Agosto 2020

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    Lavoro, CNEL: su smart working passare da emergenza a normalità

    (Teleborsa) – “La pandemia da Covid-19 ha cambiato radicalmente il lavoro e l’organizzazione aziendale, nelle imprese come nelle pubbliche amministrazioni. Lo smart working è stato uno strumento molto utile durante l’emergenza, ora occorre renderlo strutturale. Il grande numero di contratti scaduti e la nuova stagione della contrattazione che si sta aprendo non può non tenerne conto”. Ad affermarlo è il Presidente del CNEL Tiziano Treu in occasione dell’uscita del nuovo numero del Notiziario su Mercato del lavoro e contrattazione che dedica ampio spazio al tema del lavoro agile.In Italia, prima che l’emergenza sanitaria costringesse al lockdown, lavoravano da remoto circa 500mila lavoratori, mentre nelle settimane di isolamento imposto da Covid-19 si stima che i lavoratori a distanza abbia­no raggiunto gli 8 milioni.La gran parte degli smart workers – l’82% – ha iniziato a lavorare da casa solo a seguito dell’emergenza sanitaria. Nel 37% dei casi, lo smart working è stato attivato in modo concordato con il datore di lavoro, nel 36% dei casi in modo unilate­rale dal datore di lavoro e solo nel 27% dei casi l’at­tivazione è stata prece­duta da una negoziazione alla quale ha partecipato il sindacato, come emerge dal sondaggio CGIL – Fondazione Di Vittorio. LEGGI TUTTO

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    BPER, finanziamento alla Spal con garanzia SACE

    (Teleborsa) – BPER Banca ha definito con S.P.A.L. srl un’operazione di finanziamento a lungo termine di circa 3 milioni di euro, assistita dalle garanzie di SACE nell’ambito del programma Garanzia Italia.Il finanziamento – si legge nella nota – “è tra i primi in Italia in ambito sportivo e promuoverà il progetto di sviluppo industriale del Club. Nello specifico, il supporto finanziario di BPER, gruppo bancario fortemente vicino alla società biancazzurra, verrà impiegato nella gestione dei costi del personale, nel capitale sociale e negli investimenti: questo permetterà alla società di affrontare con flessibilità e proattività la temporanea crisi di liquidità dovuta all’emergenza Covid-19”.Paolo Barchi, Responsabile della Direzione Regionale Emilia Est di BPER Banca ha affermato: “Siamo orgogliosi di dimostrare concretamente la nostra vicinanza al territorio ferrarese. Con questa operazione di finanziamento BPER Banca ha infatti sostenuto la SPAL, simbolo calcistico della città da oltre 100 anni, in un momento particolarmente delicato per il contesto sociale ed economico sia nazionale sia locale, sfruttando al meglio le opportunità offerte dal Decreto Legge Liquidità, in particolare la garanzia SACE”.Per Walter Mattioli, Presidente di S.P.A.L. Srl “il finanziamento di BPER con garanzia Sace – approfondisce il presidente biancazzurro – è un’operazione importante per continuare a finanziare la nostra crescita. Il sostegno del gruppo bancario BPER, da sempre vicino a SPAL, conferma il supporto anche in una situazione impegnativa e straordinaria. Abbiamo lavorato assiduamente a stretto contatto con BPER: un percorso che ha permesso di raggiungere un risultato molto importante, tra i primi a livello nazionale”. LEGGI TUTTO

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    Asset Air Italy poco appetibili

    (Teleborsa) – Nessuna offerta è prevenuta per il polo manutentivo di Air Italy a Olbia. Un asset che in questo particolare momento del trasporto aereo sembra non rientrare negli interessi delle compagnie aeree, nonostante il valore delle competenze che affonda le proprie radici in Meridiana maintenence.Stessa sorte anche per l’unico asset immobiliare che afferisce alla compagnia aerea in liquidazione, vale a dire il palazzo ex sede Eurofly, in via Ettore Bugatti a Milano. Dopo la restituzione a Qatar Airways degli aeromobili 737 Max (fermi da marzo 2019) e A330, restano appetibili gli slot dell’aeroporto di Milano-Linate, che non possono essere ceduti ad Alitalia che possiede già il 65% delle fasce orarie del city airport milanese, e quelli relativi ai collegamenti con gli Usa, legati al certificato di operatore aeronautico ancora in possesso di Air Italy. LEGGI TUTTO

