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    Netflix-FIFA, accordo per trasmissione dei Mondiali femminili del 2027 e 2031 in USA

    (Teleborsa) – FIFA e Netflix hanno firmato un accordo relativo ai diritti esclusivi negli Stati Uniti per la Coppa del Mondo femminile del 2027 e del 2031, in quello che rappresenta un annuncio storico per il calcio femminile.La FIFA Women’s World Cup sarà la prima competizione ad essere acquisita per intero da Netflix. La Coppa del Mondo femminile 2027 si svolgerà in Brasile dal 24 giugno al 25 luglio 2027, mentre la nazione ospitante dell’edizione 2031 sarà decisa a tempo debito.”Questo è un momento storico per i diritti dei media sportivi – ha affermato il presidente della FIFA, Gianni Infantino – Come marchio di punta e nuovo partner a lungo termine della FIFA, Netflix ha dimostrato un livello molto forte di impegno per la crescita del calcio femminile. Questo accordo invia un forte messaggio sul valore reale della FIFA Women’s World Cup e del calcio femminile globale”.Oltre a offrire la copertura in diretta, Netflix produrrà serie di documentari esclusivi in ??vista di entrambi i tornei, mettendo in luce le migliori giocatrici del mondo e la crescita globale del calcio femminile.”Ho visto crescere enormemente il tifo per la Coppa del Mondo femminile FIFA, dall’atmosfera elettrica in Francia nel 2019, fino all’incredibile energia che abbiamo visto in Australia e Nuova Zelanda l’anno scorso – ha affermato Bela Bajaria, Chief Content Officer di Netflix – Portare questo torneo iconico su Netflix non significa solo trasmettere in streaming le partite, ma anche celebrare le giocatrici, la cultura e la passione che guidano l’ascesa globale dello sport femminile”. LEGGI TUTTO

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    Manovra, il governo incassa la fiducia con 211 sì

    (Teleborsa) – Il governo incassa alla Camera la fiducia sulla Manovra con 211 voti a favore e 117 contrari. Dopo una breve pausa dei lavori sulla manovra per la votazione sulle dimissioni di Enrico Letta, l’Assemblea di Montecitorio ha ripreso l’esame e il voto sugli ordini del giorno alla legge di bilancio. Alle 20 è prevista la Nota di variazione, alle 21 inizieranno le dichiarazioni di voto finali, riprese in diretta tv e intorno alle 22,30 il voto finale sul provvedimento. La manovra passerà poi al Senato per la seconda lettura.”In manovra abbiamo individuato regole e risorse per sostenere il tessuto produttivo del mezzogiorno, confermando fino al 2029 decontribuzione sud” ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone.Ma per la Cgil il provvedimento “accelera declino economico paese e impoverisce fasce popolari. Il giudizio sulle scelte di politica economica del governo per il 2025 è, infatti, per la Cgil “gravemente negativo”. “Non si intravede – sottolinea in una nota il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari – un solo provvedimento in grado di invertire il declino economico del Paese e la crescita anemica del Pil. Anzi, i tagli lineari alla spesa pubblica e agli investimenti peggioreranno la situazione, comprimendo ancor di più la domanda interna e impedendo di mettere in campo una politica industriale all’altezza delle sfide cruciali che abbiamo di fronte: la transizione digitale, energetica ed ecologica del nostro sistema produttivo. Le conseguenze saranno immediate e molto concrete. Si moltiplicheranno le crisi aziendali, aumenterà la richiesta di cassa integrazione, i livelli occupazionali, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, ne risentiranno. Lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, che hanno sopportato un brutale impoverimento causato da una fiammata inflattiva cui non è stato posto alcun rimedio significativo, subiranno – aggiunge Ferrari – anche gli effetti dell’indebolimento di un welfare sempre meno pubblico e meno universalistico, del definanziamento del Servizio sanitario nazionale, dell’Istruzione e della Ricerca, della riduzione dei trasferimenti agli Enti locali”. Inoltre, il segretario confederale sottolinea che “non ci sarà alcuna risposta neppure sul piano previdenziale” e “le nuove generazioni, che soffrono sulla loro pelle una precarietà che da lavorativa sempre più spesso si trasforma in esistenziale, continueranno a lasciare il nostro Paese per cercare opportunità di realizzazione all’estero”. Secondo Ferrari “a guadagnarci saranno, ancora una volta, chi sta accumulando profitti, grandi patrimoni e rendite, cresciuti a dismisura, e gli evasori, per i quali viene escogitato ogni sistema possibile e immaginabile per consentirgli di continuare a non rispettare i loro doveri fiscali”. LEGGI TUTTO

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    USA, JPMorgan, BofA e Wells Fargo citate in giudizio per diffusione frodi su Zelle

