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    Gruppo San Donato, Moody’s assegna rating “B3” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha assegnato per la prima volta un rating “B3″ al Gruppo San Donato. L’outlook è stabile.”Il rating del Gruppo San Donato riflette la sua solida posizione nel settore sanitario italiano e la resilienza del suo modello operativo – ha dichiarato Lahlou Meksaoui, Vice President-Senior Analyst di Moody’s Ratings – Tuttavia, l’elevata leva finanziaria del gruppo e la complessità strutturale del debito e dell’assetto organizzativo, in particolare in Polonia, incidono sul profilo creditizio”.Il rating riflette il solido profilo aziendale, sostenuto dalla posizione di leadership nel frammentato mercato sanitario privato italiano, dall’espansione strategica in Polonia e dalla sua piattaforma accademica integrata che supporta lo sviluppo dei talenti e l’eccellenza clinica. Il gruppo beneficia di trend di domanda favorevoli, tra cui la crescente penetrazione dell’assicurazione medica privata e le pressioni strutturali sulla capacità dell’assistenza sanitaria pubblica, che supportano la crescita dei ricavi e la resilienza dei margini. Il settore sanitario in Italia presenta elevate barriere all’ingresso a causa di un contesto altamente regolamentato. Il sistema di rimborso italiano per gli ospedali privati ??è caratterizzato da un quadro normativo stabile e rafforzato dall’autonomia regionale. Le tariffe vengono riviste ogni uno o tre anni e sono rimaste invariate negli ultimi cinque anni. Anche il modello di finanziamento dell’assistenza sanitaria in Polonia è altamente regolamentato, con fornitori pubblici e privati ??che competono per gli appalti pubblici a parità di condizioni attraverso gare aperte. A differenza dell’Italia, dove le tariffe sono stabilite e periodicamente rinegoziate a livello regionale, in Polonia le tariffe sono stabilite a livello nazionale, con il risultato di un sistema più unificato ma meno flessibile.Allo stesso tempo, i parametri di credito rettificati del Gruppo San Donato sono indicativi di un profilo finanziario fortemente indebitato. Il rating B3 tiene conto dell’elevata leva finanziaria di rettificata da Moody’s, pari a 8,4x, per i dodici mesi conclusi il 30 giugno 2025, pro forma per la nuova struttura del capitale. L’EBITDA rettificato degli ultimi dodici mesi è pro forma per l’acquisizione di Scanmed (completata a dicembre 2024), ma non riflette ulteriori aggiustamenti gestionali, come l’impatto a regime di contratti futuri o iniziative di efficienza non ancora concretizzate. Nelle previsioni, Moody’s prevede che la leva finanziaria rettificata rimarrà superiore a 7x nei prossimi 12-18 mesi. La riduzione dell’indebitamento dipenderà dal successo dell’esecuzione della strategia del management volta a far crescere l’EBITDA e migliorare la redditività nei prossimi 12-18 mesi. Inoltre, il Gruppo San Donato presenta elevati investimenti in conto capitale, che limitano la generazione di flussi di cassa. Nel 2025-2026, prevede un aumento degli investimenti di circa 145-155 milioni di euro, in particolare per quanto riguarda gli investimenti di crescita per espandere la capacità di posti letto privati ??negli ospedali di punta, in risposta ai deficit strutturali della capacità di assistenza sanitaria pubblica e all’opportunità di attrarre più pazienti verso le strutture private. LEGGI TUTTO

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    Gruppo San Donato, S&P assegna rating “B” in vista dell’emissione di nuovo debito

