More stories

  • in

    Acea, per cessione rete Alta Tensione 224 milioni da Terna e 23 milioni da Arera

    (Teleborsa) – Acea, multi-utility romana quotata su Euronext Milan, e Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, hanno firmato oggi un accordo vincolante per la cessione a Terna della rete elettrica in Alta Tensione (AT) di Areti (100% ACEA).Gli asset oggetto della cessione comprendono 73 elettrodotti AT per circa 481 km di rete (linee aeree e in cavo), rete di fibra ottica estesa sulle linee in alta tensione incluse nell’accordo, elementi di AT di 3 cabine primarie.L’operazione si inserisce nel processo di razionalizzazione della gestione della rete in AT in Italia, così come indicato da ARERA, il cui completamento è favorito dall’introduzione da parte della stessa Autorità di incentivi per la cessione degli asset a Terna.Il valore complessivo degli asset ai fini regolatori (Regulated Asset Base – RAB) oggetto di cessione è stimato pari a circa 203 milioni di euro alla fine del 2024.Il corrispettivo totale per la cessione è pari a 247 milioni di euro, di cui circa 224 milioni di euro riconosciuti da Terna e circa 23 milioni di euro relativi al premio riconosciuto da ARERA pari al 4% del costo storico rivalutato (assumendo che il closing avvenga nel 2025). Il multiplo implicito in termini di Enterprise Value/RAB dell’operazione è pertanto superiore a 1,2x.Nel 2024, l’EBITDA pro-forma del perimetro oggetto di cessione è stimabile in 23 milioni di euro.”L’operazione rientra nel programma di valorizzazione e ottimizzazione del portafoglio di asset previsto dal Piano Industriale 2024-2028 e coglie un’opportunità fornita dal quadro regolatorio – ha commentato l’AD di Acea, Fabrizio Palermo – I proventi della cessione contribuiranno all’incremento degli investimenti previsti sulla rete di distribuzione elettrica di Roma, sempre più resiliente e digitale, con un conseguente miglioramento della qualità del servizio. Tali interventi avranno anche un effetto positivo sulla crescita della RAB in arco Piano”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte petrolio settimanali aumentano di 2,1 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono salite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni all’1 novembre 2024, sono saliti di circa 2,1 milioni di barili a 427,7 MBG, contro attese per un incremento di 0,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un incremento di 2,9 milioni, arrivando a 115,8 MBG, contro attese per un variazione di -1,5 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 0,4 milioni a quota 211,3 MBG (era atteso un decremento di 1,7 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 1,4 milioni a 387,2 MBG. LEGGI TUTTO

  • in

    Terna, accordo con Acea per acquisire parte della rete in alta tensione a Roma

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, e Areti, la società controllata da Acea per la distribuzione di energia elettrica, hanno sottoscritto un accordo (Term Sheet) avente a oggetto l’acquisizione da parte di Terna del 100% del capitale sociale di un veicolo societario di nuova costituzione (NewCo) alla quale Areti conferirà parte delle infrastrutture in alta tensione di sua proprietà localizzate nell’area metropolitana di Roma.Il perimetro dell’operazione comprende: 73 elettrodotti in alta tensione per circa 481 km di rete (linee aeree e in cavo); le componenti ad alta tensione di 3 cabine primarie; rete di fibra ottica estesa sulle linee in alta tensione incluse nel perimetro, che verrà utilizzata in parte per l’esercizio e il monitoraggio della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN) e, per la parte eccedente, commercializzata a soggetti terzi.Il valore complessivo degli asset ai fini regolatori (Regulated Asset Base, RAB) oggetto dell’acquisto è stimato in circa 203 milioni di euro alla fine del 2024.Il prezzo di acquisto previsto nel Term Sheet siglato tra le parti è pari a circa 224 milioni di euro, che corrisponde al predetto valore complessivo degli asset più un premio del 10% sulla RAB provvisoria 2024 ed è comunque soggetto ad aggiustamenti, fra i quali gli adeguamenti in relazione alla futura conferma della RAB 2024 definitiva e gli investimenti sul perimetro effettuati da Areti nel 2025 fino alla data di closing dell’operazione. L’obiettivo è effettuare il closing entro il primo semestre del 2025.”L’accordo siglato oggi consentirà di rendere più efficienti la pianificazione e la gestione operativa della rete elettrica di trasmissione, in particolare nell’area della Capitale, migliorando la continuità e la sicurezza del servizio”, ha dichiarato l’AD Giuseppina Di Foggia – L’operazione è in linea con gli obiettivi delineati dal Piano Industriale 2024-2028 e contribuirà al raggiungimento dei target finanziari e di crescita del Gruppo”.In aggiunta, l’acquisizione degli asset oggetto dell’operazione faciliterà una migliore gestione del processo decisionale degli investimenti di rinnovo e sviluppo della rete elettrica del Centro Italia, generando nuove potenziali opportunità di crescita. L’operazione avrà un impatto limitato sulla leva finanziaria di Terna e neutrale in termini di rating. LEGGI TUTTO

