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Manovra: da stop superticket a 'bonus facciate' ecco le novità in arrivo

(Teleborsa) – Dall’abolizione della flat tax per professionisti e partite IVA con redditi compresi tra 65.000 e 100.000 euro allo stanziamento di 160 milioni per la cancellazione del superticket sanitario dalla seconda metà del 2020, dal taglio del cuneo di 3 miliardi per i lavoratori, con la nascita di un Fondo per l’avvio di un percorso strutturale di riduzione, al superbonus da 3 miliardi per premiare chi utilizza le carte di credito anziché il contante, ma partire dal 2021. E ancora, dalla tassa di 1 euro per ogni Kg di imballaggio di plastica a partire dal primo giugno 2020 alla riduzione delle agevolazioni fiscali per i redditi alti. Arriva anche il cosiddetto ‘bonus facciate’ per ristrutturare gli edifici con una detrazione dell’90%.

Sono alcuni dei cardini della Manovra economica per il 2020 scritti nero su bianco nel Documento programmatico di bilancio approvato dal governo nella notte e inviato a Bruxelles, che sottolinea come il calo dello spread dia una spinta al PIL. “A parità di altre condizioni, il calo dello spread sul debito sovrano aggiungerebbe 0,1 punti percentuali al tasso di crescita del PIL nel 2019, 0,4 punti nel 2020, 0,7 e 0,8 punti percentuali nei due anni successivi”, si legge.

Sui due ‘nodi’ principali del pacchetto – la soglia per l’utilizzo del contante e carcere per gli evasori – è stata raggiunta una mediazione nel corso del Consiglio dei ministri fiume: la soglia del cash scende da 3000 a 2000 euro e poi a 1000 euro dal 2022, mentre per il carcere arriva una prima norma e poi la discussione si sposterà in Parlamento.

Nel documento vengono individuate risorse a copertura delle misure della manovra per circa 15 miliardi, di cui 2,7 miliardi arriveranno dalla spending review e altri 2 miliardi dalla rimodulazione selettiva delle agevolazioni fiscali e dei sussidi dannosi per l’ambiente, dall’aumento della tassazione sugli imballaggi di plastica per promuovere la sostenibilità dell’ambiente.

Con il dl fiscale, approvato dal Consiglio dei ministri con la formula ‘salvo intese’ così come il ddl bilancio, vengono messe in campo un insieme di misure per il contrasto all’evasione e alle frodi fiscali che assicureranno complessivamente maggiori entrate per quasi 3,2 miliardi. Oltre 4,3 miliardi di euro verranno reperiti da un pacchetto di ulteriori misure fiscali, tra cui un intervento per limitare gli abusi della cosiddetta flat tax per le partite IVA, il “blocco” per il periodo d’imposta 2019 della deducibilità delle poste di avviamento pregresse e interventi sui giochi. Vengono anche certificati i 3 miliardi in più di gettito dallo spostamento delle scadenze fiscali per le partite IVA.

Tra le altre novità in arrivo, c’è l’aumento delle tasse sui trasferimenti immobiliari fra privati, mentre per richiedere un certificato penale bisognerà pagare un bollo di 2,4 euro a foglio. Aumentano anche le tasse sui giochi: il preu (prelievo erariale unico) applicabile sugli apparecchi da intrattenimento verrà incrementato e insieme ad “altri interventi minori sul settore” garantirà nel 2020 un gettito di circa 560 milioni.

Inoltre, per gli investimenti pubblici vengono stanziati circa 9 miliardi aggiuntivi nel triennio 2020-22 e oltre 55 miliardi complessivi su un orizzonte di 15 anni, in favore di due nuovi fondi di investimento, la cui gestione sarà affidata a Stato ed Enti territoriali. Viene poi ridotta l’esenzione per i buoni pasto cartacei a 4 euro, mentre aumenta a 8 euro per quelli elettronici e si prorogano le misure Opzione Donna e APE sociale.

Per quanto riguarda gli ecobonus, oltre alla novità delle facciate, scatta la proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50%, da suddividere in 10 quote annuali, per l’efficienza energetica la proroga del bonus al 50% o 65% è al 31 dicembre 2020 (installazione di pannelli solari, di impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, di micro-cogeneratori, di dispositivi per il controllo da remoto degli impianti) anche questa da suddividere in 10 rate l’anno, anche per gli immobili degli Istituti autonomi per le case popolari. Per mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione proroga a tutto il 2020.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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