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Industria, crolla produzione nel 2019. Confcommercio: prospettive non favorevoli

(Teleborsa) – Brutte notizie per l’economia italiana con la produzione industriale che nel 2019 scende dell’1,3%, primo calo dal 2014. A certificarlo sono i dati Istat. Crollo anche a dicembre: la produzione industriale nell’ultimo mese dell’anno scende del 2,7% rispetto a novembre.

“Con dicembre 2019 l’indice della produzione industriale torna ai livelli di metà 2016. Al di là di particolari effetti di calendario, il dato rispecchia la deludente dinamica del complesso dell’economia lo scorso anno, durante il quale solo i consumi delle famiglie hanno mostrato una debole tenuta. Non sembrano favorevolmente orientate le prospettive a breve termine, considerando anche gli impulsi negativi generati dalla crisi sanitaria che sta determinando, tra l’altro, una grave caduta del volume d’affari delle filiere del turismo e della ristorazione”. E’ commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio.

Investimenti e interventi per rimettere in moto la ripresa attraverso le piccole imprese, le più rapide ad adeguarsi alle esigenze del mercato: questa la richiesta della Cna alla luce dei dati negativi sulla produzione industriale nel 2019 nell’auspicare che “il Governo intervenga con forza e immediatezza al fine di innescare una decisa retromarcia rispetto a una situazione che, applicando gli standard del PIL, si potrebbe definire recessiva. Dal fisco al lavoro è necessaria una scossa positiva, servono investimenti e interventi per rimettere in moto la ripresa attraverso le imprese che più rapidamente sono in grado di adeguarsi alle esigenze del mercato. Vale a dire le micro, piccole e medie imprese, ossatura del sistema produttivo”.

Di vera e propria “ecatombe” per l’industria italiana aveva parlato il Codacons. In controtendenza, con l’andamento generale vola la produzione alimentare Made in Italy che fa segnare nel 2019 un balzo record del 3%, il miglior risultato tra tutti i comparti, come sottolinea Coldiretti nel ribadire che il cibo è diventato la “prima ricchezza del Paese”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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