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Saipem ritira guidance 2020. Cao: “Struttura solida. Pronti per affrontare questa bufera”

(Teleborsa) – ritira a guidance 2020, una scelta dettata dalla prudenza a causa del contesto di grande incertezza generato dall’emergenza coronavirus, ma la compagnia ingegneristica italiana mantiene una posizione solida sotto il profilo economico e finanziario.

“Abbiamo una struttura forte pronta ad affrontare anche questa bufera in quanto disponiamo di asset molto solidi per fronteggiare il contesto presente e le relative prevedibili evoluzioni”, ha assicurato l’Amministratore delegato Stefano Cao, in una intervista al Sole 24 Ore, definendo la pandemia una “tempesta perfetta”.

“Saipem ha una posizione privilegiata in termini competitivi” – ha spiegato – perché è riuscita ad “intercettare per tempo” sia l’esigenza di accompagnare la transizione energetica – con creazione di una leadership nel gas, nelle rinnovabili (eolico) e nel campo della decarbonizzazione – sia la necessità di sviluppo infrastrutturale su scala mondiale. “Saipem – ha sottolineato – è stata in grado di proiettarsi su nuovi mercati in aree particolarmente interessanti cavalcando dei mega trend che si erano già manifestati prima dello scoppio del contagio”.

Il CdA di Saipem, riunitosi ieri sotto la presiedenza di Francesco Caio, ha analizzato l’evoluzione degli effetti della pandemia COVID-19 sullo scenario economico globale e sulle attività della società e, pur riconoscendo che le attività operative proseguono in linea con il piano industriale quadriennale approvato il 25 febbraio scorso, ha preso atto che l’intensificarsi della situazione di incertezza determinata dallo sviluppo pandemico potrebbe causare una forte contrazione della domanda e un conseguente ritardo di alcuni progetti. In un tale scenario deteriorato ed in vista di possibili impatti sull’attività al momento non quantificabili, il Consiglio ha deciso quindi di ritirare la guidance per l’anno 2020 comunicata il 26 febbraio 2020, riservandosi di pubblicare una nuova guidance quando il contesto di mercato dovesse diventare più stabile.

“Il carattere senza precedenti della pandemia e dei suoi effetti su scala mondiale, impongono una particolare attenzione e prudenza nel formulare una nuova previsione considerando un contesto ancora in evoluzione”, ha spiegato Cao, aggiungendo che “il CdA continuerà a monitorare la situazione e verificherà quando ci saranno le condizioni per fornire stime aggiornate”.

Il portafoglio ordini e lo stato patrimoniale di Saipem rimangono molto solidi, la liquidità disponibile è in linea con la programmazione finanziaria e risulta adeguata a coprire le necessità operative. Inoltre, l’indebitamento finanziario del gruppo Saipem non presenta scadenze di importo significativo per gli anni 2020 e 2021 in quanto recentemente è stato rimborsato in anticipo il prestito obbligazionario di 500 milioni di euro in scadenza nel 2021.

Cao ha infatti ricordato che la “profonda ristrutturazione” avviata nel 2015 “ha permesso di raggiungere una condizione di equilibrio dal punto di vista economico-finanziario” e che, dal punto di vista dell’indebitamento, “le prossime scadenze di rilievo, relative a tre prestiti obbligazionari di ciascuno 500 milioni ciascuno, sono invece previste tra 2022 e 2025“. “n ulteriore cuscinetto – ha aggiunto – è poi rappresentato dalla disponibilità di una linea di credito revolving da un miliardo, che scadrà nel 2023, a oggi completamente inutilizzata, e da altre linee non committed per 240 milioni”.

La crisi del comparto petrolifero ha costretto le compagnie a “ridurre i propri impegni fin da subito”, ma Saipem – ha concluso il manager – “ha avviato da tempo una diversificazione delle sue attività, riducendo la correlazione tra l’andamento del prezzo del greggio e il suo portafoglio ordini, pari a circa 25 miliardi di euro a fine 2019 e caratterizzato per il 70% da prodotti non-oil come gas e rinnovabili”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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