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha assegnato il rating “B” al Gruppo San Donato, operatore ospedaliero privato italiano, con outlook stabile.Gruppo San Donato (GSD) prevede di emettere 600 milioni di euro di nuove obbligazioni senior secured a tasso fisso e un prestito a termine di 570 milioni di euro (di cui 250 milioni di euro non utilizzati al closing), con scadenza nel 2031. La società intende utilizzare i proventi per rifinanziare il debito esistente, finanziare il potenziale esercizio dell’opzione put di America Heart of Poland (AHP), distribuire un pagamento una tantum alla controllante Papiniano SpA e coprire i costi di transazione. La struttura del capitale del gruppo comprende anche una nuova linea di credito revolving (RCF) da 150 milioni di euro, anch’essa con scadenza nel 2031, che S&P prevede rimarrà inutilizzata.A seguito di una serie di accordi in Polonia con l’acquisizione di AHP nel 2023 e di Scanmed Group nel 2024, GSD è diventata il quinto operatore in Europa, pur mantenendo la sua leadership in Italia. L’agenzia prevede che il fatturato totale ammonterà a circa 2.650 milioni di euro nel 2025. Ritiene che gli azionisti di minoranza di AHP potrebbero esercitare l’opzione put esistente nel 2026.S&P prevede che il margine EBITDA rettificato di GSD aumenterà di circa 150 punti base (bps), raggiungendo il 14,5%-15,0% nel 2026, grazie alla continua disciplina dei costi e alle sinergie derivanti dall’integrazione di Scanmed. Nonostante la stima che le spese in conto capitale (capex) rimarranno elevate al 5,0%-6,0% nel periodo 2025-2026, l’aumento della redditività dovrebbe sostenere il free operating cash flow (FOCF) del gruppo, che viene previsto diventerà positivo nel 2026. Inoltre, prevede che il rapporto debito/EBITDA rettificato diminuirà a circa 5,5x entro la fine del 2026, rispetto al circa 6,0x previsto per il 2025. LEGGI TUTTO

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    Francia, emissione di debito pubblico a medio-lungo salirà a 310 miliardi di euro nel 2026

    (Teleborsa) – Il disegno di legge di bilancio francese per il 2026, presentato oggi al Consiglio dei Ministri, fissa il fabbisogno finanziario totale a 305,7 miliardi di euro, con un aumento di 8 miliardi di euro rispetto al fabbisogno aggiornato per il 2025. L’aumento è dovuto principalmente al deprezzamento dei titoli a medio e lungo termine, che è aumentato di 7,8 miliardi di euro (175,8 miliardi di euro nel 2026 rispetto a 168,0 miliardi di euro nel 2025). Lo rende noto Agence France Trésor (AFT), l’agenzia responsabile della gestione del debito dello Stato, aggiungendo che il deficit per il 2026 ammonta a 124,4 miliardi di euro (rispetto ai 130,5 miliardi di euro del 2025).Il fabbisogno finanziario nel 2026 sarà coperto dal programma di emissione di debito pubblico a medio e lungo termine, al netto dei riacquisti, per un valore di 310 miliardi di euro. Inoltre, i titoli di Stato a breve termine in circolazione (BTF) diminuiranno di 2,3 miliardi di euro. Le altre risorse liquide ammontano a -2,0 miliardi di euro.Si prevede che il servizio del debito pubblico ammonterà a 59,3 miliardi di euro. L’incremento netto annuo del valore nominale del debito pubblico negoziabile con scadenza pari o superiore a un anno sarà limitato a 136,6 miliardi di euro.Per il 2025, l’emissione di debito a medio e lungo termine, al netto dei riacquisti, rimane invariata a 300 miliardi di euro. Il disavanzo da finanziare nel 2025 è stato rivisto al ribasso a 130,5 miliardi di euro, rispetto all’importo di 139,0 miliardi di euro previsto nella Legge di Bilancio iniziale 2025 promulgata a febbraio 2025. Le “Altre risorse di cassa” sono stimate a -8,1 miliardi di euro, principalmente a causa degli sconti di emissione, rispetto ai 3,0 miliardi di euro della Legge di Bilancio iniziale 2025. I BTF in circolazione aumenteranno di 5,8 miliardi di euro, rispetto agli 0,5 miliardi di euro della Legge di Bilancio iniziale 2025.Dall’inizio del 2025, il rendimento medio ponderato dei titoli di debito a medio e lungo termine emessi si attesta al 3,16%, rispetto al 2,91% del 2024.(Foto: Anthony DELANOIX su Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Porto Aviation, ValueTrack alza fair value: semestre forte, pista libera fino al 2027

