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Oro e petrolio in rialzo su tensioni in Medio Oriente

(Teleborsa) – Corsa ai beni rifugio sui mercati finanziari mondiali in vista dei una possibile escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Iran. Gli investitori stanno acquistando oro (1576,50 dollari) e yen (USD/JPY a 108) mentre il prezzo del petrolio s’infiamma, con il WTI a 63,84 dollari (+1,25%) e il Brent a 69,58 dollari (+1,43%).

Immediate le conseguenze sulla vita dei cittadini, con l’aumento del prezzo dei carburanti destinato a contagiare l’intera economia. Se salgono i prezzi del carburante aumentano i costi per le imprese mentre – precisa la Coldirettisi riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi -. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura secondo una analisi dell’Associazione che rappresenta l’agricoltura italiana su dati Ismea. “Gli shock energetici aggravano un deficit logistico ed energetico che è necessario recuperare investendo su fonti alternative e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che “si tratta di una mancanza che rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor competitività e quindi maggior difficoltà di sviluppo e crescita”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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