More stories

  • in

    HSBC lancia buyback da 3 miliardi di dollari dopo calo utili nel 1° trimestre

    (Teleborsa) – Il colosso bancario britannico HSBC ha comunicato che l’utile ante imposte è diminuito di 3,2 miliardi di dollari nel primo trimestre 2025, attestandosi a 9,5 miliardi di dollari, rispetto al primo trimestre del 2024, principalmente a causa di impatti netti non ricorrenti per 3,7 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2024, relativi alle cessioni delle attività bancarie in Canada e in Argentina. L’utile ante imposte del primo trimestre del 2025 ha beneficiato delle solide performance dell’attività Wealth nei segmenti International Wealth and Premier Banking (IWPB) e Hong Kong, e dei mercati valutari e obbligazionari e azionari nel segmento Corporate and Institutional Banking (CIB).L’utile al netto delle imposte, pari a 7,6 miliardi di dollari, è stato inferiore di 3,3 miliardi di dollari rispetto al primo trimestre del 2024. I ricavi sono diminuiti di 3,1 miliardi di dollari, pari al 15%, attestandosi a 17,6 miliardi di dollari rispetto al primo trimestre del 2024. Il margine di interesse netto (NII) di 8,3 miliardi di dollari è diminuito di 0,4 miliardi di dollari rispetto al primo trimestre del 2024, riflettendo le riduzioni dovute alle cessioni di attività in Canada e Argentina e un impatto negativo di 0,3 miliardi di dollari derivante dalle differenze di conversione valutaria.”I nostri solidi risultati di questo trimestre dimostrano lo slancio dei nostri utili, la disciplina nell’esecuzione della nostra strategia e la fiducia nella nostra capacità di raggiungere i nostri obiettivi – ha commentato il CEO Georges Elhedery – Continuiamo a supportare i nostri clienti in questo periodo di incertezza economica e imprevedibilità del mercato, che affrontiamo da una posizione di solidità finanziaria”.Il board ha approvato un primo acconto sui dividendi per il 2025 di 0,10 dollari per azione. Il 25 aprile la banca ha completato il riacquisto di azioni proprie da 2 miliardi di dollari annunciato in occasione della presentazione dei risultati dell’esercizio 2024. HSBC intende ora avviare un riacquisto di azioni proprie fino a 3 miliardi di dollari, che sarà avviato poco dopo l’assemblea generale annuale del 2 maggio 2025 e sarà completato entro il periodo precedente la presentazione dei risultati intermedi del 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici del 29 aprile 2025

    (Teleborsa) – Martedì 29/04/202508:00 Germania: Indice GFK (atteso -25,6 punti; preced. -24,3 punti)09:00 Spagna: Prezzi consumo, mensile (preced. 0,1%)09:00 Spagna: PIL, trimestrale (atteso 0,7%; preced. 0,8%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, annuale (atteso 2%; preced. 2,3%)10:00 Unione Europea: M3, annuale (atteso 4%; preced. 4%)10:00 Italia: Fiducia imprese (preced. 93,3 punti)10:00 Italia: Fiducia consumatori (preced. 95 punti)11:00 Unione Europea: Fiducia economia (atteso 94,5 punti; preced. 95,2 punti)11:00 Unione Europea: Fiducia consumatori (atteso -16,7 punti; preced. -14,5 punti)11:00 Unione Europea: Fiducia imprese (atteso -10,1 punti; preced. -10,6 punti)11:00 Italia: Fatturato industria, mensile (preced. 3,8%)14:30 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,6%; preced. 0,3%)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 4,6%; preced. 4,7%)15:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,2%)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 87,4 punti; preced. 92,9 punti)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

  • in

    Canada, Mark Carney vince le elezioni: “Trump vuole spezzarci, non accadrà mai”