    (Teleborsa) – Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) degli Stati Uniti ha fatto causa all’operatore di Zelle e a tre delle più grandi banche della nazione per non aver protetto i consumatori dalle frodi diffuse sulla rete di pagamento peer-to-peer più ampiamente disponibile in America. Early Warning Services, che gestisce Zelle, insieme a tre delle sue banche proprietarie (Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo), ha lanciato il suo network per competere con app di pagamento come Venmo e CashApp, senza implementare però efficaci misure di salvaguardia per i consumatori. I clienti delle tre banche citate nella causa odierna hanno perso più di 870 milioni di dollari nei sette anni di esistenza della rete a causa di queste mancanze, si legge nella nota del CFPB, secondo cui centinaia di migliaia di consumatori hanno presentato denunce di frode e si sono visti negare in gran parte assistenza, con alcuni ai quali è stato chiesto di contattare direttamente i truffatori per recuperare i loro soldi. Anche Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo avrebbero omesso di indagare correttamente sui reclami o di fornire ai consumatori il rimborso legalmente richiesto per frodi ed errori.”Le più grandi banche della nazione si sono sentite minacciate dalle app di pagamento concorrenti, quindi si sono affrettate a immettere sul mercato Zelle – ha affermato il direttore del CFPB, Rohit Chopra – Non riuscendo a mettere in atto le dovute misure di salvaguardia, Zelle è diventata una miniera d’oro per i truffatori, lasciando spesso le vittime a cavarsela da sole”.Zelle consente trasferimenti di denaro elettronico quasi istantanei tramite indirizzi e-mail collegati o numeri di telefono cellulare basati negli Stati Uniti, noti come “token”. Gli utenti possono creare più token tra diverse banche e riassegnarli rapidamente tra gli istituti, una caratteristica che ha lasciato i consumatori vulnerabili a frodi.(Foto: Photo by rupixen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    EdgeLab verso debutto in Borsa con capitalizzazione di 9,3 milioni di euro

    (Teleborsa) – EdgeLab, società specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni avanzate per applicazioni in ambienti marini complessi, è pronta a sbarcare a Piazza Affari con una capitalizzazione di circa 9,35 milioni di euro (calcolata sul numero di azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni), dopo aver raccolto 3,5 milioni di euro interamente in aumento di capitale. Il prezzo di collocamento è stato pari a 3,25 euro per azione, sotto la forchetta individuata in precedenza (tra 0,70 e 1,50 euro per azione). Il flottante è al 10,69% (escluse le azioni a voto plurimo).Il Consiglio di Amministrazione è composto da: Michele Cocco (Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato); Emmanuele Mastagni (Consigliere); Marcello Antonio Scisciolo (Consigliere); Neelesh Vijay Tungar (Consigliere); Bertolo Nardini (Consigliere Indipendente).Dopo l’ammissione, i maggiori azionisti sono: Planasia Holding (società interamente detenuta da Michele Cocco) con il 72,23% dei diritti di voto e il 62,58% delle azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni; Kalyani Strategic System Limited con il 19,84% dei diritti di voto e il 26,73% delle azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni. Il mercato ha in mano il 7,93% dei diritti di voto e il 10,69% delle azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni; all’interno del mercato, c’è Algebris Investments con il 4,77% dei diritti di voto e il 6,43% delle azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni.Sono presenti n. 200.000 azioni a voto plurimo (5 voti per ciascuna azione), non oggetto di ammissione alle negoziazioni, di titolarità di Planasia Holding, convertibili in azioni ordinarie nel rapporto di 1 azione ordinaria ogni 1 azione a voto plurimo.L’ammissione è prevista per il 23 dicembre 2024, con il debutto su Euronext Growth Milan nei giorni seguenti. Integrae SIM è l’Euronext Growth Advisor (EGA). LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, fiducia consumatori dicembre peggiora a -14,5 punti

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a dicembre 2024. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori nell’eurozona è ancora negativo e scende a -14,5 punti rispetto ai -13,8 di novembre.Il dato è anche peggiore delle attese degli analisti (-14 punti).Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -13,4 punti (-1 punto percentuale)(Foto: Mika Baumeister on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, fiducia consumatori Università del Michigan dicembre confermata a 74 punti

    (Teleborsa) – Confermato in rialzo l’indice che misura la fiducia dei consumatori statunitensi, secondo l’ultimo sondaggio condotto dall’Università del Michigan, che ha pubblicato la stima definitiva. Nel mese di dicembre 2024, l’indice sul consumer sentiment si è attestato a 74 punti dai 74 della lettura preliminare e dai 71,8 del mese precedente.Rivista al rialzo la componente relativa alle aspettative, che si posiziona a 73,3 punti da 76,9 di novembre e dai 71,6 del preliminare, mentre quella sulla condizione attuale è stata ritoccata a 75,1 punti dal preliminare di 77,7 punti e dai 63,9 del mese precedente.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Gruppo Ciro Paone, finanziamento di 10 milioni di euro da fondi Azimut con garanzia SACE

