Agosto 2020

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    UE, da BEI sostegno all'Italia per il settore biotecnologico

    (Teleborsa) – Un prestito di 30 milioni di euro per sviluppare e commercializzare un nuovo trattamento basato sui globuli rossi (RBC) per la cura di malattie rare. È quanto prevede il contratto firmato dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) a favore della società biotecnologica italiana EryDel. Il prestito della banca dell’Ue – si legge in una nota congiunta – è accompagnato da una garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), ovvero il pilastro principale del Piano di investimenti per l’Europa, nell’ambito del quale la Bei e la Commissione europea collaborano come partner strategici per la realizzazione di operazioni finanziarie da parte della stessa Bei volte a rilanciare la competitività dell’economia europea.La tecnologia della piattaforma proprietaria di EryDel consiste in una procedura rapida, automatica e di facile utilizzo per incapsulare molecole di dimensioni più o meno grandi, compresi gli enzimi terapeutici, nei globuli rossi di ciascun paziente. I globuli sono subito reinfusi nel paziente stesso dando luogo a emivita prolungata in circolazione, immunogenicità ridotta, migliore tollerabilità e distribuzione vascolare prevedibile. Il prodotto più avanzato che EryDel sta sviluppando riguarda il trattamento dell’AT, una rara malattia neurodegenerativa dell’infanzia che causa grave disabilità. La tecnologia RBC utilizzata dalla piattaforma sviluppata da EryDel troverà applicazione anche nella cura di altre malattie rare. Il finanziamento sosterrà le attività di Ricerca e sviluppo (R&S) attualmente portate avanti dalla società e dalla sua rete di partner, che raggruppa istituti di ricerca, centri clinici e associazioni di pazienti.”Il fatto che EryDel stia sviluppando terapie per malattie molto rare ci rende ancora più orgogliosi di sostenere la loro missione. Grazie al sostegno del Feis la Bei – spiega il vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, Dario Scannapieco – può finanziare gli studi di EryDel relativi alla terapia di incapsulamento nei globuli rossi autologhi per il trattamento di malattie dell’infanzia molto gravi, e questo è per noi motivo di soddisfazione. Come banca dell’Ue abbiamo il preciso dovere di garantire che le giovani società innovative con sede nell’Unione continuino ad avere accesso ai finanziamenti in modo che possano arrivare a immettere sul mercato le loro tecnologie e quindi migliorare la qualità della vita delle persone”.”Il Piano di investimenti per l’Europa – ha commentato il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni – ha già una solida esperienza nell’individuare società tecnologiche innovative da sostenere. Con il finanziamento della società italiana EryDel e la sua tecnologia pionieristica basata sui globuli rossi contribuiremo a superare i limiti del possibile nel trattamento di malattie rare a vantaggio dei pazienti in Europa e nel mondo”.”Per noi è un onore ricevere questo finanziamento della Bei perché sostiene la nostra visione, ovvero diventare un’azienda totalmente integrata capace di proporre terapie innovative ai pazienti. La Bei – ha affermato l’amministratore delegatodi EryDel, Luca Benatti – riconosce chiaramente non solo l’esigenza di colmare questa lacuna in campo medico con terapie efficaci in grado di affrontare le malattie rare, ma anche il potenziale in termini di assistenza ai pazienti in Europa e nel mondo. La Banca sostiene la nostra convinzione che in futuro ci si potrà affidare a terapie efficaci sviluppate da EryDel per un ampio ventaglio di malattie rare. I fondi saranno impiegati per spese programmate nel settore della Ricerca e sviluppo e per realizzare spese in conto capitale. Ora che abbiamo completato l’arruolamento della nostra Fase 3 del test clinico ATTeST, lo studio clinico più ampio mai condotto riguardo all’atassia telangectasia, il sostegno e la collaborazione che la BEI ci sta offrendo sono preziosi”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, contagi ancora in risalita: 402 nuovi casi e 6 decessi

