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Sentenza Karlsruhe, De Guindos: BCE pronta a collaborare

(Teleborsa) – La Banca Centrale Europea è pronta a collaborare con le “istituzioni” tedesche per risolvere la disputa legale che mette a rischio la partecipazione della maggiore economia della zona euro al principale programma di stimolo economico della BCE. E’ quanto ha detto il Vice presidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos.

L’istituzione europea fornirà alla Banca Centrale tedesca le informazioni necessarie a risolvere la questione ed è disposta a coinvolgere le istituzioni tedesche a patto che ciò non minacci l’indipendenza dell’istituto centrale europeo, come reso noto da Der Spiegel che riporta le parole del numero due della BCE.

Il riferimento, ovviamente, è alla recente sentenza della Corte Costituzionale tedesca che lo scorso 5 maggio ha sì confermato la costituzionalità del Piano QE della BCE, ma con alcuni rilievi, dando tempo tre mesi al Board di Francoforte per dare una risposta, in assenza dei quali potrebbe diventare realtà un’ipotesi “shock”: un futuro senza Bundesbank che dal prossimo agosto potrebbe dunque interrompere l’acquisto di titoli di Stato vendendo tutti quelli già acquistati.

Nelle scorse ore, sulla questione si è espresso il Presidente della Bundesbank Jens Weidmann in una lettera inviata al deputato Frank Schaeffler, visionata dal quotidiano Die Welt nella quale si dice comunque “fiducioso che le istituzioni interessate siano capaci di trovare una soluzione in grado di tenere conto sia delle esigenze della Corte costituzionale federale sia dell’indipendenza della politica monetaria”. Tuttavia, qualora la Buba dovesse essere messa alle strette, Weidmann ha affermato che “si applica il principio secondo cui, in base alla giurisprudenza della Corte di Karlsruhe, la Banca federale tedesca non può essere parte di misure adottate da organi (…) dell’Unione europea che (…) toccano l’identità costituzionale” della Germania. Tradotto: se non dovesse arrivare una soluzione che soddisfi i giudici, la Bundesbank si chiamerà fuori dai programmi di acquisto titoli della Bce.

Oggi il banchiere tedesco ha poi sottolineato che le misure di sostegno implementate dall’istituto centrale debbano rimanere “di natura temporanea e non diventare una forma di sostegno permanente e “senza limiti” a favore dei Governi indebitati.
“Flessibili non vuol dire senza limiti”, ha detto rivendicando l’importanza di una politica monetaria che “non stabilisca incentivi scorretti per le finanze pubbliche”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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