Agosto 2020

Monthly Archives

More stories

  • in

    CNH Industial prosegue in rialzo con giudizio JP Morgan

    (Teleborsa) – Si muove in avanti CNH Industrial, che sta portando a casa un progresso dello 0,54%, in una giornata in cui sono pochi i segni più sul FTSE MIB. Il titolo beneficia fra l’altro di un upgrade di JP Morgan a “overweight” dal precedente “neutral”.Il confronto del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa del leader globale nel settore dei capital goods rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 6,776 Euro, con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 6,624. L’equilibrata forza rialzista del produttore di macchine movimento terra è supportata dall’incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni. Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 6,928. LEGGI TUTTO

  • in

    Nuovi dazi, Trump “grazia” l'Italia: “ora serve revoca su quelli già in essere”

    (Teleborsa) – L’Italia tira un sospiro di sollievo per la decisione del Presidente Trump di non penalizzare prodotti italiani nella revisione delle liste di merci UE colpite dai dazi Usa. Si salvano dalle tariffe vino, olio e pasta, che nelle scorse settimane avevano tremato. Lo dice la CIA-agricoltori italiani che ritiene indispensabile continuare l’azione politico-diplomatica che ha portato all’esito positivo odierno e chiede nuove soluzioni negoziali che azzerino la stangata ancora in vigore (+25%) imposta su formaggi, salumi e liquori italiani.”Serve lavorare a livello europeo – sottolinea il Presidente Dino Scanavino – per salvaguardare il nostro sistema agroalimentare, che soffre a causa delle conseguenze della pandemia. La contrazione dei consumi interni di parmigiano reggiano, grana padano, gorgonzola è stato, infatti, un ulteriore colpo per queste eccellenze italiane, già vittime della politica protezionistica Usa nel 18 ottobre 2019″.CIA, inoltre, “è preoccupata anche per i nuovi dazi annunciati su prodotti della Francia e della Germania – conclude Scanavino – che non potranno non avere ripercussioni per il nostro Paese: la chiusura dello sbocco Usa per quelle merci creerà necessariamente una sovraofferta nel mercato interno. Restiamo, comunque, fiduciosi che il lavoro negoziale del Commissario Hogan con l’amministrazione Usa possa risolvere una volta per tutte questa lunga guerra commerciale, anche in vista dell’atteso verdetto dell’arbitrato Wto sulla controversia Boeing, che dovrebbe risolversi in modo positivo per l’Europa”.Soddisfazione espressa anche da Luigi Scordamaglia, Consigliere delegato di Filiera Italia, commentando la nuova tornata di dazi USA all’UE che, nell’ambito del contenzioso Airbus, per questa volta grazia il nostro Paese colpendo duramente Francia e Germania che pagheranno il prezzo più alto.Restano invariate le aliquote sui grandi formaggi del Made in Italy come pecorino romano, parmigiano reggiano e provolone che, come i liquori, continueranno ad essere oggetto di “additional import duties” del 25%. “Salvo il vino italiano – 535 milioni di export verso gli Stati Uniti – anche se la sola minaccia di dazi ha fatto calare il prezzo d’esportazione” dice ancora il consigliere delegato.”Ora – conclude Scordamaglia – l’Italia sia sempre più determinata a chiedere la revoca dei dazi già in essere sulle nostre eccellenze, perchè è inaccettabile che ad essere colpiti siano proprio quei prodotti il cui mercato è eroso pericolosamente da fenomeni di italian sounding, (pensiamo ai liquori italiani) che solo in USA hanno un giro d’affari di 27 miliardi di euro, più di 5 volte il nostro export”. LEGGI TUTTO

  • in

    Future USA si confermano deboli

    (Teleborsa) – Si confermano incerti i Future USA in attesa della partenza di Wall Street, a dispetto dei positivi dati macroeconomici pubblicati: sussidi alla disoccupazione caduti per la prima volta sotto il milione da marzo e prezzi import-export che rallentano meno della attese.Il contratto sul Dow Jones cede lo 0,15% a 27.825 punti, mentre quello sullo S&P 500 cede lo 0,06% a 3.368 punti. In controtendenza il Future sul Nasdaq che sale dello 0,54% a 11.185 punti. LEGGI TUTTO

  • in

    Stati Uniti, domande disoccupazione in caduta sotto il milione

    (Teleborsa) – In caduta le richieste di sussidi alla disoccupazione negli USA, che si portano sotto la soglia di 1 milione per la prima volta da marzo. Nella settimana al 8 agosto, i “claims” sono risultati pari a 963.000 unità, con un forte calo di 228.000 unità rispetto al dato della settimana precedente di 1.191.000 (1.186.000 unità la prima lettura). Il dato è migliore delle attese che erano per un livello di 1,120 milioni.La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 1.252.750 unità in contrazione di 86.250 rispetto al dato rivisto della settimana precedente (1.339.000). La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente.Infine, nella settimana al 1° agosto, le richieste continuative di sussidio sono calate a 15.486.000, con un decremento di 604.000 unità rispetto al dato rivisto della settimana precedente (16.090.000). LEGGI TUTTO

