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    Wall Street accelera al rialzo con Powell che apre al ritorno al taglio dei tassi

    (Teleborsa) – Dopo una partenza in territorio positivo, accelera nettamente al rialzo Wall Street grazie all’atteso discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al simposio di Jackson Hole.Powell ha utilizzato il suo ultimo discorso a Jackson Hole per segnalare che la banca centrale statunitense si sta preparando a riavviare presto i tagli dei tassi di interesse, evidenziando le vulnerabilità del mercato del lavoro nonostante l’accelerazione dell’inflazione. “Con la politica monetaria in territorio restrittivo, le prospettive di base e il mutevole equilibrio dei rischi potrebbero giustificare un adeguamento del nostro orientamento di politica monetaria”, ha detto, spiegando che i “rischi al ribasso per l’occupazione stanno aumentando”.Secondo il CME FedWatch Tool, un quarto d’ora dopo la diffusione del testo del discorso di Powell gli operatori vedono l’87% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo (contro il 72% di un’ora fa).Sul fronte tecnologico, occhi puntati su Nvidia dopo le notizie che il produttore di chip ha chiesto a Foxconn di sospendere il lavoro sul chip H20 AI, il prodotto più avanzato che la società è autorizzata a vendere in Cina; e su Alphabet dopo che l’azienda ha concluso un accordo di cloud computing della durata di sei anni con Meta Platforms del valore di oltre 10 miliardi di dollari.Tra chi ha pubblicato la trimestrale ieri sera dopo la chiusura del mercato, attenzione a Ross Stores, che ha superato le stime sugli utili e ha ripristinato le sue previsioni annuali, Intuit, che ha previsto una crescita dei ricavi del primo trimestre inferiore alle stime degli analisti, e Workday, le cui previsioni sui ricavi da abbonamento sono risultate deludenti.Guardando ai principali indici di Wall Street, scambia in deciso rialzo il Dow Jones (+1,53%), che raggiunge i 45.472 punti; sulla stessa linea, giornata di guadagni per l’S&P-500, che continua la giornata a 6.463 punti (+1,46%). In netto miglioramento il Nasdaq 100 (+1,69%); con analoga direzione, in rialzo l’S&P 100 (+1,38%).In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti beni di consumo secondari (+2,27%), beni industriali (+1,81%) e informatica (+1,65%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Dow (+4,44%), Intel (+4,06%), Boeing (+2,82%) e American Express (+2,62%).Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano ON Semiconductor (+4,57%), Microchip Technology (+4,55%), NXP Semiconductors (+4,19%) e Intel (+4,06%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Intuit, che ottiene -6,61%. Pesante Workday, che segna una discesa di ben -4,47 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    Fed, Powell: spostamento equilibrio dei rischi “potrebbe giustificare” adeguamento tassi

    (Teleborsa) – “Nel breve termine, i rischi per l’inflazione sono orientati al rialzo e i rischi per l’occupazione al ribasso: una situazione difficile. Quando i nostri obiettivi sono in tensione in questo modo, il nostro quadro normativo ci impone di bilanciare entrambi i lati del nostro duplice mandato. Il nostro tasso di riferimento è ora di 100 punti base più vicino alla neutralità rispetto a un anno fa, e la stabilità del tasso di disoccupazione e di altri indicatori del mercato del lavoro ci consente di procedere con cautela nel valutare modifiche al nostro orientamento di politica monetaria”. Lo ha detto il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole, il suo ultimo come numero uno della banca centrale statunitense.”Ciononostante, con la politica monetaria in territorio restrittivo, le prospettive di base e il mutevole equilibrio dei rischi potrebbero giustificare un adeguamento del nostro orientamento di politica monetaria”, ha aggiunto.Parlando del mercato del lavoro più nei dettagli, ha detto che sembra “in equilibrio, si tratta di un curioso tipo di equilibrio che deriva da un marcato rallentamento sia dell’offerta che della domanda di lavoratori. Questa situazione insolita suggerisce che i rischi al ribasso per l’occupazione stanno aumentando. E se tali rischi si materializzano, possono farlo rapidamente sotto forma di un forte aumento dei licenziamenti e della disoccupazione”.Per quanto riguarda l’inflazione, “l’aumento dei dazi ha iniziato a far salire i prezzi in alcune categorie di beni”, ha detto Powell, secondo cui “gli effetti dei dazi sui prezzi al consumo sono ora chiaramente visibili”. “Prevediamo che tali effetti si accumuleranno nei prossimi mesi, con elevata incertezza su tempi e importi – ha spiegato – La questione fondamentale per la politica monetaria è se questi aumenti dei prezzi possano aumentare materialmente il rischio di un problema di inflazione persistente”. Secondo il presidente della Fed, “uno scenario di base ragionevole prevede che gli effetti saranno relativamente di breve durata: una variazione una tantum del livello dei prezzi. Naturalmente, “una tantum” non significa “tutto in una volta”. Ci vorrà del tempo prima che gli aumenti tariffari si diffondano lungo le catene di approvvigionamento e le reti di distribuzione. Inoltre, le aliquote tariffarie continuano a evolversi, prolungando potenzialmente il processo di aggiustamento”. “È anche possibile, tuttavia, che la pressione al rialzo sui prezzi dovuta ai dazi possa innescare una dinamica inflazionistica più duratura, e questo è un rischio da valutare e gestire”, ha detto, spiegando che “un’altra possibilità è che le aspettative di inflazione possano aumentare, trascinando con sé l’inflazione effettiva”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Nagel: al momento non ho abbastanza argomenti per cambiare politica monetaria

