in

Le scadenze fiscali di settembre 2019 per PMI e liberi professionisti

Rientro soft dalle vacanze per le piccole e medie imprese italiane: la riapertura dell’Agenzia delle Entrate non è un segnale dell’arrivo delle scadenze fiscali. Oltre ai classici appuntamenti mensili, come il pagamento dei contributi dei lavoratori e altri impegni nel ruolo del sostituto d’imposta, le aziende non avranno spese extra. Gli ultimi tre mesi che ci attendono, però, saranno i più duri per le imprese, che dovranno far fronte con le tasse di fine anno.

Gli appuntamenti fiscali di settembre 2019

Molte imprese rientrano dalle vacanze il 2 settembre e dovranno subito far fronte al primo impegno fiscale. Tasse e imposte accompagneranno le aziende per tutto il mese, ma non si tratta di grosse spese.

  • 2 settembre. Entro il 2 settembre le imprese devono compilare il Libro Unico del Lavoro (LUL) e tenerne una copia stampata nell’archivio. Le persone fisiche che hanno inviato la dichiarazione dei redditi 2019, dovranno versare le Imposte a titolo di saldo 2018 e il primo acconto 2019. Sempre entro l’inizio di settembre le imprese che vendono online all’estero devono comunicare i dati delle fatture emesse (esterometro).
  • 16 settembre. Classico appuntamento mensile per le aziende con lavoratori dipendenti. Si devono espletare i compiti da sostituto d’imposta: il pagamento dei contributi all’INPS e dell’IRPEF. Gli esercenti, invece, devono comunicare in via telematica la registrazione dei corrispettivi ed emettere le fatture dei beni consegnati e spediti nel mese solare precedente.
  • 25 settembre. Presentazione degli elenchi INTRA mensili per gli operatori intracomunitari.
  • 30 settembre. L’ultimo giorno del mese le aziende devono compilare nuovamente il Libro Unico del Lavoro, con i dati aggiornati a fine settembre. I titolari di Partita Iva Soggetti ISA devono versare il saldo del 2018 e il primo acconto del 2019 entro il 30 settembre.


Fonte: https://quifinanza.it/pmi/feed/

Eddie Wilson nuovo CEO compagnia aerea Ryanair

Brexit, Barnier: “Backstop é il massimo che Ue può offrire”