  • in

    I mercati europei peggiorano mentre si valutano gli effetti della presidenza Trump

    (Teleborsa) – Giornata difficile per Piazza Affari, che scambia in pesante ribasso, assieme agli altri Eurolistini, mentre gli investitori hanno digerito la vittoria netta di Donald Trump contro la sua rivale democratica Kamala Harris alle elezioni presidenziali statunitensi. Ottime le performance dell’S&P-500 in USA, con le azioni statunitensi che sono balzate all’apertura grazie alla rapida conclusione delle elezioni presidenziali.”L’esito più positivo per le azioni statunitensi è un Red Sweep, l’esito più negativo per le azioni UE, in termini relativi, è Trump e un congresso diviso”, hanno affermato gli analisti di Barclays, segnalando che un’elezione contestata o qualsiasi incertezza elettorale persistente erano state la preoccupazione principale per gli investitori. Gli analisti hanno identificato i dazi commerciali come un “rischio chiave per l’Europa”, con una maggiore probabilità di attuazione sotto un’amministrazione Trump. “Riteniamo quindi che le azioni UE probabilmente continueranno a sottoperformare rispetto alle azioni USA su base relativa”, si legge in una nota.Pioggia di vendite sull’Euro / Dollaro USA, che scambia con una pesante flessione dell’1,90%. Ha sofferto di parecchie vendite l’oro, che continua gli scambi a 2.664,9 dollari l’oncia. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,30%.Sale molto lo spread, raggiungendo +132 punti base, con un deciso aumento di 8 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,73%.Tra le principali Borse europee Francoforte scende dell’1,08%, piatta Londra, che tiene la parità, e sostanzialmente debole Parigi, che registra una flessione dello 0,65%.Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione dell’1,65%, proseguendo la serie di tre ribassi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 35.982 punti, in forte calo dell’1,58%. In lieve ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-0,68%); sulla stessa tendenza, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-0,8%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Tenaris (+5,69%), DiaSorin (+5,22%), Leonardo (+3,54%) e Brunello Cucinelli (+1,56%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Inwit, che prosegue le contrattazioni a -6,08%. In perdita Campari, che scende del 4,75%. Pesante ERG, che segna una discesa di ben -4,64 punti percentuali. Calo deciso per Unicredit, che segna un -4,34%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Credem (+5,81%), Digital Value (+5,32%), Buzzi (+4,22%) e Technoprobe (+2,35%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Ariston Holding, che prosegue le contrattazioni a -6,43%. Seduta negativa per Zignago Vetro, che scende del 6,20%. Sensibili perdite per De’ Longhi, in calo del 4,36%. In apnea Alerion Clean Power, che arretra del 4,11%. LEGGI TUTTO

