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Italia, commercio estero visto in miglioramento a settembre

(Teleborsa) – Buone notizie per l’Italia sul fronte del commercio estero, con l’Istat che stima per settembre un surplus commerciale in aumento di 1.560 milioni di euro (da +1.219 milioni a settembre 2018 a +2.779 milioni a settembre 2019). Nei primi nove mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +35.074 milioni (+65.005 milioni al netto dei prodotti energetici).

A settembre 2019 l’export continua a crescere in termini congiunturali, sospinto principalmente dai mercati extra Ue. Su base annua, le vendite realizzate negli Stati Uniti e in Svizzera da sole spiegano circa la metà della crescita dell’export. Segnali positivi si registrano anche per i principali paesi dell’area Ue. I beni di consumo forniscono il contributo più ampio all’aumento dell’export. Si segnala una dinamica intensa per le vendite di prodotti della farmaceutica, dell’industria alimentare, della pelletteria e dell’abbigliamento. Su base annua, la dinamica dell’indice dei prezzi all’importazione ha ancora segno negativo, scontando, da giugno, l’effetto deflazionistico dell’energia.

In particolare nel mese di settembre si stima una crescita congiunturale delle esportazioni (+1,2%) e una moderata flessione per le importazioni (-0,2%). L’aumento congiunturale dell’export è determinato principalmente dall’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+2,5%) mentre quello verso i paesi Ue risulta più contenuto (+0,3%).

Nel terzo trimestre 2019 rispetto al precedente si rileva una contenuta diminuzione sia delle esportazioni (-0,7%) che delle importazioni (-0,2%).

A settembre 2019 la crescita dell’export su base annua è pari a +6,2% ed è dovuta sia al forte aumento delle vendite registrato per l’area extra Ue (+9,5%) sia, in misura minore, all’incremento verso i paesi dall’area Ue (+4,0%). L’aumento tendenziale delle importazioni (+2,1%) è sintesi dell’incremento degli acquisti dall’area Ue (+4,5%) e del calo dai mercati extra Ue (-1,2%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+38,0%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+14,2%), gli articoli in pelle, escluso abbigliamento (+14,2%), e metalli di base e prodotti in metallo (+5,3%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura più ampia alla crescita delle esportazioni nazionali sono Stati Uniti (+18,4%), Svizzera (+31,6%), Belgio (+16,8%) e Giappone (+39,4%), mentre si registra una flessione delle vendite verso paesi OPEC (-5,5%), Paesi Bassi (-3,8%) e Cina (-2,4%).


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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