l. 34/2020 per gli immobili ubicati nei territori colpiti da eventi sismici che compete anche nel caso in cui gli interventi agevolati beneficino del contributo previsto per la ricostruzione.Per effetto dei molteplici interventi normativi in materia, – spiegano i commercialisti in una nota – occorre distinguere le ipotesi in cui per tali immobili il Superbonus del 110% spetta sino a concorrenza dei tetti massimi di spesa ordinari ovvero di quelli maggiorati del 50%, verificando, per entrambi i casi, se e a quali condizioni si possa fruire delle opzioni per lo sconto sul corrispettivo o la cessione del credito di cui all’art. 121 del d.l. 34/2020 anche in relazione alle spese sostenute dopo il 29 marzo 2024 (e sino al 31 dicembre 2025), nonostante l’introduzione del c.d. “blocco delle opzioni” anche per gli immobili ubicati nei territori colpiti da eventi sismici, ad opera del d.l. 39/2024.In tale contesto normativo, il documento fornisce una puntuale ricostruzione delle varie casistiche che si possono presentare, a seconda che il contribuente abbia richiesto il contributo per la ricostruzione entro il 29 marzo 2024 o successivamente e, per entrambe tali fattispecie, se vi abbia rinunciato o meno entro la medesima data o successivamente. In particolare, il documento affronta, tra gli altri, i dubbi interpretativi sorti in merito alla possibilità di avvalersi delle opzioni per lo sconto sul corrispettivo o la cessione del credito in relazione alle spese post 29 marzo 2024, nel caso in cui il contribuente abbia richiesto il contributo per la ricostruzione entro il 29 marzo 2024, ma vi abbia poi rinunciato dopo tale data, al fine di beneficiare dei tetti massimi di spesa maggiorati del 50%. LEGGI TUTTO

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    Net Insurance, utile 2024 sale a 29,9 milioni di euro: più che doppio rispetto a pre-delisting

    (Teleborsa) – Net Insurance, compagnia assicurativa controllata da Poste Italiane, ha chiuso il 2024 con un risultato d’esercizio pari a 29,9 milioni di euro, più che raddoppiando l’analogo valore pre-delisting, che si era attestato – nel 2022 – a 13,8 milioni di euro. La raccolta al 31 dicembre 2024 raggiunge i 277,4 milioni di euro, registrando un incremento complessivo del 15% rispetto all’anno precedente. Tale crescita è trainata principalmente dalle garanzie del Comparto Vita (+21%), per le quali si registra un aumento tanto sulla CQ, in particolare sul segmento dei pensionati, quanto sui prodotti Credit Protection dedicati alle banche. Per la prima volta, nell’esercizio appena trascorso, i premi dei comparti Bancassurance e Broker superano complessivamente la soglia dei 100 milioni di euro.I ricavi assicurativi si portano a 184,3 milioni di euro, in crescita del 37,1% rispetto al 2023, mentre i costi per servizi assicurativi (comprensivi degli oneri per sinistri e delle spese effettivamente sostenute) si attestano a 133,8 milioni di euro (+26,5% rispetto all’esercizio precedente). Il risultato dei servizi assicurativi, pertanto, ammonta al 31 dicembre 2024 a 50,5 milioni di euro, verso i 28,6 milioni di euro del 2023. Il contributo della Riassicurazione a questo risultato, grazie all’elevata qualità dei risultati tecnici ottenuti, è negativo per 12 milioni di euro.Il risultato degli investimenti è nel complesso pari a 20,3 milioni di euro e ricomprende il ricavo sul titolo Augusto (pari a 7,5 milioni di euro), frutto dell’attività di recupero legata alla vicenda del cosiddetto Cigno Nero.Il combined ratio si attesta all’83%, mentre il Solvency II Ratio si attesta in area 183%.”I risultati relativi al 2024 sono oggettivamente eccellenti sia in termini di raccolta che di redditività – ha detto l’AD Andrea Battista – Confermano ancora una volta l’apprezzamento dei nostri partner e la validità del modello di business aperto e multispecialistico che caratterizza l’impresa. Ma è altresì indiscutibile l’accelerazione e il potenziamento del percorso dell’azienda negli ultimi due anni dopo il delisting. LEGGI TUTTO

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    BCE, Schnabel: possibile che politica monetaria cambi con più donne negli organi decisionali

    (Teleborsa) – “La ricerca dimostra che uomini e donne si comportano in modo diverso quando si tratta di questioni economiche. Quindi è possibile che la politica monetaria possa cambiare quando più donne entrano a far parte degli organi decisionali. Ciò che è fondamentale qui è la diversità, anche in termini di opinioni ed esperienze. È ciò che rende il processo decisionale più solido”. Lo ha affermato Isabel Schnabel, che fa parte dell’Executive Board della Banca centrale europea (BCE), durante un’intervista al giornale tedesco Wochentaz.A una domanda su in che modo le decisioni finanziarie prese da uomini e donne differiscono, ha risposto: “Le donne tendono a essere più avverse al rischio nelle loro decisioni finanziarie e hanno più paura delle perdite. Questo, ad esempio, le porta a investire meno nel mercato azionario e quindi a ottenere rendimenti inferiori. Le donne hanno anche meno fiducia nelle loro decisioni finanziarie. Quindi migliorare l’alfabetizzazione finanziaria sarebbe particolarmente importante per le donne”.Sull’ipotesi che possa esistere una politica monetaria femminista, ha detto: “A dire il vero, non ci ho pensato molto. La politica monetaria si concentrava principalmente sull’economia nel suo complesso, ad esempio sull’attività economica aggregata o sui consumi. Nel frattempo, la ricerca si è evoluta e ora sta esaminando di più l’eterogeneità di fondo. Sappiamo, ad esempio, che le persone più povere sono particolarmente colpite dall’aumento dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari. Probabilmente ci sono anche differenze notevoli tra i sessi”. LEGGI TUTTO