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    Inflazione, UNC: la classifica delle città e regioni più care

    (Teleborsa) – L’inflazione in Italia è negativa per il terzo mese consecutivo (non accadeva da giugno 2016) a causa della pesante contrazione dei prezzi dell’energia e della moderata crescita dei prezzi degli alimentari. Secondo la lettura finale dell’Istat, nel mese di luglio, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e dello 0,4% su base annua (da -0,2% del mese precedente). La stima preliminare era -0,3%.Per l’Unione Nazionale Consumatori (Unc) è “molto positivo il raffreddamento del carrello della spesa, da +2,1% di giugno a +1,2%, dato che aiuta la casalinga di Voghera a contenere il rincaro della spesa di tutti i giorni”. Secondo i calcoli di Unc, per una coppia con due figli la deflazione consente un risparmio di 153 euro su base annua, anche se il carrello della spesa a +1,2% incide ancora sugli acquisti di tutti i giorni, che segnano in aumento di 117 euro, anche se a giugno era ben maggiore. Per una coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, la minor spesa è di 149 euro, anche se il rialzo per le compere quotidiane è di 106 euro, per una famiglia media la deflazione a 0,4% permette un ribasso del costo della vita complessivamente pari a 127 euro, anche se 88 euro in più vanno spesi per i beni alimentari e per la cura della casa e della persona”.La mappa dei rincari – Per quanto riguarda le città e le regioni, invece, non tutte sono in deflazione. Per questo l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Tra le regioni più costose, con un’inflazione a +0,7%, il Trentino che registra, per una famiglia media, un rialzo pari a 190 euro su base annua. Segue la Campania, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,2% implica un incremento del costo della vita pari a 40 euro, terza la Calabria (+0,2%), con un rincaro annuo, per la famiglia tipo, di 39 euro.In testa alle città più care (con più di 150 mila abitanti più care), Bolzano, che, con un’inflazione pari a +0,8%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia media, a 254 euro. Segue Napoli, dove il rialzo dei prezzi dello 0,5% determina un aggravio annuo di spesa pari a 109 euro, medaglia di bronzo a Trento, dove il +0,4% genera una spesa supplementare, per una famiglia tipo, pari a 93 euro. LEGGI TUTTO

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    Liquidità, MEF: 2,7 milioni le domande per moratorie prestiti

    (Teleborsa) – Si attestano a volumi elevati, 2,7 milioni per un valore di circa 298 miliardi, le domande di adesione alle moratorie sui prestiti e supera quota 68 miliardi di euro il valore delle richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso Garanzia Italia di Sace sono state concesse garanzie per 12,4 miliardi di euro, su 415 richieste ricevute.Questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force per l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace.La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai dl Cura Italia e Liquidità, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, al 31 luglio sono pervenute più di 2,7 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per circa 298 miliardi. Si può stimare che, in termini di importi, circa il 93% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 3% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame.Più in dettaglio, il 44% delle domande provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 195 miliardi). Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL Cura Italia (oltre 1,25 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per oltre 158 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI (50 mila) hanno riguardato oltre 12 miliardi di finanziamenti alle PMI.Le domande delle famiglie riguardano prestiti per circa 94 miliardi di euro. Le banche hanno ricevuto circa 207 mila domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio stabile e pari a circa 94 mila euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie hanno raccolto quasi 461 mila adesioni, per circa 19 miliardi di prestiti.Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari per l’accesso al Fondo di Garanzia per le PMI abbiano continuato a crescere nella settimana dal 24 al 31 luglio, fino a 1,14 milioni, per un importo di finanziamenti di quasi 85 miliardi. I prestiti erogati sono aumentati in modo ancora più rapido. Al 31 luglio è stato erogato oltre l’87% delle domande per prestiti interamente garantiti dal Fondo. La percentuale di prestiti erogati risulta in ulteriore crescita rispetto alla fine della settimana precedente, sia in termini di numeri di richieste sia in termini di importi.Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 970.096 le richieste di garanzie pervenute dagli intermediari al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 11 agosto 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 68,4 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 965.194, pari ad un importo di circa 67,8 miliardi di euro. Di queste, oltre 817.652 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 16,2 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore. Al 12 agosto sono state accolte 956.503 operazioni, di cui 951.886 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.Salgono a circa 12,4 miliardi di euro, per un totale di 415 operazioni, i volumi complessivi delle garanzie nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 6,7 miliardi di euro riguardano le prime tre operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5.000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 5,7 miliardi di euro circa i volumi complessivi garantiti in procedura semplificata, a fronte di 412 richieste di Garanzia gestite ed emesse entro 48 dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituzioni finanziarie e società di factoring e leasing. LEGGI TUTTO

