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Manovra: niente stretta su Partite IVA, spese sanitarie detraibili anche in contanti

“La Legge di Bilancio è chiusa, la miglioreremo in Parlamento”. Con queste parole Luigi Di Maio annuncia il semaforo verde sulla manovra dopo due giorni di vertici in cui non sono mancate tensioni nella maggioranza. Trovata la quadra di massima,  si lavora alle “limature”.

Nella giornata di ieri, infatti, si è svolto a Palazzo Chigi un nuovo incontro alla presenza del premier Giuseppe Conte, affiancato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, per sciogliere gli ultimi nodi con il Governo, che fa retromarcia rispetto ad alcune intenzioni annunciate in precedenza che avevano però scatenato diversi mal di pancia. Intesa sulle Partite Iva con redditi fino a 65mila euro, che potranno accedere alla flat tax al 15% senza alcun limite alle spese per beni strumentali. 

Le spese sanitarie continueranno a essere detraibili anche per chi paga in contanti. Per le altre detrazioni al 19% sarà invece necessario certificare le spese con pagamenti tracciabili, come bonifici o uso di carte e bancomat. Entra una nuova tassa su filtri e cartine per le sigarette “fai da te”.  Esce, invece, l’aumento da 50 a 150 euro delle imposte di registro per chi acquista casa, che aveva creato più di qualche malumore, previsto dal Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles. Confermate però l’imposta sullo zucchero aggiunto alle bevande e sulla plastica.

Stretta sui concessionari autostradali – Ridotta all’1% la quota di ammortamento deducibile dei beni gratuitamente devolvibili alla scadenza di una concessione. La norma si rivolge espressamente alle “imprese concessionarie di costruzione e gestione di autostrade e trafori” e si applica già “al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019″.

La stretta vale anche per la deducibilità del costo dei beni materiali strumentali per l’esercizio dell’impresa e dei diritti d’uso di opere d’ingegno o brevetti. Immediata la reazione dell’Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), che boccia l’intenzione del Governo sottolineando il rischio che si generi un blocco generale degli investimenti nel settore autostradale, penalizzando fortemente lo sviluppo del sistema infrastrutturale”.

Rinnovo del parco auto in chiave green per la Pubblica Amministrazione – Previsto dal 2020 l’acquisto o il noleggio di nuove auto almeno per il 50% ibride o elettriche.

Braccio di ferro M5s-Pd sul  contributo per Radio Radicale, che alla fine rimane nella manovra ma solo in attesa di una gara che dovrebbe arrivare “entro la prima parte dell’anno”.

Soddisfatto il ministro dell’Economia Gualtieri: “Mettiamo l’Italia in carreggiata per la crescita” e dalla manovra “ci guadagna tutto il Paese, se ci perde qualcuno sono gli evasori”, ha detto nel corso del suo intervento a Porta a Porta.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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