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    MFE di nuovo in battuta con trionfo su ProsiebenSat1

    (Teleborsa) – Altra seduta sugli scudi per le azioni MFE (ex Mediaset), sia di classe A (+3%) sia di classe B (+2,29%), dopo che la holding della famiglia Berlusconi si è assicurata la conquista del mercato europeo con l’offerta sulla tedesca ProsiebenSat1. La società di investimento ceca PPF, dopo aver a lungo combattuto per il broadcaster tedesco, ha alzato bandiera bianca ed ha annunciato il conferimento delle sue azioni (36.539.628 azioni pari a circa il 15,68% del capitale sociale). Nel motivare la resa, PPF ha detto di non essere riuscita ad “attrarre un numero sufficiente di azionisti per sostenere i suoi obiettivi” e che la partecipazione di MFE è “sufficiente a garantire la maggioranza semplice in ogni assemblea degli azionisti” di ProSiebenSat1.L’essersi assicurata il successo dell’offerta, spiana la strada a MFE per la conquista del mercato europeo. LEGGI TUTTO

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    Canada, PIL 2° trimestre frena dell’1,6%, peggior dato da pandemia

    (Teleborsa) – Frena l’economia canadese nel 2° trimestre dell’anno. Secondo i dati pubblicati dall’ufficio statistico canadese, il tasso annualizzato fa segnare un -1,6%, la peggiore contrazione dalla pandemia, attestandosi ben al di sotto delle attese (-0,6%), dopo la crescita del 2% registrata in precedenza.Il PIL ha registrato una contrazione mensile dello 0,1% a giugno, risultando al di sotto del consensus (+0,1%), mentre la variazione trimestrale si attesta all’1,2% dal 2,3% precedente. (Foto: sebastiaan stam su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Dell Technologies a picco (-10%) nonostante rialzo guidance

    (Teleborsa) – Dell Technologies scivola del 10% al Nyse, nonostante l’azienda abbia alzato la guidance per l’anno in corso, grazie al balzo di vendite di server per l’AI. Dell prevede ricavi per l’intero anno fiscale 2026 tra 105 miliardi di dollari e 109 miliardi di dollari, in aumento del 12% su base annua al midpoint, rispetto alle precedenti aspettative di 101-105 miliardi di dollari e consegne di server per l’AI per 20 miliardi di dollari dai 15 miliardi di dollari indicati in precedenza, grazie ai forti ordini da parte di clienti come xAI di Elon Musk e del fornitore cloud CoreWeave. Inoltre, prevede un utile per azione rettificato di 9,55 dollari, in aumento del 17% su base annua al midpoint, rispetto alla precedente previsione di 9,40 dollari.A pesare Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice S&P-500, evidenzia un rallentamento del trend di Dell Technologies rispetto all’indice del basket statunitense, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Allo stato attuale lo scenario di breve di Dell Technologies rileva una decisa salita con obiettivo individuato a 124,5 USD. In caso di momentanea correzione fisiologica il target più immediato è visto a quota 119,2. Le attese sono tuttavia per un innalzamento della curva fino al top 129,8.(Foto: Its me Pravin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, fiducia Università Michigan agosto rivista al ribasso

    (Teleborsa) – Rivisto leggermente al ribasso l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di agosto 2025, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 58,2 punti dai 58,6 della lettura preliminare e rispetto ai 61,7 del mese precedente. Rivista al ribasso anche la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 55,9 punti dai 57,2 della stima preliminare e rispetto ai 57,7 di luglio, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata al rialzo a 61,7 punti dal preliminare di 60,9 punti e si confronta con i 68 del mese precedente.(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Palingeo, F.L.S. Holding presenta lista candidati per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – Palingeo, azienda leader nei settori della geotecnica e della geognostica, rende noto che è stata depositata le seguente lista di candidati per la nomina del Consiglio di Amministrazione, in vista dell’assemblea ordinaria degli azionisti convocata in data 4 settembre 2025 in prima convocazione e per il 10 settembre 2025 in seconda convocazione.La lista di candidati è stata presentata dall’azionista di maggioranza, titolare di complessive 2.992.500 azioni ordinarie e 1.282.500 azioni a voto plurimo, rispettivamente pari a circa il 61,89% del capitale sociale rappresentato da azioni con diritto di voto, e a circa il 72,21% dei diritti di voto esercitabili.La lista è composta da: Luca Grillo, Leonardo Spada, Paolo Franzoni, Giacomo Petrucco, Paolo Copetti, Nicolò Alberini. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, come il sistema formativo crea dei mismatch: lo studio dei consulenti del lavoro

