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Linate, lavori quasi completati. Lo scalo riaprirà sabato 26 ottobre alle 18 con un volo Alitalia da Roma

(Teleborsa) – Dopo una chiusura di 90 giorni, lo scalo aereo di Milano Linate sarà di nuovo operativo dalle 18:00 del pomeriggio di sabato 26 ottobre, quando un Airbus A319 Alitalia volo AZ2092 proveniente da Roma Fiumicino atterrerà sulla pista completamente rinnovata. Dal piazzale aeromobili i passeggeri raggiungeranno l’aerostazione al momento non ancora completata. Lo sarà nella prima metà del 2020. Il rinnovamento dell’aerostazione, che comprende la realizzazione di un edificio di tre piani per complessivi 3000 metri quadrati, ha comportato la demolizione di parte della vecchia. Per rendere nel frattempo più agibili arrivi e partenze dei passeggeri è stato temporaneamente allestito un complesso ad un piano che poi sarà smantellato. I lavori pista e infrastrutture sono eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo d’Impresa (ATI) Vitali S.p.A. e Artifoni per un importo di16,2 milioni di euro.

Aeroporto di Milano Linate, testata pista 36. Da qui lo scorso 27 luglio sono cominciati i lavori di rinnovamento dell’intero complesso aeroportuale. L’Ingegner Paolo Morelli, Responsabile progettazione infrastrutture di volo di SEA, la società che gestisce i due scali aerei di Linate e Malpensa, spiega a Teleborsa come sono cominciati questi primi 80 giorni di lavoro oramai in dirittura d’arrivo:

“Abbiamo iniziato con un dispiegamento di mezzi permanente importante, abbiamo registrato circa 850 mezzi di diversa tipologia e come maestranze siamo nell’ordine di 500/600 persone che, a diverso titolo, in diversi momenti, sono intervenute in questi cantieri. L’intervento riguarda la ricostruzione dell’intera pista di volo di Linate che, ricordo, è lunga 2442 metri e larga 60… E l’intervento che in parallelo stiamo portando avanti è la riqualifica della “TAXIWAY TANGO” e della “TAXIWAY NOVEMBER”, che sono i due raccordi principali dell’aeroporto che mettono in comunicazione il piazzale aeromobili, dove parcheggiano gli aerei con la testata 36 per il decollo e con il piazzale ovest dove abbiamo l’Aviazione Generale. L’intervento consiste nella riqualifica di circa 200 mila metri quadri di pavimentazione, nel rifacimento dei drenaggi, nel rifacimento di tutti gli impianti e degli aiuti visivi luminosi, che sono le luci di pista, dell’ALS, sentiero di avvicinamento luminoso pista, delle luci di asse pista, delle luci di bordo pista. È un rifacimento completo di infrastrutture che sono state realizzate nei primi anni ’60 e hanno alle spalle quasi sessant’anni di operatività e quindi necessitano di un completo rinnovamento”.

Un rinnovamento che porterà quali benefici?

“I benefici per il gestore aeroportuale naturalmente sono notevoli. Stiamo parlando di benefici in termini manutentivi, in termini di frequenza di interventi di manutenzione, anche in termini direi di consumi e di risparmio energetico. Noi andiamo a sostituire tutti gli impianti di pista e di “TAXIWAY” con impianti a led. Quindi c’è un abbattimento considerevole dei consumi degli impianti, in generale noi mettiamo queste infrastrutture in condizioni di essere operative per 20/30 anni con serenità e sicurezza”.

L’Ing. Marco Andreola, Direttore lavori SEA ci parla invece di quale particolare attenzione per l’ambiente abbia richiesto la grande quantità di materiale rimosso

“La caratteristica principale dell’intervento è il recupero e il riutilizzo del materiale esistente. Innanzitutto il calcestruzzo derivante dalle demolizioni è stato portato nell’area logistica di quartiere, frantumato, vagliato e rigenerato e poi riutilizzato per gli strati di fondazione sia della pista che dei raccordi, che del piazzale.”

Difficoltà e pregi di questo intervento?

“Beh, soprattutto pregi. Riutilizzando il materiale in sito abbiamo evitato che molti camion transitassero verso i siti di destinazione attraverso strade pubbliche, mentre il trasporto del materiale è avvenuto all’interno dell’ambito di cantiere. Ha sicuramente agevolato i tempi di esecuzione riducendo il trasporto e il controllo sulla qualità del materiale è avvenuto qui in cantiere”.

Tra i 500 e più operai utilizzati in tutti i lavori, che percentuale ha dovuto occuparsi soprattutto dell’aspetto ambientale…

“Una buona parte. Tutti gli operatori trasportatori e tutti gli operatori dell’area logistica del cantiere dove tutto il materiale è stato trattato e vagliato. Soprattutto i laboratori di controllo si sono dedicati a quest’attività fondamentale per l’intervento”


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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