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Nadef, Gualtieri: patto fiscale sul fisco, previsione sul Pil “prudente”

(Teleborsa) – Nadef e Ecofin al centro della conferenza stampa tenuta questo pomeriggio dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ma anche un nuovo piano per il taglio delle tasse finanziato con un fondo ad hoc da alimentare con i proventi della lotta all’evasione

Il ministro Gualtieri ha infatti dato alcune indicazioni sull’attesa riforma fiscale: “ci sono risorse – ha spiegato il ministro – per avere una riforma che non sia a costo zero ma che abbia quanto necessario per finanziarsi”. Una seconda tranche di finanziamenti arriverà da un “meccanismo diverso rispetto al passato” ha detto il ministro: “quanto più ci sarà adesione alle iniziative del governo, come quella sui pagamenti elettronici, e uno sforzo comune per affrontare la cifra monstre dell’evasione, tanto più la nostra riforma potrà essere ambiziosa”.

“Il Governo – ha spiegato il ministro – intende infatti stabilire un patto fiscale con i cittadini italiani che premi la fedeltà fiscale e contributiva delle imprese e dei lavoratori”.

“Lo slogan pagare meno e pagare tutti è noto – ha aggiunto Gualtieri – la riduzione del cuneo è stata finanziata in buona misura dalle risorse della lotta all’evasione. E si è rivelato un buon metodo”. Il ministro ha indicato come orizzonte temporale per l’introduzione della riforma il prossimo triennio.

Sulla Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza approvata ieri sera in Consiglio dei Ministri ha dichiarato che la previsione del Governo è stata prudente, “perché i dati sul terzo trimestre e la previsione del quarto trimestre, che è molto prudente, ci consentirebbero di parlare di un dato migliore, o meno peggiore visto che sarebbe comunque una caduta del Pil“.

Il ministro ha definito “significativa” la traiettoria di discesa del debito disegnata nella Nadef: “mostriamo come discenda da un andamento di finanza pubblica che per la prima volta non è basato su una irrealistica e consistente correzione che si suppone che qualcuno farà un giorno ma su un percorso realistico”. Gualtieri assicura: “abbiamo le risorse per le politiche fiscali dei prossimi anni”, grazie anche all’eliminazione della clausola di salvaguardia che, spiega il ministro, “ci consente di fare una programmazione di medio periodo”.

Il ministro ha poi espresso soddisfazione per i risultati emersi dalle riunioni di Eurogruppo e Ecofin: per Gualtieri, infatti, l’intesa raggiunta “migliora ulteriormente” il compromesso raggiunto a luglio dai leader europei sul Recovery Fund su quota di anticipo – che passa dal 10% del 70% del piano al 10% del 100% – e procedure sugli esborsi, in merito alle quali è stato fissato un limite di 3 mesi in cui si può attivare il “freno”. “La Commissione ha assicurato che questi limiti sono massimi”, ha aggiunto il ministro. I tempi di attuazione non preoccupano il titolare del ministero di via XX settembre: “ci vorrà un po’ di tempo ma non pensiamo che questo produrrà un ritardo tale da far venire meno la pianificazione del Recovery Fund”.

“Pianificheremo 205,4 miliardi di euro e quindi tutte le risorse – ha spiegato Gualtieri in merito alle dimensioni del piano italiano – Verranno distribuite nel modo più coerente per massimizzarne l’impatto sulla crescita e renderle coerente con la strategia di finanza pubblica”. Tra le misure da inserire nel piano anche il Superbonus del 110%: “è una misura nuova presa per la crisi, piuttosto costosa ma anche efficace, ed è una misura perfetta per essere sostenuta con i loans“.

Infine, Una battuta anche sul MES: “lo abbiamo già usato, vorrei dire provocatoriamente” ha detto il ministro spiegando come solo il fatto che esista come “rete di protezione”, “ha contribuito a stabilizzare i mercati”.

“Lo stato italiano non ha alcun problema di liquidità – ha comunque assicurato il ministro Gualtieri – ed ha pieno accesso ai mercati e tutte le risorse necessarie”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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