Agosto 2020

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    Lavoro, INPS: assunzioni crollano del 43% per effetto Covid-19

    (Teleborsa) – L’emergenza legata alla pandemia Covid-19 pesa sulle assunzioni che nei primi cinque mesi del 2020 si fermano a quota 1.795.000 registrando un crollo del 43% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un effetto dovuto alle restrizioni del lockdown con l’obbligo di chiusura imposto alle attività non essenziali e alla più generale caduta della produzione e dei consumi. Una contrazione che ha riguardato tutte le tipologie contrattuali (sebbene più accentuata per le assunzioni con contratti di lavoro a termine: stagionali, intermittenti, somministrati, a tempo determinato) mostrandosi particolarmente negativa nel mese di aprile quando si è raggiunto il picco del -83% seguito da un miglioramento a maggio (-57%). Questo il quadro delineato dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps.Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-maggio 2020 – si legge nel rapporto – sono risultate 229mila, anch’esse in flessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-31%; -43% per il mese di maggio). Riguardo tale flessione – sottolinea l’Inps – bisogna, tuttavia, rcordare che, nel corso del 2019, il volume delle trasformazioni era risultato eccezionalmente elevato anche per effetto dell’impatto delle modifiche normative dovute al “Decreto dignità”. Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano per il periodo gennaio-maggio 2020 ancora in crescita (+12%) ma nel mese di maggio la variazione rispetto al corrispondente mese del 2019 è risultata negativa (-5%).Le cessazioni nel complesso sono state 1.972.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale diminuzione – evidenzia l’Osservatorio – è stata particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel trimestre marzo-maggio (-47%) a seguito dell’introduzione, il 17 marzo (DL n. 18, 2020, “CuraItalia”), del divieto di licenziamento per ragioni economiche.Nel periodo gennaio-maggio 2020, 32.028 rapporti di lavoro (17.586 assunzioni e 14.442 trasformazioni a tempo indeterminato) hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-39%). I rapporti incentivati costituiscono il 4,7% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).Il saldo annualizzato delle assunzioni, in progressiva flessione già nel corso della seconda metà del 2019, è divenuto negativo a febbraio (-28mila) ed è rapidamente peggiorato a causa della caduta dell’attività produttiva conseguente all’emergenza sanitaria, passando a -279mila a marzo e raggiungendo, a fine maggio, il valore di -742mila posizioni di lavoro, rispetto al 31 maggio 2019.Rimane ancora significativamente positivo, pur continuando a ridursi, – riporta l’Istituto – il saldo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+237mila) e analogo è l’andamento per l’apprendistato (+31mila). Il saldo dei rapporti a tempo determinato a maggio 2020 è, invece, risultato pari a -552mila. Dati tendenziali significativamente negativi si registrano, sempre a fine maggio, pure per gli intermittenti (-92mila), i somministrati (-155mila) e gli stagionali (-210mila).La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a maggio 2020 è di poco superiore alle 9mila unità (in forte diminuzione rispetto allo stesso mese del 2019, -50%) e , l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva, risulta pari a 234 euro. A maggio 2020 i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), risultano circa 148mila segnando un aumento del 1.461% rispetto a maggio 2019. Una crescita – spiega l’Inps – da riferirsi essenzialmente all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dal “Cura Italia”), il cui pagamento è effettuato con i titoli del libretto famiglia. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, confermato crollo PIL del 31,9% nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – Confermata una pesante contrazione per l’economia americana nel 2° trimestre, anche se la seconda lettura del PIL evidenzia una leggera revisione al rialzo a -31,7% dal -32,9% della stima preliminare. Il dato, diffuso oggi dal Dipartimento del Commercio americano, si confronta anche con un -5% registrato nel 1° trimestre 2020.Le spese personali reali, motore principale della crescita americana, sono crollate del 34,1% rispetto al -34,6% precedente. Crollano anche i profitti delle imprese che fanno segnare una contrazione dell’11,8% dopo il -11% precedente.L’indice PCE price (PCE price index), che dà un’approssimazione sulla misura dell’inflazione ed è monitorato con attenzione dalla Federal Reserve per valutare l’andamento dei prezzi, segna un -1,8% e si confronta con un +1,3% del trimestre precedente. L’indice PCE core, che esclude cibi freschi ed energia, registra un -1% dal +1,6% del trimestre precedente.(Foto: TheDigitalArtist / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Fisco, De Lise (commercialisti): sì a riforma ma senza improvvisare

