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    Ecofin: sul tavolo aumento tasse carburanti aerei e navi e fondi all’Ucraina

    (Teleborsa) – “Assicurare che tutti i settori dell’economia partecipino in maniera equa alla decarbonizzazione”. La tassazione sull’energia – come ha riferito il commissario europeo all’economia, Valdis Dombrovskis – arriva sul tavolo dell’Ecofin. I ministri delle Finanze dell’Unione Europea discuteranno, in particolare, della tassazione sul kerosene delle compagnie aeree e sui carburanti del trasporto marittimo. Sul tavolo oggi anche le discussioni sui pareri pubblicati dalla commissione europea sui piani di bilancio dei paesi per il prossimo anno e sulle procedure per deficit deficit eccessivo e il tema dei fondi all’Ucraina.”L’Italia appoggia la proposta di rinviare ancora l’aumento della tassazione sui carburanti per il trasporto aereo e quello marittimo, prevista dal pacchetto ‘Fit for 55’ della Unione europea. E di subordinare questa ipotesi ad una analisi sulla disponibilità di carburanti alternativi e sull’impatto che i rincari fiscali avrebbero sull’industria europea”. Questa la posizione illustrata dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento oggi al consiglio Ecofin. “Occorre essere realistici e verificare la sostenibilità economica per i singoli settori industriali – ha detto Giorgetti durante la sessione pubblica –. In tal senso, è importante che il compromesso sulla proposta di direttiva trovi il giusto equilibrio tra l’esigenza di definire un quadro europeo sulla tassazione dei beni energetici e la necessità di assicurare la competitività dell’industria europea e la sostenibilità per le famiglie, in un difficile contesto economico e geopolitico. Apprezziamo il fatto che l’ultimo testo di compromesso mantiene l’attuale regime di esenzione per i carburanti per il trasporto marittimo e aereo. Tali settori sono già impegnati verso la transizione verde con l’attuazione di altre misure europee per tali settori. L’introduzione della tassazione del breve termine avrebbe ripercussioni negative sulla competitività, tenendo conto – ha avvertito – che fuori dall’Unione europea rimarrebbe comunque l’esenzione fiscale per i carburanti utilizzati per il trasporto internazionale. Sosteniamo pertanto la proposta di rinviare la tassazione di tali settori e di subordinarla a una preventiva analisi sulla disponibilità di carburanti alternativi e sull’impatto sull’industria europea”. Nel dettaglio l’Italia chiede di rivedere l’attuale compromesso sulla revisione della Direttiva europea sulla tassazione dell’energia riguardo alle aliquote minime sui carburanti fossili, affinché diventino più graduali, e per tutelare meglio settori come vetro, ceramica e carta. Inoltre chiede di rivedere l’eliminazione della possibilità di differenziare le aliquote su carburanti come il gasolio, perché questa misura penalizzerebbe particolarmente Stati come l’Italia stessa, in cui l’uso di mezzi alternativi è più complicato. “Riteniamo che l’attuale compromesso – ha aggiunto Giorgetti – debba essere migliorato rispetto a taluni ambiti, innanzitutto le aliquote minime sui carburanti fossili: dovrebbero essere più graduali di quanto attualmente previsto per evitare lo spiazzamento di tali prodotti che facilitano la transizione ecologica e per scongiurare effetti negativi per le famiglie. In secondo luogo, occorre evitare di penalizzare la produzione per alcuni settori come vetro, ceramica e carta, esposti a significativi rischi di delocalizzazione e ricollocamenti in Paesi con normative meno stringenti. Auspichiamo pertanto una revisione dell’attuale compromesso che assicuri tutele. In terzo luogo, riteniamo che l’eliminazione della possibilità di differenziare le aliquote sui propellenti come il gasolio possa penalizzare gli Stati membri come l’Italia, particolarmente esposti per la peculiare situazione geografica che rende più difficile l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi. Sosterremo gli sforzi della prossima presidenza Ue per finalizzare un compromesso equilibrato sulla proposta di direttiva” che punti in maniera equa alla decarbonizzazione. Sul fronte Pnrr – ha detto Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Ecofin a Bruxelles – “in questa fase abbiamo erogato 269 miliardi di euro che corrisponde al 42% delle assegnazioni totali. Quest’anno abbiamo dato 48,7 miliardi ai Paesi e saliranno a circa 300 miliardi per la fine dell’anno”.Lo Strumento per l’Ucraina e il prestito del G7 con i profitti straordinari degli asset immobilizzati, il prestito ‘Era’, “svolgeranno un ruolo cruciale – ha sottolineato Dombrovskis –. Sull’iniziativa Era, tutti gli accordi legali necessari con l’Ucraina sono stati firmati sia dall’Ue che dall’Ucraina. I nostri partner del G7 stanno facendo importanti progressi per l’operatività dei loro prestiti Era all’Ucraina. Quanto all’Ukraine Facility, stiamo procedendo verso l’effettuazione del prossimo esborso per un valore di 4,1 miliardi di euro”-La Commissione europea sta, inoltre, elaborando una serie di proposte che puntano a semplificare le procedure amministrative che gravano sulle imprese in Europa e la prima che intende presentare riguarda i rapporti di sostenibilità. Per l’Ue, ha detto Dombrovskis, “un tema chiave è la produttività e sappiamo che uno degli elementi che limitano la produttività in Europa è rappresentato dai fardelli amministrativi. Per questo alla Commissione stiamo preparando delle proposte per la semplificazione e la prima sarà focalizzata sui rapporti di sostenibilità. Ma non ci sta solo quella, ce ne sono diverse altre in preparazione”. In arrivo anche una tassa su sigarette elettroniche e dispositivi di “vaping”, nell’ambito di una possibile revisione della direttiva sulla tassazione dei tabacchi, che nella versione attuale non include questi dispositivi. “Su questi temi – ha detto Dombrovskis – abbiamo ricevuto una lettera da vari Paesi membri, sulla necessità di aggiornare la direttiva, includendo anche i nuovi prodotti che sono stati sviluppati come le sigarette elettroniche, dato che non sono coperti dalla direttiva attuale. La questione non è stata discussa oggi ma sarà certamente qualcosa di cui la Commissione si occuperà, per intervenire in maniera appropriata”. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,3 milioni di quote di emissione a 67 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto quasi 3,3 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 67,00 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Azimut, raccolta netta di 3,1 miliardi di euro a novembre con acquisizione in Australia

