Agosto 2020

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    Rete Unica, Gubitosi (TIM): “Non diamo garanzia deal. Accordo solo se sarà vantaggioso”

    (Teleborsa) – Il numero uno di TIM, Luigi Gubitosi, durante la conference call sui risultati del semestre, ha parlato del progetto di creazione di una rete unica, caldeggiato dal Governo, che ha subito un’accelerazione negli ultimi tempi in seguito all’offerta presentata dal fondo KKR per la rete secondaria.Il manager l’ha definita “un’ottima notizia” ed un “passo importante” per il Paese e per tutti gli stakeholder ed ha spiegato che la costituzione di Fiber Corp con il fondo KKR per la rete secondaria ha reso più semplice un potenziale accordo con Open Fiber per la rete unica dove confluirà anche la rete secondaria.Gubitosi ha però precisato “non possiamo dare garanzia che ci sarà il deal perché la transazione deve essere soddisfacente e vantaggiosa per noi”. E sempre in questa direzione, il manager ha confermato che l’accordo con KKR per la rete secondaria andrà avanti lo stesso, indipendentemente dal deal con Open Fiber.”Fiber Corp è stata progettata per essere il primo passo verso una rete unica e questo ha funzionato meglio di quanto pensassimo”, ha spiegato l’Ad di TIM, aprendo a chiunque voglia partecipare alla sua creazione, ma ribadendo che TIM punta al controllo del nuovo operatore.”Sarà il maggiore operatore” in Italia, ha affermato l’Ad di TIM, aggiungendo che dovrebbe arrivare ad una copertura del 56% in Ftth fra il 2025 e il 2026. LEGGI TUTTO

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    Bozza Dl agosto, proroga mutui PMI al 31 gennaio 2021

    (Teleborsa) – Proroga dei mutui per le PMI, così come lo stop ai licenziamenti ma solo per le imprese che utilizzano gli ammortizzatori Covid, investimenti di oltre 1 miliardo per la ripartenza della scuola e nuovi stanziamenti per incentivi auto.Sono alcuni degli articoli previsti nella bozza del decreto di agosto, anticipata da Ansa, su cui è al lavoro la maggioranza e che il governo potrebbe varare entro la settimana.Sul tavolo rimangono ancora dei nodi politici da sciogliere, tanto che il preconsiglio è stato sconvocato, ma dall’esecutivo assicurano che si sta lavorando per limare tutti i dettagli.Tra le misure anticipate c’è la proroga della moratoria sui mutui delle micro, piccole e medie imprese colpite dall’emergenza coronavirus che dal 30 settembre previsto nel Cura Italia, slitterebbe al 31 gennaio 2021.Proroga anche per il blocco dei licenziamenti fino a fine anno ma solo per le imprese che utilizzano ammortizzatori. In dettaglio il blocco verrebbe prorogato fino al 31 dicembre ma “le preclusioni e le sospensioni non si applicano, a partire dal 15 ottobre 2020, ai datori di lavoro che non hanno in corso sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro connesso all’utilizzo di ammortizzatori sociali per far fronte all’emergenza da Covid 19”. Tra le eccezioni, oltre a cessazioni e fallimenti, anche gli accordi sindacali per gli esodi volontari.Il dl agosto prevederebbe anche un ulteriore miliardo tra il 2020 e il 2021 per la ripartenza della scuola in sicurezza e con il giusto numero di insegnanti e amministrativi, mentre ci sarebbero altri 500 milioni a favore del settore auto con il ritocco al rialzo per gli incentivi per le auto a basse emissioni.Stop anche alla seconda rata dell’Imu per le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi e b&b, gli stabilimenti balneari (ma anche su laghi e fiumi). La bozza aggiungerebbe anche fiere, cinema e teatri, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività. Per cinema e teatri lo stop sarà esteso anche all’imposta dovuta per il 2021 e il 2022.Nel dl ci sarebbe anche la proroga fino al 15 ottobre per lo stop alla riscossione delle cartelle esattoriali.Infine salirebbe lo stanziamento complessivo “fino a 1,5 miliardi in conto capitale” per il 2020 per “sostenere programmi di sviluppo e rafforzamento patrimoniale delle società soggette a controllo dello Stato”, precisando che il Mef con proprio decreto potrà autorizzare “la sottoscrizione di aumenti di capitale e di strumenti di patrimonializzazione di società controllate”, entro il limite di un miliardo e mezzo. LEGGI TUTTO

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    Scuola, banchi monoposto: chiusa gara, hanno partecipato 14 aziende

    (Teleborsa) – Si è chiusa oggi alle 14 la gara per la partecipazione al bando per la fornitura di un massimo di tre milioni di banchi monoposto in vista della riapertura dell’anno scolastico in sicurezza indetta dal Commissario straordinario Domenico Arcuri.A partecipare sono state 14 aziende, italiane e le straniere. Dei tre milioni di banchi, la metà dovrà essere con sedute attrezzate di tipo innovativo.Al via domani la procedura di valutazione delle varie offerte, mentre la sottoscrizione dei contratti avverrà entro il 12 agosto. LEGGI TUTTO