  • in

    USA, prezzi import-export rallentano meno del previsto

    (Teleborsa) – Rallentano meno del previsto i prezzi import-export USA nel mese di luglio. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato un +0,8% su mese dal +1,4% di giugno. Le attese degli analisti erano per un +0,6%.Su base annua, i prezzi import registrano una variazione pari a -3,3% da -3,8%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato un +0,2%.I prezzi export hanno riportato un incremento dello 0,8% contro il +1,2% del mese precedente ed il +0,4% del consensus.Su anno il dato evidenzia un decremento del 4,4% in linea con il precedente. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni sono saliti dello 0,7%. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Coronavirus non piega la testa: dagli Usa al Bhuthan. Premier francese preoccupato

    (Teleborsa) – I morti per coronavirus negli Stati Uniti potrebbero aver già superato quota 200.000, ben oltre i 166.038 conteggiati dalla Johns Hopkins University. A fare i conti è il New York Times, secondo il quale molti stati sono indietro di settimane – se non di mesi – nel riportare il numero dei morti.Non usa giri di parole il Primo Ministro francese, Jean Castex, che prendendo la parola durante una visita a Montpellier ha usato frasi che non lasciano spazio ad interpretazioni: “La situazione epidemiologica sta evolvendo nella cattiva direzione”, ha detto chiedendo ai prefetti di “estendere il più possibile l’uso della mascherina”.Numeri impressionanti, specie tenendo conto del rapporto tra popolazione e malati, anche in Israele che, con quasi 9 milioni di abitanti, ha superato il numero di contagi della Cina toccando quota 85.354, dopo gli ultimi 1.641 casi.Anche il Bhuthan, per la prima volta dallo scoppio della pandemia, è da oggi in lockdown. La decisione dopo che una cittadina del piccolo regno sull’Himalaya, rientrata dal Kuwait e rilasciata dalla quarantena dopo 30 giorni, è risultata positiva dopo altri dieci giorni. Il Paese di 800mila abitanti ha registrato solo 113 casi di coronavirus oltre ad essere uno dei pochi a non aver avuto morti. LEGGI TUTTO

  • in

    Azionario europeo, le migliori opportunità secondo Hedge Invest

    A cura di Paul Marriage e Fred Batoua di Hedge Invest Sgr
    Il primo semestre del 2020 lascerà senz’altro un ricordo indelebile nella memoria degli investitori, date le straordinarie turbolenze che si sono registrate sia dal punto di vista macroeconomico che sui mercati finanziari. La risposta delle autorità d’altra parte è stata altrettanto straordinaria.Gli stimoli globali infatti hanno ormai raggiunto i 18.000 miliardi di dollari, di cui 10.000 miliardi di tipo fiscale e 8.000 miliardi di tipo monetario. Nel complesso, si tratta una cifra pari a circa il 20% del Pil mondiale.In Europa, gli asset della Bce sono cresciuti fino a 6.300 miliardi di euro, vale a dire il 54% del Pil dell’Eurozona, con un aumento del 40% rispetto ai livelli pre-Covid.

    Questo enorme volume di stimoli ha avuto un impatto molto significativo sia a livello economico che finanziario, che può essere riassunto in quattro punti principali:
    1. Un recupero ‘da record’ dell’indice Pmi dopo il crollo di aprile2. Una forte compressione della volatilità sui mercati e un restringimento altrettanto marcato degli spread sul credito;3. Una notevole spinta ai mercati azionari, che li ha portati a recuperare nonostante i risultati negativi sugli utili che continuano ad emergere4.Una netta sovraperformance dei titoli tech rispetto al resto del mercato, favorita anche dall’accelerazione della digitalizzazione e dalla diffusione dello smart working.