    (Teleborsa) – Azimut, gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB, ha registrato nel mese di novembre 2024 una raccolta netta di 3,1 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi di euro legati al completamento dell’acquisizione di 16 società di consulenza finanziaria da AMP Limited in Australia, annunciata ad agosto 2024. Questo dato porta la raccolta netta totale da inizio anno a 17,4 miliardi di euro, superando l’obiettivo annuale aggiornato a luglio di oltre 14 miliardi di euro. Le masse totali, comprensive del risparmio amministrato, si attestano a 113,9 miliardi di euro a fine novembre, di cui 68,5 miliardi di euro fanno riferimento alle masse gestite.”La raccolta di novembre segna un ulteriore successo per Azimut, evidenziando la solidità del nostro modello di business diversificato e l’efficacia della nostra strategia di espansione internazionale, confermata dalla finalizzazione dell’acquisizione di 16 società di consulenza finanziaria in Australia, annunciata ad agosto – ha commentato il CEO Gabriele Blei – I 17,4 miliardi di euro raccolti da inizio anno ci hanno permesso di superare ampiamente l’obiettivo di 14 miliardi di euro e di raggiungere un nuovo massimo storico di 113,9 miliardi di euro in masse totali. I nostri clienti continuano a beneficiare di performance eccellenti, con un rendimento medio ponderato netto del 10,4% da inizio anno, superiore di 44 punti base rispetto al settore. Inoltre, il 98% dei nostri clienti ha ottenuto rendimenti positivi quest’anno, grazie all’integrazione e collaborazione tra il nostro Global Asset Management Team e i nostri consulenti”. LEGGI TUTTO

