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    BNP Paribas lancia fondo Low Carbon Transition Infra Equity con obiettivo di 750 milioni di euro

    (Teleborsa) – BNP Paribas Asset Management annuncia il lancio del fondo BNP Paribas Low Carbon Transition Infra Equity Fund I, con l’obiettivo di raccogliere 750 milioni di euro da investitori istituzionali quali assicurazioni, fondi pensione e imprese. Questa prima edizione della strategia azionaria per le infrastrutture a basse emissioni di carbonio è supportata da un impegno del Gruppo BNP Paribas in qualità di “anchor investor” per 400 milioni di euro. Il BNP Paribas Low Carbon Transition Infrastructure Equity Fund I mira a costruire un portafoglio resiliente e diversificato di 8-12 investimenti azionari attraverso la partecipazione diretta di minoranza in progetti infrastrutturali Core+ e Value-Add ad alta intensità di capitale nel segmento mid-market. Investirà esclusivamente in Paesi europei, sostenendo progetti di transizione energetica che puntano su energia pulita, mobilità sostenibile ed economia circolare, includendo nuovi settori come le batterie, l’idrogeno e la cattura del carbonio. Il team di investimento farà leva sulla rete e sull’esperienza di BNP Paribas, in particolare sulle capacità del Low Carbon Transition Group di BNP Paribas CIB.Il fondo ha già effettuato due investimenti nel 2024:a luglio ha acquisito una partecipazione di minoranza in Absolute Energy, uno sviluppatore di energie rinnovabili in Italia che mira allo sviluppo e alla costruzione di una pipeline da 3 gigawatt di progetti solari fotovoltaici, eolici e di stoccaggio. Il secondo a novembre, quando il fondo ha acquisito una partecipazione di controllo congiunto insieme a Mirova in Arkolia, uno sviluppatore francese completamente integrato in rapida crescita e attore di primo piano nel mercato francese del fotovoltaico rooftop. Classificato come articolo 8 ai sensi dell’SFDR , il fondo integra una solida politica ESG. Il fondo mira a implementare rigorosi criteri di selezione sviluppati con il Sustainability Centre di BNPP AM per indirizzare in modo efficiente il capitale verso progetti chiave per la transizione energetica.”Siamo entusiasti di lanciare il nostro primo fondo di private equity infrastrutturale, a testimonianza della crescente domanda dei clienti per questa asset class e della pressante necessità di investimenti a basse emissioni di carbonio. Sostenuta da un impegno di 400 milioni di euro che illustra il forte sostegno del Gruppo BNP Paribas, questa iniziativa sottolinea il nostro ruolo centrale nel finanziamento della transizione energetica. Con due operazioni già completate – progetti solari fotovoltaici in Europa – siamo orgogliosi di creare valore per i nostri investitori, contribuendo al contempo a costruire un futuro più sostenibile”, ha spiegato Rodolphe Brumm, Head of Infrastructure Private Equity di BNP Paribas Asset Management.”Siamo lieti di espandere la nostra consolidata attività negli investimenti in infrastrutture con il lancio di BNP Paribas Low Carbon Transition Infra Equity Fund I – ha aggiunto Karen Azoulay, Head of Real Assets di BNP Paribas Asset Management -. Dal 2018 abbiamo investito con successo in oltre 80 operazioni infrastrutturali, dimostrando la forza del nostro approccio e l’esperienza del nostro team di investimento esperto. Con una comprovata esperienza nelle soluzioni a basse emissioni di carbonio, il supporto del Gruppo BNP Paribas e il forte interesse dei clienti in questo settore, siamo fiduciosi di conseguire una raccolta rilevante per questa importante pietra miliare del nostro sviluppo”. LEGGI TUTTO

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    Batterie, ACC: conferma dei piani su gigafactory nella prima metà del 2025