    (Teleborsa) – Il mondo del lavoro cambia rapidamente, ma il sistema formativo italiano fatica ancora a tenere il passo. Pur in presenza di investimenti in orientamento e nel potenziamento dell’offerta didattica, permane un divario rispetto ai reali fabbisogni espressi dal mercato, con effetti sulla capacità del Paese di valorizzare le competenze disponibili. Le immatricolazioniuniversitarie per l’anno accademico 2024/2025 confermano una tendenza consolidata: crescono le iscrizioni nei corsi con minori sbocchi occupazionali come psicologia (+94% negli ultimi dieci anni), lettere e filosofia (+46%), scienze della formazione (+46%) e arte e design (+40%); mentre restano insufficienti quelle in settori chiave come ingegneria, informatica ed economia. Ogni anno mancano oltre 22mila laureati in ingegneria, 14mila in ambito economico e 7mila in quello medico-sanitario. Un divario che rischia di ampliarsi, mettendo in difficoltà le imprese nella ricerca di competenze adeguate. Lo rileva uno studio dei consulenti del lavoro, che analizza i dati occupazionali e scolastici tra il 2019 e il 2024 e ne proietta le criticità fino al 2029. A un anno dalla laurea il tasso di occupazione varia sensibilmente a seconda del percorso scelto: si passa dal 93,4% per ingegneria industriale e 92,6% per informatica, al 79,8% per giurisprudenza, 71,6% per lingue, 68,7% per arte e design, 61,5% per l’area umanistica e 60% per psicologia. Un dato che sorprende, soprattutto considerando che nello stesso periodo l’occupazione giovanile è aumentata. Tra il 2019 e il 2024 il tasso per i 18-29enni è salito dal 39,1% al 42,7%, con un incremento ancora più marcato tra i laureati (dal 48,7% al 55,3%).Permane poi uno squilibrio di genere: nei corsi di educazione e formazione le donne sono il 93,8% degli immatricolati, mentre restano poco presenti nei percorsi tecnico-scientifici, quelli con le maggiori opportunità di impiego. Lo stesso disallineamento si osserva nella scuola secondaria: nell’anno scolastico 2024/2025 oltre il 51% degli studenti ha scelto un liceo, mentre gli istituti professionali, più aderenti ai fabbisogni occupazionali, si fermano al 15,4%, in calo del 19,3% rispetto al 2018/2019. Nel quinquennio 2025-2029 le imprese avranno bisogno ogni anno di oltre 135mila diplomati da percorsi professionali, ma il sistema ne fornirà solo 70mila. Si prevede così una carenza strutturale di circa 65mila unità l’anno, soprattutto nei settori dell’edilizia, meccanica, elettrico, agroalimentare e amministrazione.Gli interventi su orientamento e offerta formativa, seppur significativi, non si sono ancora tradotti in un impatto concreto sull’allineamento tra formazione e occupazione. “Va costruito un ponte solido tra scuola e lavoro, affinché ogni giovane possa accedere a percorsi di studi realmente in linea con le esigenze del mercato del lavoro – ha dichiarato Rosario De Luca, presidente del consiglio dell’ordine dei consulenti del lavoro –. In molte aree del Paese l’offerta formativa resta carente, soprattutto nei settori tecnico scientifici, e non tutte le famiglie hanno la possibilità di sostenere costi importanti legati agli studi universitari fuori sede. È importante investire in un sistema formativo di prossimità e coerente con i fabbisogni occupazionali, in grado di valorizzare i talenti e accompagnarli verso opportunità concrete”. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago peggiora a 41,5 punti in agosto

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago. Nel mese di agosto, l’indice PMI Chicago si è attestato a 41,5 punti contro i 47,1 punti del mese precedente. Il dato risulta anche inferiore alle aspettative degli analisti che erano per una discesa più contenuta a 46,6 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre sottotono nonostante dato positivo inflazione

    (Teleborsa) – Wall Street avvia gli scambi sottotono, risentendo di quale realizzo, nonostante la pubblicazione di alcuni dati chiave sull’inflazione, che sostengono l’aspettativa di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre.Il PCE core, cioè l’inflazione depurata delle componenti più volatili, attentamente monitorata dalla banca centrale statunitense per le sue decisioni di politica monetaria, ha registrato una accelerazione al 2,9% tendenziale, in linea con le aspettative del mercato, confermando che la crescita dei prezzi è sotto controllo e supportando l’attesa di un intervento sui tassi al prossimo meeting della Fed.Ieri, il mercato americano aveva chiuso una sessione positiva, con l’S&P 500 in rialzo dello 0,3% su un nuovo massimo storico, mentre il Dow Jones aveva guadagnato circa lo 0,2%, anch’esso un nuovo record. Wall Street si avvia anche a chiudere una settimana ed un mese molto positivi, sulla scia degli accordi siglati dagli USA con i principali partner commerciali: il Dow Jones ad agosto ha registrato un rialzo del 3,4%, l’S&P 500 del 2,6% ed il Nasdaq il 2,8%.A supportare la solida performance dell’ultima settimana hanno contribuito le parole del Presidente della Fed Jerome Powell che, la scorsa settimana, da Jackson Hole, ha aperto ad un possbibile taglio dei tassi a settembre.Oggi, il Dow Jones che si attesta sui valori della vigilia a 45.566 punti, mentre si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 6.481 punti. Leggermente negativo il Nasdaq 100 (-0,66%); come pure, in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,45%). LEGGI TUTTO