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Allarme Ue su incendi boschivi: nel 2018 record di Paesi colpiti

(Teleborsa) – Con 147 grandi roghi (di ampiezza minima di 30 ettari) che hanno distrutto 14.649 ettari di boschi, l’Italia è al primo posto in Europa per numero di grandi incendi boschivi registrati nel 2018. È quanto emerge dalla relazione annuale sui roghi boschivi in Europa, Medio oriente e Nord Africa pubblicata oggi dalla Commissione europea. Dati che lanciano un allarme nell’Unione facendo registrare, lo scorso anno, il record di Paesi colpiti sebbene il numero di ettari colpiti (quasi 178mila) sia stato inferiore di un sesto rispetto al 2017.

“Boschi e foreste sono vitali per far fronte all’emergenza climatica ed ecologica. Sono i nostri polmoni e il nostro sistema di supporto vitale e ospitano l’80 % della biodiversità del pianeta. Eppure oggi più che mai sono in grave pericolo – ha avvertito Karmenu Vella, Commissario per l’Ambiente –. Ogni ora vanno in fumo superfici equivalenti a 800 campi di calcio, con incendi devastanti che imperversano in tutto il mondo. Come dimostra la nostra recente azione in materia di disboscamento, l’UE è pronta a collaborare con i paesi partner per proteggere le foreste dell’UE e del resto del mondo investendo nella prevenzione degli incendi boschivi”.

Dopo il triste primato dell’Italia la mappatura effettuata dal sistema europeo di informazione sugli incendi forestali di almeno 30 ettari vede la Spagna (104 incendi, 12.793 ettari); il Portogallo (86 incendi; 37.357 ettari); Regno Unito (79 incendi, 18.032 ettari) e Svezia (74 incendi, 21.605 ettari).

Nel 2018, prosegue l’analisi Ue, in Europa il meccanismo di protezione civile dell’Unione è stato attivato 5 volte per rispondere ad incendi boschivi in Svezia, Grecia, Lettonia e Portogallo. Nel corso dell’estate sono stati mobilitati un totale di 15 aerei, 6 elicotteri e oltre 400 vigili del fuoco. L’Unione europea ha finanziato i costi di trasporto per mobilitare il sostegno ai paesi colpiti, per un ammontare di 1,6 milioni di euro. Su richiesta degli Stati membri sono state prodotte oltre 139 mappe satellitari Copernicus sugli incendi boschivi. Inoltre, l’Ue ha inviato in Portogallo esperti forestali provenienti da tutta l’Ue per una missione di prevenzione e preparazione destinata a potenziare la capacità del paese di gestire gli incendi boschivi.

Nel marzo 2019 è stato potenziato il meccanismo di protezione civile dell’Ue e lanciato il programma rescEU, volto a rafforzare la protezione dei cittadini dalle catastrofi e la gestione dei rischi emergenti in Europa e altrove. Nell’estate del 2019 l’UE ha creato una prima flotta di aerei antincendio, che ha già dispiegato due volte per estinguere incendi boschivi in Grecia e in Libano. Inoltre, nel mese di luglio la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione in cui auspica un’intensificazione degli interventi dell’UE contro il disboscamento e il degrado forestale e si è impegnata a intraprendere ulteriori azioni, tra cui la trasformazione del sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi in uno strumento di monitoraggio degli incendi di incolto su scala globale.

L’edizione 2018 della relazione annuale sugli incendi boschivi segnala, infine, che nel 2019 la stagione degli incendi è iniziata presto, a causa delle condizioni asciutte e ventose e delle temperature elevate. Nel mese di marzo di quest’anno il loro numero aveva già superato la media annuale registrata nell’ultimo decennio, con molti focolai in regioni di montagna e incendi di proporzioni critiche nel delta del Danubio.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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