    (Teleborsa) – ACC, la joint venture composta da Stellantis, Mercedes Benz e TotalEnergies che aveva annunciato la costruzione di una gigafactory a Termoli ha ribadito che “sta valutando il modo migliore per sviluppare una chimica a basso costo e adatta di conseguenza le sue roadmap industriali e tecnologiche” e che “confermerà i suoi piani nella prima metà del 2025, forte del rinnovato sostegno strategico e finanziario dei suoi azionisti”. In una nota ha sottolineato che l’annuncio odierno del progetto di joint-venture tra Stellantis e CATL per la costruzione di un impianto di batterie LFP su larga scala in Spagna rappresenta per ACC “un ulteriore passo avanti nella transizione dell’Europa verso la mobilità elettrificata”. “Questo progetto – prosegue – illustra il forte impegno di Stellantis per l’elettrificazione in Europa e integra il progetto della gigafactory ACC, che Stellantis ha co-fondato e sostiene sin dal suo inizio nel 2020”. LEGGI TUTTO

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    Scalable Capital lancia nuova Borsa per investitori retail con Borse Hannover

    (Teleborsa) – Scalable Capital, una delle maggiori piattaforme di investimento online in Europa, apre un nuovo capitolo della sua storia con il lancio dell’European Investor Exchange (EIX), una borsa focalizzata specificamente sulle esigenze degli investitori retail.Scalable Capital opera l’EIX in cooperazione con la Borsa di Hannover (gruppo BOAG Borsen). Scalable Capital fornisce tecnologia e liquidità, mentre la Borsa di Hannover è responsabile della supervisione secondo la legge tedesca, in particolare per la supervisione del trading.”Con la nostra piattaforma completamente integrata verticalmente stiamo prendendo direttamente nelle nostre mani il controllo dei servizi di trading, compensazione, regolamento e custodia”, afferma Florian Prucker, fondatore e co-CEO di Scalable Capital.Su EIX gli investitori possono fare trading dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 22:00, potendo seguire anche le Borse americane. In questa fase di lancio, circa 15.000 titoli sono già a disposizione degli investitori, tra cui azioni, fondi ed ETF. L’universo investibile comprende anche criptovalute, materie prime, valute e titoli a tasso fisso.I clienti di Scalable conservano comunque flessibilità nel selezionare la Borsa al momento di effettuare un ordine. Oltre all’EIX, le altre Borse sono gettex (Borsa di Monaco) e Xetra (Deutsche Borse). La negoziazione sulla più grande borsa valori tedesca Xetra costa 3,99 euro per ordine, più una commissione per la sede di negoziazione (0,01% del volume dell’ordine, minimo 1,50 euro) indipendentemente dal piano scelto. Se si scelgono invece EIX o gettex si può sfruttare l’abbonamento PRIME, al costo di 4,99 euro al mese, che consente investimenti senza vincoli a partire da un volume d’ordine di 250 euro (per ordini inferiori a 250 euro vengono addebitati 0,99 euro per operazione); disponibile anche il piano FREE Broker, in cui non c’è un abbonamento mensile e vengono addebitati 0,99 euro per operazione, a eccezione di alcuni ETF.Dopo questa mossa, Scalable rimane comunque una società di intermediazione e non una banca. Ha però fatto richiesta per essere autorizzati a gestire attività di deposito, in modo da poter accettare depositi dai clienti oltre a gestire i conti titoli.I saldi in contante sono depositati in conti presso banche partner e in fondi del mercato monetario. Inizialmente, questi sono Deutsche Bank, JPMorgan Asset Management, DWS e BlackRock. È previsto un tasso di interesse annuo (variabile) del 3,25%, che viene trasferito agli investitori per i saldi di cassa fino a un massimo di 500.000 euro nel Broker PRIME+ e fino a 50.000 euro nel Broker FREE.Scalable Capital ha oltre 1 milione di clienti e 20 miliardi di euro gestiti.(Foto: Jason Briscoe su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Giornata internazionale dei Diritti Umani, AIGA: “Giovani avvocati contro le diseguaglianze”