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    5G, Ericsson taglia traguardo 100 accordi commerciali con operatori unici

    (Teleborsa) – Importante traguardo per la multinazionale svedese Ericsson in ambito 5G che ha sottoscritto il 100° contratto o accordo commerciale con operatori unici. “In questa cifra – si legge nella nota – sono inclusi 58 contratti comunicati pubblicamente e 56 reti 5G live, che coprono cinque continenti”.L’obiettivo, prosegue il comunicato – “è stato raggiunto il 12 agosto con l’annuncio dell’accordo 5G con Telekom Slovenia. Ericsson ha lavorato con i principali partner strategici degli operatori sin dall’inizio delle attività di Ricerca & Sviluppo sul 5G. Il primo annuncio pubblico di partnership per il 5G dell’azienda risale al 2014”.Alle partnership e protocolli di intesa (MoU) iniziali, sono seguiti i test e le sperimentazioni della tecnologia 5G New Radio (NR), gli annunci di accordi commerciali e l’implementazione delle reti. I primi lanci di reti commerciali live sono stati comunicati nel 2018.I contratti siglati dalla multinazionale “riguardano implementazioni sia della Radio Access Network (RAN) che della rete Core, abilitate dai prodotti e dalle soluzioni Ericsson Radio System e dal portafoglio di soluzioni Ericsson per la Core network”.Le implementazioni 5G di Ericsson includono il 5G Non-Standalone, il 5G Standalone e la tecnologia Ericsson Spectrum Sharing. Previste anche funzionalità cloud native con il dual-mode 5G Core di Ericsson.Ericsson – si legge ancora – ” ha implementato il 5G nelle bande alte, medie e basse in ambienti urbani, suburbani e rurali, supportando lo sviluppo di casi di business basati su banda larga mobile avanzata e fixed wireless access. In alcuni mercati 5G particolarmente avanzati, gli operatori offrono servizi di realtà aumentata e realtà virtuale abilitati dal 5G nei settori dell’istruzione, dell’intrattenimento e del gaming”.Börje Ekholm, Presidente e CEO di Ericsson, afferma: “Sin dal primo giorno, le esigenze dei nostri clienti sono state fondamentali per lo sviluppo e l’evoluzione della tecnologia 5G di Ericsson su tutto il portafoglio. Siamo orgogliosi che questo impegno abbia portato 100 operatori unici a scegliere a livello globale la nostra tecnologia per guidare le loro ambizioni di successo nel 5G. Continuiamo a mettere i nostri clienti al centro della scena per aiutarli a offrire i vantaggi del 5G ai loro abbonati, all’industria, alla società e ai paesi come infrastruttura nazionale critica”. LEGGI TUTTO

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    Eco e Sisma Bonus, sostegno a piccole imprese: Intesa Sanpaolo e Confapi insieme