    (Teleborsa) – Il Primo Ministro canadese Mark Carney ha vinto le elezioni, portando il suo Partito Liberale a una rimonta e una vittoria contro i conservatori guidati da Pierre Poilievre, dovuta in gran parte all’atteggiamento aggressivo del presidente statunitense Donald Trump nei confronti del paese.Carney, primo ministro da marzo dopo le dimissioni di Justin Trudeau, è un economista laureato ad Harvard e Oxford, ha ricoperto la carica di Governatore della Banca del Canada durante la crisi finanziaria globale del 2008 e della Banca d’Inghilterra durante la Brexit.La campagna elettorale è stata dominata da Trump e dalla sua incessante attenzione al Canada, il più stretto alleato e partner commerciale degli Stati Uniti. Trump ha imposto dazi sui prodotti canadesi, spingendo il paese verso la recessione, e ha ripetutamente minacciato di annetterlo come 51° Stato.Sebbene il Partito Liberale e Mark Carney siano i vincitori delle elezioni, è ancora troppo presto per dire se otterranno la maggioranza dei seggi o se saranno costretti a formare un governo di minoranza.”Come ho avvertito per mesi, l’America vuole la nostra terra, le nostre risorse, la nostra acqua – ha detto Carney nel discorso post-vittoria – Il presidente Trump sta cercando di spezzarci per poterci possedere. Questo non accadrà mai”.”Quando mi siederò con il presidente Trump, sarà per discutere delle future relazioni economiche e strategiche tra due nazioni sovrane e lo farò con la piena consapevolezza che abbiamo molte altre opzioni per costruire prosperità per tutti i canadesi”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    I primi 100 giorni di Trump sono i peggiori per l’S&P 500 dai tempi di Nixon

    (Teleborsa) – I primi 100 giorni della seconda presidenza di Donald Trump sono i peggiori per il mercato azionario statunitense dagli anni ’70, ovvero dal mandato di Richard Nixon.I dati del Trump 2Il calo del 7,9% dell’indice S&P 500, registrato tra il giuramento di Trump il 20 gennaio e la chiusura del 25 aprile, rappresenta la seconda peggiore performance nei primi 100 giorni dopo il crollo del 9,9% nel 1973 durante la presidenza Nixon, secondo dati di CFRA Research. Il calo di Wall Street durante la presidenza Nixon avvenne che una serie di misure economiche adottate per combattere l’inflazione provocarono la recessione del 1973-1975. Nixon si dimise poi nel 1974 a causa dello scandalo Watergate.In media, l’S&P 500 sale del 2,1% nei primi 100 giorni di qualsiasi presidente, nei dati degli anni post-elettorali dal 1944 al 2020, sempre secondo i dati CFRA.Le altre maggiori performance negative nei primi 100 giorni sono state quelle di Bush nel 2001 (-6,9%), Eisenhower nel 1953 (-5,8%) e Truman nel 1949 (-4,9%). Le migliori sono state quelle di Kennedy nel 1961 (+8,9%), Biden nel 2021 (+8,5%) e Obama nel 2009 (+8,4%).L’inversione di trendI cali di Wall Street degli ultimi mesi sono una netta inversione rispetto a quanto si è visto subito dopo la vittoria di Trump a novembre. Dal giorno delle elezioni al giorno dell’insediamento, l’S&P 500 è avanzato del 3,7%, secondo i dati CFRA.Il cosiddetto Trump trade (aumento dei prezzi delle azioni, impennata dei rendimenti obbligazionari e rafforzamento del dollaro) si basava sul presupposto che Trump 2.0 sarebbe stata una presidenza favorevole alle imprese, caratterizzata da deregulation, tagli alle tasse e sostegno al settore tecnologico. Tuttavia, l’ossessione di Trump per i deficit commerciali e il suo abuso dei dazi come strumenti di negoziazione hanno infranto queste speranze.Ad aprile, l’S&P 500 ha subito un crollo, perdendo il 10% in soli due giorni ed entrando brevemente in “bear market”, in seguito all’annuncio di Trump di dazi “reciproci”. Trump ha poi ritrattato parte di quell’annuncio, concedendo ai paesi una pausa di 90 giorni per rinegoziare gli accordi, il che ha placato alcune preoccupazioni degli investitori.Le altre misure dei 100 giorniIl tasso di approvazione di Trump, pari al 41%, è il più basso tra tutti i presidenti neoeletti nei primi 100 giorni, a partire almeno da Dwight Eisenhower, incluso il primo mandato di Trump, secondo un nuovo sondaggio della CNN condotto da SSRS. Il consenso per la gestione della presidenza da parte di Trump è sceso di 4 punti percentuali da marzo e di 7 punti rispetto a fine febbraio. Solo il 22% degli intervistati afferma di approvare fortemente la gestione della carica da parte di Trump, un nuovo minimo, e circa il doppio degli intervistati afferma di disapprovarla fortemente (45%).Un altro dato significativo è che, durante i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca, Trump ha emanato 137 ordini esecutivi, tre volte di più del presidente Biden, che era alle prese con una pandemia, e quasi dieci volte di più del presidente Clinton durante entrambi i suoi mandati, secondo un report di UniCredit. L’attuale ricorso di Trump agli ordini esecutivi è “impressionante” anche se confrontato con il suo primo mandato, quando ne adottò circa trenta. Bisogna tornare al 1933, quando Franklin D. Roosevelt era al potere, per trovare un presidente che abbia fatto ampio ricorso agli ordini esecutivi durante i suoi primi 100 giorni, ma ne emanò solo 99, subito dopo la Grande Depressione. LEGGI TUTTO