    (Teleborsa) – “Per quanto riguarda i tassi di interesse, credo che siamo in una sorta di equilibrio. Abbiamo un 2% di inflazione, siamo in linea con il nostro obiettivo. Questa è una buona notizia”. Lo ha affermato Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un’intervista a Bloomberg Television, aggiungendo che “l’inflazione non è più il punto”.”Non è certo il momento di adagiarsi sugli allori, quindi, ad esempio, l’inflazione dei servizi è ancora molto alta, è superiore al 3%, quindi dobbiamo avere un atteggiamento attendista e credo che questo approccio meeting-by-meeting è il modo migliore per attuare la politica monetaria”, ha spiegato.”Quando arriverà la nostra riunione di settembre, avremo nuovi dati, nuove proiezioni, e poi vedremo – ha aggiunto Nagel – Ma al momento, se prendo tutti i numeri che conosco come i dati PMI, penso che non mi diano abbastanza argomenti per cambiare la politica monetaria”.Col fatto che l’intervista si svolgeva a Jackson Hole, a questo proposito Nagel ha detto: “Come sempre, la conferenza di Jackson Hole è un evento molto importante per i banchieri centrali, ma forse quest’anno lo è ancora di più quando si parla di indipendenza delle banche centrali. Questo è il DNA di una buona politica monetaria. Questa è la condizione per fare ciò che dobbiamo fare per adempiere al nostro mandato di raggiungere la stabilità dei prezzi e quindi dobbiamo lottare per l’indipendenza della banca centrale”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in rialzo dopo vendite sul tech, focus su discorso Jerome Powell

    (Teleborsa) – Seduta positiva per Wall Street, dopo che ieri l’S&P 500 ha messo a segno una perdita per il quinto giorno consecutivo appesantito dai titoli tecnologici ad alta capitalizzazione, in attesa del discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al simposio di Jackson Hole.L’intervento di Powell, in programma alle 16 ora italiana, potrebbe fornire indicazioni sul potenziale ritorno al taglio dei tassi nella prossima riunione di settembre. Secondo il CME FedWatch Tool, gli operatori vedono ora il 71,5% di possibilità di un taglio dei tassi di 25 punti base il mese prossimo, in calo rispetto all’85,4% di una settimana fa. Le probabilità erano aumentate dopo i deboli dati sui payroll questo mese e dopo che i dati sui prezzi al consumo avevano indicato una limitata pressione al rialzo legata ai dazi, ma poi diversi interventi di membri del FOMC hanno stemperato queste attese.Sul fronte tecnologico, occhi puntati su Nvidia dopo le notizie che il produttore di chip ha chiesto a Foxconn di sospendere il lavoro sul chip H20 AI, il prodotto più avanzato che la società è autorizzata a vendere in Cina; e su Alphabet dopo che l’azienda ha concluso un accordo di cloud computing della durata di sei anni con Meta Platforms del valore di oltre 10 miliardi di dollari.Tra chi ha pubblicato la trimestrale ieri sera dopo la chiusura del mercato, attenzione a Ross Stores, che ha superato le stime sugli utili e ha ripristinato le sue previsioni annuali, Intuit, che ha previsto una crescita dei ricavi del primo trimestre inferiore alle stime degli analisti, e Workday, le cui previsioni sui ricavi da abbonamento sono risultate deludenti.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones mostra un rialzo dello 0,55%; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.391 punti (+0,36%). Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,14%); poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,26%). LEGGI TUTTO

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    UE lancia consultazione su revisione aiuti di Stato: focus su settore siderurgico e startup

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare contributi e una consultazione pubblica per raccogliere contributi sulla portata e il contenuto della revisione degli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà.Gli orientamenti stabiliscono le condizioni in base alle quali gli aiuti a imprese non finanziarie in difficoltà possono essere considerati conformi alle norme dell’UE. Per rimanere aggiornata, la Commissione sta avviando un processo di revisione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione, entrati in vigore nel 2014. La revisione proposta prevede: l’ampliamento dell’ambito di applicazione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione al settore siderurgico, attualmente escluso; modificare la definizione di “impresa in difficoltà” (UiD) per quanto riguarda alcune tipologie di startup innovative con un modello di crescita specifico, consentendo loro di beneficiare di aiuti nell’ambito di altri strumenti di aiuti di Stato; chiarire alcune parti della definizione di UiD, in particolare il concetto di “fondi propri” e il suo rapporto con il patrimonio netto e la solvibilità delle UiD; apportare modifiche tecniche a seguito di diverse sentenze della Corte di Giustizia dell’UE.Il termine ultimo per rispondere alla Call for Evidence e al questionario della consultazione pubblica è il 14 novembre 2025.”La nostra revisione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione mira ad allinearli alla realtà economica odierna, riconoscendo al contempo il notevole impatto che gli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione hanno sulla concorrenza – ha commentato Teresa Ribera, Vicepresidente Esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva – Per comprendere meglio dove siano maggiormente necessari i cambiamenti, invitiamo tutte le autorità pubbliche, le aziende e le altre parti interessate a partecipare a questo processo cruciale e a condividere attivamente le proprie opinioni”. LEGGI TUTTO

