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    Arterra Bioscience, Alberto Previtali sale al 15,2%

    (Teleborsa) – Arterra Bioscience, azienda green biotech specializzata in ricerca e sviluppo nell’ambito delle biotecnologie e quotata su Euronext Growth Milan, ha reso noto che l’azionista Alberto Previtali ha superato la soglia rilevante del 15% del capitale sociale della società. In particolare, Previtali ha dichiarato di detenere 1.012.500 azioni ordinarie, pari al 15,20% del relativo capitale sociale, con diritto di voto.Gli azionisti rilevanti sono quindi ora: Maria Gabriella Colucci con il 27,90%, Alberto Previtali con il 15,20%, Intercos con l’8,65%. Il mercato ha in mano il 48,25%. LEGGI TUTTO

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    I Grandi Viaggi ai massimi in 7 anni con compagna attivista e patto sul 30%

    (Teleborsa) – È servita una rarissima campagna attivista a Piazza Affari per far risvegliare l’interesse degli investitori sul titolo I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata su Euronext Milan, anche se a causa della sua scarsa propensione alla comunicazione – vengono pubblicati giusti i comunicati obbligatori sui dati finanziari – molti si erano dimenticato fosse sul listino. Il titolo è tornato sopra i 2 euro per azione, segnando un +85% da inizio anno e un +150% sui 12 mesi, tornando a livelli che non toccava da inizio 2018.A far scattare gli acquisti è stata la sottoscrizione, il 17 giugno 2025, di un patto parasociale della durata di tre anni su 13.881.872 azioni ordinarie. Le azioni sindacate, ad oggi, costituiscono circa il 29,060% del capitale sociale e dei diritti di voto. A sottoscrivere il patto sono stati: Helios S.r.l., Maurizio Maresca, Silvio Maresca, Fabio Maresca, Simona Maresca, Luigi Mazza Midana, F2A S.r.l., OTIUM S.r.l., L&B GROUP S.p.A., G&C S.r.l., FDG S.r.l., Biancamaria Trombetta, RG S.r.l., AR Service S.r.l., Daniele Marigo, Gianni Marigo, Giuliana Marin, SIMON FIDUCIARIA S.p.A., Michele Cappone. Le quote maggiori sono quelle di Helios S.r.l. (veicolo di Hoop Club amministrato da Antongiulio Marti) con il 5,001% del capitale sociale, Maurizio Maresca con il 7,253% e OTIUM S.r.l. (che fa capo da Michele Cappone) con il 4,312%.Il patto prevede, in sintesi, l’impegno delle parti ad esercitare il diritto di voto nelle assemblee sulla base di un indirizzo di voto determinato, prima di ciascuna assemblea, incluso l’impegno a presentare e votare una lista comune di candidati in relazione alla nomina rispettivamente del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Tra le altre cose, il patto prevede che nel caso in cui fosse avanzata da uno o più soggetti terzi un’offerta per l’acquisto delle azioni sindacate a un corrispettivo in denaro non inferiore a 4 euro per azione, le parti si confronteranno e qualora la proposta venisse approvata con voto favorevole della maggioranza delle azioni sindacate, tutte le parti saranno tenute ad accettare; nel caso in cui la proposta prevedesse un corrispettivo in denaro non inferiore a 3 euro per azione, qualora la proposta venisse approvata con il voto favorevole del 70% delle azioni sindacate, tutte le parti saranno tenute ad accettare.I pattisti segnalano inoltre che Michele Cappone, dal 12 giugno 2025, è titolare di un’opzione di acquisto avente ad oggetto 500.000 azioni della società (pari al 1,047% del capitale sociale), le quali, ove tale opzione di acquisto fosse esercitata, sarebbero automaticamente apportate al patto, e porterebbero il numero complessivo delle azioni sindacate a 14.381.872, pari al 30,106% del capitale sociale e dei diritti di voto.Il patto, nonché eventuali incrementi delle azioni sindacate, non comporta l’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) sulla totalità delle azioni, tenuto conto della presenza nella società di un altro azionista che dispone della maggioranza dei diritti di voto esercitabili (la Monforte della famiglia Clementi).Hoop Club, holding guidata da Antongiulio Marti e lanciata lo scorso anno con un approccio AIPE (Activist Investments in Public Equity), sta coinvolgendo gli altri azionisti per “promuovere maggiore trasparenza e una valorizzazione coerente con il reale valore dell’azienda”, si legge nel position paper pubblicato sul proprio sito con il titolo “I Grandi Viaggi: Il Tesoro Vista Mare Dimenticato dalla Borsa”. Viene evidenziato che iGV, prima dell’ultima mossa dei pattisti, capitalizzava circa 81 milioni di euro (circa 1,70 per azione), ma possiede oltre 220 milioni di euro di asset tangibili realizzabili (circa 195 milioni in immobili e 26 milioni di cassa netta) secondo le stime di Hoop Club, che sottolinea un “evidente mismatch valutativo”. La società è percepita come un tour operator del passato. In realtà, possiede un portafoglio di 11 strutture ricettive: 7 in Italia (Sardegna, Sicilia, Calabria, Valle d’Aosta, Trentino) e 4 all’estero (Kenya, Zanzibar, Seychelles). Secondo l’investitore, il portafoglio immobiliare di iGV è unico: una collezione rara di strutture fronte mare e in quota, situate in alcune delle aree più pregiate (e ormai inedificabili) del Mediterraneo. Si tratta di location non replicabili, in molti casi protette da vincoli ambientali e paesaggistici che impediscono nuovi sviluppi. Inoltre, l’azienda genera tra 3 e 5 milioni di euro annui di free cash flow, ha cassa netta e sostiene circa 1 milioni l’anno in capex per la manutenzione strutturale.”Nonostante fondamentali solidi, il mercato ha completamente ignorato la realtà di iGV: nessuna conference call, nessun aggiornamento strategico, nessuna attività di investor relations – si legge nel report – La società è controllata da un presidente prossimo agli 82 anni e dalla figlia, CEO, senza un piano di successione pubblico né una direzione strategica dichiarata”. Secondo Hoop Club, anche un parziale riconoscimento del valore immobiliare porterebbe a un re-rating di almeno 2x, senza bisogno di turnaround operativo o espansione.”Da investitori di lungo termine vediamo un’opportunità chiara: non solo colmare il gap di valutazione, ma accompagnare iGV verso un posizionamento più coerente con ciò che realmente è, un’azienda solida, patrimonializzata, con margini di crescita concreta e un potenziale di rivalutazione significativo – si legge nelle conclusioni del position paper – Crediamo che sia il momento di attivare un confronto costruttivo, orientato a liberare il valore esistente e a definire, con chiarezza, un percorso di sviluppo all’altezza delle risorse e della storia del gruppo”.In settimana è attesa anche la semestrale (per il periodo 1° novembre 2024 – 30 aprile 2025), che sarà approvata nella riunione del consiglio di amministrazione del 26 giugno 2025. LEGGI TUTTO