  • in

    Lagarde (BCE): banche “veramente europee” possono diversificare i rischi

    (Teleborsa) – “Nonostante i grandi shock che hanno colpito l’area euro negli ultimi anni, il nostro settore bancario è resiliente. Il coefficiente aggregato Common Equity Tier 1 (CET1) è salito dal 12,7% nel 2015 al 15,8% a metà del 2024, mentre il coefficiente di copertura della liquidità è aumentato dal 138% al 159% nello stesso periodo”. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, intervenendo al decimo anniversario del Single Supervisory Mechanism.”I principali rischi che affrontiamo oggi non derivano più dalle banche stesse, ma da un ambiente esterno sempre più volatile – ha aggiunto – E la supervisione unica ci consente di affrontare questi rischi attraverso un approccio comune e lungimirante. Secondo Lagarde, “una supervisione più rigorosa e uniforme ha rafforzato la fiducia del pubblico, garantendo che i depositi bancari siano considerati ugualmente sicuri in tutta l’area euro, preservando così l’integrità della nostra unione monetaria. Dall’inizio della supervisione unica, i depositi transfrontalieri delle famiglie sono più che raddoppiati, raggiungendo oggi i 151 miliardi di euro”.La numero uno della BCE ha posto l’accento sul fatto che, attualmente, solo due banche dell’area euro si classificano tra le dieci banche più grandi al mondo, occupando l’ottava e la decima posizione. Inoltre, in media, l’esposizione transfrontaliera delle banche dell’area euro è più di un terzo più alta al di fuori dell’area euro che al suo interno. “Questa frammentazione rende più difficile per le nostre banche servire efficacemente l’economia europea – ha detto – E gli ostacoli all’attività bancaria transfrontaliera sono sostanziali”.”Le banche veramente europee possono diversificare efficacemente i loro rischi tra settori e regioni – ha sostenuto Lagarde – Hanno la capacità di prestare di più su larga scala e quindi gestire progetti di finanziamento transfrontalieri che le banche più piccole focalizzate localmente non possono”. Inoltre, “le banche più integrate possono anche svolgere un ruolo fondamentale come principali market maker dei capitali” e “le banche più integrate hanno la massa critica per attrarre aziende in tutta l’area euro per quotazioni in borsa, collocamenti di titoli di debito, transazioni di private equity, fusioni e acquisizioni e supporto alla crescita internazionale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Banca di Credito Popolare, utile 9 mesi sale a 7,2 milioni di euro. Chiude 8 filiali

    (Teleborsa) – Banca di Credito Popolare (BCP), istituto di credito di Torre del Greco, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto di 7,2 milioni di euro, con una variazione percentuale positiva del +61% rispetto all’utile di 4,5 milioni registrato nei primi nove mesi del 2023. Lo scorso maggio Bankitalia ha imposto due commissari per ripristinare una sana e prudente gestione.Il risultato netto dell’area finanza e delle attività di negoziazione è negativo per 11,4 milioni di euro, ma in miglioramento rispetto ai -16,5 milioni del 30 settembre 2023. Tale risultato è imputabile alle minusvalenze sul portafoglio contabile delle attività finanziarie valutate al fair value con variazioni a conto economico e alle maggiori rettifiche su un titolo all’interno del portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.Il margine di interesse si attesta a 58,4 milioni di euro segnando un +3,1% anno su anno, trainato principalmente dalla favorevole dinamica dei tassi di interesse. Il margine da servizi si attesta a 29,2 milioni di euro, in decremento di 2 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2023. Le masse intermediate, pari a 5 miliardi di euro, rimangono sostanzialmente stabili rispetto al dato di metà anno, ma in lieve diminuzione (-1,6%) rispetto al 31 dicembre 2023. In particolare, la raccolta diretta, pari a 2,502 miliardi di euro, diminuisce del 3% (- 76,1 milioni) rispetto al 31/12/2023, mentre cresce, grazie alle dinamiche relative alla componente amministrata, la raccolta indiretta di 61 milioni (+7,4% rispetto al 31/12/2023), portandosi a 888 milioni di euro al 30 settembre 2024.Gli impieghi alla clientela registrano una flessione del 4%, attestandosi a 1,652 miliardi a fronte di 1,721 miliardi di fine 2023. L’NPE ratio lordo risulta pari al 9,12% mentre l’NPE ratio netto è pari al 5,93%.Per aumentare l’efficienza operativa e concentrare investimenti e risorse, BCP ha in corso una razionalizzazione della rete delle 64 filiali. Entro fine anno, le attività di 8 filiali saranno trasferite e integrate in altre filiali vicine. Questa operazione non avrà impatti sull’organico, si legge in una nota.”I risultati di questo terzo trimestre appaiono in linea con le previsioni del forecast 2024, posto alla base del piano industriale 2024-2028 in via di definizione. Ci stiamo dedicando con impegno ad un progetto di rafforzamento anche patrimoniale, continuando a essere banca di territorio”, ha affermato Mario Crosta, Direttore Generale di BCP. LEGGI TUTTO

