Agosto 2020

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    Petrolio: “Mercato resta fragile, tante incertezze”

    (Teleborsa) – “Il mercato petrolifero è ancora fragile, restano tante incertezze“. Lo ha detto il ministro dell’energia russo, Alexander Novak, nell’aprire la riunione virtuale dell‘Opec+ a Vienna, secondo quanto riferisce Bloomberg.

    Il Ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha indicato che il taglio alla produzione potrebbe estendersi oltre aprile 2022.
    La domanda globale di “oro nero” chiuderà il 2020 accusando un calo medio record equivalente 8,1 milioni di barili al giorno, portandosi a quota 91,9 milioni di barili al giorno, 140mila barili al giorno in meno rispetto alle stime fornite in passato. E’ quanto ha stimato, nei giorni, scorsi l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) nel suo ultimo rapporto mensile, alla luce del persistere di riduzioni alle attività di trasporti conseguenti al perdurare di elevati casi di coronavirus nel mondo.

    A pesare anche la debolezza del trasporto aerei passeggeri, spiega l’AIE nello studio. L’Agenzia ha anche tagliato la previsione sulla domanda 2021 di 240 mila barili al giorno equivalenti, a 97,1 milioni di barili al giorno. LEGGI TUTTO

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    Petrolio: “Mercato resta fragile, tante incertezze”

    (Teleborsa) – “Il mercato petrolifero è ancora fragile, restano tante incertezze”. Lo ha detto il ministro dell’energia russo, Alexander Novak, nell’aprire la riunione virtuale dell’Opec+ a Vienna, secondo quanto riferisce Bloomberg.Il Ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha indicato che il taglio alla produzione potrebbe estendersi oltre aprile 2022.La domanda globale di “oro nero” chiuderà il 2020 accusando un calo medio record equivalente 8,1 milioni di barili al giorno, portandosi a quota 91,9 milioni di barili al giorno, 140mila barili al giorno in meno rispetto alle stime fornite in passato. E’ quanto ha stimato, nei giorni, scorsi l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) nel suo ultimo rapporto mensile, alla luce del persistere di riduzioni alle attività di trasporti conseguenti al perdurare di elevati casi di coronavirus nel mondo.A pesare anche la debolezza del trasporto aerei passeggeri, spiega l’AIE nello studio. L’Agenzia ha anche tagliato la previsione sulla domanda 2021 di 240 mila barili al giorno equivalenti, a 97,1 milioni di barili al giorno. LEGGI TUTTO

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    Coldiretti: -10% spesa alimentare nel 2020

    (Teleborsa) – I consumi alimentari degli italiani fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base di dati Ismea dalla quale si evidenzia un taglio complessivo della spesa a tavola di ben 24 miliardi per effetto dell’emergenza coronavirus.La spesa alimentare degli italiani – evidenzia Coldiretti – è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante che in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese che hanno avuto un crollo maggiore secondo Confcommercio.A pesare – sottolinea la Coldiretti – è stata la chiusura durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e le difficoltà del turismo, soprattutto straniero, che rappresenta una fetta importante della clientela.Con la fine delle limitazioni agli spostamenti l’effetto “scorta” legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti per la spesa domestica si è invece progressivamente affievolita per tornare – spiega la Coldiretti – su valori leggermente superiori alla media in una situazione in cui sono in calo tutti i settori del commercio al dettaglio.Una situazione che – continua la Coldiretti – sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive che – sottolinea la Coldiretti – pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.Da quando è iniziata la pandemia in Italia il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività ma l’allarme globale provocato dal Coronavirus – conclude Coldiretti – ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di interventi di sostegno per difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali. LEGGI TUTTO

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    De Lise (UNGDCEC): “bene parole Draghi, giovani siano protagonisti ricostruzione”

    (Teleborsa) – “Le parole di Mario Draghi sono assolutamente condivisibili. Privare un giovane del proprio futuro è un atto di diseguaglianza senza precedenti. Viviamo in un mondo nel quale i figli si confronteranno con condizioni economiche e sociali peggiori rispetto ai padri, è un’involuzione preoccupante. Eppure, da parte della politica manca completamente una riflessione su quanto sta accadendo e su come tutto questo inciderà sulle prossime generazioni. Quello che noi “giovani” ci aspettiamo è di fare parte della ricostruzione, perché di questo bisogna iniziare a parlare: la ricostruzione del nostro Paese e del nostro modo di vivere”. Lo afferma Matteo De Lise, Presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.

