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    Wayla, round pre-seed da 900 mila euro tra equity e debito

    (Teleborsa) – Wayla, la prima startup italiana a fornire un servizio di van pooling, ha chiuso un round di finanziamento pre-seed per un totale di 900 mila euro, a pochi mesi dal lancio del servizio a Milano lo scorso 31 ottobre 2024.Wayla ha raccolto un totale di 900 mila euro attraverso finanziamenti di tipo equity e debito, con la partecipazione di investitori e business angel di rilievo, tra cui MobilityUp, Moffu Labs, Sullivan Ventures, Luca La Mesa e Marco Cartasegna.Wayla nasce dalla volontà dei suoi cinque giovani fondatori di rispondere alla crescente difficoltà di spostarsi in città, soprattutto nelle ore serali, proponendo una soluzione alternativa che integra le opzioni di mobilità urbana già disponibili. Il servizio di Wayla consente ai passeggeri di condividere i tragitti, riducendo il numero di veicoli in circolazione durante le ore serali e notturne.La flotta di Wayla, attualmente di 7 veicoli, è in espansione, con la previsione di arrivare a 9 mezzi entro il mese di febbraio, mentre l’azienda continua ad assumere per supportare questa crescita. L’area di Milano in cui il servizio è disponibile e la finestra operativa sono state ampliate. Dal lancio, l’app di Wayla ha registrato quasi 50.000 download, mentre il numero di corse cresce a doppia cifra mese su mese.”Wayla è il frutto della nostra passione per la mobilità sostenibile e del nostro impegno a migliorare la qualità della vita urbana – hanno dichiarato Carlo Bettini CEO & Co-Founder e Mario Ferretti Founder di Wayla – Il recente round di investimento, ci permetterà di espandere e migliorare ulteriormente l’offerta di Wayla, continuando a investire sull’ innovazione nel settore della mobilità urbana”. LEGGI TUTTO

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    Giappone, bilancia commerciale passa in surplus a dicembre

    (Teleborsa) – Passa a sorpresa in surplus la bilancia commerciale del Giappone nel mese di dicembre 2024. Secondo il Ministero delle Finanze del Giappone (MOF), il saldo commerciale destagionalizzato ha registrato un avanzo di 130,9 miliardi di yen. Il dato si confronta con il disavanzo di 110,3 miliardi di novembre e con il surplus di 32,6 miliardi di yen di dicembre 2023. Le attese degli analisti indicavano un deficit di 55 miliardi. In termini di volumi, l’export segnala un aumento annuale del 2,8% a 9.910,6 miliardi di yen, mentre le importazioni hanno registrato una crescita dell’1,8% a 9.779,7 miliardi di yen. LEGGI TUTTO

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    illimity nomina advisor per OPAS Banca Ifis: non trascura “alcuna opzione”

    (Teleborsa) – Il CdA di illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan, ha nominato quali advisor finanziariJefferies e Wepartners e, quali consulenti legali, gli studi Gatti Pavesi Bianchi Ludovici (GPBL), Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners (CRCCD) e lo studio del Prof. Avv. Andrea Zoppini per l’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria annunciata da Banca Ifis.Proseguono, quindi, le attività del gruppo illimity come annunciate, anche con il supporto degli advisors, “non trascurando alcuna opzione strategica che possa contribuire all’obiettivo di creare valore per gli azionisti e per tutti gli stakeholders della banca”, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Hera, si rafforza partnership industriale con AIMAG: partecipazione salirà al 41%