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    Lagarde (BCE): saremo cauti e agili quanto necessario in queste circostanze molto incerte

    (Teleborsa) – “Riteniamo che con gli otto tagli dei tassi che abbiamo deciso nel corso degli ultimi mesi, e con l’ultimo, deciso solo un paio di settimane fa con un -25 punti base, siamo ora ben posizionati per affrontare le circostanze molto incerte che continuano a evolversi sotto i nostri occhi”. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, rispondendo alle domande dei deputati nell’audizione al Parlamento europeo.”Continueremo a lavorare sulla base dei dati man mano che evolvono, non solo guardando indietro perché disponiamo di alcune informazioni retrospettive, ma anche guardando avanti e cercando di capire a che punto è la situazione economica e come si svilupperà sia in termini di crescita che di consumi, salari e servizi”, ha sottolineato.”Per quanto riguarda il settore manifatturiero, esamineremo tutto questo e presteremo particolare attenzione anche al prezzo delle materie prime, perché se c’è un fattore che ha innescato movimenti al rialzo e al ribasso, è certamente il prezzo dell’energia negli ultimi anni – ha detto Lagarde – Quindi esamineremo tutti questi dati man mano che si evolveranno e determineremo la nostra posizione di politica monetaria sulla base di tre criteri chiave, che continueremo a utilizzare: le prospettive di inflazione, l’inflazione di fondo e la forza e la dinamica della politica monetaria”.”Siamo ben posizionati e attenti per il futuro, senza prevedere una particolare strada”, ha detto la numero uno della BCE, aggiungendo che “saremo cauti e agili quanto necessario in queste circostanze”. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case esistenti crescono a sorpresa a maggio