    (Teleborsa) – Salgono ancora i contagi da coronavirus in Italia dove, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 402 nuovi casi, in aumento rispetto ai 384 del giorno prima.È quanto emerge dal bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute: il dato odierno porta a 249.204 i casi totali in Italia.Scendono a 6 le vittime delle ultime 24 ore, in calo rispetto al giorno precedente quando erano stati 10 i decessi: il totale delle vittime da inizio pandemia sale così a 35.187.Ancora un incremento a tre cifre in Lombardia che vede 118 nuovi casi e 5 vittime per un totale di 16.829 morti: due le regioni a zero contagi, Molise e Basilicata.In aumento anche i ricoveri in terapia intensiva che salgono di una unità a 42: il totale dei guariti dall’inizio dell’epidemia è di 201.323.I tamponi effettuati in Italia nelle ultime 24 ore sono stati 58.673 per un totale di 7.099.713 tamponi effettuati: 4.216.934 i casi testati LEGGI TUTTO

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    Mps chiude semestre in rosso: perdita a 1,09 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Mps chiude il secondo trimestre in rosso facendo registrare una perdita netta significativa, pari a 845 milioni, portando la perdita totale del primo semestre dell’anno a 1,09 miliardi di euro, a fronte dell’utile di 93 milioni registrato nello stesso periodo del 2019.Lo comunica la banca senese dopo il consiglio di amministrazione sui risultati trimestrali precisando che il risultato negativo di aprile-giugno include la svalutazione delle Dta per 476 milioni, componenti non operative negative per 384 milioni per accantonamenti a fronte di rischi legali e impegni contrattuali (legati a cessioni di asset), contributi straordinari ai fondi di sistema e rettifiche su crediti addizionali per 107 milioni.Nel secondo trimestre, spiega Mps, il risultato operativo lordo è di 186 milioni, in crescita del 2,9% rispetto a gennaio-marzo. C’è stata una “tenuta dei ricavi” (1,453 miliardi, pari a -8,4%), “grazie al contributo della gestione finanziaria”. Gli oneri operativi sono in calo “nonostante le spese sostenute per l’emergenza Covid-19”. Da giugno – precisa la banca – c’è stata una “buona ripresa dell’attività commerciale, con il ripristino della piena operatività delle filiali”.Nel primo semestre sono stati collocati prodotti di wealth management per 5,4 miliardi di euro (in linea con i valori del primo semestre 2019, nonostante i tre mesi di lockdown) e sono stati stipulati nuovi mutui per 4,7 miliardi (+33% su base annua). “Sostenuta” la crescita della raccolta diretta commerciale (conti correnti e depositi a tempo): +1,5 miliardi nel trimestre, +4,6 miliardi da gennaio.Il Gross Npe ratio, aggiunge il Montepaschi, è all’11,8%, “in linea con il dato al 31 marzo”. I coefficienti patrimoniali “sono superiori ai requisiti”: il Transitional Cet1 ratio èal 13,4%, contro l’8,8% indicato dallo Srep, mentre il Total capital ratio è al 16%, contro il 13,6% dello Srep. “Solida” anche la posizione di liquidità.La fondazione Mps ha poi chiesto altri 3,8 miliardi alla banca senese come risarcimento dei danni. Il 31 luglio, precisa la nota dopo il consiglio di amministrazione sui risultati trimestrali ,”sono pervenute ulteriori richieste stragiudiziali per 3,8 miliardi da parte della fondazione Mps”.Queste “richieste sono state valutate ai fini del bilancio consolidato semestrale abbreviato. Tenendo conto anche di tali richieste, il petitum delle richieste stragiudiziali sale a 4,8 miliardi”. “Rispetto a queste iniziative – aggiunge Mps – la banca esprime opinioni critiche rispetto alle tesi sostenute. Gli argomenti a supporto di tale interpretazione saranno sviluppati compiutamente nella risposta che sarà inviata alla fondazione Mps. La banca si riserva ogni azione a tutela del proprio patrimonio in risposta all’iniziativa della fondazione”. LEGGI TUTTO

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    Finanziamenti Simest per le aziende alle fiere internazionali IEG