    (Teleborsa) – “In un contesto storico segnato da conflitti, diseguaglianze e instabilità, AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) intende rinnovare il proprio impegno nella difesa dei diritti fondamentali e richiamare l’attenzione sulle gravi violazioni che, ancora oggi, avvengono in tutto il mondo”. Così Carlo Foglieni, presidente nazionale AIGA, nel giorno del 76° anniversario dell’approvazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.”I giovani avvocati – prosegue – sono pienamente consapevoli della funzione sociale della propria professione e del ruolo sempre più centrale nella lotta contro ogni forma di discriminazione e diseguaglianza. Senza il rispetto dei diritti, non può esistere un mondo in pace”. “Volker Türk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani – sottolinea Sara Maria Gullotti, responsabile del Dipartimento Diritti Umani di AIGA – ha ricordato come il diritto internazionale sia l’edificio che le generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito per proteggere l’umanità dall’autodistruzione. Senza diritto, c’è solo violenza, ingiustizia e sfruttamento. I giovani avvocati si impegnano a essere parte attiva in ogni iniziativa che promuova e tuteli i diritti delle persone, consapevoli che il progresso umano non può prescindere dalla salvaguardia di questi valori universali”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Goldman Sachs taglia target price e conferma “Buy”

    (Teleborsa) – “Eni si sta trasformando in un’azienda a rendimento più elevato, guidata innanzitutto dal successo delle esplorazioni, dalle cessione e da una forte pipeline di avviamenti di progetti”. È il giudizio espresso da Goldman Sachs in un rapporto dedicato al settore petrolifero europeo in vista della chiusura del quarto trimestre e in ottica 2025. La banca d’affari sottolinea anche l’impatto del segmento Global Gas & LNG e ha definito “attraente” la sua politica di dividendi integrata ai buyback.Goldman Sachs ha comunque deciso di abbassare leggermente il target price di Eni portandolo a 17 euro, dai 18 euro attuali (-5,6%), indicando come rischi principali la riduzione dei prezzi del petrolio e dei margini di raffinazione. oltre al peggioramento dei problemi a Kashagan, nel mar Caspio, e il fallimento della ristrutturazione downstream. Mantenuto il rating “Buy”, con un potential upside del 27%.Positivo il giudizio di Goldman Sachs anche per altre compagnie petrolifere, come Shell e Bp. Come per Eni, Goldman Sachs ha deciso di ritoccare al ribasso il target price di entrambe, rispettivamente a 44 euro (-6,4%) e 515 euro (-8%). Rating “Buy” per entrambe. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, spese di gestione conti correnti in calo. Online a quota 28,9 euro

    (Teleborsa) – Nel 2023 la spesa di gestione dei conti correnti riferibili agli sportelli bancari in Italia è diminuita di 3,3 euro rispetto al 2022, attestandosi a 100,7 euro. La diminuzione è attribuibile per l’80 per cento alle spese fisse e per la parte restante alle spese variabili; le prime sono a loro volta diminuite in ragione dei più bassi canoni, le seconde per una minore operatività che ha riguardato soprattutto i prelievi di contante; le commissioni sui pagamenti e sui prelievi di contante sono rimaste pressoché invariate. Lo afferma la Banca d’Italia nella consueta indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie italiane.Dal 2011 al 2023 la variazione delle spese fisse ha contribuito in modo determinante all’andamento delle spese di gestione sia nel periodo di contrazione sia in quello di crescita; in particolare, considerando quest’ultima, iniziata nel 2016 e interrottasi nel 2023, la somma delle variazioni della spesa, prese in valore assoluto, ammonta a 30,8 euro, delle quali 24,6 riconducibili alle spese fisse.La spesa di gestione dei conti correnti online è diminuita di 4,8 euro attestandosi a 28,9 euro; il calo della spesa è legato alle minori spese fisse e in particolare alla minore proporzione di clienti assoggettata al pagamento del canone di base.La spesa di gestione dei conti postali è cresciuta per il secondo anno, passando da 59,6 a 67,3 euro; vi ha concorso la maggiore operatività della clientela; l’aumento è in larga parte attribuibile alle spese variabili, cresciute di 6,5 euro per effetto di un generalizzato aumento dell’operatività.La stima complessiva della spesa di gestione di un conto corrente, ottenuta ponderando la spesa riferibile agli sportelli bancari, ai conti bancari online e ai conti postali con i rispettivi pesi nella popolazione dei conti correnti, si attesta a 87,8 euro.La spesa di gestione mostra un’ampia variabilità tra i raggruppamenti della clientela: è meno elevata per i clienti con un profilo di operatività semplificato (giovani, famiglie e pensionati a bassa operatività), maggiore per i profili di consumo più sofisticati.La commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è rimasta invariata e pari all’1,7 per cento del credito accordato; la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV) applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente è diminuita da 16,4 a 13,7 euro. LEGGI TUTTO