  • in

    Kruso Kapital, utile adjusted 9 mesi sale a 2,98 milioni di euro

    (Teleborsa) – Kruso Kapital, società quotata su Euronext Growth Milan e parte del Gruppo Banca Sistema, ha chiuso i primi nove mesi del 2024 con un utile netto adjusted pari a 2,98 milioni di euro, in aumento a/a del 27%. L’utile netto contabile, che include le componenti non ricorrenti (spese derivanti principalmente dall’IPO e dall’acquisizione in corso in Portogallo, complessivamente pari a 130 mila netto tasse in buona parte registrato già nel 1Q24) è pari a 2,85 milioni di euro.Al 30 settembre 2024, sono circa 76 mila le polizze di credito su pegno in Italia sottostanti i 128,3 milioni di impieghi totali (117,3 milioni al 30 settembre 2023 e 121,4 milioni al 31.12.2023), in aumento a/a. La crescita a/a degli impieghi è stata guidata sostanzialmente dai volumi originati dalla rete in Italia. Nell’ambito del credito su pegno in Italia, sono state realizzate 39 aste, per i beni rivenienti dal pegno (30 nello stesso periodo del 2023).Il margine di intermediazione aumenta a/a del 24,6% (17,6 milioni vs 14,1 milioni al 30.9.2023), principalmente per il contributo del credito su pegno in Italia, a seguito dei maggior impieghi e della più alta marginalità. Il business delle aste di opere d’arte e oggetti da collezione rappresenta meno del 2% del totale margine di intermediazione al 30.9.2024 (4,6% dell’intero 2023), in calo a/a e caratterizzato da un terzo trimestre in cui tipicamente avvengono poche aste.La crescita degli interessi attivi e commissioni attive del credito su pegno (pari al 22% ai 9M 2024, in linea con il 1H 2024) ha più che compensato l’aumento del costo del funding, che dal secondo trimestre del 2024 ha iniziato a registrare segnali di stabilizzazione, grazie ad una marginalità in crescita a/a. L’aumento del 16% a/a delle commissioni nette è guidato dai maggior impieghi e dal maggior contributo delle aste del pegno in Italia. LEGGI TUTTO

  • in

    Mese dell’Educazione Finanziaria, Intesa Sanpaolo: le iniziative del Museo del Risparmio