    (Teleborsa) – ValueTrack ha incrementato a 6,90 euro per azione (dai precedenti 6,00 euro) il fair value su Porto Aviation Group, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore aeronautico.Gli analisti scrivono che la società ha registrato solidi risultati nel primo semestre del 2025, pienamente in linea con le aspettative. Tra i punti chiave: il VoP ha raggiunto i 3,1 milioni di euro (+68% su base annua) con 7 aeromobili consegnati (rispetto ai 3 del primo semestre del 2024), supportato dalla domanda sostenuta nel mercato statunitense; l’EBITDA si è attestato a 420.000 euro (margine del 13,6%), in positivo rispetto ai -430.000 euro del primo semestre del 2024. Tuttavia, il confronto è influenzato dal rinvio delle consegne nel primo semestre del 2024 e da 250.000-300.000 euro di costi per i velivoli a 4 posti ora capitalizzati; liquidità netta a 1,1 milioni di euro, pressoché stabile rispetto all’esercizio 2024, trainata da circa 2 milioni di euro di liquidità disponibile, 35.000 azioni proprie e circa 113.000 euro di dividendi pagati.Il portafoglio ordini di 14 velivoli garantisce una buona visibilità per il secondo semestre del 2025 e l’inizio del 2026, escludendo 5 unità aggiuntive dal programma statunitense di 14 lotti previsto per l’anno fiscale 2026 (in attesa dei depositi dei clienti). Sul fronte industriale, PAG ha acquisito un sito di 6.000 mq a Vrsac (Serbia) per costruire un nuovo stabilimento a supporto dell’avvio del Risen 916 e dell’industrializzazione del velivolo a 4 posti. Inoltre, il programma di ricerca e sviluppo “Risen 4-Seats EASA” è stato completato a giugno, per un investimento totale di 4,1 milioni di euro (2,85 milioni di euro erogati).I risultati del primo semestre del 2025 sono in linea con le aspettative per l’intero2025, mentre il secondo semestre è stato rivisto a 9 consegne (una in meno) con un ASP (prezzo medio) più elevato, riflettendo un mix più ricco e prezzi più stabili. La filiale statunitense è posticipata al 2026, a seguito dell’espansione di Aerotec (Serbia), che assorbirà inizialmente la produzione incrementale di 4-Seats prima di trasferire l’assemblaggio finale/distribuzione all’estero. Le ipotesi di conto economico rimangono invariate, mentre la generazione di cassa è stata leggermente rivista al rialzo grazie a scorte più snelle e a un modello di pagamento anticipato a rate con acconti progressivi. Pertanto, entro il 2028, ValueTrack prevede un VoP di circa 12,2 milioni di euro (dai 6,3 milioni di euro del 2025, con un CAGR di circa il 25% nel periodo 2024-2028), con margini EBITDA/EBIT del 26,2%/21,9%, una liquidità netta di circa 3,2 milioni di euro e un OpFCF b.t./EBITDA >55% in media nel periodo.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Almawave, Almaviva sale al 77,46% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Almaviva ha acquistato, in data odierna, 26.024 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative dello 0,09% del relativo capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto la controllante ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, finalizzata al delisting da Piazza Affari.Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM. A seguito delle operazioni di acquisto, Almaviva risulta complessivamente titolare di 23.224.100 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative del 77,46% del capitale.Le operazioni di acquisto sono state effettuate ad un prezzo unitario non superiore a 4,30 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione ordinaria Almawave nel contesto dell’OPA. LEGGI TUTTO

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    ALA, l’OPA finalizzata al delisting sarà promossa a 36,08 euro per azione

    (Teleborsa) – È stato definito in 36,08 euro per azione ALA, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella logistica integrata e nella distribuzione di prodotti e componentistica per l’industria aeronautica e aerospaziale, il prezzo per l’operazione di cessione del 73,78% di ALA ad H.I.G. Capital.A seguito del closing dell’operazione, sarà promossa – per il medesimo corrispettivo – una offerta pubblica di acquisto (OPA) totalitaria obbligatoria finalizzata al delisting di ALA.Il corrispettivo incorpora un premio pari a: 1,18% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni ALA alla data del 9 maggio 2025 (ultimo giorno di borsa aperta prima della data di annuncio dell’operazione); il 41,15%, 28,44%, 21,40% e 7,37% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni ALA, rispettivamente, nei 12, 6 e 3 mesi e nel mese precedenti il 9 maggio 2025; e il 268,30% rispetto al prezzo di collocamento delle azioni ALA fissato nel contesto del collocamento a servizio dell’ammissione alle negoziazioni, pari a 10 euro per azione. LEGGI TUTTO

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    Cassa Lombarda, nuovo piano al 2028: masse totali a 7,3 miliardi di euro e utile sopra 10 milioni