    (Teleborsa) – Gli espositori delle manifestazioni internazionali di Italian Exhibition Group potranno avvalersi di finanziamenti che copriranno parti importanti dei costi di partecipazione, grazie alle agevolazioni – anche a fondo perduto – annunciate da Simest ed erogate su risorse pubbliche gestite per conto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.Lo rende noto il Gruppo, sottolineando come l’occasione schiuda “a nuove occasioni per le imprese che affidano ai grandi saloni internazionali un ruolo strategico per lo sviluppo del business, dotandole di ulteriori, importanti supporti economici per ripartire dopo l’improvviso stop causato dalla pandemia”.Secondo IEG, “la novità di estendere l’operatività del sostegno anche ad investimenti realizzati o da realizzare all’interno dell’Unione Europea, dove si dirige la metà dell’export italiano, sarà infatti di ulteriore stimolo per le imprese delle filiere export oriented”.È inoltre già attivo l’allargamento del sostegno alle aziende a MidCap e a Grandi Imprese, con un finanziamento dedicato a coprire le spese connesse alla partecipazione a fiere/mostre internazionali. Inoltre, vengono inclusi nelle spese ammissibili anche eventi di promozione virtuali.Le condizioni annunciate arrivano ad immaginare importi finanziabili fino a 150mila euro per singola domanda. Di questo plafond, entro il limite di 100mila euro, il 40% è finanziabile a fondo perduto.IEG – conclude la nota – mette a disposizione dei propri clienti (con riferimenti già in loro possesso) un team dedicato per supportarli nella compilazione della richiesta da inoltrare a Simest. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, nel primo semestre utile di 37 milioni euro

    (Teleborsa) – Banca Ifis chiude il primo semestre dell’anno con un utile netto di 37 milioni di euro, al netto di rettifiche e svalutazioni per 36 milioni di euro (pre tasse) per l’effetto del Covid-19. Migliora la posizione patrimoniale, con aumento del CET1 all’11,58%, in rialzo di 62 punti base rispetto al 31 dicembre 2019.Margine di intermediazione pari a 213 milioni di euro, in diminuzione del 23,8% rispetto ai 279,2 milioni di euro dell’omologo periodo del 2019, per effetto del rallentamento dell’attività produttiva che ha impattato tutte le business unit del Gruppo, e costi operativi a 155,5 milioni di euro, che includono 7 milioni di euro di accantonamenti al fondo di solidarietà e 6 milioni di euro di accantonamenti a fronte di una garanzia su una posizione creditizia ex Interbanca. Le rettifiche di valore nette per rischio di credito, al 30 giugno 2020, ammontano a 33,3 milioni di euro, -4,9% rispetto ai 35,0 milioni di euro al 30 giugno 2019.”Il primo semestre ha confermato la validità` della strategia e la solidità` finanziaria di Banca Ifis, in un contesto macroeconomico che non ha precedenti”, ha affermato l’Ad Luciano Colombini, ricordando che questo è stato uno dei peggiori esercizi degli ultimi decenni. A dispetto di ciò – sottolinea – la banca chiude il primo semestre in utile, rafforzando il proprio patrimonio e accelerando negli investimenti.”Banca Ifis – sottolinea – ha dimostrato una notevole capacità di resilienza grazie alla specificità del suo business model basato, sul fronte Imprese, sull’erogazione di forme di credito principalmente a breve termine e, lato Npl, sulla definizione di piani di rientro sostenibili, con una durata media di circa 7 anni”.Sul fronte Commerciale, Banca Ifis conferma il suo supporto alle imprese, approvando più del 98% delle oltre 18.000 richieste di moratorie pervenute e siglando un importante accordo con la BEI per finanziare e sostenere le PMI impattate dal Covid-19.Sul fronte degli Npl, in linea con quanto previsto nel piano strategico, da gennaio a luglio sono stati rilevati 1,3 miliardi di euro di crediti non performing. La banca – ha spiegato l’Adf – sta attualmente partecipando a 15 processi di cessione per un controvalore nominale di circa 1,9 miliardi di euro. “Gli acquisti finalizzati in questi mesi – ha aggiunto – offriranno un buon contributo alla redditività della Banca nei prossimi due anni, grazie a un’attività di recupero proattiva e diversificata”.La guidance 2020 indica un utile dell’esercizio compreso tra 50 e 65 milioni di euro, assumendo una progressiva stabilizzazione delcontesto macroeconomico e l’assenza di shock economici dovuti a ulteriori prolungati periodi di lockdown. LEGGI TUTTO