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    Generalfinance, sospesa la sentenza che la condannava a pagare 14 milioni di euro

    (Teleborsa) – Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, ha reso noto che, a seguito dell’impugnazione presentata dalla società contro la sentenza del Tribunale Civile di Trento, la Corte d’Appello di Trento ha sospeso, senza cauzione, l’efficacia esecutiva della sentenza.La sentenza condannava Generalfinance a corrispondere a Roma 2014 S.r.l. un importo pari a circa 9,3 milioni di euro (oltre spese e interessi, quantificabili questi ultimi in circa 4,7 milioni di euro).Preso atto del positivo provvedimento di sospensione, la società proseguirà a coltivare la causa di merito presso la Corte d’Appello di Trento, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Fed, Collins: “diverse possibilità sul tavolo” a settembre, raccoglieremo più dati

    (Teleborsa) – “Si tratta di bilanciare l’impegno a ripristinare la stabilità dei prezzi con la consapevolezza che preservare un mercato del lavoro sano è fondamentale anche per i cittadini, e quindi di trovare un equilibrio. Direi che non è ancora affare fatto per quanto riguarda ciò che faremo nella prossima riunione. Ma ci sono diverse possibilità sul tavolo e da qui ad allora raccoglieremo più dati”. Lo ha detto la presidente della Fed di Boston, Susan Collins, in un’intervista a Bloomberg Television.Quando si tratta di decidere sulla politica monetaria, “non possiamo aspettare che tutta l’incertezza sia alle nostre spalle – ha detto Collins – Bisogna prendere decisioni in tempo reale. È un contesto complesso per la politica monetaria perché vedo rischi al rialzo per l’inflazione legati ai dazi, che stanno già iniziando a vedersi in parte, e rischi al ribasso per il mercato del lavoro, e quindi si tratta di bilanciare queste caratteristiche”.Secondo la presidente della Fed di Boston, “l’impatto dei dazi è significativo e dobbiamo capire che non si tratta solo delle importazioni dirette, ma anche della gamma di beni e servizi che si basano su beni intermedi importati, e anche di una gamma molto più ampia. Molti sarebbero sorpresi di quanti tipi di servizi utilizzino effettivamente prodotti intermedi importati”.”Per il resto di quest’anno, e fino all’inizio del prossimo, l’inflazione rimarrà elevata – ha detto Collins – E poi nel mio scenario di riferimento inizierebbe a scendere, ma non escludo un impatto più ampio e persistente”.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    Worldline declassata a “BB” da S&P con performance operativa inferiore alle attese

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha abbassato il rating su Worldline, colosso francese dei pagamenti, da “BBB-” a “BB”. L’outlook rimane negativo, riflettendo la possibilità che l’agenzia di rating potrebbe abbassare ancora il rating se la leva finanziaria della società dovesse rimanere superiore a 4,0x o se il FOCF rimanesse inferiore al 10% del debito, il che potrebbe verificarsi qualora i ricavi e il margine di Worldline continuassero a indebolirsi.Nonostante operi in un settore in crescita, S&P prevede che i ricavi di Worldline diminuiranno di circa il 2% nel 2025, una revisione al ribasso rispetto alla precedente previsione di crescita dell’1%. Questo calo è dovuto all’aumento del tasso di abbandono, in particolare nel segmento delle piccole e medie imprese (PMI), a seguito di problemi nella fornitura di hardware e di una maggiore concorrenza. La traiettoria di crescita dei ricavi è inoltre influenzata dalle cessazioni di attività commerciali nel portafoglio ad alto rischio di marca e dalla risoluzione del suo contratto più importante nel segmento dei servizi finanziari a causa del re-insourcing. Sebbene la debolezza macroeconomica e i cambiamenti nei modelli di spesa dei consumatori contribuiscano al contesto difficile, la traiettoria dei ricavi di Worldline è più debole rispetto a quella dei suoi concorrenti (tra cui Nexi e Adyen) e del settore in generale, che ha registrato una crescita negli ultimi anni e trimestri.Inoltre, prevede che il margine EBITDA rettificato di Worldline sarà debole, attestandosi a circa il 10% nel 2025, dal 19,2% del 2023, portando a un FOCF in pareggio. Infine, prevede che il rapporto debito/EBITDA rettificato raggiungerà 4,5 volte nel 2025, in aumento rispetto a 3,9 volte nel 2024. LEGGI TUTTO