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Brexit in un vicolo cieco, rischio rottura con la UE

Quando mancano 20 giorni alla data ufficiale del Leave, salgono le quotazioni di una uscita No Deal, lo scenario considerato da molti il più catastrofico perchè prevede l’addio di Londra dalla UE senza accordo. I “nuovi negoziati” non solo non decollano, ma anzi, sembrano essere finiti su un binario morto.

Ore tesissime con i protagonisti di quello ormai diventato un vero e proprio psicodramma che non lasciano filtrare ottimismo sull’epilogo. Anzi. Un accordo con l’Unione europea sulla Brexit è “enormemente improbabile” sulla base del piano di Boris Johnson, avrebbe detto Angela Merkel al telefono allo stesso premier britannico, secondo una fonte anonima di Downing Street, riportata dai media inglesi.

Ma non finisce qui. Arriva anche l’affondo del presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk che, senza giri di parole, accusa il premier britannico Boris Johnson di giocare a scaricabarile per far ricadere sull’Ue la responsabilità di un fallimento dei colloqui sulla Brexit. “In ballo non c’è la vittoria di uno stupido gioco scaricabarile. In ballo c’è il futuro dell’Europa e del Regno Unito, come pure la sicurezza e gli interessi della nostra gente”, ha scritto Tusk su Twitter indirizzando il messaggio direttamente all’account di Johnson. “Non vuoi un accordo, non vuoi un’estensione, non vuoi una revoca, quo vadis?”, ha twittato Tusk. Al momento, la “linea Johnson”  sembra fin troppo chiara:  il 31 ottobre si esce, con o senza accordo. 

Irlanda stanzia 1,2 miliardi di euro nel fondo per il no-deal. Intanto, Il ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohoe, ha annunciato un imponente pacchetto di sostegno per l’economia: 1,2 miliardi di euro per mitigare l’impatto di una Brexit senza accordo sull’economia locale. “La Brexit è il rischio più urgente e immediato per la nostra economia” e un’uscita dall’Unione europea senza un accordo “sarebbe molto difficile”, ha dichiarato in un discorso al Parlamento. “Dobbiamo quindi aumentare il livello di sostegno all’economia” in relazione all’aiuto già in atto, ha aggiunto prima di annunciare “una spesa totale di 1,2 miliardi euro per far fronte alla Brexit”. 


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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