    (Teleborsa) – “Una riforma fiscale non si può improvvisare; è importante lavorarci a lungo e con molta attenzione, sia per l’impatto sui cittadini che per le conseguenze sul gettito erariale.Così Matteo De Lise, Presidente dell’Ungdcec (Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili), commenta le dichiarazioni di Luigi Marattin, intervistato a SkyTg24: “Cambiamo l’Irpef”, ha detto il parlamentare di Italia Viva.”Bene, anzi benissimo, sottolinea De Lise. Ma ci chiediamo se dietro queste due parole siano state fatte simulazioni o stime, altrimenti la sbandierata rivoluzione Irpef potrebbe portare solo a dover introdurre in un secondo momento nuove imposte per coprire il gettito fiscale”.”Pur condividendo la volontà di semplificazione, da anni richiesta a gran voce dalla nostra categoria, non possiamo che condannare il semplicismo con cui la politica tende a trattare, sempre più spesso, una materia tecnica quale quella fiscale”, evidenzia ancora De Lise.Il numero uno dei giovani commercialisti sottolinea come, allo stesso modo, “sostenere che i lavoratori autonomi debbano essere tassati sulla base dei soli ricavi è una palese eresia fiscale. Ed è anche, a nostro avviso, un’ipotesi fiscale del tutto illegittima poiché non tiene conto di un concetto elementare alla base del nostro ordinamento: il reddito. Ricordiamo che i ricavi non coincidono con il reddito, dunque come si può pensare che chi abbia sostenuto spese importanti per la propria attività possa contribuire allo stesso modo alla spesa pubblica. Lo stesso art. 53 della Costituzione recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. In questo principio di tassazione dei meri ricavi (tra l’altro per i soli lavoratori autonomi) ci sembra che manchi proprio il principio di eguaglianza, alla base anche dell’art. 3 della Costituzione italiana”. LEGGI TUTTO

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    Simest (Gruppo CDP) con Banca MPS per sostenere export Argo Tractors

    (Teleborsa) – SIMEST del Gruppo CDP continua a sostenere la competitività all’estero di un’altra azienda del Made in Italy, l’emiliana Argo Tractors, attiva dal 1989 nel settore della meccanizzazione agricola.L’ultima operazione approvata coinvolge Monte dei Paschi di Siena quale banca intermediaria, a sostegno delle esportazioni del gruppo italiano in USA e Messico. Argo Tractors è, infatti, riuscita a esportare nei due Paesi trattori e macchinari agricoli per complessivi 20 milioni di euro tramite l’intermediazione della società di trading spagnola AZ, a cui ha potuto offrire una dilazione di pagamento a 5 anni a un costo competitivo, beneficiando del Contributo export di SIMEST in conto interessi a fondo perduto. Un intervento che ha consentito di migliorare la convenienza finanziaria dell’operazione.Questa operazione va ad aggiungersi a ulteriori interventi agevolativi di SIMEST in favore di Argo Tractors che dall’inizio dell’anno hanno permesso al gruppo emiliano di finalizzare, a condizioni competitive, commesse per trattori e macchinari agricoli per 47 milioni di euro destinate a utilizzatori in Francia, Germania e Spagna.Argo Tractors è il secondo player italiano nel settore della meccanizzazione agricola (trattori e macchinari agricoli) e tra i primi sei a livello europeo. Opera prevalentemente all’estero, con una rete di 8 subsidiaries locali (Francia, Spagna, Germania, Brasile, Canada, Usa, Messico, Sud Africa e Turchia) e una quota export sul fatturato superiore all’80%. La produzione avviene in 3 siti industriali tutti ubicati in provincia di Reggio Emilia. Nel 2019 il gruppo ha realizzato un fatturato di circa 500 milioni di euro e l’impiego di 1.600 dipendenti.(Foto: Joao Marcelo on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Editoria, Linkiesta entra a far parte di Newsonline

    (Teleborsa) – Linkiesta, il giornale online diretto da Christian Rocca, entra a far parte del network di Newsonline, la Business Unit di iOL Advertising, concessionaria di pubblicità di Italiaonline.La concessionaria pubblicitaria specializzata su siti nativi digitali della categoria news&information, accoglie così un nuovo canale informativo, che si aggiunge a testate quali Globalist, Blitzquotidiano, Notizie.it, ilSussidiario.net, Primaonline.it.Linkiesta è letta quotidianamente da oltre 165.000 utenti unici, con una audience social di 200mila like su Facebook e 300mila follower su Twitter. Da marzo 2020 si affiancano a Linkiesta due vertical web magazine: Europea, il quotidiano sull’Unione Europea, e Gastronomika, il quotidiano sulla cultura del cibo.”Diamo il benvenuto nel network di Newsonline a Linkiesta e alle testate ad essa collegate – ha dichiarato Fabio Peloso, Chief Commercial Officer Italiaonline – Il loro ingresso nel pool è la conferma della bontà della nostra intuizione che le realtà editoriali full digital di qualità richiedano e meritino un’attenzione particolare e specializzata che solo Italiaonline è in grado di fornire. LEGGI TUTTO