    (Teleborsa) – Il Gruppo Azimut, attraverso alcuni suoi fondi, ha erogato un finanziamento da 10 milioni di euro, garantito al 70% da SACE, al Gruppo Ciro Paone, società italiana proprietaria dei marchi di abbigliamento d’alta gamma Kiton, Kired e Sartorio Napoli ed eccellenza della sartoria italiana nel mondo. L’operazione è stata originata da Azimut Direct, la divisione del Gruppo attiva nell’investment banking e nel direct lending, e finanziata dal fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8 SCSp RAIF e da altri fondi di private debt gestiti da Azimut Investments.L’operazione di finanziamento è volta a potenziare il reparto logistico del Gruppo per supportare la crescita dei volumi, dando anche maggiore centralità alle linee di prodotto femminili; aprire nuovi negozi diretti e rinnovare gli spazi di vendita a marchio Kiton, con l’obiettivo di mantenere costantemente aggiornate l’immagine e le esperienze all’interno delle boutique.”Questa operazione diversifica il nostro assetto creditizio, ponendoci in relazione ed in costante confronto con un player di assoluta importanza nell’investment banking, inaugurando un rapporto sinergico di finanza strutturale”, ha detto Antonio De Matteis, AD della Ciro Paone.”Questa operazione è uno dei primi interventi del fondo Azimut Diversified Corporate Credit ESG-8, un fondo che rafforza l’impegno di Azimut a sostenere le imprese italiane eccellenti, promuovendo l’adozione di pratiche sostenibili e green – ha commentato Giorgio Medda, AD di Azimut – Grazie alla capacità di origination, analisi, strutturazione e investimento del Gruppo, Azimut si afferma sempre più in questo mercato come un asset manager integrato”. LEGGI TUTTO

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    CONSOB, richiamo di attenzione sull’informativa sul clima fornita nei bilanci

    (Teleborsa) – CONSOB ha pubblicato un Richiamo di attenzione in materia di informativa sul clima da rendere in bilancio, in analogia con quanto effettuato da altre Autorità europee, alla luce degli elementi emersi dalle analisi condotte sul tema e in vista della prossima entrata in vigore degli obblighi sulla rendicontazione di sostenibilità.La tematica costituisce una priorità di vigilanza individuata dall’Esma, l’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari, già dal 2021 ed è stata, recentemente, richiamata nel PublicStatement dell’Esma contenente le priorità di vigilanza per il 2024, nel quale si sottolinea l’importanza della coerenza tra informativa finanziaria e di sostenibilità in materia di rischi climatici. L’Esma invita gli emittenti (in particolare quelli operanti in settori più esposti ai fattori climatici) a specificare nei bilanci quali questioni climatiche, seppure trattate nella rendicontazione di sostenibilità, non hanno effetti finanziari chiedendo di spiegarne il motivo.In particolare, CONSOB ha svolto un approfondimento su un campione di emittenti appartenenti al FTSE MIB dal quale, pur prendendo atto di un processo di progressivo adeguamento dell’informativa finanziaria, ha rilevato il permanere di significative aree di miglioramento.A tal fine, l’Istituto ha individuato tre aree meritevoli di attenta considerazione da parte degli emittenti: agevolare gli investitori nell’individuazione delle informazioni sugli aspetti climatici; promuovere la coerenza tra informativa finanziaria e di sostenibilità; fornire un’informativa chiara sulle considerazioni effettuate in merito agli impatti dei fattori climatici. In particolare, CONSOB ha sollecitato gli emittenti nel considerare l’opportunità di riportare le informazioni sugli aspetti climatici in una specifica nota del bilancio, ovvero inserire specifici richiami alle note in cui queste ultime sono rappresentate.In aggiunta, alla luce delle informazioni che andranno fornite a partire dall’esercizio 2024 nelle rendicontazioni di sostenibilità e soprattutto dei nuovi principi ESRS (European Sustainability Reporting Standard) in merito all’eventuale piano di transizione adottato, CONSOB ha richiamato l’attenzione degli emittenti nel fornire in bilancio informazioni rilevanti che consentano agli investitori di apprezzare gli eventuali impatti sulle stime contabili delle azioni individuate all’interno di tali piani, rappresentando le valutazioni che hanno condotto a rilevare o meno impatti nel bilancio.Inoltre l’Autorità, nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta, ha potuto constatare che la descrizione nei bilanci sui principi contabili applicati è spesso generica e non sempre riflette le specificità degli emittenti. Pertanto, nel documento, ha richiamato l’attenzione degli emittenti nel riportare nei bilanci informazioni finanziarie rilevanti sui temi climatici adattate alle proprie caratteristiche, al fine di far apprezzare agli investitori le analisi svolte e le connesse incertezze.Infine nel Richiamo si sottolinea l’importanza che gli emittenti indichino gli impatti dei fattori climatici, laddove rilevanti e stimabili con affidabilità, sulla vita utile degli attivi iscritti in bilancio, sulle valutazioni delle perdite attese su crediti e sulla misurazione dei contratti assicurativi, e forniscano informazioni utili a far comprendere le considerazioni svolte e le cause di incertezza nelle stime.Il Richiamo di attenzione non introduce obblighi informativi nuovi ma sottolinea prescrizioni già in vigore. Ciò al fine di promuovere la trasparenza delle informazioni fornite, garantire la conformità delle stesse ai principi contabili internazionali e scoraggiare i fenomeni di greenwashing. LEGGI TUTTO