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo e Confapi hanno siglato un accordo per il supporto e l’assistenza alle imprese per gli interventi previsti dai meccanismi Eco Bonus e Sisma Bonus introdotti dal Decreto Rilancio. La partnership offre alle aziende del sistema Confapi un pacchetto di soluzioni per rendere liquidi i crediti di imposta acquisiti tramite lo sconto in fattura e l’accesso a linee di finanziamento ad hoc. In questo modo sarà possibile consentire a tutta la filiera dell’edilizia di poter immediatamente disporre della liquidità necessaria per aprire i cantieri.In particolare – precisa la nota – nell’ambito delle iniziative a supporto degli interventi “Eco- Sisma Bonus” Intesa Sanpaolo propone soluzioni di finanziamento per sostenere le aziende nella fase di esecuzione dei lavori e rendere liquidi i crediti di imposta acquisiti tramite lo sconto in fattura, immettendo liquidità nel sistema.Nel dettaglio, Intesa Sanpaolo condivide con gli associati Confapi le seguenti formule prevedendo: finanziamenti nella forma di “anticipo contratti” finalizzati ad accompagnare le imprese nella gestione degli appalti e nell’esecuzione dei lavori, anche con il sostegno del Fondo Centrale di Garanzia; l’acquisto dei crediti d’imposta afferenti agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio e liquidazione degli stessi con la formula della cessione pro-soluto. Questa soluzione comprende tutti i crediti fiscali afferenti al sistema Casa; un servizio di assistenza per le imprese mediante l’utilizzo di una piattaforma dedicata grazie alla collaborazione con Deloitte, primario partner forte di una consolidata esperienza nel settore, per la gestione dei passaggi amministrativi e delle certificazioni necessarie in ordine alla gestione fiscale dei crediti di imposta.In aggiunta, per agevolare gli investimenti in beni strumentali funzionali agli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica degli edifici, Intesa Sanpaolo fornisce le seguenti soluzioni abbinabili alle misure del Decreto Liquidità: un finanziamento a medio-lungo termine con una durata fino a 72 mesi e preammortamento sino a 36 mesi; prodotti di leasing e di reverse factoring o confirming per il sostegno ai fornitori.”Particolare attenzione – prosegue la nota – sarà rivolta all’individuazione di soluzioni volte alla realizzazione di nuovi progetti o al miglioramento delle strutture produttive con possibilità di ricorrere fino al 31 dicembre alla garanzia gratuita del Fondo di Garanzia o a SACE. Inoltre, grazie al consolidato rapporto con il Gruppo BEI, Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese associate e di tutta la filiera finanziamenti a medio lungo termine o leasing finanziario”.Non solo. Per dare ulteriore slancio alle imprese associate, l’accordo prevede anche la partecipazione al Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo che, avviato a fine 2015, consente alle aziende che investono in innovazione, sostenibilità e qualità del prodotto di migliorare il costo del credito con una forte attenzione allo sviluppo delle filiere green. In questa cornice, le sinergie fra il primo gruppo bancario italiano e Confapi comprenderanno anche la condivisione di strumenti di finanziamento denominati Sustainability Loan per investimenti in progetti d’impresa che agevolino il perseguimento di obiettivi sostenibili in logica ESG (Environmental Social Governance).Maurizio Casasco, Presidente di Confapi: “Ci attiviamo per rendere operativa e vantaggiosa per le aziende Confapi una misura chiave per il rilancio dell’edilizia, settore fondamentale per la nostra economia. In questo percorso siamo accompagnati da una grande banca che, con il suo patrimonio di competenze e la sua forza, saprà sostenere efficacemente i nostri imprenditori”.Per Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “In questa delicata fase di rilancio dell’economia, la nostra priorità, come prima banca del Paese, è favorire sempre il credito e, in questo, le iniziative con le associazioni di categoria sono fondamentali. L’accordo di oggi con un partner quale Confapi ci permette di rafforzare ulteriormente il rapporto con la piccola e media industria italiana, mettendo in campo le migliori soluzioni di sostegno alle imprese. Fra queste, riserviamo agli associati i finanziamenti “Sustainability Loan” per favorire la transizione “green” delle imprese. L’attenzione al tema dello sviluppo sostenibile sarà, infatti, un passo cruciale anche per il rilancio delle PMI che si orientano verso il miglioramento in ambito sociale e di governance”.(Foto: © Roman Babakin/123RF) LEGGI TUTTO

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    CDP, finanziamento da 10 milioni a Gruppo F.lli Ibba con Garanzia SACE