    La supremazia dei titoli tech a livello di performance a partire dall’inizio della pandemia è un dato tanto evidente quanto discusso. A nostro avviso, nel complesso non si può affermare che le valutazioni in questo settore siano ingiustificate o su livelli paragonabili a quelli dell’ultima bolla tecnologica, scoppiata nel 2000. Infatti, se si prendono come esempio i cosiddetti FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google), questi titoli rappresentano circa il 25% della capitalizzazione dell’S&P500, ma ad essi è anche riconducibile circa il 25% degli utili dell’indice, una percentuale che sale addirittura all’80% se si considera solo il 2020.
    I titoli tecnologici in Europa
    In Europa il settore tech ha un peso sicuramente minore negli indici – cosa che contribuisce a spiegare il ritardo dell’azionario europeo rispetto a quello statunitense. Tuttavia, anche nel Vecchio Continente non mancano le società tech interessanti che hanno potuto beneficiare delle circostanze straordinarie degli ultimi mesi.
    Tra queste spiccano il colosso spagnolo delle torri di telecomunicazione Cellnex e il ‘supermercato online’ britannico Ocado, la cui forza non sta solo nella fitta rete distributiva, ma anche nei software proprietari su cui è basato il modello di business. Sono interessanti anche la società di welfare Edenred, l’operatore di mercati online Adevinta e il provider IT tedesco Sap. Dall’altro lato, occorre essere consapevoli che altre società in questo settore hanno ormai effettivamente raggiunto valutazioni elevate, quindi non risultano più altrettanto attraenti, ad esempio Ayden e ASML. Ciò mette in evidenza la necessità di adottare un approccio estremamente selettivo e bottom-up per destreggiarsi tra le distorsioni che caratterizzano i mercati attuali.Con lo stesso approccio è possibile individuare diverse opportunità anche tra i titoli più ciclici, gli apparenti ‘sconfitti’ degli ultimi mesi. Sullo sfondo di un quadro macroeconomico in miglioramento, vediamo un outlook positivo per i gruppi industriali Saint-Gobain e Schneider Electric e le società automotive Peugeot e Volvo.
    L’impatto del Recovery Fund da 750 miliardi
    Guardando avanti, uno dei principali driver per il mercato europeo nel medio termine sarà il Recovery Fund da 750 miliardi recentemente attivato dall’Unione. Gli investimenti si concentreranno su temi come transizione energetica, efficienza energetica degli immobili e mobilità elettrica, in linea con il Green Deal promosso dalla Commissione Europea.A beneficiarne saranno quindi soprattutto alcuni settori: tra questi, il comparto energia e utility, quello delle infrastrutture e dei materiali per l’edilizia, e l’automotive. Sarà cruciale quindi individuare le società meglio posizionate per intercettare la spinta dei fondi messi a disposizione.Un buon esempio è la società di energia solare spagnola Solaria, che ha già ottenuto l’autorizzazione a triplicare la propria capacità produttiva e dovrebbe quindi incrementare significativamente i propri utili.Anche Vestas, uno dei due principali player sul mercato europeo nell’ambito delle turbine eoliche, è molto attraente: oltre a vendere gli impianti, la società ne cura il servizio e la manutenzione, un business che offre margini tre volte superiori alla semplice vendita e un flusso di entrate molto più costante nel tempo.Tra i beneficiari del Recovery Fund vediamo anche la società spagnola di energia rinnovabile EDPR e Kingspan, leader nell’ambito dei materiali isolanti. LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari prosegue debole. Scambi al ribasso per l'azionario europeo

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, in attesa della partenza di Wall Street, che ieri ha aggiornato i massimi storici sul S&P 500. L’andamento dei mercati non sembra per ora confortato da un deciso cambio di passo dell’economia, a parte qualche dato macroeconomico positivo, e questo impensierisce gli operatori di mercato e sembra presagire una bolla.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,183. Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +141 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,97% dopo l’asta del Tesoro che ha sancito un calo dei rendimenti verso lo zero.Tra i mercati del Vecchio Continente pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,21%, Londra scende dell’1,02%, tentenna Parigi, con un modesto ribasso dello 0,23%. A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 20.374 punti, con uno scarto percentuale dello 0,31%.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banco BPM (+3,57%), sempre sulla scommessa di nuove operazioni di consolidamento.Corrono anche Mediobanca (+1,27%), Hera (+1,24%) ed Atlantia (+1,00%), quest’ultima dopo che S&P ha migliorato l’outlook sul rating a Developing.Fra i peggiori Tenaris, che continua la seduta con -1,24%.Calo deciso per Saipem, che segna un -1,19%.Sotto pressione Unicredit, con un forte ribasso dell’1,17%.Soffre Amplifon, che evidenzia una perdita dell’1,12%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Banca Popolare di Sondrio (+2,98%), Tinexta (+2,40%), Illimity Bank (+1,77%) e Sesa (+1,45%).Scivola doValue, che continua la seduta con -2,10%.Lettera su Falck Renewables, che registra un importante calo del 2,02%.Preda dei venditori B.F, con un decremento dell’1,64%.Si concentrano le vendite su Garofalo Health Care, che soffre un calo dell’1,28%. LEGGI TUTTO