  • in

    RES, EnVent abbassa target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM ha abbassato a 12,00 euro per azione (dai precedenti 15,00 euro) il target price di RES, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della circular economy e della sostenibilità ambientale, e confermato la raccomandazione “Outperform” visto l’upside potenziale del 74% sul prezzo attuale. La valutazione tiene conto delle stime aggiornate e della conversione di 2 milioni di Price Adjustement Shares (PAS).Gli analisti evidenziano che, negli ultimi dodici mesi, il prezzo delle azioni RES ha registrato un forte slancio a metà settembre; a questo rally è seguita un’inversione di tendenza, con il prezzo delle azioni che si è ritirato nella fascia di prezzo di 6-7 euro. Nel complesso, il prezzo delle azioni RES LTM ha guadagnato il 13%, sovra-performando i mercati.Nel 2024, RES ha perseguito il suo piano di investimenti, raggiungendo l’obiettivo di EBITDA di 11 milioni di euro e proseguendo nello sviluppo del suo polo dedicato alla plastica. L’azienda ha avviato nuovi impianti, ha ingaggiato BlueAlp come partner tecnologico per il suo progetto di riciclo chimico e ha concordato con Shell Chemicals Europe la vendita di tutta la sua produzione di olio di pirolisi.”Nel 2024, RES ha completato la fase iniziale del suo rapido programma di sviluppo – si legge nella ricerca – I ricavi e l’utile operativo hanno registrato un aumento sostanziale, come previsto, mentre i progressi nella diversificazione e la joint venture concretizzano la trasformazione della strategia in fatti concreti. I molteplici investimenti infrastrutturali sono supportati da sovvenzioni governative, finanziatori del mercato dei capitali e flusso di cassa operativo con anni di produzione futuri già programmati”.(Foto: Scott Graham su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Pininfarina, la perdita si allarga a 4,1 milioni di euro nel 2024. Ricavi +1,6%

    (Teleborsa) – Pininfarina, società quotata su Euronext Milan e attiva nell’interiors e industrial design, ha chiuso il 2024 con ricavi totali consolidati pari a 91,9 milioni di euro, in aumento rispetto ai 90,4 milioni di euro di un anno prima (+1,6%). L’incremento ha riguardato il settore stile per l’1,8%, mentre il settore ingegneria è aumentato rispetto all’esercizio precedente dello 0,6%.Il margine operativo lordo è positivo per 5,5 milioni di euro (5,1 milioni di euro nel 2023) quale conseguenza dei risultati positivi afferenti principalmente alla Capogruppo e alle controllate americana e cinese. La somma degli accantonamenti, le riduzioni di stima dei fondi, svalutazioni e ripristini di valore risulta negativa per 4,9 milioni di euro (valore negativo di 1,6 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Il risultato evidenzia una perdita netta di 4,1 milioni di euro, che si confronta con una perdita netta al 31 dicembre 2023 pari a 1,6 milioni di euro.Le previsioni per il 2025, in base alle attuali evidenze dei settori di business in cui il Gruppo Pininfarina si trova ad operare, indicano un valore dei ricavi totali in aumento rispetto a quanto consuntivato nel 2024. LEGGI TUTTO