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    Stellantis ritorna in ACEA dal 1° gennaio per “unire forze in momento difficile”

    (Teleborsa) – Stellantis, colosso italo-francese dell’automotive, intende aderire all’Associazione Europea dei Produttori di Automobili (ACEA), da cui era uscita all’inizio del 2023.La società spiega che l’industria automobilistica europea si trova “in un momento critico, con una profonda trasformazione in corso verso la mobilità a zero emissioni, con nuove forze competitive e un ambiente internazionale in rapida evoluzione”. In questo momento, Stellantis ritiene “fondamentale dialogare e sviluppare una comprensione condivisa delle sfide e dei modi per affrontarle insieme”. Con riserva di approvazione da parte del Consiglio dell’ACEA, l’adesione diventerà effettiva a partire dal 1° gennaio 2025.”L’impegno di Stellantis nella transizione verso l’elettrificazione è profondo, grazie alla nostra tecnologia multi-energia, e affrontiamo con grande responsabilità le sfide dell’industria automobilistica europea – ha dichiarato Jean-Philippe Imparato, COO di Stellantis Enlarged Europe – Riteniamo che l’ACEA sia il forum giusto per dialogare con i nostri colleghi e gli stakeholder e costruire insieme un piano di azione a sostegno dell’intera catena del valore”. LEGGI TUTTO

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    Seduta incerta in Europa in attesa di nuovi dati macroeconomici e banche centrali

    (Teleborsa) – Si muove con cautela la seduta finanziaria odierna delle borse europee, così come a Piazza Affari. Pochi gli spunti, in un clima improntato all’attesa per i nuovi dati di inflazione statunitensi e per la riunione della BCE di giovedì. Sul fronte macroeconomico, in Germania la lettura finale del CPI armonizzato di novembre ha confermato le variazioni di -0,7% m/m e +2,4% a/a emerse in sede preliminare. La produzione dell’industria italiana è rimasta ferma a ottobre su mese, mentre su base annua ha segnato una contrazione del 3,6% dopo il -3,9% di settembre (ventunesima flessione consecutiva).Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,053. L’Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 2.677,6 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 68,23 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +106 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,19%.Tra i listini europei piccoli passi in avanti per Francoforte, che segna un incremento marginale dello 0,23%, discesa modesta per Londra, che cede un piccolo -0,48%, e pensosa Parigi, con un calo frazionale dello 0,56%.Piazza Affari continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,14% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, giornata senza infamia e senza lode per il FTSE Italia All-Share, che rimane a 36.825 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,14%); con analoga direzione, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,18%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Prysmian (+1,20%), Banca MPS (+1,11%), Amplifon (+1,01%) e Iveco (+0,98%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Brunello Cucinelli, che continua la seduta con -1,37%. Tentenna Unipol, con un modesto ribasso dell’1,20%. Giornata fiacca per Hera, che segna un calo dello 0,98%. Piccola perdita per Saipem, che scambia con un -0,96%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, SOL (+5,63%), Digital Value (+5,21%), Moltiply Group (+3,21%) e Technoprobe (+2,50%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Maire, che continua la seduta con -1,54%. Tentenna GVS, che cede l’1,44%. Sostanzialmente debole Sesa, che registra una flessione dell’1,43%. Si muove sotto la parità Acea, evidenziando un decremento dell’1,34%. LEGGI TUTTO

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    Michelin e Brembo collaborano su soluzioni intelligenti per ridurre distanze di frenata