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    M&A, primo semestre in Italia operazioni straordinarie per 9,3 miliardi

    (Teleborsa) – Il primo semestre 2020 si è chiuso con un valore aggregato di transazioni M&A effettuate su target italiane pari a circa 9,3 miliardi di euro (ove disponibile il valore di acquisizione).Il dato risulta minore non solo rispetto al periodo 2015-2018 di elevata attività M&A, ma fin dalla crisi finanziaria del 2009, e sconta l’effetto dei mesi di lockdown imposto in Italia e nelle principali economie a livello mondiale da marzo a maggio 2020, a seguito del propagarsi del Covid-19. Significativa anche la minima incidenza di sole tre operazioni di grandi dimensioni (con valore di acquisizione superiore a un miliardo di euro).È il quadro che emerge da uno studio condotto da EY in merito al comportamento delle aziende nel corso e dopo una crisi economica. Da un’analisi delle transazioni realizzate tra il 2008 e il 2010, ossia immediatamente dopo la crisi finanziaria globale, è emerso però che le aziende early-mover, che hanno fatto scelte coraggiose in merito a operazioni di M&A e trasformazione del proprio portafoglio, hanno visto un aumento del rendimento nel decennio successivo, rispetto agli altri operatori del mercato.In particolare, le aziende che in quella fase hanno effettuato acquisizioni hanno registrato un rendimento totale degli azionisti (total shareholder return) più elevato del 26%, mentre le aziende che hanno ridefinito gli asset in portafoglio tramite disinvestimenti hanno ottenuto in seguito rendimenti più alti del 24%. Inoltre, la ricerca ha rilevato che queste aziende hanno registrato rendimenti due o tre volte superiori rispetto a quelle che hanno adottato un approccio più prudente.”In qualsiasi tempesta la reazione istintiva è quella di correre ai ripari e aspettare, ma l’evidenza dimostra che restare fermi non è un’opzione percorribile – ha commentato Andrea Guerzoni, EY Global Vice Chair dell’area Strategy and Transactions, commenta – Come ci insegna la crisi finanziaria del 2008, in queste fasi straordinarie il mercato consente alle aziende di effettuare acquisizioni strategiche, in grado di sostenere poi una crescita più rapida nel periodo di ripresa. Allo stesso tempo, la crescita organica attraverso piani d’investimento mirati è altrettanto cruciale.”.(Foto: © macgyverhh/123RF) LEGGI TUTTO

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    Aspi, Lupoi (Studio Speri): “Garantire sicurezza strutture e investire su controlli”

    (Teleborsa) – “La rete autostradale italiana ha bisogno di un nuovo piano di rilancio infrastrutturale, capace da una parte di garantire la sicurezza di strade, ponti e cavalcavia e dall’altra di investire in modo serio su un aggiornamento dei controlli periodici, sviluppando anche una regolare attività di formazione professionale per gestire in maniera ottimale interventi e studi del territorio”.

    È quanto afferma l’ingegnere Giorgio Lupoi, Partner dello Studio Speri, a proposito della vicenda Aspi e delle concessioni autostradali.
    “Come studio di ingegneria specializzato seguiamo con grande attenzione l’evolversi di tutta la vicenda Aspi – aggiunge Lupoi – e ci auguriamo che dalla polemica emersa in questi mesi tra chi gestisce le autostrade e il Governo possa alla fine emergere una soluzione ideale per i cittadini, che ogni giorno queste strade le percorrono ed ora stanno subendo gravi inefficienze”.

    “Non entriamo nella diatriba delle competenze sulle concessioni – sottolinea Lupoi – e, al di là di chi sarà il futuro nuovo azionista di maggioranza, auspichiamo comunque un ruolo più forte e responsabile soprattutto dello Stato, che sui controlli al sistema infrastrutturale non ha certo dedicato in questi decenni la massima attenzione e solo dopo il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova ha avviato una serie mirata di attività manutentive”.
    “Basti pensare che le norme che regolano i controlli sono del 1967, decise sempre a seguito di un evento tragico e solo nei primi mesi del 2020 sono state emanate linee guide per la sicurezza dei ponti esistenti, colmando anche una lacuna presente nelle norme tecniche del 2018. In questo settore – conclude Lupoi – servono programmazione e competenze specifiche, non certo improvvisazione”. LEGGI TUTTO

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    Aspi, Lupoi (Studio Speri): “Garantire sicurezza strutture e investire su controlli”