    “Oggi, in tanti parlano di giovani, ma pochi sono quelli pronti ad ascoltarli. Ci chiediamo perché le istituzioni non ci coinvolgano seriamente, in tanti – in moltissimi settori – abbiamo dimostrato di avere le capacità per decidere del nostro futuro. Siamo “giovani” ma anche padri, madri, commercialisti, avvocati, imprenditori, studenti, dipendenti, ricercatori, professori, medici, infermieri, ingegneri, architetti, notai… Crediamo di avere delle risposte, forse non saranno tutte giuste ma almeno la politica potrebbe considerare l’ipotesi di coinvolgerci davvero. Quello che noi pretendiamo è essere parte delle decisioni, nulla di meno. Una richiesta di attenzione e ascolto che ci sembra assolutamente naturale, d’altronde siamo a contatto con le forze vive dell’Italia, con quel tessuto economico che sta cercando di resistere all’onda d’urto del Covid. Insomma, siamo pronti a fare la nostra parte, a essere finalmente protagonisti in prima linea”, conclude De Lise. LEGGI TUTTO

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    De Lise (UNGDCEC): “bene parole Draghi, giovani siano protagonisti ricostruzione”

    (Teleborsa) – “Le parole di Mario Draghi sono assolutamente condivisibili. Privare un giovane del proprio futuro è un atto di diseguaglianza senza precedenti. Viviamo in un mondo nel quale i figli si confronteranno con condizioni economiche e sociali peggiori rispetto ai padri, è un’involuzione preoccupante. Eppure, da parte della politica manca completamente una riflessione su quanto sta accadendo e su come tutto questo inciderà sulle prossime generazioni. Quello che noi “giovani” ci aspettiamo è di fare parte della ricostruzione, perché di questo bisogna iniziare a parlare: la ricostruzione del nostro Paese e del nostro modo di vivere”. Lo afferma Matteo De Lise, Presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.”Oggi, in tanti parlano di giovani, ma pochi sono quelli pronti ad ascoltarli. Ci chiediamo perché le istituzioni non ci coinvolgano seriamente, in tanti – in moltissimi settori – abbiamo dimostrato di avere le capacità per decidere del nostro futuro. Siamo “giovani” ma anche padri, madri, commercialisti, avvocati, imprenditori, studenti, dipendenti, ricercatori, professori, medici, infermieri, ingegneri, architetti, notai… Crediamo di avere delle risposte, forse non saranno tutte giuste ma almeno la politica potrebbe considerare l’ipotesi di coinvolgerci davvero. Quello che noi pretendiamo è essere parte delle decisioni, nulla di meno. Una richiesta di attenzione e ascolto che ci sembra assolutamente naturale, d’altronde siamo a contatto con le forze vive dell’Italia, con quel tessuto economico che sta cercando di resistere all’onda d’urto del Covid. Insomma, siamo pronti a fare la nostra parte, a essere finalmente protagonisti in prima linea”, conclude De Lise. LEGGI TUTTO

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    Scuola, da uso mascherine a positività studenti: al lavoro su “piano riapertura”

    (Teleborsa) – Nel nostro Paese continua a tenere banco la riapertura delle scuole, fissata ad oggi al 14 settembre. Tra poco meno di un mese, dunque, la campanella tornerà a suonare per migliaia di studenti. Il tempo è poco, tante invece le incognite e i nodi da sciogliere per garantire la ripartenza in sicurezza specie considerando che la curva dei contagi – seppur con numeri più contenuti che negli altri Paesi – è tornata a salire.

    Come affrontare un caso di positività in un istituto scolastico, chi dovrà indossare la mascherina: sono alcuni dei temi al centro dell’attenzione del Comitato tecnico scientifico (CTS) che torna a riunirsi oggi occupandosi proprio delle linee guida per la riapertura in sicurezza delle scuole.
    “L’orientamento del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) è per un uso esteso delle mascherine a scuola“. Ad anticiparlo, il coordinatore del Cts Agostino Miozzo a SkyTg24. “Questa malattia ha imposto tre pilastri: il distanziamento, l’uso della mascherina e l’igiene. Sono indiscutibili e saranno validi per il mondo scolastico”, ha detto Miozzo per il quale “Sopra i sei anni sarà richiesto, in Italia come in altri Paesi, che ci imponiamo l’uso della mascherina e il distanziamento. Poi ci saranno condizioni particolari, come l’uso se c’è un ragazzo non udente in classe, l’interrogazione ,momenti del contesto locale che saranno valutati. L’indicazione però sarà: utilizziamo la mascherina perché è un importante strumento contro il virus”.