  • in

    Eprcomunicazione, EnVent conferma rating Outperform e TP di 2,85 euro

    (Teleborsa) – EnVent Italia SIM conferma a 2,85 euro per azione il target price di Eprcomunicazione, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella comunicazione e relazioni pubbliche, e ribadisce la raccomandazione “Outperform” visto l’upside potenziale del 150% sul prezzo attuale.Gli analisti fanno notare che il prezzo delle azioni Eprcomunicazione, dopo un massimo di 1,68 euro a maggio 2024, ha iniziato una traiettoria discendente fino a ottobre, per poi entrare in una fase di maggiore volatilità, oscillando in un intervallo relativamente ampio. LTM, il prezzo delle azioni Eprcomunicazione ha guadagnato il 39%, rispetto al -4% di Italia Growth.I ricavi consolidati di Eprcomunicazione sono stati di 8,2 milioni di euro nel 2024, rispetto ai 9,3 milioni di euro dell’esercizio 2023. L’EBITDA è stato di 0,6 milioni di euro, rispetto a 1,0 milioni di euro dell’esercizio 2023. Il risultato netto è stato di -0,2 milioni di euro. Il risultato netto rettificato per l’ammortamento dell’avviamento sarebbe in pareggio. L’indebitamento netto è stato di 1,6 milioni di euro, rispetto a 1,2 milioni di euro a dicembre 2023. EnVent ricorda che nel 2023 una parte importante dei ricavi era legata al principale cliente di pubbliche relazioni, con ingenti costi pass-through come spese media ed eventi che hanno comportato una minore redditività, pressoché sostituiti nel 2024 da nuovi incarichi con margini più elevati.Nel 2024, sia Eprcomunicazione che la controllata Justbit hanno rinnovato la maggior parte dei loro contratti annuali e si sono aggiudicati incarichi con nuovi clienti come il Giubileo del Vaticano, il GSE, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Toscana, AMA, Ania, l’Università Europea di Roma, Birra Peroni, Comieco, PepsiCo, Italfer e il Comune di Roma. A marzo 2025, Eprcomunicazione ha un portafoglio ordini di 7 milioni di euro, pari a circa l’85% dei ricavi del 2024 e al 75% della stima per il 2025.”I dati sono risultati ampiamente in linea con le nostre aspettative, pertanto restiamo fiduciosi nelle nostre proiezioni, ampiamente supportate dal backlog”, si legge nella ricerca.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

  • in

    Borse europee, raccolta di capitali in aumento grazie a follow-on a Londra. IPO in calo