    (Teleborsa) – Segnali di recupero giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a maggio 2025 un incremento dello 0,8% su base mensile. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -0,5% riportato ad aprile.Sono state vendute 4,03 milioni di abitazioni rispetto ai 4,00 milioni di aprile e contro attese per 3,96 milioni. Su base annua, le vendite sono calate dello 0,7%.”Le vendite relativamente contenute sono dovute in gran parte ai tassi ipotecari persistentemente elevati – ha detto Lawrence Yun, capo economista della NAR – Tassi di interesse più bassi attireranno più acquirenti e venditori sul mercato immobiliare. Una maggiore partecipazione al mercato immobiliare aumenterà la mobilità della forza lavoro e stimolerà la crescita economica”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    USA, indici PMI: crescita rallenta mentre i prezzi dei beni aumentano

    (Teleborsa) – L’attività economica statunitense ha continuato a crescere a giugno 2025, sebbene il tasso di espansione complessivo abbia perso un po’ di slancio, rimanendo ben al di sotto di quelli registrati alla fine dell’anno scorso, secondo l’indagine di S&P Global. Il calo delle esportazioni di beni e servizi ha frenato la crescita, in parte compensato dall’accumulo di scorte da parte delle aziende statunitensi, spesso legato alle preoccupazioni relative ai dazi. I dazi sono stati anche ampiamente attribuiti all’aumento dei prezzi. Questi sono aumentati a un ritmo particolarmente rapido e sostenuto nel settore manifatturiero, ma hanno continuato a crescere rapidamente anche nei servizi.La stima flash sull’indice PMI manifatturiero elaborato da S&P Global indica un livello di 52 punti, sopra la soglia critica dei 50 punti oltre la quale scatta l’espansione. Il dato è uguale al mese precedente e risulta superiore ai 51,1 punti attesi.Si indebolisce invece il settore dei servizi, con il relativo indice PMI che scende a 53,1 punti da 53,7 precedenti e risulta sopra il consensus di 52,9 punti. L’indice composito si attesta così a 52,8 punti dai 53 precedenti, sopra ai 52,2 attesi.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Rocket Sharing, assemblea approva bilancio 2024 e riporta a nuovo la perdita

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Rocket Sharing Company, società quotata su Euronext Growth Milan che ha sviluppato un’innovativa piattaforma di marketplace integrata con un sistema di fidelizzazione, ha approvato il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, corredato delle relative relazioni e ha anche preso visione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.Inoltre, i soci hanno approvato di riportare a nuovo la perdita dell’esercizio di Rocket Sharing Company S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2024 pari a 1.658.972 euro. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa Wall Street in attesa della risposta dell’Iran. Niente scossoni sul greggio

    (Teleborsa) – Seduta debole a Wall Street, dopo che l’Iran ha promesso rappresaglie per gli attacchi aerei statunitensi contro i suoi impianti nucleari nel fine settimana, alimentando il timore di un conflitto più ampio in Medio Oriente. Tehran ha definito la mossa di Trump un “azzardo” e ha lasciato intendere che gli attacchi del fine settimana abbiano ampliato la gamma di obiettivi legittimi per le sue forze armate. Trump, nel frattempo, ha sollevato la questione di un cambio di regime in Iran in un post sui social media.Occhi puntati soprattutto sui prezzi del petrolio, a causa delle preoccupazioni per la chiusura dello Stretto di Hormuz, una rotta chiave per l’approvvigionamento petrolifero da parte dell’Iran.Sul fronte della politica monetaria, questa settimana gli investitori seguiranno con attenzione l’audizione semestrale di due giorni del presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, davanti al Congresso. L’audizione arriva dopo che la banca centrale statunitense ha mantenuto invariati i tassi di interesse nella riunione di politica monetaria di giugno, ma ha segnalato rischi inflazionistici dovuti all’aumento dei dazi commerciali.Sempre sul fronte dei tassi, oggi sono in calendario interventi da parte di Christopher Waller (board Fed), Austan Goolsbee (Fed di Chicago) e Mary Daly (Fed di San Francisco).Nei prossimi giorni si avranno anche alcune indicazioni da parte di grandi multinazionali, con le trimestrali del colosso dell’abbigliamento sportivo Nike e del gigante delle spedizioni FedEx. Oggi, prima dell’apertura del mercato, FactSet ha segnalato ricavi in crescita e margini in calo nel terzo trimestre.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones si ferma a 42.229 punti; sulla stessa linea, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 5.977 punti (+0,15%). Pressoché invariato il Nasdaq 100 (+0,05%); sulla stessa linea, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,11%). LEGGI TUTTO