    (Teleborsa) – Il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo, il primo al mondo dedicato all’educazione finanziaria, ha organizzato anche a novembre, Mese dell’Educazione Finanziaria, numerose iniziative rivolte agli adulti e alle scuole di ogni ordine e grado, sempre a ingresso libero e partecipazione gratuita. “Nell’ultimo anno – dichiara Giovanna Paladino, direttrice e curatrice del Museo del Risparmio – abbiamo esplorato nuove contaminazioni con discipline, materie e linguaggi apparentemente lontani dall’economia e dalla finanza, ma capaci di attrarre l’attenzione di bambini, ragazzi e adulti, trasmettendo loro concetti complessi in modo creativo e coinvolgente. L’educazione finanziaria si presta bene a queste ibridazioni, poiché possiede molte connessioni con ambiti molto diversi. Sconfinare in terreni artistici, umanistici e scientifici ci offre preziose occasioni di arricchimento. Con l’inaugurazione del nuovo exhibit ‘Ammirare’, protagonista di uno dei numerosi incontri che abbiamo organizzato per il Mese dell’Educazione Finanziaria, i visitatori hanno l’opportunità di riflettere su concetti fondamentali come consumo, risparmio, ricchezza, investimento, crisi, mercato e contabilità attraverso l’immersione nell’arte. Numerose attività e iniziative che realizziamo sono rivolte alle giovani generazioni e i nostri percorsi formativi hanno raggiunto l’anno scorso oltre 50mila studenti, di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di raggiungerne 20mila in più in questo anno scolastico”.Gli appuntamenti del Museo del Risparmio per il Mese dell’Educazione FinanziariaMercoledì 6 novembre, alle ore 10, è in programma l’incontro online rivolto agli studenti delle scuole secondarie di I grado “Cosa farò da grande” per riflettere su come decidere del proprio futuro e raggiungere i propri sogni in un mondo del lavoro in continuo cambiamento. Il World Economic Forum stima che circa un quarto dei posti di lavoro saranno destinati a cambiare nei prossimi anni, tra la scomparsa di mestieri tradizionali e la diffusione di professioni completamente nuove. Professioni legate all’intelligenza artificiale, alla sostenibilità, al sociale: tra innovazione, digitalizzazione e nuovi scenari, come riusciranno i ragazzi ad orientarsi e a capire come investire sullo sviluppo del loro capitale umano? Con le testimonianze di Laura Li Puma, rresponsabile Laboratorio Intelligenza Artificiale Innovation Center Intesa Sanpaolo, Luca Streri, Fondatore Movimento Mezzopieno e co-fondatore Arbor Foundation e Jacopo Agrimi, ricercatore Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova.Giovedì 14 novembre, alle ore 11, è in programma un originale appuntamento per gli studenti delle scuole secondarie di II grado, pensato in particolare per i Licei artistici e Istituti d’arte, in presenza e online dal titolo “In viaggio tra economia e arte attraverso alcuni capolavori”. Capire come nasce e si sviluppa il valore economico di un’opera d’arte è complesso. Molti fattori entrano in gioco: artisti, case d’asta, collezionisti, lo Stato, critici ed esperti, con un mercato che varia per periodi e generi. Valutare un’opera è il risultato di elementi culturali, sociali ed economici, spesso imprevedibili. Al Museo del Risparmio, però, l’approccio sarà diverso: si userà l’arte per spiegare l’economia. Dal febbraio 2024, infatti, la sala Ammirare offre un’esperienza immersiva in VR, dove alcune opere d’arte si animano per illustrare i concetti fondamentali di economia e finanza. E saranno proprio alcune opere presenti al museo a essere analizzate per comprendere il loro messaggio economico.Sempre giovedì 14 novembre, alle ore 17.45, presso il Museo del Risparmio (via San Francesco d’Assisi 8/a, Torino) e online si terrà l’evento “AMMIRARE: l’arte racconta l’economia”, un viaggio nell’arte e nella storia che avvicina il visitatore a temi economici e di educazione finanziaria in maniera originale e coinvolgente. Sotto la guida esperta del vicedirettore delle Gallerie d’Italia – Milano, Giovanni Morale, si imparerà