    (Teleborsa) – Si rafforza la partnership industriale fra Hera e Aimag, gruppo partecipato da 21 comuni delle province di Modena e Mantova e attivo nei settori dei servizi ambientali, ciclo idrico ed energia. L’accordo prevede per i prossimi mesi un aumento di capitale in natura mediante il conferimento ad Aimag, da parte di Hera, di una partecipazione di circa il 45% di una newco che gestisce il servizio idrico integrato della provincia di Modena attualmente di competenza Hera. A seguito dell’aumento, la partecipazione di Hera in Aimag salirà dall’attuale 25% a circa il 41%, acquisendo il governo industriale utile a realizzare le sinergie attese, mentre i soci pubblici manterranno la maggioranza della proprietà di Aimag con il 51%. Aimag nel 2023 ha registrato un fatturato consolidato di 400 milioni di euro con un margine operativo lordo di oltre 60 milioni e una posizione finanziaria netta di 210 milioni. Aimag può contare su una base clienti nel settore energy di oltre 230mila unità, 121mila punti di fornitura nella distribuzione gas, 72mila cittadini serviti e 2.000 km di reti nel ciclo idrico integrato e un’attività di raccolta e trattamento rifiuti rivolta a oltre 176mila cittadini in 12 comuni. La contiguità territoriale e le affinità nel mix di attività multiutility rafforzano le prospettive sinergiche della partnership industriale tra Aimag e il Gruppo Hera. Le parti prevedono di arrivare a completare l’operazione entro giugno. L’aumento di capitale è stato definito valutando Aimag circa 7x l’Ebitda 2024 e la newco circa 1,2x la Rab. Il rafforzamento della struttura patrimoniale di Aimag e le sinergie industriali e finanziarie, ottenute con il governo industriale e consolidamento da parte di Hera, abiliteranno un piano di investimenti nel periodo 2025-2028 di oltre 250 milioni complessivi, per Aimag e per la newco, anche a beneficio di tutti i servizi attualmente presidiati da Aimag, con il rafforzamento del legame con il territorio e gli stakeholder e conseguenti ricadute positive per le comunità locali. LEGGI TUTTO

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    Georgieva: “L’intelligenza artificiale può aumentare la crescita globale, ma c’è un divario tra economie”

    (Teleborsa) – Sull’intelligenza artificiale “la buona notizia è che il potenziale che ha per rafforzare la crescita globale è rilevante: di circa 0,8 punti percentuali. La seconda parte di una nostra ricerca, tuttavia, mostra che ci sta molti gradi di preparazione e di esposizione tra le economie”. Lo ha affermato la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kritalina Georgieva durante una delle sessioni di discussione al World Economic Forum, a Davos. Nelle economie avanzate il 60% dei lavori sono esposti alla IA, sia positivamente, nel senso che possono ricavarne un aumento di produttivita’, sia negativamente, nel senso che potrebbero sparire. Questa quota scende al 40% nei mercati emergenti e al 6% nei paesi a basso reddito. Il terzo elemento del nostro studio – ha concluso – è che quando guardiamo alle opportunità di tradurre queste potenzialità in crescita, ci sta un divario molto rilevante tra economie avanzate e economie a basso reddito. E noi vogliamo chiudere questo divario”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Laguarde: ritorno di Trump può spingere l’Europa ad agire, abbiamo tutto per farlo

    (Teleborsa) – Secondo la presidente della Banca Centrale Europea, ChristineLagarde, il ritorno di Donald Trump può portare l’Europa “ad agire”. Durante uno dei dibattiti al World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera, Lagarde si è detta d’accordo con la lettura secondo la quale l’Europa si trova a fronteggiare una sfida esistenziale. “Dobbiamo essere tutti molto realistici in questa fase, come lo è stato il rapporto di Mario Draghi. Fronteggiamo un momento esistenziale e abbiamo le diagnosi su quello che dovremmo fare – ha sottolineato –. Ora abbiamo una grande spinta, perché un altro grande player dell’economia mondiale sta organizzando le cose in maniera diversa e penso che questo sia un nuovo campanello d’allarme che può portare l’Europa ad agire”.”Abbiamo i talenti, abbiamo i fondi e abbiamo le idee. Ma in termini di azione e di fare ci serve una spinta, ci serve la svolta”, ha aggiunto. “Ovviamente – ha proseguito –, dobbiamo agire assieme e dobbiamo giocare non solo in difesa, ma anche di anticipo, se devo usare termini calcistici. E assicurarci di fare leva sugli asset che abbiamo”. “L’Unione europea sforna quasi altrettanti laureati Stem per abitante che gli Usa – ha ricordato la presidente della BCE –, quest’anno abbiamo 3,5 milioni di europei nel settore tecnologico. Questo è quello che dico quando affermo che abbiamo i talenti.E quando dico che abbiamo i soldi mi riferisco al 15% di tasso di risparmio degli europei, che però ogni anno investono 300 miliardi di euro negli Stati Uniti”.”Registriamo la stessa quantità di brevetti degli Usa. Ma spesso ci diamo la zappa sui piedi – ha sottolineato Lagarde – perché non completiamo quello che dovremmo, come ad esempio il mercato unico. Se avessimo un mercato unico, dice il rapporto di Enrico Letta, elimineremmo un 14% di dazi tra di noi. Faremmo un lavoro più che discreto se rimuovessimo alcune delle barriere che abbiamo lasciato che la storia e la pigrizia costruissero tra noi”. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, sprint a piazza Affari in scia all’IA negli Usa