    (Teleborsa) – Cassa Depositi e Prestiti ha sostenuto i piani di crescita del Gruppo F.lli Ibba – tra i principali operatori nel Centro Italia della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) alimentare attraverso ’appartenenza al Gruppo CRAI – tramite un contratto di finanziamento di complessivi 10 milioni di euro, della durata di 72 mesi, assistito dalla garanzia di SACE nell ambito del programma Garanzia Italia. Il rilascio della garanzia è stato processato digitalmente e in breve tempo. Le risorse saranno impiegate per il completamento di investimenti previsti dal Piano Industriale 2020-2022, finalizzati alla crescita dimensionale del Gruppo.Il finanziamento – precisa la nota – “si inserisce nella più ampia attività che Cassa Depositi e Prestiti sta svolgendo a supporto delle imprese italiane per garantire loro ulteriore liquidità e per sostenere la ripartenza del tessuto economico del Paese, in questa particolare fase emergenziale dovuta alla crisi epidemiologica”.Il nuovo Piano Industriale 2020-2022 del Gruppo sardo – che vanta una rete di oltre 250 punti vendita, diretti o gestiti tramite imprenditori partner, prevalentemente in Sardegna e nel Lazio, con un fatturato consolidato di oltre 350 milioni di euro – mira ad una crescita organica con l’apertura di nuovi punti vendita per rendere maggiormente capillare la propria rete diretta, in particolare nel Lazio, arrivando a superare le 300 unità a fine piano. Anche grazie a questa operazione, il Gruppo si pone l’obiettivo di rafforzare il posizionamento competitivo dei diversi marchi con particolare attenzione alla sostenibilità e allo sviluppo di prodotti legati al territoriomantenendo inalterata la filosofia dell’”healthy food Made in Italy”.Per Nunzio Tartaglia, Responsabile CDP Imprese “l’operazione appena conclusa conferma la volontà di CDP di sostenere le migliori Mid Cap italiane su tutto il territorio nazionale. F.lli Ibba, storica realtà della Sardegna ora guidata dalla seconda generazione, ha saputo negli anni costruirsi un posizionamento competitivo anche al di fuori della propria regione, mirando sempre ad una crescita organica e sostenibile. Il nuovo Piano Industriale, seppur rivisitato a seguito del Covid19, conferma la volontà della Famiglia Ibba di continuare ad investire nella crescita ed espansione del Gruppo, cogliendo le sfide e le opportunità che il mercato offre, nonché affrontando al meglio l’attuale crisi emergenziale e guardando al futuro con ottimismo. Inoltre, l’operazione è per CDP motivo di orgoglio, trattandosi del primo finanziamento corporate concesso in Sardegna a seguito dell’apertura ad inizio 2020 del nostro “Spazio CDP” di Cagliari presso la Fondazione Sardegna, a conferma della vicinanza da sempre manifestata a favore dei territori”.”Esprimiamo soddisfazione per la fiducia dimostrata da Cdp nei nostri confronti, che ha riconosciuto la solidità della nostra realtà e dei progetti in corso – ha commentato il Presidente del CdA di F.LLI IBBA Giangiacomo Ibba- e proseguiamo con convinzione nel percorso di crescita intrapreso che prevede ulteriori investimenti e sforzi economici per consolidare il nostro modello di business, rafforzare il nostro brand anche al di fuori dei nostri confini regionali, nonché a difesa del nostro posizionamento competitivo rispetto al possibile ingresso di operatori esteri, sempre in ottica di sostenibilità di medio lungo termine, tutti ingredienti che ci hanno dato laforza per superare con serenità l’attuale fase di crisi pandemica”.Simonetta Acri, Chief Mid Market Officer di SACE ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di sostenere il Gruppo F.lli Ibba, storica azienda nel GDO della Sardegna che punta a una crescita organica e alla promozione del Made in Italy. Con quest’operazione SACE, in sinergia con CDP, conferma il suo supporto alle imprese italiane anche e soprattutto in questa fase così delicata dell’economia nazionale”.(Foto: Greta Gabaglio/123RF) LEGGI TUTTO