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    BNL Gruppo BNP Paribas, positive loan da 15 milioni di euro a favore di Fileni

    (Teleborsa) – Ottenuto da Fileni il sostegno finanziario di BNL Gruppo BNP Paribas, in partnership con Sace, necessario per per realizzare importanti investimenti produttivi che andranno a rafforzare ulteriormente la sostenibilità delle sue attività e la propria competitività in Italia e nel mondo. BNL ha, infatti, strutturato a favore dell’azienda marchigiana, leader nel settore delle carni avicole biologiche, un positive loan da 15 milioni di euro. Si tratta – spiega BNL in una nota – di un prestito dalla formula innovativa, garantito al 50% da Sace, “le cui condizioni economiche sono strutturate per diventare ancora più favorevoli al conseguimento di precisi obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale, costantemente monitorati e misurati”.Ai sensi dell’accordo, Fileni si impegna a utilizzare il finanziamento erogato da BNL Gruppo BNP Paribas per interventi finalizzati a ridurre le emissioni di gas climalteranti (CO2) nei processi di produzione e per sostenere l’estensione all’intera gamma del nuovo packaging sostenibile, realizzato in bioplastiche totalmente biodegradabili e compostabili.”Chi, come noi, opera con passione nell’alimentare biologico non smette mai di studiare progetti che consentano di migliorare e progredire, ma allo stesso tempo avverte in modo speciale la consapevolezza che ogni nuovo obiettivo, per quanto desiderabile, vada soppesato in chiave di sostenibilità economica, in primo luogo per rispetto verso quanti fanno affidamento sull’azienda” ha dichiarato Roberta Fileni, membro del Cda del Gruppo Fileni.”Il nostro sostegno al Gruppo Fileni per la realizzazione di investimenti in sostenibilità – ha commentato Regina Corradini D’Arienzo, responsabile divisione corporate banking BNL – è l’ulteriore conferma di come il rispetto per l’ambiente e per le persone sia al centro della nostra strategia di business. Il Positive Banking di BNL e BNP Paribas è proprio la sintesi di come, oltre che un primario operatore economico-finanziario, vogliamo essere sempre di più un Gruppo impegnato nella Società e per la Società, in particolare ora che il benessere collettivo è diventato un bene prezioso da perseguire tutti insieme, per un futuro migliore. E ciò partendo dalla qualità dei prodotti e dalla sostenibilità ambientale e sociale dei processi produttivi”.”Siamo orgogliosi – ha affermato Simonetta Acri, chief mid market officer di Sace – di essere ancora una volta al fianco di Fileni, eccellenza della filiera agroalimentare bio, con radici nel territorio e una elevata proiezione internazionale, e di condividere con BNL questa progettualità e questa attenzione all’alimentazione sostenibile, che Fileni sintetizza al meglio grazie al rispetto della biodiversità e della sicurezza. Investire in sostenibilità, oltre ad essere cruciale per il futuro del Pianeta, è un grande fattore di competitività e di crescita per le imprese che intraprendono questa via”. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber amplia project financing per nuovo piano industriale