    (Teleborsa) – Cassa Lombarda, banca specializzata nel private banking, ha definito il Piano Industriale per il triennio 2026-2028 per rafforzare il proprio posizionamento nel settore e affrontare con nuovo slancio le attuali sfide del mercato.Entro il 2028 la banca punta a raggiungere una raccolta netta progressiva superiore a 1 miliardo di euro e masse totali di 7,3 miliardi di euro (6,3 miliardi di euro al 30 giugno 2025), oltre ad un’accelerazione della redditività e una maggior efficienza operativa, con una stima di utile netto a fine periodo di oltre 10 milioni di euro (vs. 6,2 milioni di euro nel 2024), ROE oltre il 10% e cost/income ratio stabilizzato a regime al 70%.La traiettoria delineata per il triennio sarà sostenuta da un consistente piano di investimenti, pari a circa 13 milioni di euro complessivi, al fine di porre le basi per uno sviluppo sostenibile per il futuro.Nel dettaglio, il Piano si articola su quattro direttrici strategiche. Prioritario sarà lo sviluppo dimensionale, attraverso un rafforzamento della presenza territoriale e l’ingresso di circa 10 nuovi professionisti tra private banker e consulenti finanziari nel triennio; inoltre, l’organico aziendale sarà rafforzato anche in altre aree di business (es. Finanza e Asset Management), di pari passo con il continuo ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi di gestione patrimoniale e consulenza evoluta. A ciò si aggiungono anche significativi investimenti in branding e comunicazione, con un redesign grafico e visivo del marchio per aumentare la visibilità e l’attrattività.La seconda direttrice riguarderà l’innovazione tecnologica e il potenziamento degli strumenti digitali: in particolare, la banca punta ad aggiornare l’infrastruttura IT con la migrazione in private cloud e l’introduzione di soluzioni basate su Intelligenza Artificiale e Robotic Process Automation. Sull’efficienza operativa il piano triennale prevede una revisione dell’assetto organizzativo con focalizzazione sulle attività core, allo scopo di valorizzare competenze e risorse interne, ed un contestuale snellimento della macchina operativa attraverso l’adozione di processi agili e digitali. Parimenti il modello retributivo sarà riconsiderato per valorizzare il merito ed allineare maggiormente le performance individuali agli obiettivi aziendali, prevedendo un incremento dell’incidenza della componente variabile.Infine, permane l’attenzione alla solidità patrimoniale, con il mantenimento di un Total Capital Ratio stabile e superiore al 24% lungo tutto l’orizzonte del Piano.”Il nuovo Piano Industriale rappresenta un passaggio cruciale nel nostro percorso di crescita e nasce da una visione strategica chiara: costruire oggi la tradizione di domani, mettendo al centro le persone, la qualità e l’innovazione – ha commentato l’AD Paolo Vistalli – Il nostro obiettivo è consolidare il nostro posizionamento nel mercato del private banking italiano, con un impegno verso i nostri clienti, collaboratori e azionisti a rimanere fedeli alla nostra identità distintiva di boutique indipendente di eccellenza, puntando al costante sviluppo del modello di architettura aperta con un ruolo fondamentale della componente di consulenza evoluta, incluse le attività di wealth planning”. LEGGI TUTTO

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    LVMH, aumentano le vendite nel terzo trimestre, in calo solo divisione moda e pelletteria

    (Teleborsa) – Il colosso francese del lusso LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton ha registrato un fatturato di 58,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025, in calo del 2% su base organica rispetto al pari periodo del 2024.LVMH ha dimostrato una buona resilienza e ha mantenuto il suo forte slancio innovativo nonostante un contesto geopolitico ed economico perturbato. Europa e Stati Uniti, rimasti stabili rispetto ai primi nove mesi del 2024, hanno beneficiato di una solida domanda locale. Il Giappone ha registrato un calo rispetto allo stesso periodo del 2024, trainato dalla crescita della spesa turistica dovuta al forte indebolimento dello yen. Il resto dell’Asia ha registrato un netto miglioramento delle tendenze rispetto al 2024.Con una crescita organica dell’1% a 18,28 miliardi di euro, il terzo trimestre ha registrato un miglioramento in tutti i gruppi aziendali e in tutte le regioni, ad eccezione dell’Europa, dove i ricavi derivanti dalla spesa turistica sono diminuiti, a causa delle fluttuazioni valutarie, che hanno pesato maggiormente sul trimestre rispetto all’inizio dell’anno.Le vendite della divisione moda e pelletteria, che ospita i marchi di punta Louis Vuitton e Dior e che rappresenta circa la metà degli utili, sono diminuite del 2% a 8,5 miliardi rispetto al corrispondente trimestre del 2024. Calano invece del 6% a 27,61 miliardi nei nove mesi. LEGGI TUTTO