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Coronavirus, Patuanelli: “In arrivo proposte per fronteggiare calo produzione”

(Teleborsa) – Continua il braccio di ferro diplomatico tra Italia e Cina sull‘emergenza Coronavirus. Se Pechino ritorna a invitare Roma perché faccia scelte “razionali e basate sulla scienza”, Palazzo Chigi conferma le azioni adottate, all’insegna della “massima precauzione” per evitare che l’epidemia possa diffondersi anche sul territorio nazionale. Confermato, dunque, il blocco dei voli diretti da e verso il Paese asiatico che, come ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio “resterà fino a quando la comunità scientifica ci dirà che c’è un rallentamento dei contagi”, e rafforzati i controlli sui viaggiatori in porti e aeroporti. In tal senso si è deciso di estendere anche ai passeggeri in arrivo con un volo da Roma negli altri aeroporti italiani tutte le procedure sanitarie per prevenire il contagio del Coronavirus. Misure già in vigore per i voli internazionali come l’uso del termo-scanner per verificare la presenza di eventuali febbri sospette.

Mentre la Cina definisce “eccessive” le misure adottate dal nostro Paese il mondo produttivo italiano, specialmente quello impegnato nel settore turistico, teme i danni agli scambi e all’economia derivanti dal blocco dei voli, soprattutto in un 2020 che era stato scelto come anno del turismo e della cultura Italia-Cina. “Per fronteggiare il calo di produzione determinato dall’impatto del Coronavirus sulla nostra economia – ha annunciato dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli – giovedì porteremo a Palazzo Chigi alcune proposte”.

Sembrerebbe invece ormai questione di poco la conclusione della brutta avventura che vede protagonista il giovane friulano costretto a rimanere bloccato da giorni a Wuhan, dopo avere manifestato sintomi influenzali. Di Maio è tornato ad annunciare l‘invio imminente di un aereo militare italiano per andare a prelevare lo studente, anche se i tempi saranno a questo punto inevitabilmente più lunghi rispetto alle 24 ore di cui si era parlato domenica.

Nel frattempo la Cina prova a tornare alla normalità con la riapertura degli uffici e la ripresa, almeno parziale, del traffico sulle strade delle grandi città. La situazione rimane, tuttavia – ha affermato il presidente Xi Jinping – molto grave e servono “misure più risolute” per sconfiggere l’epidemia di Coronavirus, che conta 909 morti e più di 42 mila contagiati nel Paese.


Fonte: https://quifinanza.it/finanza/feed/

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