Dazi, Meloni: “Accordo deve essere vantaggioso per tutti”. Ue prepara le contromisure
(Teleborsa) – “Siamo d’accordo sul fatto che occorra scongiurare in ogni modo una guerra commerciale fra le due sponde dell’Atlantico, e continueremo con gli altri leader, in costante contatto con la Commissione europea, per arrivare a un accordo che deve essere vantaggioso per tutti. L’obiettivo per me è rafforzare l’Occidente nel suo complesso, rafforzando le economie. Tutti gli altri scenari sarebbero insensati nell’attuale contesto”. È quanto ha affermato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa dopo l’incontro con il cancelliere austriaco Christian Stocker, a Palazzo Chigi, parlando dei negoziati sui dazi fra Usa e Ue. “Un accordo sui dazi reciprocamente vantaggioso fra Stati Uniti e Unione europea – ha aggiunto la premier – deve essere concluso prima del primo agosto”. “Siamo pienamente d’accordo sulle reazioni unitarie e decise come Unione europea per quanto riguarda le minacce recenti che vengono da Washington. Ovviamente continuiamo a puntare su trattative serie con gli Stati Uniti e appoggiare la Commissione europea” le ha fatto eco Stocker.I primi controdazi Ue contro le tariffe imposte da Donald Trump su acciaio e alluminio – finora congelati per favorire il dialogo –, dal valore di 21 miliardi di euro, scatteranno il 6 agosto in caso di mancato accordo. La decisione sul secondo pacchetto da 72 miliardi di euro, ora al vaglio dei Paesi membri e pensato per reagire alle misure statunitensi su dazi reciproci e auto, – riferiscono fonti Ue vicine al dossier – sarà invece valutata “in base all’evoluzione delle trattative”. Dopo la consultazione pubblica chiusa il 10 giugno, il pacchetto iniziale da 95 miliardi è stato ridimensionato, ma – stando all’elenco pubblicato dall’Ansa – conserva i pezzi forti dell’export a stelle e strisce: carni bovine e suine, suv, pick-up e componenti aeronautici legati a Boeing. Nel mirino anche il simbolico bourbon del Kentucky. Tra i prodotti rimossi figurano computer, motori e microscopi e strumenti ad alta precisione Usa, con un aggiustamento strategico volto a contenere l’impatto sui settori industriali ad alta tecnologia. Le bevande alcoliche restano soggette a misure restrittive, sebbene all’interno di un perimetro più circoscritto: la gamma dei codici doganali coinvolti per il settore risulta ridotta rispetto alla lista originaria. Anche la lista di restrizioni all’export europeo oltreoceano di beni europei considerati sensibili per gli Stati Uniti è stata drasticamente rivista, passando da un valore di 4,4 miliardi a soli 94,4 milioni. La competitività dell’industria europea è stata al centro dell’incontro con Stocker. “Siamo d’accordo – ha detto Meloni – a lavorare insieme per rendere le politiche europee più pragmatiche ed efficaci”. Con l’Austria – ha proseguito Meloni – “abbiamo sottoscritto congiuntamente il documento sul futuro dell’industria automobilistica e su questa strada siamo determinati ad andare avanti e continuare a lavorare insieme”. “Italia e Austria – ha ricordato Meloni – sono due nazioni legate da un legame antico, che oggi è più solido che mai e questo trova riscontro anche nella solidità dei nostri rapporti economici: l’interscambio ha superato nel 2024 i 25 miliardi di euro, e vogliamo lavorare per renderlo ancora più forte, concentrandoci in particolare sulle sfide più attuali del nostro tempo, ad esempio il cruciale settore dell’energia. L’Italia volge un ruolo essenziale con il gasdotto Tag, però – ha aggiunto la premier – è nostra intenzione portare avanti insieme un progetto strategico per la sicurezza europea, e penso soprattutto al SoutH2 Corridor, il corridoio per il trasporto di idrogeno verde dal Nordafrica verso l’Europa passando per Italia, Austria e Germania”.Sintonia con l’Austria anche sul fronte immigrazione. Abbiamo fatto il punto sui progressi compiuti in Europa in materia di lotta all’immigrazione irregolare, e c’è tra noi grande sintonia, in particolare anche sul tema delle soluzioni innovative: lavorare immaginando anche nuove soluzioni per un problema diventato sempre più complesso che difficilmente può essere gestito con gli strumenti che abbiamo sempre immaginato – ha detto Meloni –. Il contrasto all’immigrazione irregolare ci tocca entrambi da vicino, per la rotta mediterranea e quella balcanica. L’Austria partecipa al tavolo di coordinamento dei cosiddetti Stati light minded in materia di immigrazione, e ringrazio il cancelliere anche per questo. Italia e Austria su questo hanno lavorato fin qui molto bene e continueranno a lavorare ancora meglio nel futuro”. Sul contrasto alle migrazioni irregolari “sono molto felice di poter trovare nell’Italia un partner molto stretto e affidabile. Ti ringrazio, cara presidente, per tutti gli sforzi, anche personali, per rendere sicure anche le frontiere esterne dell’Unione europea – ha detto Stocker rivolgendosi alla premier –. Stiamo elaborando soluzioni europee soprattutto – ha aggiunto – perché Italia e Austria sono Paesi particolarmente colpiti. Abbiamo visto anche in passato che purtroppo siamo rimasti abbandonati. Attualmente nell’Ue ci troviamo su una via migliore, e i prossimi passi saranno la piena attuazione del Patto su asilo e immigrazione da parte di tutti gli Stati membri, il che richiede anche delle soluzioni innovative, quando parliamo dei centri per il rimpatrio, e un modello sui Paesi terzi sicuri. Questo richiede una collaborazione più forte anche con i Paesi di provenienza e di transito e mi congratulo con l’Italia per i successi che ha già raggiunto. In Austria due settimane fa – ha raccontato Stocker –, per la prima volta dal 2011, abbiamo potuto rimpatriare un siriano che ha commesso dei reati: è un precedente a cui seguiranno altri casi, perché abbiamo trovato una soluzione anche legale”.Rimane aperta la questione del transito sul Brennero. “Abbiamo parlato del transito sul Brennero, una sfida che dobbiamo risolvere insieme e sono molto fiducioso che ci riusciremo se troveremo una soluzione molto pragmatica – ha detto il cancelliere austriaco –. Si tratta soprattutto della questione del trasporto su rotaia, e di trovare un sistema digitale. Il ricorso non renderà le strade del Brennero più larghe. È importante trovare una soluzione. Ho invitato la presidente Meloni in Austria e nel frattempo penso che potremo trovare una soluzione intermedia”. LEGGI TUTTO