    (Teleborsa) – “La rete autostradale italiana ha bisogno di un nuovo piano di rilancio infrastrutturale, capace da una parte di garantire la sicurezza di strade, ponti e cavalcavia e dall’altra di investire in modo serio su un aggiornamento dei controlli periodici, sviluppando anche una regolare attività di formazione professionale per gestire in maniera ottimale interventi e studi del territorio”.È quanto afferma l’ingegnere Giorgio Lupoi, Partner dello Studio Speri, a proposito della vicenda Aspi e delle concessioni autostradali.”Come studio di ingegneria specializzato seguiamo con grande attenzione l’evolversi di tutta la vicenda Aspi – aggiunge Lupoi – e ci auguriamo che dalla polemica emersa in questi mesi tra chi gestisce le autostrade e il Governo possa alla fine emergere una soluzione ideale per i cittadini, che ogni giorno queste strade le percorrono ed ora stanno subendo gravi inefficienze”.”Non entriamo nella diatriba delle competenze sulle concessioni – sottolinea Lupoi – e, al di là di chi sarà il futuro nuovo azionista di maggioranza, auspichiamo comunque un ruolo più forte e responsabile soprattutto dello Stato, che sui controlli al sistema infrastrutturale non ha certo dedicato in questi decenni la massima attenzione e solo dopo il drammatico crollo del ponte Morandi a Genova ha avviato una serie mirata di attività manutentive”.”Basti pensare che le norme che regolano i controlli sono del 1967, decise sempre a seguito di un evento tragico e solo nei primi mesi del 2020 sono state emanate linee guide per la sicurezza dei ponti esistenti, colmando anche una lacuna presente nelle norme tecniche del 2018. In questo settore – conclude Lupoi – servono programmazione e competenze specifiche, non certo improvvisazione”. LEGGI TUTTO

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    ACEA, parte a ottobre istallazione contatori smart meter a Roma

    (Teleborsa) – ACEA annuncia che partirà ad ottobre il piano per la sostituzione dei contatori dell’energia elettrica nella Capitale. Saranno installati più di 2 milioni di misuratori “smart” di seconda generazione, con un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro.L’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha infatti approvato il Piano di Messa in Servizio del Sistema di Smart Metering di seconda generazione (PMS2) presentato da Areti, società del Gruppo Acea che gestisce le attività di distribuzione e misura dell’energia elettrica nei comuni di Roma e Formello. Il piano – che si svilupperà in 15 anni tra il 2020 ed il 2034 – prevede la sostituzione dei contatori per tutti gli utenti dei comuni serviti. La fase massiva sarà preceduta, a settembre, da una fase pilota che si svilupperà nel Municipio IX di Roma.Sono previsti notevoli benefici sia per gli utenti sia per venditori e distributori. Con gli smart meter 2G i clienti, grazie ad un sistema di lettura che mette a disposizione i dati ogni 15 minuti, potranno controllare più facilmente i consumi ed orientarli in base ai comportamenti domestici quotidiani. Grazie alle funzionalità del nuovo sistema di smart metering, sarà inoltre abilitato e favorito l’utilizzo di servizi avanzati per migliorare l’efficienza energetica e la salvaguardia ambientale. Le nuove tecnologie consentiranno poi di individuare i malfunzionamenti delle reti locali e dei misuratori in maniera più efficiente, riducendo tempi di ripristino e disagi per i cittadini. LEGGI TUTTO

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    IEG: Sigep 2021, doppia selezione Italia e Germania per la Coppa del Mondo della Gelateria

    (Teleborsa) – Doppia selezione al Sigep 2021 per le squadre italiana e tedesca che parteciperanno alla 10ª edizione della Coppa del Mondo della Gelateria, in programma a Rimini nel 2022.Accanto a “Sigep Gelato d’Oro” per quella italiana, sarà la prima volta che la squadra tedesca verrà selezionata nella Gelato Arena, in occasione della 42ª edizione del Salone internazionale della Gelateria, Pasticceria e Panificazione internazionali e Caffè di Italian Exhibition Group, in programma dal 16 al 20 gennaio prossimi nel quartiere fieristico di Rimini.Secondo mercato in Europa per il gelato artigianale dopo l’Italia, la Germania conta 9.000 imprese di cui 3.362 gelaterie pure. Le iscrizioni alla Coppa del Mondo delle Gelaterie si apriranno a settembre sul sito web di Sigep 2021 e con una newsletter che ne darà notizia ai maestri gelatieri di qua e di là dal Brennero.La Coppa si articola in quattro gare, per gelatieri, pasticcieri, una prova di alta cucina e una di scultura nel ghiaccio. Nelle passate edizioni ha fatto emergere, tra gli altri, talenti come Ernst Knam, Roberto Rinaldini, Sergio Colalucci, Eugenio Morrone. Sigep 2021 si conferma, così, punto di contatto tra l’evoluzione del mercato e la creatività che contraddistingue questo segmento alimentare tra i più rappresentativi del Made in Italy dolce nel mondo.«Avere a Rimini la squadra tedesca – commenta Giancarlo Timballo, Presidente della Coppa del Mondo della Gelateria – è molto importante, per due ragioni. Dopo quello italiano, il più importante mercato del gelato artigianale è proprio quello tedesco. È la storia del gelato in Germania che parla italiano: certo, siamo alla terza generazione di gelatieri tedeschi, ma le loro radici sono nella Val di Zoldo. Era perciò quasi impensabile che non ci fosse una squadra tedesca nella Coppa del Mondo della Gelateria. L’altro motivo sta nella capacità del Sigep di essere un luogo di creatività e di commistione tra i vari mestieri del gusto: un luogo dove l’orizzonte professionale si allarga. E credo che, anche per i nostri colleghi tedeschi, Rimini sarà un’ottima occasione di crescita». LEGGI TUTTO