Agosto 2020

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    Garofalo Health Care continua il programma di buy back

    (Teleborsa) – Garofalo Health Care, con riferimento al programma di acquisto di azioni ordinarie proprie autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti tenutasi lo scorso 24 maggio 2019, ha acquistato dal 17 agosto 2020 al 21 agosto 2020 n. 600 azioni GHC pari allo 0,001% del capitale sociale, al prezzo medio di 4,6389 euro per azione per un controvalore complessivo di 2.783,34 euro.A seguito degli acquisti comunicati sopra, alla data odierna l’importante operatore del settore della sanità privata detiene n. 360.277 azioni ordinarie proprie, pari allo 0,44% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, 2,5 milioni di posti da rimpiazzare nei prossimi 5 anni

    (Teleborsa) – In cinque anni dal 2020 al 2024, il sistema economico italiano dovrà sostituire oltre 2,5 milioni di posti di lavoro, che si renderanno disponibili con il pensionamento degli attuali occupati o per altre cause. E’ quanto prevede l’ultimo aggiornamento previsionale di Unioncamere, che fornisce un range di oscillazione compreso fra 1,9 e 2,7 milioni di lavoratori, sommando alle uscite previste gli eventuali aumenti/diminuzioni di occupati generati dalle variazioni del PIL.Nel dettaglio, i settori privati esprimeranno nel quinquennio un fabbisogno compreso tra 1,2 e 2 milioni di unità, per lo più determinato dal turnover di personale. La componente pubblica richiederà invece circa 720mila lavoratori, assumendo un peso più significativo rispetto al recente passato.Il modello di previsione dei fabbisogni occupazionali sviluppato da Unioncamere, nell’ambito del Sistema informativo Excelsior, prende come base due possibili scenari per l’andamento (di espansione o di contrazione) dell’economia: secondo lo scenario “base” la crescita economica potrà generare nel quinquennio 2020-2024, in maniera molto differenziata nei vari settori, un incremento dello stock di occupati di circa 179mila unità rispetto al 2019, mentre secondo lo scenario “avverso” si prospetterebbe una flessione dello stock di occupati di circa 556mila unità a fine quinquennio.Il fabbisogno di lavoratori autonomi si collocherà tra 400mila e 600mila unità nel prossimo quinquennio, grazie alla replacement demand che andrà a compensare la contrazione dello stock occupazionale previsto per questa componente.I dipendenti, con una richiesta tra 1,6 e 2,1 milioni di unità tra 2020 e 2024, peseranno sul fabbisogno totale per una quota compresa tra il 77% e l’80% a seconda degli scenari.A livello di ripartizione territoriale, sarà il Nord Ovest ad avere bisogno della quota maggiore di occupati (609mila/844mila unità), seguito dal Nord Est (492mila/665mila unità), dal Mezzogiorno (500mila/661mila unità), e – in misura minore – dalle regioni del Centro (361mila/527mila unità). LEGGI TUTTO

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    Recordati, ok FDA a commercio collirio Cystadrops negli USA

    (Teleborsa) – Recordati ha ottenuto dalla FDA (U.S. Food and Drug Administration) l’autorizzazione all’immissione in commercio per Cystadrops 0,37% (soluzione oftalmica a base di cisteamina), un nuovo collirio viscoso che riduce i depositi corneali di cristalli di cistina nelle persone affette da cistinosi.Cystadrops ha dimostrato di ridurre significativamente l’accumulo di cristalli di cistina nella cornea, ed è il primo e unico collirio a base di cisteamina approvato dalla FDA con un pratico dosaggio di quattro volte al giorno.La cistinosi è una malattia rara e congenita caratterizzata da un accumulo di cristalli di cistina in tutto il corpo, con conseguenti danni in tutti i tessuti e organi, e in maniera significativa agli occhi. LEGGI TUTTO

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    Dividendi: il Covid abbatte le cedole, mai così male da dieci anni

    L’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus ha avuto forti ricadute sui dividendi globali, con le aziende che hanno ridotto in modo significativo le cedole per fare quadrare i conti. Un colpo basso per tutti gli azionisti, grandi e piccoli.
    Stando al Global Dividend Index, indice stilato da Janus Henderson, gestore di fondi che monitora i dividendi a livello globale, nei tre mesi a giugno le cedole sono diminuite complessivamente del 22%, il calo peggiore dal 2009.

    In totale sono state staccate cedole per 383,2 miliardi di dollari, il livello più basso dal secondo trimestre 2012, con un calo di 108,1 miliardi.
    Resiste Nord America, male Europa e Regno Unito
    Nord America

    Tutte le regioni hanno riportato un calo delle distribuzioni, ad eccezione del Nord America per via della resilienza dei pagamenti in Canada. Europa e Regno Unito sono le regioni più colpite..

    Le distribuzioni negli Stati Uniti sono scese dello 0,1% a 123,0 miliardi di dollari: solo una società su dieci ha tagliato o annullato i dividendi.
    In Canada, dove la pandemia è stata più circoscritta, i dividendi sono saliti del 4,1%. Il Canada è uno dei due maggiori Paesi che hanno registrato un aumento delle distribuzioni.
    Nel 4° trimestre si avvertirà un impatto più consistente poiché è il periodo in cui vengono decise le distribuzioni dei dodici mesi successivi.

    Europa (Regno Unito escluso)
    • Il 2° trimestre è fondamentale per la distribuzione dei dividendi in Europa.
    • I dividendi complessivi sono scesi del 45% (il sottostante è in calo del 40%), con una flessione di 66,9 miliardi di dollari.
    • Il 54% delle società europee ha ridotto le distribuzioni, di cui due terzi sono state annullate del tutto.
    • Le banche rappresentano metà del calo, seguite da beni voluttuari e industriali.
    • Francia, Spagna, Italia e Svezia sono i fanalini di coda.
    • Le distribuzioni in Germania sono scese solamente del 20% mentre i dividendi in Svizzera appaino stabili su base annua.
    Regno Unito
    Le distribuzioni complessive nel Regno Unito sono scese del 54%, quelle sottostanti sono scese del 41%, in linea col resto d’Europa.
    Tra i principali mercati azionari mondiali, solamente Francia e Spagna hanno registrato una flessione più consistente nel secondo trimestre.
    Oltre la metà delle aziende britanniche nel nostro indice ha tagliato o annullato le distribuzioni.

    2020: anno peggiore da oltre un decennio
    Nulla di buono è atteso per l’intero 2020, considerato  l’anno peggiore per le cedole dalla crisi finanziaria del 2009. Le attese sono per un ribasso del 19% nell’ipotesi migliore e del 25% nello scenario peggiore.
    Jane Shoemake, Direttore degli Investimenti, Global Equity Income ha dichiarato:

    “La maggior parte delle aziende europee effettua distribuzioni solo una volta all’anno nel secondo trimestre, quindi la cancellazione di un dividendo ha un impatto molto consistente sul totale annuo; d’altro canto nel 2021 si assisterà a un rimbalzo in Europa. Quanto al Regno Unito, la ripresa sarà di minore entità poiché diverse società, non da ultimo i giganti petroliferi Shell e BP, hanno colto l’occasione per rivedere al ribasso i rispettivi pagamenti di dividendi in modo permanente. È in questi casi che si apprezzano i vantaggi di un approccio diversificato a livello globale all’income investing. In alcuni casi le distribuzioni sono state solo posticipate.
    Già ora determinate società stanno ripristinando i dividendi, nonostante un ampio margine di incertezza. In certi casi i dividendi rinviati saranno distribuiti in toto, in altri i pagamenti saranno inferiori e non mancheranno cancellazioni definitive. Resta da vedere cosa accadrà negli Stati Uniti e in Canada nel quarto trimestre, quando le società stabiliscono il dividendo annuale. I segnali registrati sinora lasciano presagire che in Nord America i tagli saranno meno marcati rispetto a Unione Europea, Regno Unito e Australia, dati i payout ratio contenuti e la capacità delle società di assorbire gran parte dello shock tramite la riduzione dei riacquisti di azioni proprie. Riteniamo tuttora che il Giappone, l’Asia e alcuni mercati emergenti saranno meno colpiti, ma non escludiamo una reazione ritardata che frenerà la crescita nel 2021.
    Nonostante i tagli, continuiamo a prevedere dividendi superiori a $1.000 miliardi quest’anno e il prossimo e ribadiamo l’importanza di valutare la capacità di generazione di reddito delle azioni. Sebbene possa influire sul sentiment a breve, una sospensione temporanea delle distribuzioni non modifica il valore fondamentale di un’azienda. Se il capitale di nuova emissione o portato a nuovo non è necessario, tornerà agli azionisti.” LEGGI TUTTO

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    Ministero della Difesa: concorso per 2200 assunzioni

    Il Ministero della Difesa ha indetto un bando di reclutamento per l’assunzione di 2200 volontari presso la Marina Militare per l’anno 2021, che saranno così suddivisi: 1.400 per il Corpo equipaggi militari marittimi e 800 per il Corpo delle capitanerie di porto. I requisiti per la partecipazione al reclutamento sono: diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore); cittadinanza italiana; godimento dei diritti civili e politici; aver tenuto condotta incensurabile; non essere stati condannati per delitti non colposi; non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una pubblica amministrazione; non essere stati sottoposti a misure di prevenzione; avere idoneita’ psico-fisica e attitudinale per l’impiego nelle Forze Armate etc.

    Il reclutamento si svolge secondo diverse fasi: inoltro delle domande; valutazione dei titoli di merito; accertamenti psico-fisici (fase unica e/o prima fase della procedura di reclutamento); accertamenti attitudinali (fase unica e/o prima fase della procedura di reclutamento); accertamenti attitudinali specifici; prove di efficienza fisica; accertamento dell’idoneità psico-fisica specifica. I partecipanti al reclutamento dovranno indicare nella domanda: il possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media  inferiore) e la votazione conseguita; il possesso della cittadinanza italiana; il godimento dei diritti civili e politici; i propri dati anagrafici; il possesso della cittadinanza italiana; il godimento dei diritti civili e politici; di non essere stati condannati per delitti non colposi; di non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego presso una Pubblica amministrazione; di aver tenuto condotta incensurabile; l’eventuale svolgimento del servizio militare etc.
    Il reclutamento sarà effettuato su due blocchi di domande e distinti incorporamenti, che saranno cosi’ suddivisi: 1° incorporamento previsto nel mese di marzo 2021; 2° incorporamento previsto nel mese di maggio 2021; 3° incorporamento previsto nel mese di settembre 2021 e 4° incorporamento previsto nel mese di novembre 2021. Le domande per la partecipazione al reclutamento devono pervenire entro il 28 settembre 2020 per il primo blocco ed entro il 5 febbraio 2021 per il secondo blocco. Per scaricare il bando completo e gli allegati e per inviare la domanda potete cliccare qui LEGGI TUTTO

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    Fisco, Ruffini: “Fisco è una giungla. Necessaria grande riforma”

    (Teleborsa) – Non un sistema fiscale, una giungla. Così il numero uno dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, definisce il fisco italiano, aggiungendo che è “impossibile da comprendere per chiunque, del tutto incontrollabile” e caratterizzato da “frammentazioni assurde”.

    “Adesso c’è da rifare l’edificio”, afferma Ruffini in una intervista a La Repubblica, aggiungendo che la crisi innescata dal Covid è “un’occasione da non perdere” per fare la grande riforma fiscale, ma “è necessario prima di tutto fare ordine: soltanto così potremo decidere come agire”.
    “Bisogna partire dalle fondamenta”, dice il Direttore dell’Agenzia, lanciando la proposta di raccogliere in cinque testi unici – imposte dirette, indirette, accertamento, riscossione e contenzioso – “una materia immensa di cui nemmeno gli esperti conoscono i confini”. “Una volta fatto ordine – aggiunge – ecco che bisogna iniziare a sfrondare. E cambiare”.

    “È arrivato il momento di mettere non i tributaristi, ma ogni cittadino nelle condizioni di conoscere il sistema fiscale”, afferma il titolare dell’Agenzia, richiamando il “patto fiscale” ed il principio di democrazia.
    “Ridurre le imposte in un Paese come il nostro dove l’imposizione è così elevata sarebbe doveroso. Ma la semplificazione del rapporto fra fisco e cittadini è altrettanto importante“, conclude. LEGGI TUTTO

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    EssilorLuxottica, possibile ricorso contro decisione Tribunale su GrandVision

    (Teleborsa) – EssilorLuxottica valuta la possibilità di ricorrere in appello contro la decisione del Tribunale distrettuale olandese che ha respinto tutte le richieste avanzate dalla società per ricevere documentazione aggiuntiva in relazione alle azioni messe in campo da GrandVision per mitigare l’impatto del Covid-19 sulla propria attività. Lo fa sapere il produttore di occhiali con una nota.”EssilorLuxottica prende atto della decisione emessa ieri dal Tribunale Distrettuale olandese nell’ambito del procedimento sommario avviato dalla Società”. Il Tribunale ha respinto la richiesta di informazioni avanzata da EssilorLuxottica a HAL e a GrandVision su come quest’ultima abbia gestito il business durante l’emergenza Covid-19. “È importante sottolineare che i dati e le informazioni sequestrati su espressa autorizzazione del Tribunale presso la sede di GrandVision rimarranno protetti da eventuali alterazioni e disponibili per ulteriori procedimenti giudiziari. EssilorLuxottica – si legge nella nota . sta analizzando la decisione e le possibili opzioni, inclusa la possibilità di ricorrere in appello. La Società osserva con preoccupazione come GrandVision continui a negare l’accesso a informazioni rilevanti sulla gestione del business durante l’epidemia di Covid-19”. LEGGI TUTTO

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    Germania, PIL cade meno del previsto

    (Teleborsa) – La pandemia di coronavirus ha colpito l’economia della Germania, ma la caduta è stata meno dura di quanto previsto.Lo conferma la lettura finale diffusa dall’Ufficio statistico federale tedesco: il PIL del 2° trimestre evidenzia una contrazione del 9,7% su base trimestrale inferiore alla stima preliminare e di consensus che avevano previsto un calo maggiore, ovvero del 10,1%. Nel primo trimestre 2020 si era registrata una discesa più contenuta: -2%.Anche il dato su base tendenziale evidenzia una frenata: -11.3% contro il -11,7% della prima lettura e rispetto al -1,8% rilevato in precedenza. LEGGI TUTTO