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    Iveco ottiene certificazione EDGE per equità di genere nell’ambiente di lavoro

    (Teleborsa) – Iveco Group, produttore di veicoli commerciali, bus e mezzi da difesa, ha ottenuto la certificazione EDGE, che riconosce il proprio impegno verso l’equità di genere nell’ambiente di lavoro. Iveco è la prima azienda del suo settore a ottenere questa certificazione.La certificazione EDGE è uno standard globale di riferimento per la Diversità, l’Equità e l’Inclusione (DEI), concepita per aiutare le organizzazioni a creare ambienti di lavoro ottimali attraverso un rigoroso processo di valutazione da parte di terzi, che analizza dati qualitativi e quantitativi relativi alla retribuzione, alla rappresentanza di genere, alle politiche e alle pratiche aziendali. Essa valuta inoltre i risultati di un sondaggio che misura la percezione dei dipendenti rispetto all’equità retributiva, la rappresentanza di genere, l’efficacia delle politiche e delle pratiche e l’inclusività della cultura dell’ambiente di lavoro.Iveco ha effettuato la valutazione e ha sottoposto i dati e i risultati del sondaggio a un audit indipendente nei sei Paesi in cui la propria forza lavoro è più numerosa e rappresenta circa il 90% dei dipendenti nel mondo: Brasile, Francia, Germania, Italia, Repubblica Ceca e Spagna. Iveco Group ha ottenuto la certificazione EDGE a livello globale, raggiungendo l’obiettivo di ottenere una certificazione indipendente dell’equità retributiva di genere all’interno dell’organizzazione, un traguardo raggiunto con due anni di anticipo rispetto alla data obiettivo annunciata nel Piano Strategico Aziendale presentato a marzo di quest’anno.”Siamo orgogliosi di aver ottenuto la certificazione EDGE già al nostro primo anno di partecipazione – ha detto Veronica Quercia, Chief Human Resources Officer di Iveco – Questo riconoscimento conferma che siamo sulla strada giusta e ci motiva a continuare i nostri sforzi verso l’equità retributiva di genere in tutta la nostra organizzazione nel mondo. Costruire e coltivare un ambiente di lavoro veramente diversificato, inclusivo ed equo è una priorità per Iveco Group e continueremo questo percorso nel tempo, guidati dallo scopo e dai valori della nostra azienda”. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, prestiti ancora in calo a ottobre. Accelera crescita depositi

    (Teleborsa) – A ottobre 2024 i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono diminuiti dell’1,1 per cento sui dodici mesi (-0,9 nel mese precedente). Lo comunica la Banca d’Italia nella pubblicazione mensile “Banche e moneta”.I prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,2 per cento sui dodici mesi (-0,4 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,1 per cento (-2,4 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati del 2,5 per cento (0,5 per cento a settembre); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 9,5 per cento (10,6 in settembre).A ottobre i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 3,74 per cento (3,82 in settembre); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 6 per cento (7 per cento nel mese precedente).Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,42 per cento (10,47 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,73 per cento (4,90 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,21 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,42 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,96 per cento (0,99 nel mese precedente). LEGGI TUTTO