    (Teleborsa) – La raccolta di capitale azionario sulle Borse europee è aumentata del 22% su base annua nel primo trimestre del 2025, grazie all’aumento delle offerte secondarie di azioni (31%) e al calo delle IPO (-36%). Le fusioni e acquisizioni (M&A) sono diminuite se misurate in termini di valore completato (-4%), ma sono aumentate se misurate in termini di valore annunciato (+22%). Sono i dati salienti del consueto rapporto dell’Associazione per i mercati finanziari in Europa (AFME).Emissioni azionarieLa raccolta di capitale azionario sulle Borse europee ha raggiunto i 36 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, con un aumento del 22% su base annua rispetto ai 29,6 miliardi di euro emessi nel primo trimestre del 2024. Le offerte secondarie hanno contribuito in modo significativo al capitale totale raccolto, con 30,3 miliardi di euro emessi nel primo trimestre del 2025, con un aumento annuo del 31% rispetto al primo trimestre del 2024. Le offerte pubbliche iniziali (IPO) hanno raggiunto i 3,2 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, con un calo del 36% su base annua. L’emissione di obbligazioni convertibili, al contrario, ha accumulato 2,5 miliardi di euro nel trimestre, in aumento del 62% rispetto agli 1,6 miliardi di euro raccolti nel primo trimestre del 2024.L’emissione di azioni sulle Borse cosiddette “Junior” ha accumulato 0,7 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, in moderato aumento rispetto al primo trimestre del 2024 (0,5 miliardi di euro), ma comunque al di sotto della media del primo trimestre precedente al 2023 (circa 2,8 miliardi di euro). Le borse Junior sono sedi con requisiti di quotazione meno onerosi, il che facilita la raccolta di capitale azionario da parte di piccole e medie imprese e società più giovani, come l’EGM in Italia.Il mercato principale del London Stock Exchange ha registrato il maggior numero di emissioni azionarie totali, accumulando un totale di 8,2 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, seguito da SIX Swiss Exchange (5,6 miliardi di euro) e Borsa Italiana (4,5 miliardi di euro).IPOLe offerte pubbliche iniziali (IPO) sulle borse europee hanno accumulato 3,2 miliardi di euro di proventi su 17 operazioni nel primo trimestre del 2025, con un calo del 36% rispetto ai 5 miliardi di euro emessi nel primo trimestre del 2024, e comunque ben al di sotto dei livelli registrati nell’ultimo decennio. Le IPO supportate da PE hanno generato 2,1 miliardi di euro di proventi nel primo trimestre del 2025, con un calo del 44% rispetto al primo trimestre del 2024, quando le IPO sponsorizzate dal private equity avevano generato 3,7 miliardi di euro di proventi.Per un confronto, AFME evidenzia che l’attività di IPO sulle Borse statunitensi ha raccolto 11,8 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, con un aumento del 50% su base annua, ma comunque al di sotto delle medie storiche. L’attività di IPO sulle Borse giapponesi e australiane ha registrato una crescita moderata nel primo trimestre del 2025, raccogliendo rispettivamente 3 miliardi di euro (0,5 miliardi di euro nel primo trimestre del 2024) e 0,4 miliardi di euro (0,1 miliardi di euro nel primo trimestre del 2024). Nel primo trimestre del 2025, le Borse indiane hanno generato IPO per 2,7 miliardi di euro, con un aumento del 17% rispetto al primo trimestre del 2024.Un totale di 6.657 società nazionali erano quotate sulle Borse europee (UE, Regno Unito e Svizzera) al primo trimestre del 2025. Questo rappresenta un calo del 4,6% rispetto alle 6.981 società quotate a marzo 2024.Fusioni e acquisizioni (M&A)Le operazioni di M&A completate in Europa hanno raggiunto un valore di 181,2 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, con un calo del 4% rispetto al valore del primo trimestre del 2024 (189,5 miliardi di euro).Le operazioni supportate da PE hanno accumulato 75,6 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025 (il 42% del totale), con un aumento del 34% rispetto ai 56,5 miliardi di euro emessi nel primo trimestre del 2024 (il 30% del totale). Le operazioni di M&A annunciate hanno totalizzato 250 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, con un aumento del 22% rispetto ai 205 miliardi di euro accumulati nel primo trimestre del 2024.Mercati secondariNel primo trimestre del 2025, il valore del turnover dei prodotti azionari negoziati in Europa è aumentato del 63% su base annua. Questo include le negoziazioni indirizzate su tutte le sedi, gli internalizzatori sistematici e gli OTC.Il turnover ratio, calcolato come rapporto tra turnover e capitalizzazione di mercato, è aumentato notevolmente al 153% nel primo trimestre del 2025, in rialzo rispetto al minimo storico del 100% registrato nella seconda metà del 2023.La capitalizzazione di mercato delle azioni quotate europee (UE, Regno Unito e Svizzera) si è attestata a 17.600 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, con un lieve aumento del 4% su base annua. LEGGI TUTTO