a leggere tra le righe delle opere di artisti del calibro di Peter Paul Rubens, Édouard Manet, Edward Hopper, Pieter Brueghel, Pierre Bonnard, virtualmente presenti nella Sala Ammirare, scoprendo un nuovo modo di apprendere concetti di educazione finanziaria, in maniera semplice e divertente.Il 19 e 20 novembre è in programma la nona edizione de “Il Mio Posto nel Mondo”, il festival rivolto agli studenti delle scuole secondarie di II grado organizzato dal Museo del Risparmio con la partecipazione straordinaria di STEP FuturAbility District, che quest’anno intende esplorare il ruolo della bellezza come forza rigeneratrice attraverso testimonianze che abbracciano sia le scienze umane che quelle scientifiche. L’obiettivo è dar vita a un dialogo stimolante e produttivo tra diverse discipline nella tradizione di uso della contaminazione del Museo del Risparmio. I ragazzi delle scuole secondarie di II grado avranno così l’opportunità di scoprire come la bellezza possa ispirare, educare e creare un futuro ricco di possibilità. Prenderanno parte all’evento Antonio Presti, Mecenate, ideatore e presidente Fondazione Antonio Presti; Giovanni Morale, vicedirettore Gallerie d’Italia, Milano; Annalisa Banzi PhD, storica dell’arte, consulente e ricercatrice presso il CESPEB e Antonella Senese, professore associato di Geografia fisica e Geomorfologia e Dottore di ricerca in Scienze Naturali e Ambientali, Università degli Studi di Milano.Martedì 19 novembre alle ore 18 è in programma l’evento online “Crash point. Un’analisi filosofica e pratica per capire le crisi finanziarie”. Parlare di crisi finanziarie spesso significa analizzare processi economici, situazioni geopolitiche, mercati finanziari. Ma per capire meglio cos’è il crash point di un sistema finanziario, come anticiparlo, che strumenti abbiamo per capirne le caratteristiche e come affrontarlo, possiamo guardare alle crisi finanziarie da un punto di vista inedito: quello filosofico. L’incontro vedrà la partecipazione di Emiliano Ippoliti, professore di Logica e Filosofia presso l’Università La Sapienza e autore del libro che ispira il dibattito con la partecipazione di Riccardo de Bonis, capo servizio Educazione finanziaria Banca d’Italia, e Sergio Caprara, professore Dipartimento di Fisica, Università La Sapienza. Modera l’incontro Giovanna Paladino, direttore e curatore del Museo del Risparmio.Nell’ambito della ricca programmazione rivolta alle scuole primarie mercoledì 20 novembre, alle ore 11, è in programma l’evento online “Quanto costano i desideri!” nel quale i bambini cominceranno a interrogarsi sul loro atteggiamento nei confronti del denaro e a riflettere sull’importanza dell’indipendenza economica per realizzare i propri sogni.Infine, il 28 novembre alle ore 18, in presenza al Museo del Risparmio e online, si terrà l’evento “Niente sconti. Stop alla violenza economica” per affrontare il fenomeno della violenza economica ai danni delle donne da una prospettiva diversa. Non sarà il solito dibattito: l’incontro si aprirà con una narrazione teatrale dedicata alla violenza economica, seguita da un confronto con la partecipazione anche maschile, perché per cambiare una cultura dominante è essenziale il coinvolgimento di tutti. Con la partecipazione di Stefania Rosso della compagnia teatrale Liberipensatori, Marta Albini, responsabile Centro Studi WeWorld e di un rappresentante di un centro che promuove il cambiamento del maschile. Modera l’incontro Paladino.Creato nel 2012 su iniziativa di Intesa Sanpaolo, il Museo del Risparmio rappresenta da sempre uno spazio in cui è possibile avvicinarsi ai concetti di risparmio e investimento con linguaggio chiaro e semplice, al fine di migliorare il proprio livello di alfabetizzazione finanziaria. Il Museo si rivolge a un pubblico diversificato – adulti, adolescenti e bambini – e vuole stimolare la partecipazione attiva dei suoi visitatori. Non è un museo tradizionale, ma un progetto di “edutainment” unico nel suo genere, dove tecnologia e interattività sono usate per sorprendere i visitatori. LEGGI TUTTO