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Le malattie croniche incidono sulla spesa sanitaria: quali sono i costi della salute

Disturbi depressivi, malattie croniche e assistenza: sono questi i fattori che potrebbero incidere sempre di più sulla spesa sanitaria italiana.

Si tratta di patologie che coinvolgono direttamente gli anziani e che rappresentano la fetta più grande della popolazione italiana, ovvero il 22,3%, un dato relativo al 2017, ma che è destinato ad aumentare nei prossimi anni. A fare il punto della situazione è il Rapporto Osservasalute 2018, redatto da 318 ricercatori dell’Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni italiane e che mostra come la spesa relativa al trattamento delle malattie croniche, pesa in maniera importante sul Servizio Sanitario Nazionale.

I dati registrati mettono in luce uno scenario futuro un po’ preoccupante. Si contano ora 25 milioni di persone circa affette da una patologia cronica e che diventeranno 35 milioni fra alcuni anni. Attualmente, il Servizio Sanitario Nazionale non è ancora pronto a far fronte a questo quadro. Come osservato dal direttore di Osservasalute, Walter Ricciardi: “Per il Servizio Sanitario Nazionale è necessario intensificare gli sforzi per promuovere la prevenzione e un cambio di paradigma rispetto all’organizzazione dei servizi di cura, definendo nuovi percorsi assistenziali in grado di prendere in carico il paziente nel lungo termine, prevenire e contenere la disabilità, garantire la continuità assistenziale e l’integrazione degli interventi socio-sanitari”.

Quali sono i costi della salute

I dati del Rapporto Osservasalute relativi all’anno 2017, forniscono un quadro completo della situazione. Per il Servizio Sanitario Nazionale, un paziente uomo affetto da almeno una malattia cronica è costato in media 738€, a fronte di una paziente donna che invece è costata circa 685€. Le spese relative al trattamento di queste patologie aumentano con l’avanzare dell’età, raggiungendo il picco nella fascia di età che va dagli 80 agli 84 anni.

Andando nei dettagli e analizzando i costi relativi a determinate patologie, i dati del Rapporto evidenziano delle differenze a livello di spesa. Ad esempio, un paziente con osteoporosi costa 900€ all’anno in media. Allo stesso modo, un paziente con uno scompenso cardiaco richiede una spesa di circa 1.500€ all’anno, mentre chi è affetto da malattie ischemiche al cuore costa 1.400€. Un paziente con ipertensione arteriosa invece, costa circa 864€ all’anno e chi soffre di diabete di tipo 2 richiede una spesa di 1.300€.

Come fronteggiare la situazione? Come affermato da Alessandro Solipaca, direttore scientifico di Osservasalute: “Per il Servizio Sanitario Nazionale la sfida è affrontare le crescenti fragilità degli anziani. La spesa da sostenere per questo gruppo di popolazione non potrà gravare tutta sul settore sanitario, perché si tratta di prestazioni con una forte connotazione socio-assistenziale”.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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