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Valanga di emendamenti sulla Manovra, Italia Viva: “Abolire Quota 100”

Come da copione, pioggia di emendamenti sulla manovra targata Pd-M5s che, nel corso di un iter parlamentare che si annuncia in salita, si appresta a subire modifiche, più o meno sostanziali. Sono oltre quattromila con le forze di opposizione particolarmente “attive”:  Forza Italia ne ha presentati più di mille; 520 quelli a firma Fratelli d’Italia, anche la Lega è “agguerrita”.

Passando in rassegna le forze di maggioranza, ad esempio, tra le 230 proposte da Italia Viva c’è l’abolizione di Quota 100, cavallo di battaglia della prima ora della neo formazione guidata da Matteo Renzi che aveva promesso battaglia nei confronti della misura fortemente voluta da Matteo Salvini nella precedente esperienza di Governo,  destinata comunque a finire in soffitta dopo il periodo di sperimentazione, ossia nel 2021. Come annunciato a più riprese, nel mirino anche  le microtasse contenute in Legge di Bilancio, quindi plastic e sugar tax – sul podio delle misure più odiate insieme ai rincari fiscali sulle auto aziendali. Proposta anche una sorta di norma “Notre Dame” per Venezia, che prevede una defiscalizzazione del 50% per tutte le donazioni libere, fino a 96.000 euro.

Più di 920 gli emendamenti presentati dal Partito democratico. Molto corposo anche il pacchetto a firma M5s composto da circa 400 proposte di modifica presentate in commissione Bilancio al Senato.

Fra le principali quelle che chiedono di escludere dalla plastic tax i prodotti monouso in plastica biodegradabile o quelli che contengono almeno il 25% o il 50% di plastica riciclata. E ancora,  riduzione dell’Iva al 10% “per i profilattici maschili e femminili e al 5% della tassa sulla cancelleria di plastica, come le penne.
Presentate anche proposte che chiedono l’esenzione per i dispositivi sanitari monouso diversi dalle siringhe ed una detrazione per chi installa filtri per l’acqua fino a 1000 euro in casa e 5mila in bar e ristoranti, un ecobonus per alberghi e strutture ricettive “eco-sostenibili” e un programma “Mangiaplastica” per i Comuni che prevede incentivi per quelli che installano ecocompattatori.  Rispunta anche un vecchio cavallo di battaglia dei parlamentari Cinquestelle,  il pagamento dell’Imu da parte della  Chiesa.

La Legge di Bilancio, dunque, prosegue il suo cammino e si prepara al “restyling”: “In Parlamento lavoreremo per migliorare una serie di norme del decreto fiscale e del disegno di legge di bilancio, dialogando con i gruppi parlamentari e le forze economiche e sociali. Ripenseremo profondamente alcune misure come quelle sulla tassazione delle auto aziendali e la plastica monouso”, annuncia il viceministro dell’Economia Antonio Misiani. 


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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