    (Teleborsa) – Open Fiber amplia il project financing a supporto del nuovo piano industriale e lo porta a oltre 4,1 miliardi di euro con un incremento dell’importo siglato nel 2018 per ulteriori 675 milioni di euro.Lo rende noto la società specificando che si tratta della “più grande operazione di finanza strutturata finalizzata allo sviluppo di una rete d’accesso in fibra ottica in Europa”.”Dopo aver già cablato, con una rete in fibra ottica, 9 milioni di unità immobiliari su circa 20 milioni a fine piano, il nuovo Piano industriale messo in campo dalla società nel mese di maggio poggia su 3 obiettivi principali: accelerare la copertura delle aree in digital divide, portare la rete interamente in fibra ottica in alcuni importanti distretti industriali (aree grigie), arricchire il portafoglio dei servizi sviluppando soluzioni innovative di edge computing e connettività per il segmento delle imprese”, spiega Open Fiber.Da qui la decisione di definire “in un tempo record, con un pool di banche internazionali di primaria importanza – Bnp Paribas, Société Générale e UniCredit – i termini per l’incremento dell’importo del project financing siglato nel 2018”, portando il valore del finanziamento da 3,5 miliardi a 4,145 miliardi di euro complessivi.Resta invariata la durata dell’operazione di 7 anni, cioè fino al 2025 considerando l’avvio nel 2018. Il nuovo project financing va a supporto – assieme al rafforzamento patrimoniale già approvato dai soci (Cdp Equity ed Enel) fino a 450 milioni di euro incrementali – dello sviluppo del nuovo piano industriale varato da Open Fiber.Il piano, ricorda Open Fiber, “che nella sua interezza, investimento pubblico e privato, arriva così a valere oltre 7 miliardi di euro (di cui oltre 3 miliardi già realizzati) e prevede di connettere circa 20 milioni di unità immobiliari nel Paese sia nelle aree urbane (aree nere), sia nei centri più isolati e di minori dimensioni (aree bianche) e appunto nelle aree grigie, tipicamente distretti industriali e periferie delle città, contribuendo in maniera significativa a colmare il divario digitale del Paese”.”È motivo di grande soddisfazione vedere come il mercato riconosca il valore del progetto e Open Fiber”, ha commentato Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber.”Il riscontro delle banche organizzatrici – ha spiegato Mario Rossetti, chief executive officer – è una ulteriore conferma di come il modello di rete di accesso neutrale, aperta a tutti gli operatori, sia quello prediletto non solo dagli operatori nostri clienti ma anche dagli investitori finanziari e dai fondi infrastrutturali”. LEGGI TUTTO

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    BPER, la Borsa premia i risultati semestrali ma non sono tutte rose e fiori

    (Teleborsa) – L’acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo si è conclusa con successo, creando la seconda banca per capitalizzazione in Europa, sopra Santander e vicino a Bnp Paribas, prima banca dell’Eurozona, presente anche in Italia con BNL.L’esito positivo di questa operazione (OPAS) è stato determinato anche dall’impegno all’acquisto da parte di BPER di 532 filiali di Banca Intesa-UBI, che saranno pagate attraverso un aumento di capitale stimato tra 700-800 milioni di euro.Il mercato potrebbe non apprezzare questa mossa da parte di Bper Banca perché la gestione delle filiali comporta un costo strutturale eccessivo nel tempo, che potrebbe incidere pesantemente sulla gestione della banca.Gli obiettivi di crescita dimensionale nell’era digitale e del coronavirus, che hanno modificato il modo di interagire e lavorare con la clientela, non si sposano più con l’apertura di un numero così importante di filiali.Basti guardare il piano strategico Team 23 di Unicredit che prevede, entro il 2023, la chiusura di 450 filiali e il taglio di 5.500 dipendenti in Italia che porterà benefici sui conti del colosso bancario Unicredit. Una scelta strategica esattamente opposta a quella adottata da Bper Banca. Potrebbe essere invece la mossa di Bper foriera a future acquisizioni e alla creazione del terzo polo bancario?Nonostante i risultati positivi semestrali, che vedono l’utile netto a 104,7 milioni di euro e il rientro del titolo tra le Blue Chips di Piazza Affari, Bper potrebbe essere esposta nel prossimo futuro, alla pressione ribassista dei venditori.In particolare, si nota il giudizio negativo a “sell” da parte di UBS che ha fissato il prezzo obiettivo del titolo a 1,90 euro, il 14 aprile scorso. La stessa banca d’affari ha poi rivisto il giudizio a “neutral” il 2 giugno, lasciando però invariato il prezzo obiettivo.Sul fronte delle posizioni nette corte, comunicate da Consob, si evince che gli speculatori ribassisti sul titolo sono 27 e hanno in portafoglio il 13,19% di posizioni nette corte, in termini di capitale.Il fondo speculativo Gladstone Capital Management, al 3 agosto 2020, è al ribasso su Bper banca con una quota del 2,17% di capitale sociale.Attualmente le quotazioni mostrano una forte area di resistenza a 2,55 euro, mentre i supporti più immediati sono individuati in area 2 euro prima e 1,8050 dopo. LEGGI TUTTO