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    INPS, effetto Covid sui certificati malattia che crollano nel 2° trimestre

    (Teleborsa) – Nel secondo trimestre 2020 sono arrivati all’INPS 3.187.689 certificati di malattia, di cui l’80% dal settore privato. Un dato che evidenzia una forte riduzione rispetto ai 5.362.989 certificati arrivati nel secondo trimestre 2019, di cui la componente privata era pari al 74,4%. Il calo del numero dei certificati rispetto allo stesso è più accentuato per il settore pubblico (-53%) rispetto a quello privato (-36%).E’ quanto rileva l’Istituto di previdenza nell’Osservatorio sul polo unico di tutela della malattia, il cui scopo è monitorare il fenomeno dell’astensione dal lavoro per malattia per i lavoratori dipendenti sia del settore privato che di quello pubblico.La riduzione dei certificati di malattia – sottolinea l’INPS – è riferibile sostanzialmente agli effetti, nel secondo trimestre 2020, dell’epidemia di coronavirus iniziata in Italia alla fine di febbraio. La chiusura delle attività economiche, per tutto il mese di aprile e parte del mese di maggio, ha avuto come conseguenza un accesso molto limitato agli studi dei medici di base, i quali sono stati contattati quasi esclusivamente per le certificazioni riferibili al Covid 19.Il rallentamento dei certificati è più marcato nelle regioni del Centro-Sud (-61% rispetto al -47% precedente per il Centro e -62% rispetto a -40% per il Sud).Si riscontrano inoltre differenze di genere nel settore pubblico (-44% per gli uomini e -57% per le donne) che non si registrano nel settore privato (-36% per i maschi e -37% per le femmine).Al ridursi dei certificati non corrisponde una variazione proporzionale delle giornate di malattia. Le giornate medie di prognosi per lavoratore con almeno un giorno di malattia passano da 9,6 nel secondo trimestre 2019 a 15,3 nello stesso trimestre del 2020 per il settore privato, e da 9,2 a 17,2 per il settore pubblico. Consistente anche l’incremento delle giornate medie di malattia per certificato (da 5,5 a 8,2 nel settore privato, da 4,9 a 9,0 nel settore pubblico). LEGGI TUTTO

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    Delivery Hero sotto pressione a Francoforte

    (Teleborsa) – Aggressivo avvitamento per Delivery Hero, che tratta in perdita del 2,62% sui valori precedenti. Il gruppo tedesco di cibo da asporto online ha annunciato l’acquisizione del servizio di alimentari online InstaShop.La tendenza ad una settimana di Delivery Hero è più fiacca rispetto all’andamento del DAX30. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Il contesto tecnico generale evidenzia implicazioni ribassiste in via di rafforzamento per Delivery Hero, con sollecitazioni negative tali da forzare i livelli verso l’area di supporto stimata a 91,64 Euro. Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 94,36 dove staziona un importante livello di resistenza. Il dominio dei ribassisti alimenta attese negative per la prossima sessione con target potenziale posto a quota 90,46. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, ENI dona quattro ventilatori polmonari per ospedali in Tunisia

    (Teleborsa) – Eni, attraverso la sua controllata Eni Tunisia, ha consegnato oggi al Ministero della Salute Pubblica quattro ventilatori polmonari per rianimazione come contributo all’impegno della Tunisia nella lotta alla diffusione del Coronavirus nel paese.I dispositivi medici saranno distribuiti come segue: Due ventilatori per rianimazione saranno destinati agli ospedali “Charles Nicolle” e “La Rabta” di Tunisi; Un ventilatore per rianimazione sarà destinato all’ospedale regionale di Tataouine; Un ventilatore per rianimazione sarà destinato all’ospedale regionale “Mohamed Taher Maamouri a Nabeul”;A marzo 2020, nell’ambito del consorzio RSE Tataouine, Eni aveva contribuito alla fornitura di altri quattro ventilatori e altre attrezzature mediche destinate all’ospedale pubblico di Tataouine, oltre ad aver fornito aiuti alimentari per le famiglie bisognose della regione.Eni ha inoltre fornito aiuti alimentari alle categorie sociali più vulnerabili di Tazerka, in coordinamento con le autorità regionali di Nabeul. LEGGI TUTTO