    (Teleborsa) – Brembo, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nella produzione di sistemi frenanti, e Michelin, colosso francese degli pneumatici, hanno firmato un accordo globale per unire le loro soluzioni intelligenti che sfruttano algoritmi, competenze ed esperienze relativi a freni e pneumatici.I test iniziali, eseguiti virtualmente e sul campo, “sono molto promettenti”, si legge in una nota. Nella prima fase, i modelli di pneumatici e gli algoritmi di Michelin sono stati integrati con i modelli di frenata intelligenti di Brembo e le simulazioni dei veicoli in un ambiente completamente virtuale. Nella seconda fase, sono stati condotti test fisici sulle piste del Centro di Ricerca Michelin, dove i risultati delle simulazioni sono stati confermati.I test hanno dimostrato riduzioni delle distanze di frenata fino a quattro metri in situazioni di emergenza, con gli stessi pneumatici e in varie condizioni. Il sistema frenante ha anche mostrato tempi di risposta più rapidi, minima perdita di trazione, migliore stabilità laterale e assenza di bloccaggio delle ruote. Tutti questi fattori contribuiscono a un’esperienza di guida più fluida e confortevole.”In Brembo, crediamo nel potere della tecnologia e dell’intelligenza artificiale – ha detto il CEO Daniele Schillaci – Stiamo diventando sempre più un’azienda che unisce capacità nello sviluppo software con l’esperienza nel lato ruota del veicolo, grazie al nostro know-how unico nel padroneggiare pinze, dischi freno e materiali di attrito. SENSIFY rappresenta il nuovo standard nella frenata, che mirerà a una visione di zero incidenti. Questa partnership con Michelin dimostra il potere della collaborazione e dell’innovazione nell’industria automobilistica”. LEGGI TUTTO

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    ServiceTitan alza forchetta IPO. Valutazione fino a 5,95 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – La startup software statunitense ServiceTitan ha incrementato la sua forchetta di valutazione per la quotazione a Wall Street.La società punta ancora a offrire 8.800.000 azioni nella sua offerta pubblica iniziale (IPO) negli Stati Uniti, ma ora stima che il prezzo dell’IPO sarà compreso tra 65 e 67 dollari (rispetto a un indicazione precedente di 52-57 dollari). La raccolta massima sarà quindi di 589,6 milioni di dollari (rispetto ai 502 milioni che avrebbe raccolto al limite superiore della fascia di prezzo precedente), per una capitalizzazione massima di 5,95 miliardi di dollari.ServiceTitan ha fatto domanda per quotare le azioni ordinarie sul Nasdaq con il simbolo “TTAN”. LEGGI TUTTO

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    SOL, Equita avvia copertura con Buy e target price di 46 euro

    (Teleborsa) – Equita ha avviato la copertura sul titolo SOL, società quotata su Euronext Milan e attiva nei settori dei gas tecnici e medicinali e dell’assistenza medicale a domicilio, con un target price di 46 euro per azione e una raccomandazione “Buy”.Gli analisti scrivono che SOL è un’azienda “ben gestita con un solido track record di crescita e redditività”. Il fatturato è cresciuto costantemente negli ultimi 30 anni, con un CAGR dell’8% (6% organico e 2% da M&A), guidato dai gas tecnici (7% CAGR) e dalla forte espansione dell’assistenza domiciliare (10% CAGR). La redditività è risultata solida, ben al di sopra del 20% di margine EBITDA in ciascuno degli ultimi 12 anni, con un ROCE vicino al 16%, superiore alla media del settore a causa della maggiore esposizione al business dell’assistenza domiciliare. L’utile netto è cresciuto a un tasso CAGR del 12% circa.Inoltre, viene evidenziato che SOL ha un track record positivo di acquisizioni su un numero elevato di società in diverse aree geografiche e in entrambi i segmenti. Equita prevede una crescita dell’EPS in un range HSD – low teens CAGR nel periodo 2023-28.La valutazione è molto interessante (19x P/E FY25) con uno sconto di circa il 20% rispetto ad Air Liquide e del 25% rispetto a Linde nonostante un track record di crescita più forte rispetto ai due maggiori player quotati”, si legge nella ricerca.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO