Agosto 2020

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    MSC Crociere e Fincantieri celebrano il float out di MSC Seashore

    (Teleborsa) – Questa mattina presso lo stabilimento Fincantieri di Monfalcone si è si è tenuto il float out di MSC Seashore. Un momento particolarmente importante nel processo di costruzione della nave, ovvero quando la nave tocca l’acqua per la prima volta per poi proseguire nelle successive fasi della costruzione.MSC Seashore con i suoi 339 metri sarà la nave più lunga della Compagnia e la più grande mai costruita in Italia. Oggi la nave è stata spostata in un altro bacino del cantiere di Monfalcone dove proseguirà i lavori di realizzazione degli interni fino alla sua consegna prevista a luglio 2021.MSC Seashore sarà la terza di quattro navi dell’innovativa classe Seaside, dopo MSC Seaside e MSC Seaview, varate rispettivamente nel 2017 e nel 2018, e la prima di due navi appartenenti alla generazione Seaside Evo che rispetto alle precedenti presentano spazi pubblici completamente ridisegnati, più cabine e un più alto rapporto spazio esterno per ospite di qualsiasi altra nave della flotta della Compagnia. Oltre il 65% della nave è stato migliorato tanto da rendere MSC Seashore un prototipo di nave ancora più avanzato, anche rispetto alle sue navi gemelle.”Il primo galleggiamento è sempre stato uno dei momenti più ricchi di soddisfazione per chi, come noi, si occupa di costruire navi – ha commentato Giuseppe Bono, CEO di Fincantieri – è anche l’occasione per rilanciare ulteriormente l’impegno di tutti, perché quando la nave tocca il mare molto lavoro è già stato realizzato, ma ce n’è ancora molto da fare. Questo vale ancora di più per MSC Seashore, che diventerà la nuova ammiraglia di MSC Crociere: una nave da record, che punta sull’innovazione, sulla tecnologia e sul design, sottolineando ancora una volta la leadership di Fincantieri”.”La situazione di incertezza che stiamo vivendo in tutto il mondo aggiunge ancora pià rilievo a questa giornata, che fa ben sperare non solo per MSC Crociere e per la nostra società, ma per l’intero settore crocieristico” ha concluso Bono.”Siamo impegnati nella realizzazione del nostro piano di espansione della flotta e con la presentazione di nuovi prototipi di classe che, ogni volta, ci spinge ad innovare e a stabilire nuovi standard nel settore – ha dichiarato Pierfrancesco Vago, Executive Chairman, di MSC Cruises – MSC Seashore sarà infatti la più grande e innovativa nave da crociera mai costruita in Italia, dotata delle più recenti e avanzate tecnologie ambientali attualmente disponibili. Sarà anche una delle due nuove navi che saranno consegnate nel 2021, confermando così la nostra fiducia nelle prospettive di crescita a lungo termine del settore – come dimostrano anche il ritorno in servizio della nostra prima nave all’inizio di questa settimana e gli investimenti effettuati nel nostro nuovo protocollo operativo per la salute e la sicurezza che sta già definendo un nuovo standard per il settore”. LEGGI TUTTO

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    RFI: circolazione riattivata sulla linea Milano-Monza-Lecco

    (Teleborsa) – E’ stata riattivata alle 6.20 di questa mattina la circolazione ferroviaria sulla linea Milano-Monza-Lecco, interrotta ieri 19 agosto, tra Monza e Calolziocorte, a seguito dell’incidente ad un convoglio di Trenord.Al momento operativo un solo binario nella stazione di Carnate. Le attività di rimozione del treno, parzialmente concluse, hanno consentito ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana di verificare l’integrità dell’infrastruttura e quindi di ripristinare la circolazione.Prosegue, a cura dell’impresa ferroviaria, la riprogrammazione dell’offerta commerciale e il servizio sostitutivo con bus nella tratta Carnate-Paderno. LEGGI TUTTO

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    Vaccino, von der Leyen: accordo con CureVac

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha concluso le trattative con la società CureVac e presto siglerà con questa azienda un accordo sul vaccino contro il coronavirus.Lo scrive su Twitter la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen sottolineando come Bruxelles stia rispettando l’impegno di assicurare l’accesso a tutti alla vaccinazione.”Questa è la quarta azienda con cui stiamo raggiungendo un accordo e altre intese seguiranno per diversificare il nostro portafoglio”, aggiunge von der Leyen.Intanto, non si ferma la marcia del virus nel mondo. E’ salito di oltre 274mila unità in 24 ore il numero totale di contagi accertati, che ha dunque superato soglia dei 22,4 milioni di casi da inizio pandemia (22.411.300). Lo dicono i dati dell’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University che riporta, inoltre, 787.672 decessi (+6.764 rispetto a ieri).L’India ha registrato il suo giorno peggiore. In 24 ore, sono stati accertati 69.672 nuovi casi, il quarto dato peggiore in un singolo Paese, superato dagli Usa in tre occasioni nella seconda metà di luglio. LEGGI TUTTO

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    Test rapido, Codacons: estenderlo a porti e stazioni

    (Teleborsa) – Dati alla mano, le vacanze stanno avendo un effetto nefasto sulla curva epidemiologica del nostro Paese: per questo, il Codacons chiede di estendere il test rapido sui contagi anche ai porti e alle stazioni (ferroviarie e di autobus a lungo raggio), così da intercettare il maggior numero possibile di casi e ridurre al massimo la diffusione del virus.L’Associazione, che sta monitorando le procedure di sicurezza sui voli operanti in Italia, lancia questo appello alle istituzioni per evitare che si imbarchino positivi o sintomatici. Per la stessa ragione, il Codacons chiede di rafforzare i controlli alle frontiere, come richiesto da alcuni presidenti di Regione, se necessario con l’impiego dell’esercito: il confine con la Slovenia (porta dei Balcani, in questo momento infestati dal Covid19), in particolare, richiede un’attenzione specifica e molto severa. Il rischio infatti è legato all’arrivo di irregolari da Paesi con sistemi sanitari “deboli”, i quali – percorsa la rotta balcanica, attraverso Paesi ad alto tasso di contagio – possono entrare in Italia aggirando i controlli sanitari.La priorità, in ogni caso, è quella di uniformare pratiche e procedure su tutto il territorio nazionale, evitando per il futuro di applicare protocolli “a macchia di leopardo”, differenziati tra Regioni: una prassi che ha rappresentato purtroppo la regola nella gestione italiana del contenimento dell’epidemia, e che – come ampiamente dimostrato – ha incrementato rischi e possibilità di contagio sul nostro territorio.”Bisogna subito prevedere controlli in tutti i luoghi di rientro dalle ferie, così da scoprire per tempo casi di positività al Covid e intercettare immediatamente gli asintomatici, vettori di diffusione del virus”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Vista la curva dei contagi non è più tempo di applicare mezze misure: le procedure devono essere ferree e devono riguardare l’intero territorio nazionale: altrimenti, rischiamo che la curva risalga rapidamente, e che in seguito sia troppo tardi per intervenire”, conclude. LEGGI TUTTO

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    L'aeroporto di Fiumicino compie 60 anni

    (Teleborsa) – Inaugurato in occasione dei Giochi Olimpici di Roma, l’aeroporto di Fiumicino compie oggi 60 anni. Era il 20 agosto 1960 quando venne aperto al traffico aereo cinque giorni prima dell’accensione del tripode allo stadio olimpico. Ventuno mesi di lavoro per realizzare il primo corpo dell’infrastruttura del Leonardo Da Vinci.La cerimonia di inaugurazione avvenne alla presenza dell’allora ministro dei Lavori pubblici, Giuseppe Togni. L’aeroporto di Fiumicino divenne operativo definitivamente nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1961, con l’atterraggio del primo aereo di linea, un Lockheed Constellation della Twa, proveniente da New York.Negli anni sessanta lo scalo ha operato con due piste. La terza è stata aggiunta nel 1973. Negli anni è stato interessato da un progressivo sviluppo tecnologico e infrastrutturale, diventando autosufficiente dal punto di vista energetico a partire dal 2009 grazie all’introduzione di un impianto di cogenerazione.Risale al 21 dicembre 2016 l’apertura,dell’area di imbarco E, destinata ai voli Extra Schengen. In tempi recenti, Fiumicino è stato il primo scalo italiano a installare gli E-Gates.Nell’ultimo triennio, è stato risultato l’aeroporto europeo più apprezzato dai passeggeri, secondo il sondaggio condotta dall’ACI (Airports Council International), ricevendo il riconoscimento “Airport Service QualityAward” per il 2019, quando ha registrato circa 44 milioni di passeggeri. È stato anche dichiarato dalle Nazioni unite l’aeroporto più sostenibile del mondo. LEGGI TUTTO

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    Enel e Intesa Sanpaolo firmano accordo per supportare aziende di filiera

    (Teleborsa) – Enel e Intesa Sanpaolo hanno sottoscritto nell’ambito del Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo e del Supplier Development Program di Enel un accordo di collaborazione per l’accesso al credito delle aziende fornitrici del Gruppo.L’accordo si pone l’obiettivo di supportare le piccole e medie imprese della filiera Enel e di facilitarne l’accesso al credito in modo da permettere loro di avviare percorsi di crescita e di sviluppo sostenibile. Le aziende di filiera potranno così attivare processi di evoluzione in ottica ESG (Environmental Social and Corporate Governance), con particolare attenzione alle tematiche ambientali e alla transizione verso modelli di Circular Economy.Con il Programma Sviluppo Filiere promosso da Intesa Sanpaolo a fine 2015, Enel e il gruppo bancario avviano una collaborazione che favorirà in questa fase di lancio circa 130 aziende fornitrici, selezionate da Enel distribuite su tutto il territorio nazionale. Grazie all’accordo, attraverso lo scambio di informazioni industriali e settoriali, vengono facilitati l’accesso al credito delle piccole e medie imprese e riconosciuti vantaggi economici, facendo leva sull’esperienza maturata nel supporto alle filiere e sulla capillare presenza territoriale di Intesa Sanpaolo.La collaborazione permetterà quindi alla banca di valutare i fornitori in quanto attori di una solida catena produttiva e di valorizzare, all’interno del processo di valutazione del credito del fornitore, le informazioni di carattere industriale fornite da Enel. Le aziende di Enel potranno così beneficiare del “valore” della capo-filiera attraverso un maggiore accesso al credito e il ricorso a finanziamenti in tempi rapidi.L’accordo prevede, inoltre, la possibilità per i fornitori di poter usufruire di un’ampia gamma di finanziamenti, in particolare quelli legati a investimenti in Circular Economy e in evoluzione in ottica ESG, oltre a strumenti finanziari evoluti di filiera per facilitare l’accesso alla liquidità, la crescita e il superamento della fase di difficoltà e accompagnarli così nella ripartenza.”La sfida della transizione energetica passa necessariamente anche attraverso la crescita e lo sviluppo dei nostri fornitori senza i quali il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, sviluppo delle energie rinnovabili e digitalizzazione delle reti non sarebbe possibile – afferma Alberto De Paoli, Chief Financial Officer del Gruppo Enel – col Supplier Development Program vogliamo accompagnare le PMI operanti in settori chiave per Enel, con servizi dedicati offerti da partner selezionati, verso uno sviluppo sostenibile, tecnologico e di competenze. L’adesione al Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo consentirà quindi ai fornitori che partecipano al Supplier Development Program di usufruire di servizi finanziari e di accesso al credito in grado di favorire l’applicazione dei principi di economia circolare e sviluppare processi legati all’innovazione e alla sostenibilità”.”L’importante accordo di Filiera che abbiamo creato con Enel, grazie al fondamentale apporto dei colleghi della Divisione IMI Corporate & Investment Banking, rafforza ulteriormente il Programma Filiere di Intesa Sanpaolo che annovera già 700 grandi imprese in Italia e i loro 16.000 fornitori – ha commentato Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – nell’ambito di questo nuovo accordo ci rivolgiamo, in questa prima fase, anche alle 130 aziende fornitrici di Enel, modulando la nostra offerta a supporto dell’intera filiera fino a garantire il più piccolo fornitore e facendo leva sul nostro modello di rating qualitativo: una forma condivisa con BCE, che consente alle aziende che investono in innovazione, sostenibilità e qualità del prodotto di migliorare il costo del credito. Grazie alla collaborazione di un partner quale Enel, confidiamo che anche altre realtà possano aderire al nostro Programma, per coinvolgere medie, piccole e anche piccolissime imprese verso il rilancio del nostro sistema economico”. LEGGI TUTTO

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    Come diversificare il portafoglio con le valute

    A cura di Manuel Pozzi, Investment Director di M&G Investments Italia
    Gli investimenti che possano offrire diversificazione, specialmente in tempi di crisi, tipicamente sono Bund, Treasury, oro e valute.

    I titoli di stato offrono rendimenti ai minimi storici e, nonostante il crescente supporto delle banche centrali, i prezzi di questi titoli non stanno andando da nessuna parte negli ultimi due mesi. Se in futuro dovesse arrivare una nuova ondata di panico sui mercati, questi titoli avrebbero meno potenziale di protezione.
    L’oro ha fatto una notevole corsa quest’anno, grazie anche agli acquisti di fondi specializzati in oro fisico. Il prezzo attuale vicino ai 2000$ l’oncia (poco meno di 60€ al grammo al cambio attuale), ne fa un bene rifugio da guardare con un po’ di attenzione, in quanto il prezzo è senz’altro ben più alto dei costi di estrazione, il che lo rende suscettibile di cali qualora dovessero ridursi sensibilmente i numerosi motivi per cui sta venendo comprato in ottica di protezione, ovvero pandemia, crisi economica, potenziali rischi inflattivi nel medio/lungo termine, monetizzazione del debito in molti Paesi, tensioni geopolitiche.In tal senso l’oro mantiene il suo stato di bene rifugio e beneficia anche della debolezza del dollaro (gli investitori esteri possono comprarlo più a buon mercato grazie a un dollaro debole), ma come sempre gli investitori farebbero bene a tenere la guardia un po’ più alta ora che i prezzi sono risaliti.

    Per quanto riguarda le valute, questa asset class ha sofferto il recupero dei mercati finanziari a partire da fine marzo.Infatti molte valute emergenti si sono indebolite per via della recessione in atto, mentre le valute “rifugio” come il Dollaro, lo Yen giapponese o il Franco svizzero hanno perso gradualmente di “utilità” per gli investitori, che hanno acquisito nuova fiducia grazie ai crescenti aiuti fiscali e monetari.In effetti queste monete avevano offerto una notevole diversificazione e protezione fino a inizio maggio, ma da quando l’Unione Europea ha mostrato segni di compattezza tramite il Recovery Fund e la decisione di emettere debito comunitario, le speranze per l’economia europea sono migliorate, di pari passo anche con i primi segnali di miglioramento dopo i periodi di lockdown più severo.
    Il contributo della diversificazione
    Ora, in un’ottica di costruzione di portafoglio, le valute potrebbero offrire un buon contributo in termini di diversificazione rispetto ai tradizionali investimenti in obbligazioni e azioni. Inoltre nell’ottica di un risparmiatore, è meglio iniziare a investire dopo che il prezzo è già sceso, pur consapevoli del fatto che non si può sapere se e quanto a lungo la fase di ribasso dei prezzi proseguirà.
    Tra le valute emergenti, molte sembrerebbero essere già sottovalutate ai valori attuali, stando a molti modelli econometrici. Il Dollaro era leggermente sopravvalutato a inizio anno e ora si sta indebolendo per via dei tassi d’interesse molto più bassi rispetto agli anni passati, oltre che per la forte monetizzazione del debito, derivante sia dall’enorme deficit fiscale di quest’anno sia dal quantitative easing della Fed.Anche il differenziale di crescita economica, che per qualche anno è stato in favore degli States, è oggi meno chiaro. Rispetto all’euro, il biglietto verde ha una storia di alta volatilità: negli ultimi 20 anni è passato da 0,8 a 1,6 e ora siamo più o meno nel mezzo.
    Tenuto conto delle incognite politiche da entrambe le sponde dell’Atlantico, potrebbe essere più saggio investire in un paniere diversificato di valute. In questo caso la gestione attiva e anche tattica è particolarmente importante.È un approccio che noi stessi adottiamo e che caratterizza il nostro modus operandi, forti di un’expertise ultraventennale in materia: nella fase attuale stiamo privilegiando la protezione, con posizioni su asset rischiosi solo in chiave tattica e solo quando le valutazioni sono molto attraenti. Questo vale per i corporate bond e anche per le valute più legate al ciclo, come per quelle emergenti.
    Inoltre, preferiamo al momento diversificare sull’Euro e altre valute europee, Yen e qualche valuta emergente, mentre siamo sottopesati sul Dollaro ma sfruttiamo anche i movimenti di prezzo intramese per aggiustare il portafoglio.
    Nei prossimi due o tre anni la strategia vincente sarà probabilmente la gestione attiva e decorrelata, che investe tenendo conto sia dei rischi geopolitici che delle opportunità dettate dalle valutazioni, sfruttando anche il momentum dei mercati. Strategia che mettiamo in pratica già da molto tempo nella nostra offerta obbligazionaria globale, che investe attivamente anche in valute. LEGGI TUTTO

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    IRETI: inaugurato nuovo pozzo di Piazza di Montechiarugolo

    (Teleborsa) – E’ stato inaugurato Lunedì 19 agosto il pozzo di Piazza di Montechiarugolo a seguito di importanti lavori di ristrutturazione da parte di IRETI, società del Gruppo IREN, che hanno risolto definitivamente il problema della presenza di nitrati nelle acque di falda. Il pozzo Piazza, scavato negli anni ’60 ad una profondità di 55 metri con un diametro di 300mm era stato fermato alla fine degli anni novanta a causa del superamento dei valori previsti dalla normativa. Nelle acque sotterranee, infatti, sono presenti naturalmente pochi milligrammi di nitrati per litro (mg/l NO3), ma le concentrazioni possono aumentare notevolmente a causa delle attività umane e soprattutto attraverso i fertilizzanti chimici ed organici utilizzati in agricoltura.Per risolvere il problema, nel 2018 sono iniziati i lavori di risanamento del pozzo mediante operazioni di spazzolatura della camicia e trattamenti specifici. Terminata la manutenzione si è proseguito con il ritubamento del pozzo con diametro 225 mm in PVC e con l’installazione di una pompa sommersa ad una profondità di 25 metri con una portata di circa 10 litri al secondo. Nel corso del 2019 si è iniziata la costruzione edile del manufatto tecnologico e quindi si è proceduto all’installazione di un impianto ad osmosi inversa mobile il quale permette di utilizzare il pozzo e immettere acqua nella rete dell’acquedotto rimanendo all’interno dei parametri previsti dalle normative vigenti (Nitrati 50 mg/l).”Festeggiamo simbolicamente insieme a tutta la comunità il ritorno all’operatività del pozzo Piazza, un impianto strategico per la rete acquedottistica comunale” sottolinea il Sindaco di Montechiarugolo Daniele Frigeri. “Ringrazio Ireti per la collaborazione che continua a dimostrare nell’ascoltare le richieste e i bisogni del territorio di cui ci siamo fatti portavoce, in particolare relativamente alle problematiche rilevate nella frazione di Basilicanova e che, grazie a questo intervento, vedono un importante passo avanti nella loro definitiva risoluzione. Estendo infine i ringraziamenti ai progettisti e alla ditta incaricata per la professionalità dimostrata di cui la qualità del risultato finale ne è testimonianza. Il nostro impegno congiunto con Ireti continua con diversi interventi attualmente in corso riguardanti la ricerca di perdite e la sostituzione di tratti ammalorati della nostra rete coscienti di quanto, oggi più che mai, sia preziosa e da preservare la risorsa idrica”.”Anche in questa occasione IRETI si è dimostrata vicina al territorio ed alle sue necessità – ha rimarcato l’Amministratore Delegato di IRETI Fabio Giuseppini – È stata recuperata una struttura da tempo inutilizzabile, installandovi un impianto ad avanzata tecnologia, per soddisfare le esigenze idriche della popolazione e delle attività, assicurando la distribuzione di acqua di buona qualità e risolvendo il problema dell’approvvigionamento idrico della frazione”.I lavori sono stati programmati da IRETI nell’ambito del piano di efficientamento degli impianti previsto da ATERSIR. Le opere civili ed idrauliche sono state affidate ad ATI Consorzio Integra Societa Cooperativa-Site SPA che ha incaricato per l’esecuzione l’impresa Montali Costruzioni. La parte di progettazione e direzione lavori è stata seguita da A.I.Erre Engineering. Presenti alla inaugurazione il Sindaco di Montechiarugolo Daniele Frigeri, Stefano Dalla Turca di ATI, Fabrizio Montali in rappresentanza dell’impresa Montali Costruzioni, Barbara Ferrari A.I.Erre engineering srl e il tecnico Mauro Adorni di IRETI. LEGGI TUTTO