    “Abbiamo 8 milioni di ragazzi e due milioni di persone che lavorano nella scuola, non possiamo immaginare che non avremo dei casi, è quasi la certezza”, ha detto Miozzi ospite anche di Unomattina, aggiungendo che “il documento elaborato dall’ISS in collaborazione con l’Inail dice che cosa fare e come affrontare i casi che sicuramente ci saranno”.
    Il Premier Conte, intanto, conferma l’impegno del Governo per garantire il rientro a scuola. Anche il Ministro per gli Affari Regionali Boccia fa professione di moderato ottimismo. “Un secondo lockdown? Questo lo escludo” – dice Boccia ad Agorà su Rai3 per il quale “bisogna essere sempre allerta e rispettare le regole. Occore convivere con il covid che non vuol dire non vivere” LEGGI TUTTO

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    Scuola, da uso mascherine a positività studenti: al lavoro su “piano riapertura”

    (Teleborsa) – Nel nostro Paese continua a tenere banco la riapertura delle scuole, fissata ad oggi al 14 settembre. Tra poco meno di un mese, dunque, la campanella tornerà a suonare per migliaia di studenti. Il tempo è poco, tante invece le incognite e i nodi da sciogliere per garantire la ripartenza in sicurezza specie considerando che la curva dei contagi – seppur con numeri più contenuti che negli altri Paesi – è tornata a salire.Come affrontare un caso di positività in un istituto scolastico, chi dovrà indossare la mascherina: sono alcuni dei temi al centro dell’attenzione del Comitato tecnico scientifico (CTS) che torna a riunirsi oggi occupandosi proprio delle linee guida per la riapertura in sicurezza delle scuole.”L’orientamento del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) è per un uso esteso delle mascherine a scuola”. Ad anticiparlo, il coordinatore del Cts Agostino Miozzo a SkyTg24. “Questa malattia ha imposto tre pilastri: il distanziamento, l’uso della mascherina e l’igiene. Sono indiscutibili e saranno validi per il mondo scolastico”, ha detto Miozzo per il quale “Sopra i sei anni sarà richiesto, in Italia come in altri Paesi, che ci imponiamo l’uso della mascherina e il distanziamento. Poi ci saranno condizioni particolari, come l’uso se c’è un ragazzo non udente in classe, l’interrogazione ,momenti del contesto locale che saranno valutati. L’indicazione però sarà: utilizziamo la mascherina perché è un importante strumento contro il virus”.”Abbiamo 8 milioni di ragazzi e due milioni di persone che lavorano nella scuola, non possiamo immaginare che non avremo dei casi, è quasi la certezza”, ha detto Miozzi ospite anche di Unomattina, aggiungendo che “il documento elaborato dall’ISS in collaborazione con l’Inail dice che cosa fare e come affrontare i casi che sicuramente ci saranno”.Il Premier Conte, intanto, conferma l’impegno del Governo per garantire il rientro a scuola. Anche il Ministro per gli Affari Regionali Boccia fa professione di moderato ottimismo. “Un secondo lockdown? Questo lo escludo” – dice Boccia ad Agorà su Rai3 per il quale “bisogna essere sempre allerta e rispettare le regole. Occore convivere con il covid che non vuol dire non vivere” LEGGI TUTTO

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    Incidente Carnate, Trenord: istituita Commissione interna

    (Teleborsa) – In merito all’incidente avvenuto questa mattina nei pressi di Carnate, Trenord – si legge in una nota – “precisa che a bordo era presente un solo passeggero che ha riportato lievi contusioni”.”Per cause da accertare, il treno 10776 si è mosso dalla stazione di Paderno senza personale a bordo (macchinista e capotreno). I sistemi di sicurezza dell’infrastruttura sono entrati subito in funzione e hanno instradato il treno verso il binario tronco della stazione di Carnate”, prosegue la nota sottolineando che ” è stata immediatamente istituita una commissione interna per chiarire cause e responsabilità, fra cui il comportamento dell’equipaggio”. LEGGI TUTTO