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    Lagarde (BCE): stablecoin comportano rischi per politica monetaria e stabilità finanziaria

    (Teleborsa) – “Le criptovalute sono diventate un segmento in rapida evoluzione del panorama finanziario. Le criptovalute non garantite – ovvero quelle non garantite da attività fisiche o finanziarie – hanno visto la loro capitalizzazione di mercato salire da meno di 200 miliardi di euro all’inizio del 2020 a circa 2.700 miliardi di euro quest’anno. Questa notevole crescita è stata caratterizzata dalla speculazione degli investitori e dall’estrema volatilità dei prezzi. Queste caratteristiche rendono tali attività inadatte come mezzo di scambio affidabile ed espongono gli investitori a rischi significativi”. Lo ha affermati la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, nell’introduzione della sua audizione al Parlamento europeo.”Per ora, i rischi per la stabilità finanziaria dell’area euro derivanti dalle criptovalute appaiono limitati – ha aggiunto – Tuttavia, il rapido ritmo degli sviluppi, unito alle lacune nei dati che potrebbero creare punti ciechi, richiede un monitoraggio più attento. I dati dei sondaggi condotti in alcuni paesi dell’area dell’euro suggeriscono che circa il 10% delle famiglie detiene criptovalute, con circa il 14% che esprime interesse per acquisti futuri. Con l’aumento delle partecipazioni e delle valutazioni delle criptovalute, aumenta anche il rischio per gli investitori di brusche correzioni dei prezzi, con possibili ripercussioni sull’intero sistema finanziario”.Con l’aumento degli unbacked crypto-asset, “è aumentata anche quella delle stablecoin – ha sottolineato Lagarde – Questo specifico tipo di criptovalute mira a mantenere un valore fisso rispetto a una o più attività di riferimento. Attualmente, il 99% delle stablecoin è denominato in dollari statunitensi. Le stablecoin fungono spesso da punto di accesso alle criptovalute e ne facilitano il trading. Inoltre, attraggono gli utenti promettendo pagamenti transfrontalieri aziendali e al dettaglio più rapidi ed economici”.Allo stesso tempo, “le stablecoin sono emesse privatamente e in particolare presentano rischi per la politica monetaria e la stabilità finanziaria – ha evidenziato – Questi asset non sono sempre in grado di mantenere il loro valore fisso, compromettendo la loro utilità come mezzo di pagamento e riserva di valore. Inoltre, un potenziale spostamento dei depositi utilizzati per pagamenti e risparmi – dalle banche alle stablecoin – potrebbe influire negativamente sulla trasmissione della politica monetaria attraverso le banche. Le stablecoin devono pertanto essere disciplinate da norme solide, soprattutto quando operano a livello internazionale”.La presidente della BCE ha riconosciuto che l’Unione europea ha compiuto un passo decisivo in questa direzione con il Markets in Crypto-Assets Regulation, che consente agli investitori in stablecoin con sede nell’UE di riscattare i propri investimenti al valore nominale in qualsiasi momento e richiede che una quota sostanziale delle riserve di stablecoin sia detenuta in depositi bancari. “La maggior parte delle principali giurisdizioni, tuttavia, compresi gli Stati Uniti, sta ancora lavorando per definire i propri quadri normativi – ha detto – Ad esempio, Tether, il principale emittente di stablecoin, ha attualmente sede a El Salvador, paese privo di un quadro prudenziale per le stablecoin”.”Questo approccio frammentato impedisce parità di condizioni a livello globale e può aprire le porte a nuovi rischi e vulnerabilità sistemiche. Dobbiamo quindi rimanere attenti agli sviluppi in altre giurisdizioni e sostenere normative allineate a livello globale per le stablecoin – ha detto Lagarde – In questo contesto, accelerare il progresso verso un euro digitale è una priorità strategica”. LEGGI TUTTO