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Ferrovie, meno treni ma più intensa attività Polfer in periodo di emergenza sanitaria

(Teleborsa) – Viaggi in treno ridotti al lumicino per le restrizioni da contagio coronavirus ma non certo meno attivo il lavoro di donne e uomini della Polizia ferroviaria impegnati in una ininterrotta vigilanza. Oltre 18 i kg di sostanze stupefacenti sequestrate, 218 gli arrestati, circa 4.000 indagati e oltre 515.000 identificati. E’ il bilancio dei primi tre mesi 2020 di attività del personale della Polizia di Stato sui treni e nelle stazioni, rafforzata in questo periodo di emergenza sanitaria per il controllo dei viaggiatori che abbiano o meno comprovata necessità di spostamento.

Quasi cinquantamila i servizi di pattugliamento organizzati nelle stazioni e oltre diecimila a bordo dei treni per un totale di 21.049 convogli scortati, 3.242 i servizi anti borseggio, 2.134 le sanzioni comminate, 551 gli stranieri irregolari rintracciati, 187 i minori non accompagnati e restituiti alle famiglie.

Tra le storie “a lieto fine” quella di una bimba di 9 anni che, rimasta da sola a bordo del treno su cui viaggiava con il padre, sceso un attimo durante una fermata, grazie al rapido intervento degli agenti Polfer ha potuto presto riabbracciare il genitore. Come quella di un anziano passeggero rintracciato e messo in salvo a Venezia mentre, incurante del pericolo di essere investito, si era avventurato tranquillo su un sentiero di servizio tra i binari per raggiungere la stazione. A Roma, una mamma disperata ha invece trovato negli Uffici della Polizia Ferroviaria un posto sicuro dove far mangiare il proprio bimbo, affamato per la chiusura di tutti gli esercizi commerciali della zona della stazione Termini.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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