    (Teleborsa) – Giornata da prima della classe per Prysmian a Piazza Affari. L’azienda sulla scia dell’annuncio di abbandonare il progetto di BraytonPoint, in Massachusetts, per la costruzione di un impianto dedicato alla produzione di cavi per parchi eolici offshore, e alla presentazione del progetto Stargate negli Usa per la costruzione di una rete nazionale di data center in grado di sostenere le future infrastrutture di intelligenza artificiale ha fatto segnare per tutta la giornata guadagni di molto superiori al 2% con titolo che ha superato i 70 euro per azione.Il gruppo specializzato nella produzione di cavi ha infatti ampliato il margine di guadagno rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 70,62 Euro. Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 71,8 e successiva a quota 74,36. Supporto a 69,24.L’azienda ha spiegato di aver abbandonato il progetto a seguito di una valutazione strategica sulle opportunità di mercato, decidendo di concentrare le risorse su elettrificazione e ammodernamento della rete energetica americana, trainati dall’espansione dei data center e da futuri investimenti nelle reti. Negato invece ogni collegamento a motivi politici e alla decisione del presidente Trump di fermare i nuovi contratti per l’eolico offshore.Equita ha ricordato che il progetto di Brayton Point – il cui iter autorizzativo non era stato ancora concluso – era già stato messo in dubbio dal Ceo Massimo Battaini dopo che i due contratti da 900 milioni di dollari a cui era legato non sono mai entrati nel backlog. La banca d’affari ha affermato di non prevedere impatti dalla decisione e ha deciso di confermare la raccomandazione “Hold” con target di prezzo a 70 euro. Cautela è stata raccomandata anche da Intermonte, che ha confermato la raccomandazione Neutral con target di prezzo fissato a 68,5 euro. LEGGI TUTTO

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    Halliburton annuncia utili in linea con attese, delude fatturato

    (Teleborsa) – Utili in linea con le aspettative per Halliburton, che oggi segna al Nyse un ribasso del 3% circa dopo la pubblicazione della trimestrale. La società attiva nel settore petrolifero, con sede a Houston, ha chiuso il 4° trimestre dell’anno con un utile netto di 615 milioni di dollari, pari a 0,70 dollari ad azione, in aumento su base sequenziale (571 milioni di euro o 0,65 USD ad azioe nel terzo trimestre) ed in aumento su base annuale (rispetto ai 661 milioni, pari a 0,74 USD ad azione del quarto tirmstre 2023). Il risuotato in termini di EPS è comunque in linea con le attese degli analisti.Il fatturato si è attestato a 5,61 miliardi di dollari, rispetto ai 5,69 miliardi del terzo trimestre ed ai 5,739 miliardi dell’anno precedente, risuotando leggermente al di sotto del consensus di 5,64 miliardi di dollari.Per l”intero esercizio, Halliburton ha realizzato un fatturato di 22,9 miliardi di dollari, stabile rispetto al 2023. L’utile operativo è stato pari a 3,8 miliardi di dollari, rispetto ai 4,1 miliardi di dollari del 2023, mentre il risultato operativo rettificato, escluse svalutazioni e altri oneri, per l’intero anno 2024 è stato di 3,9 miliardi di dollari.”Sono soddisfatto della nostra performance nel 2024. Abbiamo generato oltre 2,6 miliardi di dollari di flusso di cassa e abbiamo restituito oltre 1,6 miliardi di dollari ai nostri azionisti”, ha affermato il Presidente e CEO Jeff Miller.ricavi sono rimasti stabili a 22,9 miliardi mentre l’utile operativo e’ sceso a 3,8 miliardi (da 4,1 miliardi) e l’utile netto e’ calato a 2,5 miliardi (da 2,638 miliardi). “Abbiamo generato piu’ di 2,6 miliardi di dollari di flussi di cassa – ha detto il presidente e ceo Jeff Miller – e restituito agli azionisti 1,6 miliardi cash”.Il 2025, ha aggiunto il manager, sara’ caratterizzato da una attivita’ piu’ debole in Nord America nel confronto sequenziale ma l’anno si apre con un bilancio trasformato, ritorni rilevanti e una forte generazione di cassa. Nel quarto trimestre i ricavi dell’area Nord America sono scesi del 7% rispetto al precedente. A Wall Street il titolo scende di quasi il 2% nella fase di premercato. LEGGI TUTTO